L’inflazione al consumo continua a rallentare, grazie al raffreddamento dei prezzi energetici, ma lo scenario rimane comunque caratterizzato da incertezza: si profila un percorso di rientro dell’inflazione più lungo del previsto mentre accelera di un punto percentuale il carrello della spesa e l’inflazione di fondo si attesta sopra il 6%.

Così Confesercenti, in una nota commenta i dati Istat sull’inflazione di febbraio.

Una situazione che genera, dunque, timori sul potere d’acquisto delle famiglie e sulla tenuta dei consumi. Preoccupa infatti l’accelerazione dell’inflazione alimentare, su cui pesano ancora gli effetti degli aumenti tendenziali – a due cifre – dei prezzi all’ingrosso, che solo adesso stanno cominciando a rientrare. L’andamento dei prezzi alimentari è importante, innanzitutto, perché queste voci rappresentano una quota determinante della spesa delle famiglie: non per tutte è possibile riorientare i consumi attraverso un downgrade qualitativo in fasi di difficoltà.

Un ..

La rivalutazione del 7,3% delle pensioni, scattata a gennaio, è inferiore di quasi un punto all’aumento reale dell’inflazione nel 2022, che è stato +8,1%. Non solo: continuare a riservare la rivalutazione solo alle pensioni fino a 4 volte il minimo Inps (2.101,52 euro), sta penalizzando tutte quelle persone che hanno una pensione di importo superiore e che per averla hanno versato, nella loro vita contributiva, grandi redditi di capitalizzazione pensionistica”.
Così Pier Giorgio Piccioli presidente della Fipac, a margine della giunta della Federazione, tenutasi oggi a Roma.
“Il 7,3% è stato calcolato a settembre 2022 ed ancora oggi l’inflazione non accenna a diminuire. Il rientro della stessa, infatti, si sta rivelando più lento del previsto, come certifica anche l’ISTAT. Il caro vita colpisce tutti e non riteniamo sia corretto non tenere conto di ciò nei confronti di persone che hanno lavorato molti anni, pagato le tasse e contribuito a costruirsi un reddito di fine lavoro”.
“A nos..

Solo per Pasqua e primavera mancano oltre 50mila addetti nelle imprese turistiche

“Politiche attive, riduzione cuneo fiscale, rinnovi contrattuali nazionali ad esenzione di imposta per i miglioramenti retributivi”. Sono queste le proposte presentate da Assoturismo Confesercenti, rappresentato dal presidente di Fiepet Confesercenti Giancarlo Banchieri, al Ministero del Turismo nel corso del Tavolo per la carenza di addetti nel settore turistico.

“Dopo la marcata ripresa del 2022, anche per l’anno in corso si prevede un aumento dei flussi di turisti, dall’Italia e dall’estero. La crescita del settore, però, si scontra sempre di più con le difficoltà di reperimento del personale: per la Pasqua ed i mesi primaverili dei Ponti – periodi di picco della domanda – è possibile stimare oltre 50 mila lavoratori ‘mancanti’ nelle imprese turistiche.

Questa mancanza di personale porterà le imprese a misurarsi con una situazione complessa e imprevedibile dal punto di vista organizzativo e, per que..

Il VicePresidente di Confesercenti nazionale è intervenuto a margine del tavolo tra Governo e parti sociali a Palazzo Chigi

“Al centro della riforma fiscale devono esserci temi chiave per l’economia italiana come la riduzione della pressione fiscale, la tassa sull’e-commerce per le grandi piattaforme, lo stop all’era degli acconti e la razionalizzazione dei tributi locali”.

Così Nico Gronchi, vicepresidente di Confesercenti nazionale, dopo l’incontro tra governo e parti sociali a Palazzo Chigi sulla riforma fiscale.

“Inoltre, i benefici fiscali previsti dalla flat tax devono andare a vantaggio anche dei redditi più bassi e l’abolizione dell’Irap non agevolare solo le grandi imprese, rischiando invece di penalizzare le PMI, soprattutto del commercio e dei servizi. L’ossatura dell’economia italiana – sottolinea Gronchi – è costituita soprattutto da imprese di piccole e medie dimensioni e queste vanno tutelate”.

“Ma priorità assoluta, come detto, deve essere la riduzione delle tasse. ..

