I dati di aprile di Istat confermano, ancora una volta, l’illusione ottica della crescita delle vendite del commercio al dettaglio che, al netto dell’inflazione, certificano invece continui nuovi cali. Se il dato rispetto allo stesso mese dello scorso anno è infatti molto positivo (+3,2%), in volume la diminuzione è significativa (-4,8%). E la situazione per le piccole superfici di vendita è molto preoccupante: a fronte di un calo ad aprile di -1,1% in valore, segnano un vero e proprio crollo in volume del -9,1%.

Così Confesercenti.

Uno scenario preoccupante per famiglie ed imprese: nei primi 4 mesi di quest’anno si registra, infatti, nel complesso, una riduzione in volume degli acquisti pari al 3,5%, con punte di quasi il -5% per gli alimentari. Si spende dunque di più e si acquista di meno, l’inflazione energetica brucia il potere d’acquisto delle famiglie, erode i risparmi ed incide pesantemente sui consumi.

Per questo auspichiamo che il Governo intervenga con tempestività con m..

Ritardi Pnrr potrebbero ridurre la crescita L’Italia dovrebbe registrare una “crescita modesta” nel 2023 e 2024, con il Pil che rallenterà dal 3,8% del 2022 all’1,2% quest’anno e all’1% il prossimo. Lo scrive l’Ocse nell’Economic Outlook. “I rischi per la crescita – si legge – sono sostanzialmente bilanciati” anche grazie agli elevati risparmi delle famiglie “che potrebbe guidare a un rimbalzo della domanda interna più rapido” del previsto. “Al contrario – avverte l’Ocse – ricadute negative dalla recente turbolenza del settore bancario internazionale o ulteriori ritardi nell’attuazione dei progetti di investimento pubblico del Pnrr potrebbero rallentare la crescita”.
DEBITO E RIFORME “L’orientamento di bilancio leggermente restrittivo” dell’Italia “appare ampiamente appropriato e negli anni a venire sarà necessario un consolidamento continuo per porre fine al problema rapporto debito/Pil su un percorso più sostenibile”, dicono gli economisti dell’Ocse.
“Le riforme strutturali saranno..

Bolkestein, abusivismo e incertezza normativa hanno trasformato negli ultimi dieci anni il settore del commercio su aree pubbliche, vera e propria eccellenza del Made in Italy.
È questo il focus del dossier “I mercati appesi a un filo”, realizzato da ANVA Confesercenti, l’Associazione che riunisce le imprese del commercio ambulante.
La presentazione del dossier:
Mercoledì 7 giugno 2023 alle 11.00
presso il Parlamentino del Ministero delle Imprese e del Made in Italy
a Roma, in via Vittorio Veneto 33
Discutono del dossier e della trasformazione del commercio su aree pubbliche, con analisi e dati inediti, il presidente di Anva Confesercenti Maurizio Innocenti e il Sottosegretario al MIMIT Massimo Bitonci.
Per seguire la presentazione del dossier in streaming clicca qui.
Per info e accrediti scrivere a stampa@confesercenti.it
L'articolo “Il commercio su aree pubbliche: i mercati appesi a un filo”, venerdì 7 giugno al MIMIT la presentazione del dossier di Anva Confesercent..

Cuomo: “Invieremo un documento emendativo volto a superare il limite delle due notti dell’Art. 4 per gli affitti brevi”

“Siamo soddisfatti e accogliamo con favore la nuova disciplina, le nostre istanze sono state ascoltate: ringraziamo il ministro Santanchè per la puntualità e la coerenza con cui ha mantenuto l’impegno di presentare un testo di legge per gli affitti brevi prima dell’estate”.

Così, in una nota, Claudio Cuomo, presidente di AIGO Confesercenti, che oggi ha partecipato, insieme agli altri rappresentanti delle associazioni di settore, al tavolo di lavoro, convocato presso il Ministero del Turismo, sulla bozza del disegno di legge volto a disciplinare a livello nazionale la gestione delle locazioni brevi.

“Era necessaria una disciplina uniforme a livello nazionale, volta a fronteggiare il sovradimensionamento e le potenzialità dei territori e salvaguardare i centri storici. Tuttavia – prosegue Cuomo – riteniamo ingiusto ed evidentemente riduttivo ricondurre alle sole loca..

L’Ufficio Tributario di Confesercenti Nazionale ha illustrato le principali novità di carattere fiscale introdotte dal “Decreto Legge Alluvioni”, a seguito dell’emergenza provocata “dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023.
“Con riferimento alle misure introdotte all’articolo 1 del D.L. alluvioni – spiega l’Ufficio Tributario – ricordiamo che è stata disposta la sospensione nel periodo compreso tra il 1° maggio 2023 e il 31 agosto 2023:
degli adempimenti e dei versamenti tributari in scadenza nel periodo; degli adempimenti e dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria; dei versamenti delle ritenute IRPEF e delle trattenute relative alle addizionali regionali e comunali, operate dai sostituti d’imposta con residenza, sede legale o sede operativa nei territori interessati; dei versamenti, tributari e non, derivanti dalle cartelle di pagamento; degli adempimenti e i versamenti dovuti per l’adesione a ..

