Aperture di nuove imprese in picchiata dalla pandemia e mai tornate ai livelli del 2019. Necessario fornire alle PMI anche gli strumenti per restare sul mercato, a partire da formazione e tutoraggio, che devono essere obbligatori
Gli incentivi per l’autoimpiego potrebbero essere una prima risposta utile per arginare il crollo delle nascite di imprese: negli ultimi quattro anni il numero di aperture di nuove attività è rimasto costantemente sotto i livelli prepandemia, per un totale di oltre 150mila imprese mai nate. Per essere veramente efficace, però, bisognerebbe ampliare la platea di possibili beneficiari.

Così Confesercenti commenta gli incentivi per l’autoimprenditorialità contenuti nel Decreto Coesione approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, e riservati ai giovani fino a 35 anni di età, i disoccupati da almeno 12 mesi o in condizione di marginalità.

Le aperture di nuove attività sono crollate con le restrizioni anti-Covid, passando dalle oltre 327mila del 2019 a poco più di..

L’economia italiana va (un po’) meglio del previsto. Nonostante le attese di un primo trimestre “debole” e un contesto internazionale oggettivamente difficile, tra gennaio e marzo l’economia italiana mette a segno una crescita dello 0,6% sullo stesso periodo dello scorso anno. Anche i dati sul rientro dell’inflazione, ad aprile di nuovo in frenata dopo l’accelerazione di marzo, sono incoraggianti.
Così Confesercenti commenta le stime sul Pil del primo trimestre e sui prezzi di aprile, diffuse oggi da Istat.

L’andamento della crescita nei primi tre mesi dell’anno appare dunque positivo, soprattutto perché le previsioni di consensus indicano la crescita allo 0,7% su base annua, con una forbice tra lo 0,5% e lo 0,9%. Anche i consumi delle famiglie dovrebbero “adeguarsi” e restare intorno all’1% di variazione. Anche il rientro dell’inflazione, infatti, che ad aprile segna un aumento del +0,9% su base annua, rispetto al +1,2% di marzo, contribuisce al recupero del potere d’acquisto, inizia..

La Presidente di Confesercenti Patrizia De Luise è ospite di Punti di Vista, trasmissione di Rai2 condotta da Luca Mazzà.

Caro-prezzi, inflazione e imprese al centro degli interventi della Presidente De Luise.

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Qui la trasmissione integrale di Punti di Vista

L'articolo La Presidente De Luise su Rai2, ospite di Punti di Vista proviene da Confesercenti Nazionale.

“I costi di acquisto della materia prima caffè sono aumentati, e non solo quelli, ma la maggior parte degli imprenditori li sta assorbendo senza scaricarli sui clienti. In sostanza, il caro-tazzina ancora non c’è: e se è vero che nei centri storici delle località turistiche un espresso al banco può arrivare a costare in alcuni casi 1,5 euro, nella maggior parte dei bar si trova ancora tra 1 e 1,2 euro, lo stesso prezzo del 2020. E questo nonostante i costi per gli esercenti siano aumentati in questi quattro anni anche del 20%, tra materia prima, lavoro ed energia”.

Così Giancarlo Banchieri, Presidente di Fiepet Confesercenti.

“I clienti dispongono dunque ancora di una vasta possibilità di scelta, sia per prezzo che per qualità, e gli allarmismi sui rincari rischiano solo di fare confusione e fare di tutta l’erba un fascio. Poi, se sulla scia delle tensioni internazionali i costi della materia prima dovessero aumentare ancora, il rischio incrementi del prezzo di vendita, del tutto leg..

Il meteo incerto non ferma il turismo: per il Ponte del Festa della Liberazione del 25 Aprile sono state prenotate, complessivamente, il 79% delle stanze disponibili online. Complessivamente, tra oggi e domenica sono attese circa 5,6 milioni di presenze nelle strutture ricettive ufficiali, 400 mila in più rispetto al 2023.

È quanto emerge dalla consueta indagine realizzata dal Centro Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti sulle principali piattaforme di prenotazione online.

Sono i viaggiatori del Belpaese a prevalere per queste vacanze, anche se i visitatori stranieri restano determinanti per la crescita dei flussi turistici. In media la domanda straniera pesa, infatti, per il 56% sul totale del turismo in Italia nel mese di aprile.

Per la Festa della Liberazione le città d’arte si confermano ancora una volta regine del turismo italiano: nei centri culturali il tasso di prenotazione delle camere si attesta addirittura all’89% delle disponibilità.

Secondo i dati dell’indagine..

Il nuovo Patto di stabilità e crescita, approvato dal Parlamento europeo, prevede per i Paesi con un debito superiore al 90% del Pil che debbano ridurlo di un punto percentuale ogni anno; i Paesi con un debito compreso tra il 60% e il 90% dovranno ridurlo dello 0,5%.