Necessario rientrare in alcune categorie protette come invalidità civile o assistenza convivente con handicap grave Dal 2023 non bastano più l’età e i contributi per l’accesso alla pensione con Opzione donna ma è necessario rientrare in alcune categorie protette, secondo quanto prevista dalla legge di Bilancio 2023 (L.197/2022). Lo rende noto l’Inps.
REQUISITI Le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2022 hanno maturato un’anzianità contributiva di almeno 35 anni e un’età anagrafica di almeno 60 anni possono presentare la domanda ma unito a questo devono trovarsi, alla data di presentazione della domanda, in una delle seguenti condizioni:
assistano da almeno sei mesi il coniuge o la parte dell’unione civile o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, oppure un parente o un affine di secondo grado convivente nel caso in cui i genitori, il coniuge o l’unito civilmente della persona con handicap grave abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano ..

La riduzione delle tasse è una priorità. Nel 2022 la pressione fiscale ha raggiunto il 43,5%, 1,2 punti in più del 2019. Dall’ultimo anno prima della pandemia ad oggi, dunque, il carico fiscale è aumentato del +9,3%, un ritmo decisamente più veloce di quello registrato nello stesso periodo dal Pil, la cui crescita cumulata si è arrestata al +6,3%, e dei redditi da lavoro, complessivamente aumentati del +5,9%.

Così Confesercenti, in vista dell’incontro con il governo, convocato domani alle 9,30 a Palazzo Chigi, per discutere la legge delega di riforma del Fisco.

Questi dati dimostrano, con grande evidenza, che il sistema impositivo italiano continua a rivelarsi un freno per la nostra economia. In queste condizioni, dunque, la delega chiesta dal governo per una complessiva rivisitazione del sistema fiscale – che ha tra i suoi obiettivi dichiarati la progressiva riduzione del livello impositivo – non può che essere vista con estremo favore.

In particolare, il meccanismo della flat tax ..

Il 15 marzo, dalle ore 9.30, il Governo incontrerà le Associazioni di categoria tra cui Confesercenti sulla riforma fiscale
Al via il confronto con le Parti sociali sulla Riforma fiscale. In vista dell’approvazione del Disegno di Legge Delega, martedì 14, dalle ore 14.00, il Governo incontrerà i rappresentanti delle sigle sindacali e mercoledì 15 marzo, dalle ore 9.30, i rappresentanti delle Associazioni di categoria, tra cui Confesercenti. Secondo quanto rende noto Palazzo Chigi, il Governo sarà rappresentato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, dal Vice Ministro, Maurizio Leo e dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.
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È la seconda tranche per i dipendenti. Da aprile, invece, via all’incremento della paga base. Tutti gli importi per i livelli di inquadramento
Con la busta paga di marzo verrà erogato la seconda tranche dell’una tantum prevista dal Protocollo straordinario di settore siglato da Confesercenti con Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs il 12 dicembre 2022. Il negoziato con le Organizzazioni sindacali è già ripreso, secondo il calendario fissato nel protocollo di dicembre, con per il rinnovo definitivo del contratto. Ad aprile, poi, arriverà anche l’aumento della paga base a titolo di acconto di futuri aumenti contrattuali.
UNA TANTUM La tranches di UT 150 euro lordi prevista al IV livello va riparametrata sugli altri livelli contrattuali. Tali importi verranno erogati pro quota in rapporto ai mesi di anzianità di servizio maturata durante il periodo 2020 – 2022. Non saranno conteggiati ai fini dell’anzianità i periodi di servizio militare, aspettative non retribuite, nonché tutti i peri..

L’uso di carte e bancomat è costato alle imprese nel 2022 – tra commissioni e costi accessori – almeno 5 miliardi di euro. Un onere proporzionalmente più gravoso soprattutto per le attività di minori dimensioni – in particolare del commercio – che vedono restringersi i margini a causa dei costi delle commissioni.

A stimarlo è Confesercenti, in vista del Tavolo tecnico per il taglio delle commissioni sui pagamenti tramite Pos, convocato dal Ministero dell’Economia per venerdì 17 marzo.

Il tavolo è l’occasione per mettere finalmente il punto a una questione aperta da oltre dieci anni – l’obbligo è stato previsto per la prima volta dal Decreto Crescita 2.0 nel 2012 – caratterizzati da rinvii, polemiche, provvedimenti contraddittori e promesse mai mantenute. Dieci anni in cui la moneta elettronica si è comunque diffusa enormemente: l’Italia è diventato in questi dieci anni il Paese europeo con il più alto numero di Pos – 3,9 milioni – anche se il numero di operazioni rimane ancora sott..