Segnali ancora positivi sul fronte dell’inflazione per le famiglie: come segnala l’Istat, infatti, a dicembre si registra un nuovo rallentamento dei prezzi, dovuto soprattutto ai beni energetici, che in questa fase hanno calmierato il paniere, e agli alimentari lavorati. Tuttavia, le prospettive per il nuovo anno in corso restano ancora incerte: aumentano potere d’acquisto e risparmi, una sorta di energia potenziale inespressa di cui però non ne beneficiano i consumi, che restano il vero malato dell’economia domestica.
Così Confesercenti in una nota.
Si conferma, inoltre, il dato rilevante e già ampiamente previsto per il 2023, che indica nel 5,7% la variazione media del tasso di inflazione. La frenata dell’inflazione dalla seconda metà del 2023 non dovrebbe, dunque, rappresentare un fatto episodico, soprattutto si osserva uno spegnimento delle tensioni dal lato dell’offerta: rallentano i prezzi delle materie prime, sta rientrando la situazione nelle catene di fornitura internazion..