Il presidente Rustignoli: situazione paradossale

Per i balneari la decisione dell’Antitrust di fare ricorso al Tar della Toscana contro il Comune di Piombino che ha esteso, secondo i termini di legge, la proroga dell’estensione delle concessioni demaniali è inaccettabile.

“La situazione paradossale emersa a Piombino – afferma Maurizio Rustignoli, presidente di FIBA, l’associazione delle imprese balneari Confesercenti – in riferimento all’estensione della durata dei titoli concessori sui beni demaniali marittimi ci porta ad alcune doverose riflessioni. Partiamo dal fare chiarezza: il Comune di Piombino non ha fatto altro che riconoscere l’estensione della durata dei titoli concessori fino al 31 dicembre 2033, come prevede la legge n. 145/2018, che non lascia spazio ad interpretazioni diverse”.

“La legge – prosegue il presidente – pone le fondamenta di un percorso legislativo di riordino delle concessioni demaniali marittime non più prorogabile, che prevede successivi provvedimenti c..

La Presidente De Luise: “aiuti ad imprese devono essere contestuali a restrizioni, basta ritardi. Servono soluzioni per credito e una normativa d’emergenza sugli affitti, 70mila attività non ce la fanno più a pagare il canone”

La salute pubblica è la priorità assoluta, ma le nuove disposizioni per il contenimento del Covid-19 avranno comunque un impatto negativo sull’economia, causando un’ulteriore riduzione di circa 5,8 miliardi di euro di consumi delle famiglie. L’ennesimo colpo per commercio, turismo e somministrazione, che potrebbe causare la chiusura di altre 20mila attività, portando da 90 a 110mila le cessazioni di impresa previste quest’anno. A stimarlo è Confesercenti.

Anche uno stop relativamente ‘soft’ come quello finora annunciato, infatti, rischia di avere conseguenze difficilmente sostenibili per le imprese, non solo riducendo la spesa negli esercizi che subiscono le nuove restrizioni, ma spingendo anche le famiglie ad aumentare ulteriormente il risparmio, con una gener..

“Bar, pub e ristoranti non saranno più in condizione di operare”

“Le misure di restrizione previste dal Dpcm avranno un impatto grave su migliaia di attività, già logorate dalla crisi innescata dalla pandemia. Le imprese hanno bisogno di sapere immediatamente quali supporti sono previsti a loro sostegni. Servono certezze immediate sul decreto ristori: abbiamo chiesto al governo un incontro urgente, per avere delle risposte”.

Così Patrizia De Luise, Presidente nazionale di Confesercenti.

“Le limitazioni colpiranno tutto il sistema delle PMI. Non solo palestre, piscine, centri benessere, sale giochi e tutta la filiera degli eventi, delle cerimonie e dello spettacolo, per cui è previsto lo stop totale; il provvedimento mette di fatto in lockdown anche la somministrazione”.

“Bar, pub e ristoranti non saranno più in condizione di operare: chiudere alle 18, quando l’attività diurna delle colazioni e dei pranzi è stata già messa in ginocchio dallo smartworking, vuole dire rendere antiecon..

La presidente Patrizia De Luise: “Servono sostegni adeguati, sicuramente oltre i due miliardi di euro previsti. Soprattutto, devono essere immediati”

“Il Presidente del Consiglio ha dato disponibilità ad un incontro, in tempi brevissimi, con le categorie interessate per definire tempi e modalità dei sostegni alle imprese”.

Così la Presidente di Confesercenti Patrizia De Luise, dopo una telefonata con il Premier Giuseppe Conte.

“Abbiamo chiesto al governo di aprire un tavolo con i rappresentanti delle imprese al più presto, e abbiamo ricevuto una risposta positiva da Conte. Le nuove restrizioni avranno un forte impatto sulle attività: servono sostegni adeguati, sicuramente oltre i due miliardi di euro previsti. Soprattutto, devono essere immediati: i ritardi sperimentati durante il lockdown e nel periodo immediatamente successivo sarebbero oggi intollerabili. Confidiamo che il dialogo aperto con il governo porterà ad individuare soluzioni eque ed efficaci”.

Il manifesto di protesta in migliaia di bar, ristoranti e pub

“Alle 18.00 costretti a chiudere, ma avere un futuro è un nostro diritto”. È questo il messaggio del manifesto che migliaia di bar, ristoranti, pub e altre imprese della somministrazione aderenti a Fiepet Confesercenti affiggeranno domani alle 18.00 sulle proprie vetrine per protestare contro le restrizioni introdotte dal DPCM.

“Il provvedimento, di fatto, mette in stato di lockdown la somministrazione. Chiudere alle 18, significa rendere impossibile o quasi il proseguimento dell’attività. Bisogna intervenire subito o le imprese non resisteranno”, commenta Giancarlo Banchieri, Presidente di Fiepet Confesercenti.