Gli Stati membri dovranno lasciare inoltre un cuscinetto fiscale pari all’1,5% del Pil al di sotto della soglia obbligatoria del 3%; per costituire questa riserva, l’aggiustamento annuale dovrebbe essere pari allo 0,4% del Pil (in caso di piani di rientro da quattro anni), che potrebbe essere ridotto allo 0,25% del Pil (nei piani di rientro da 7 anni).

Le nuove disposizioni sono meno restrittive dell’attuale requisito secondo cui ogni Paese dovrebbe ridurre il debito ogni anno di un ventesimo (5%) dell’eccesso superiore al 60%.

Ai governi sarà consentito deviare dal percorso di spesa netta dello 0,3% del Pil su base annua e dello 0,6% del Pil cumulativamente durante il periodo di monitoraggio. I Paesi saranno in grado d..

DEF ‘transitorio’ e difficoltà a trovare le risorse per il bonus tredicesime non aiutano ad essere ottimisti

Il fattore incertezza condiziona fortemente l’opinione di imprese e consumatori nel mese di aprile. Il clima di fiducia delle famiglie è peggiorato ad aprile per il secondo mese consecutivo e con un’intensità (-1,3 punti) ben superiore a quanto registrato a marzo (-0,5 punti). Dati che evidenziano come le famiglie, dopo aver contrastato l’inflazione riducendo la quota destinata ai risparmi, si trovino ora prive di ulteriori leve con cui conservare i livelli di spesa.

Così Confesercenti sui dati Istat relativi al clima di fiducia di consumatori e imprese.

Anche le imprese registrano una flessione di 1,2 punti percentuali del loro sentiment, abbastanza omogenea tra i diversi settori: il commercio in particolare registra un -1,5%, mentre i servizi di mercato -1,2 punti. Anche il settore turistico – la cui fiducia cala per il quarto mese consecutivo – mostra segnali di fragilità,..

Una delegazione di 500 associati del CUPLA, tra cui la Fipac Confesercenti, parteciperà all’Udienza “La carezza e il sorriso”, con il Santo Padre, presso l’Aula Paolo VI, il 27 aprile.

“Poter partecipare a questa Udienza con Papa Francesco è un onore per noi – dice il Coordinatore Nazionale Fernando Trotta. Il Santo Padre, in questo momento di forti tensioni internazionali e di guerra, è sempre molto vicino agli anziani e alle persone non autosufficienti, che ricorda spesso sia nelle udienze che durante le Messe e in preghiera”.

“Siamo certi di fare un grande regalo ai nostri Associati – conclude Trotta – per questa opportunità di ascoltare una parola di vicinanza e sollievo dal Santo Padre. Ringraziamo il CUPLA e la Fondazione Età grande per questo momento importante nella vita della nostra Federazione”.

A rischio nel settore librario 3.500 imprese e 11.000 occupati

Librai: “La flessione di mercato certificata dai dati resi noti oggi da Aie (- 4.1 a valore e – 4.8 a copie sul primo trimestre 2023) conferma quanto già le nostre imprese ci hanno evidenziato. Meno fatturato comporta meno redditività per le imprese con conseguenti minori investimenti sino ad arrivare al rischio di chiusure e/ o di riduzione del personale”.

“Ma a rendere ancora più preoccupanti i dati è la totale assenza ad oggi di una politica pubblica per il settore che se non accompagnato rischia di non tenere e di portare i dati del primo trimestre a valori ancora più pesanti nei prossimi mesi”.

“A rischio ci sono, solo nel settore librario 3.500 imprese e 11.000 occupati. Per questo torniamo anche qui a richiedere un tavolo di confronto istituzionale al presidente del consiglio Meloni, al ministro Sangiuliano e ai presidenti delle commissioni parlamentari Sen. Marti e On.le Mollicone“.

Lo scrivono, in una nota cong..

“La flessione di mercato certificata dai dati resi noti oggi da Aie (- 4.1 a valore e – 4.8 a copie sul primo trimestre 2023) conferma quanto già le nostre imprese ci hanno evidenziato. Meno fatturato comporta meno redditività per le imprese con conseguenti minori investimenti sino ad arrivare al rischio di chiusure e/ o di riduzione del personale. Ma a rendere ancora più preoccupanti i dati è la totale assenza ad oggi di una politica pubblica per il settore che se non accompagnato rischia di non tenere e di portare i dati del primo trimestre a valori ancora più pesanti nei prossimi mesi. A rischio ci sono, solo nel settore librario 3.500 imprese e 11.000 occupati. Per questo torniamo anche qui a richiedere un tavolo di confronto istituzionale al presidente del consiglio Meloni, al ministro
Sangiuliano e ai presidenti delle commissioni parlamentari Sen.Marti e On.le Mollicone”.
Lo scrivono, in una nota congiunta, i presidenti Paolo Ambrosini – Ali Confcommercio, Antonio Terzi – Sil Con..