Si tratta del codice “6918” denominato “Credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro”

L’Agenzia delle Entrate ha emanato la Risoluzione 2/E con la quale ha istituito il codice tributo per l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro, come previsto dal decreto Rilancio. Il codice è il “6918” denominato “Credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro – articolo 120 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34”.

In riferimento al credito d’imposta si evidenzia come:

sia pari al 60% delle spese sostenute nel 2020 (fino a un massimo di 80mila euro) per l’adeguamento degli ambienti di lavoro alle misure anti Covid;
sia utilizzabile in compensazione, tramite modello F24, entro il 30 giugno 2021, anziché entro il 31 dicembre 2021;
i soggetti beneficiari possono optare per la cessione dello stesso fino al 30 giugno 2021, anziché fino al 31 dicembre 2021.

La Risoluzione n. 2E_11 gennaio 2021

Morani alla filiera: per gestori nuovo protagonismo in transizione energetica. Al lavoro per ristori
La riunione della filiera della distribuzione carburanti con il Mise si è aperta con l’intervento della Sottosegretaria on. Alessia Morani che ha sottolineato di voler dare seguito all’impegno preso con le Associazioni dei gestori alla vigilia dello sciopero del 15 e 16 dicembre us. per dare avvio al confronto sulle molteplici problematiche del settore, partendo dalla Risoluzione parlamentare approvata all’unanimità dalla X Commissione parlamentare della Camera dei deputati, la cosiddetta Risoluzione De Toma.

Gli interventi dei rappresentanti della filiera hanno messo in evidenza la positiva iniziativa della Sottosegretaria con la convocazione del tavolo dopo un lungo periodo di silenzio del Governo, praticamente dall’inizio dell’attuale legislatura, sui temi della filiera petrolifera e della distribuzione carburanti.

I rappresentanti dei gestori hanno evidenziato le priorità del sett..

Mancato spostamento Black Friday è stato un disastro per il retail fisico, cresce solo l’online

Un altro prevedibile tonfo. Come confermano i dati Istat, purtroppo, il crollo delle vendite al dettaglio di novembre dimostra come la decisione di non spostare il Black Friday sia stato un grave errore: con i negozi di nuovo sottoposti a restrizione, la giornata di sconti ha causato lo spostamento di importanti quote di mercato verso l’online, che a novembre ha realizzato un incremento di oltre il 50%, il terzo aumento più importante di sempre dopo giugno e ottobre scorso.

Così l’Ufficio economico Confesercenti commenta i dati sul commercio al dettaglio di novembre diffusi oggi da Istat.

A novembre, la seconda ondata ha ‘chiuso’ del tutto oltre 190mila negozi nelle regioni rosse, a cui si sono aggiunte altre 68 mila attività in Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna cui è stato imposto lo stop di domenica e almeno altri 50mila negozi nelle gallerie commerciali per cui il diviet..

Federfranchising Confesercenti comunica la Partnership istituzionale dell’evento “The Innovation Club” creato per tenere aggiornati i Retailer (Food e Non Food) sui nuovi trend del momento.

L’evento sarà dedicato alle startup/scaleup più interessanti e innovative per il settore del retail, sviluppate per rispondere ai problemi che il settore del retail sta affrontando oggi. Tra le realtà presenti vi è anche DeepLab, giovane realtà dell’ecosistema Confesercenti.

L’evento è programmato per il prossimo 14 gennaio, dalle 11.00 alle 12.00, e sarà moderato da Alberto Mattiello, Head of Innovation di Retail Hub.

Le Start Up affronteranno i seguenti temi:
– Digital Marketing Platform (Drive To Store & Engagement)
– eCommerce fraud prevention
– Blockchain & AI Solution
– Deep Tagging for fashion
– Split Payment – Buy Now, Pay Later
– In-Store Analytics

Per la registrazione all’evento seguire il seguente link:

https://retailhub.it/it/evento/the-innovation-club-episodio-4/

Legge libro e interventi a favore librerie hanno aiutato

“Soddisfazione per il dato presente nel report dell’Istat su “Produzione e lettura di libri in Italia” che certifica come la lettura sia risultata fondamentale nella fase 1 della pandemia e che abbia accompagnato le giornate di più di 6 persone su 10, rappresentando la terza attività del tempo libero più svolta”.

Così Cristina Giussani, Presidente del Sil, Sindacato italiano librai Confesercenti, che ha tenuto a sottolineare come: “è una conferma, questa dell’Istituto di statistica, di quanto riscontrato da noi e dai nostri Associati, di come i libri siano stati molto presenti, nel 2020, nelle vite delle persone. Un annus horribilis a causa della pandemia e della conseguente crisi economica: grazie all’entrata in vigore della legge sulla lettura e il libro e ai 30 milioni di euro – stanziati sul DL Rilancio – destinati alle biblioteche per acquistare libri dalle librerie del territorio, previsti dal decreto del Ministro Frances..