“Il Governo deve agire: servono ristori adeguati, soluzioni per gli affitti e per il credito, meno burocrazia. E, soprattutto, è necessario che i sostegni del DL Ristori arrivino fin da subito. Non c’è più tempo da perdere: bar, ristoranti e pub sono già ai limiti dopo un anno disastroso, lo stop decretato dal D..

Provvedimento contraddittorio, di fatto si va verso nuovo lockdown

”Non ci aspettavamo misure così drastiche. Ci pare un provvedimento contraddittorio rispetto all’impegno del Governo di scongiurare un nuovo lockdown e garantire il più possibile le attività delle imprese. Di fatto si va verso un nuovo lockdown. Sono misure che distruggono il comparto della ristorazione e della somministrazione. Chiudere i locali alle 18 significa non aprire perché sarebbe lavorare in perdita. Sui festivi, poi, è un dramma”.

Così il segretario generale di Confesercenti Mauro Bussoni commenta con l’Adnkronos le nuove misure contenute nella bozza di Dpcm allo studio del governo.

”Se queste misure verranno confermate vogliamo sapere immediatamente quali saranno i supporti alle imprese. Chiederemo un tavolo di crisi, subito”.

Nuove misure per fronteggiare l’emergenza Covid

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato un nuovo DPCM contenente le nuove misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Il DPCM entra in vigore lunedì 26 ottobre e sarà valido fino al 24 novembre 2020.

Tra le misure introdotte la chiusura di bar e ristoranti alle 18.00 (tranne che per asporto e servizio a domicilio), la chiusura di palestre, piscine e centri benessere, la chiusura di cinema e teatri.

QUI IL TESTO DEL DPCM

LE PAROLE DELLA PRESIDENTE DI CONFESERCENTI PATRIZIA DE LUISE

Enti locali attuino controlli per evitare nuove drammatiche emergenze
Fipac Confesercenti, chiede al Governo, alla Conferenza Stato-Regioni, alle Istituzioni locali di attivare tutti gli strumenti di monitoraggio e prevenzione per evitare nuove drammatiche emergenze a danno delle persone più fragili.

“La risalita dei contagi da Covid-19 ci impone una riflessione urgente ed approfondita sugli effetti che tale recrudescenza potrebbe avere sulle strutture di assistenza per gli anziani”, scrive Sergio Ferrari – Presidente della Federazione dei Pensionati di Confesercenti – al Ministro della Salute Roberto Speranza.

“Facendo tesoro delle criticità emerse nella prima ondata pandemica – prosegue Ferrari nella lettera -sarebbe un tragico errore che le strutture si facessero trovare impreparate nel caso il virus si ripresenti con l’aggressività della scorsa primavera. È necessario che nelle Rsa vengano forniti i dispositivi di protezione ad ospiti ed operatori e che venga favorita la socialit..

Assoviaggi – Confesercenti, Astoi Confindustria Viaggi e Fto – Confcommercio chiedono con urgenza che le sorti del turismo organizzato vengano immediatamente prese in carico dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell’Economia
Dal 23 febbraio ad oggi gli operatori del settore del turismo organizzato non hanno percepito alcun indennizzo per la chiusura delle attività. Dopo aver perso un anno di lavoro le prospettive per il 2021 sono altrettanto negative; la situazione per le imprese non è più sostenibile.
La chiusura dei confini con tutti i Paesi extra-Ue, il tampone obbligatorio o la quarantena per le più importanti destinazioni turistiche europee, il blocco dei viaggi di istruzione hanno provocato in media riduzioni del fatturato delle imprese del 90% e stanno generando fallimenti e chiusure delle attività con conseguente perdita di posti di lavoro.
Le associazioni di categoria del Turismo Organizzato, Assoviaggi – Confesercenti, Astoi Confindustria Viaggi ed F..

Città deserte, duro colpo anche per librerie

“La chiusura alle 18 di bar e ristoranti creerà un effetto boomerang sul commercio, tranne quello alimentare. Tutte quelle persone che si concedevano, dopo il lavoro, una passeggiata, una cena o un aperitivo e che prima magari passavano in libreria, ora rimarranno a casa, facendo nuovamente precipitare le vendite di libri, già tremendamente compromesse”.

Così Cristina Giussani, presidente del Sindacato italiano librai. “Le librerie vivono costantemente la concorrenza dell’on line: la nostra forza è proprio nel confronto con il cliente, nella presenza fisica nel negozio. Ma se le persone si ritroveranno città deserte, con pubblici esercizi chiusi, interi quartieri vuoti, preferiranno restare a casa e magari ordinare un libro su internet, condannando molti di noi alla chiusura definitiva e i nostri centri storici alla desertificazione completa”.

“Un libro – continua Giussani – in momenti come questo, di preoccupazione e tensione, può aiutar..