“L’incontro di oggi è stato complessivamente positivo. Apprezziamo la proposta di allineamento delle banche dati, che permetterebbe di conoscere la reale consistenza del settore e approntare le politiche di riforma. Sulle linee guida del Disegno di Legge di riordino della rete carburanti, illustrate oggi dai rappresentanti del Ministero, c’è bisogno di ulteriori approfondimenti: la direzione, però, sembra quella giusta, così come quella di aprire un tavolo ad hoc sulla rete autostradale”.

Così Giuseppe Sperduto, Presidente di Faib Confesercenti, a margine del tavolo per il riordino della Rete Carburanti, tenutosi oggi al Ministero per le imprese e per il Made in Italy, alla presenza del Sottosegretario Massimo Bitonci.

“Come Faib all’incontro abbiamo ribadito la necessità di intervenire per garantire il rispetto dei contratti di lavoro, di avviare la riforma della contrattualistica di settore e di arrivare all’esclusione dal regime delle commissioni bancarie sulle transazioni elettro..

Rischi rallentamento Pil prossimi mesi da alluvione in Emilia Romagna
Il Pil italiano è atteso in crescita sia nel 2023 del +1,2% che nel 2024 del +1,1%, seppur in rallentamento rispetto al 2022. E’ quanto rileva l’Istat nel Report “Le prospettive per l’economia italiana”.
Ci si attende – sottolinea l’Istat – che i consumi delle famiglie residenti e delle Isp – istituzioni sociali private al servizio delle famiglie – segnino, in linea con l’andamento dell’attività economica, un aumento nel 2023 (+0,5%) che andrà a rafforzarsi l’anno successivo (+1,1%) “grazie all’ulteriore riduzione dell’inflazione associata a un graduale recupero delle retribuzioni e al miglioramento del mercato del lavoro”.
Il percorso di rientro dell’inflazione, spiega l’Istat, favorito dalla discesa dei prezzi dei beni energetici e dalle politiche restrittive attuate dalle banche centrali, si rifletterà in una riduzione della dinamica del deflatore della spesa delle famiglie residenti sia nell’anno corrente (+5,..

Dalla pandemia al lockdown, dalla guerra in Ucraina alla corsa dell’inflazione. Gli ultimi quattro anni hanno stravolto i bilanci degli italiani, ormai quasi per metà assorbiti dalle spese obbligate: nel 2023 le famiglie spenderanno per abitazione, elettricità e le altre utenze in media più 1.300 euro al mese, oltre 400 euro al mese in più rispetto al 2019 (+45,5%).

A stimarlo è Confesercenti, su una base un’analisi condotta da Confesercenti sulla spesa, i redditi e il risparmio delle famiglie negli ultimi quattro anni.

Spesa media e inflazione. Complessivamente quest’anno le famiglie italiane spenderanno in media 2.846 euro al mese, 286 euro in più rispetto all’ultimo anno prima della pandemia (2.560 euro). Una crescita, però, non dovuta all’aumento dei consumi, ma interamente all’inflazione energetica: riportando la spesa mensile familiare in valori reali – cioè al netto dell’inflazione – questa resta infatti a 2.443 euro al mese, 50 in meno rispetto al 2019. Si spende dunque di pi..

Immagine e Benessere Bari “Al centro della nostra realtà ci sono i nostri associati e le categorie che rappresentiamo” Si è tenuto oggi a Bari la riunione di Coordinamento Provinciale di Immagine e Benessere. Al centro del dibattito lo stato delle imprese del benessere e dell’estetica nell’area della città metropolitana di Bari. Un momento di crescita e confronto diretto coordinato da Pina Parnofiello, Coordinatrice nazionale Immagine e Benessere Confesercenti e dal prezioso contributo della Assessora Carla Palone, sempre vicina e a supporto della nostra associazione. La Presidente Raffaella Altamura ha introdotto l’incontro salutando i numerosi presenti e introducendo le varie opportunità di crescita nel settore del benessere e dell’estetica. Al termine del dibattito è stato nominato Gianni Gammone referente del Coordinamento provinciale dell’Associazione Immagine e Benessere.

Sperduto: “Domani mattina, al tavolo di settore noi torneremo ad illustrare i principali problemi che affliggono la rete di distribuzione carburanti”
“Faib Confesercenti non ricorre al Tar ma incalza il Governo perché mantenga gli impegni presi”. Così Giuseppe Sperduto, Presidente della Federazione dei benzinai Confesercenti.

“Il ricorso al Tar sul prezzo medio dei carburanti non aiuta. Inoltre, riteniamo non ci siano gli estremi per un’azione amministrativa. Invece è necessario portare avanti una seria battaglia politica contro la giungla cartellonistica, per non oberare in modo assurdo i gestori con obblighi sproporzionati”.

“Occorre lavorare per ottenere l’abolizione dei cartelli inutili, per una esposizione non onerosa e non gravosa del nuovo cartello, per l’esenzione dell’obbligo di esposizione nei giorni domenicali festivi e durante le ferie e per un piano serio di riforma del settore”.

“Finora il Governo ha dato rassicurazioni sugli impegni presi”, conclude Sperduto. “Il Mini..