Il Presidente Banchieri: “Settore sacrificato per il bene comune, ma i sostegni sono stati insufficienti. Il divieto di asporto avrebbe impatto anche psicologico”

“Bar, pub, ristoranti e le altre attività del food sono al limite: senza ristori immediati, e ben più consistenti di quelli ricevuti fino ad ora, migliaia di imprese falliranno. Già questo gennaio, molte non hanno riaperto perché prive della liquidità necessaria”.

Così Giancarlo Banchieri, presidente di Fiepet Confesercenti.

“L’emergenza economica del settore è già insostenibile. Prolungare ancora le restrizioni e introdurne di nuove vuol dire dare il colpo di grazia alle imprese. Nonostante non fosse sufficiente a recuperare quanto perso con le restrizioni, in questi mesi l’asporto ha permesso a molte attività di galleggiare. Oltre a quello economico, il divieto di asporto rischia anche di avere un impatto psicologico sugli imprenditori, che si vedono privati di quel poco di lavoro che era rimasto loro senza compensazion..

La vendita di prodotti alimentari durante le festività di fine ed inizio anno nuovo (Natale, Capodanno, Epifania) hanno registrato un incremento delle vendite che varia dal 15 al 20% in relazione alle merceologie e ai luoghi, con alcune eccezioni legate a situazioni peculiari.

In un contesto di grande particolarità, come quello segnato dalla perdurante pandemia e dalle restrizioni alla mobilità, i consumatori hanno riscoperto il piacere del consumo locale e gli esercizi di prossimità alimentari che hanno garantito, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, il senso di comunità, prodotti di qualità, a forte vocazione artigianale e territoriale, restando con molta tranquillità all’esterno dei negozi in attesa del proprio turno.

Nel generale contesto di performance positive per l’andamento delle vendite, sono andati bene i prodotti tipici natalizi di qualità, sia dolci che della gastronomia ad alta territorialità, con l’eccezione di panettoni e pandori industriali che hanno subito una b..

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5 gennaio il Dl Ponte, decreto legge 5 gennaio 2021, n. 1, recante ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Ecco quanto prevede il Decreto:

per il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, il divieto, su tutto il territorio nazionale, di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma;
nei giorni 9 e 10 gennaio 2021, l’applicazione, su tutto il territorio nazionale, delle misure previste per la cosiddetta “zona arancione” (articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020). Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fi..

Inflazione resta negativa per ottavo mese consecutivo

Nel mese di dicembre 2020, secondo le stime preliminari rese note da Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e una diminuzione dello 0,1% su base annua (da -0,2% del mese precedente).

In media, nel 2020 i prezzi al consumo registrano una diminuzione pari a -0,2% (da +0,6% del 2019). Al netto degli energetici e degli alimentari freschi, i prezzi al consumo crescono dello 0,5% (come nell’anno precedente) e al netto dei soli energetici dello 0,7% (da +0,6% del 2019).

L’inflazione rimane negativa per l’ottavo mese consecutivo, a causa per lo più dei prezzi dei Beni energetici (-7,7%, da -8,6% del mese precedente) i cui cali meno marcati, insieme con quelli dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da -1,6% a -0,7%) ne determinano però la minore ampiezza. Il rallentamento dei prezzi degli Alimentari non lavorati (da +3,2%..

Sotto la cappa meno giochi, ma più calze di dolci e regali utili, dalla moda alla casa. Nelle regioni del Centro si spendono 12 euro in più del Nord

L’Epifania in zona rossa non ferma la Befana. Anche quest’anno, sei italiani su dieci hanno onorato la tradizione, facendo trovare a figli e nipoti un regalo in occasione dell’ultimo giorno delle feste invernali. Ma è una calza un po’ più vuota: la spesa media passa dai 68 euro dello scorso anno ai 58 del 2021, con un calo vicino al -15%.

È quanto emerge dalla indagine condotta da SWG per Confesercenti su 1.200 consumatori in occasione dell’Epifania 2021.

La tradizione. La quota di italiani che regalano una calza di dolci, un giocattolo o un altro tipo di dono per questa Epifania è del 60%, stabile sullo scorso anno. La tradizione è comunque più sentita al Centro e al Sud, dove a fare un regalo per l’Epifani aè il 63%, rispetto alle regioni del Nord, dove la quota si ferma al 55%:

Il budget. La spesa media di 58 euro è in forte calo ..