Il Presidente del Consiglio Mario Draghi è intervenuto nell’Aula del Senato con le dichiarazioni programmatiche del Governo.

I lavori del Senato prevedono la discussione generale, la replica del premier, le dichiarazioni di voto e in tarda serata il voto di fiducia al Governo Draghi.

Di seguito il testo integrale delle dichiarazioni di Mario Draghi al Senato

Il primo pensiero che vorrei condividere, nel chiedere la vostra fiducia, riguarda la nostra responsabilità nazionale. Il principale dovere cui siamo chiamati, tutti, io per primo come Presidente del Consiglio, è di combattere con ogni mezzo la pandemia e di salvaguardare le vite dei nostri concittadini. Una trincea dove combattiamo tutti insieme. Il virus è nemico di tutti. Ed è nel commosso ricordo di chi non c’è più che cresce il nostro impegno. Prima di illustrarvi il mio programma, vorrei rivolgere un altro pensiero, partecipato e solidale, a tutti coloro che soffrono per la crisi economica che la pandemia ha scatenato, a c..

Per accedere ai servizi bisognerà o di Spid, o di Carta d’identità elettronica o la Carta nazionale dei servizi

“Dal primo marzo per accedere ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate bisognerà dotarsi di una di queste tre identità digitali: lo Spid, la Carta d’identità elettronica (Cie) o la Carta nazionale dei servizi (Cns), in sostanza la tessera sanitaria”.

Lo rende noto l’Agenzia stessa che spiega: “In linea con quanto previsto dal Decreto Semplificazione, infatti, dal primo marzo non sarà più possibile ottenere le credenziali di Fisconline e nei prossimi mesi quelle già in uso verranno progressivamente dismesse. I cittadini che utilizzano le credenziali di Fisconline, fornite dall’Agenzia, potranno continuare ad utilizzarle fino alla naturale scadenza (e comunque non oltre il 30 settembre 2021), dopo di che sarà necessario essere in possesso, a scelta, di uno dei tre strumenti citati”.

Le tre modalità di identificazione e autenticazione, infatti Spid, Cie o Cns, riconos..

“I dati di oggi dell’osservatorio Droni della School of Management del Politecnico di Milano confermano come la crisi da Covid stia colpendo in modo trasversale il settore dei droni, con un grave impatto in particolare, come spesso accade in questi casi, sugli anelli più deboli del mercato, ovvero le piccole e micro imprese”.

Così Antonella Piccinno, Presidente DAST Confesercenti che aggiunge: “i numeri negativi del 2020 sono dovuti anche alla mancanza di un quadro normativo di riconoscimento della figura professionale che tuteli i lavoratori del settore dei droni. Basti pensare che non esiste ancora un Contratto Collettivo Nazionale”.

“Si sta pregiudicando – conclude Piccinno – il corretto sviluppo di un intero comparto che, fino a un anno fa, presentava una crescita esponenziale. Urge l’attivazione di un tavolo di confronto tra sindacato ed Ente che possa fornire, in un’ottica collaborativa e proattiva, gli elementi programmatici funzionali all’adozione di una normativa nazionale c..

Finanziati progetti di autoimpiego e imprenditorialità dal valore minimo di 5mila euro fino a un massimo di 50mila
Dal 22 febbraio ripartono i finanziamenti a tasso zero di SELFIEmployment per l’avvio di piccole iniziative imprenditoriali in qualsiasi settore, promosse su tutto il territorio nazionale.

L’incentivo è gestito da Invitalia nell’ambito del Programma Garanzia Giovani, sotto la supervisione dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL).

Possono essere finanziati progetti di autoimpiego e imprenditorialità dal valore minimo di 5mila euro fino a un massimo di 50mila, a tasso zero e con un piano di rientro in sette anni. Le domande si presentano in forma telematica, dal sito web di Invitalia.

Il Nuovo SELFIEmployment sostituisce la precedente versione della misura, che rimane attiva fino al 21 febbraio 2021.

A chi è rivolto: l’incentivo è rivolto ai NEET, donne inattive e disoccupati di lunga durata con una forte attitudine al lavoro autonomo e all’imprenditori..

“Calo senza precedenti, chiederemo ad Orlando sostegni e politiche attive mirate”

La pandemia sta ‘licenziando’ i lavoratori indipendenti: solo nel 2020 hanno perso la propria occupazione 208mila autonomi, tra imprenditori, professionisti e collaboratori. Una crisi senza precedenti su cui è urgente intervenire: servono subito politiche attive e di riconversione mirate al lavoro autonomo. Ma anche sostegni efficaci per evitare che le attività continuino a chiudere: se continua così, circa 450mila imprese rischiano di sparire a causa della pandemia.

A lanciare l’allarme è Confesercenti, in occasione dell’incontro tra il Ministro del Lavoro Andrea Orlando e le parti sociali. Nel dettaglio, i lavoratori in proprio e gli imprenditori sono calati nel periodo di -80mila unità, collaboratori e coadiuvanti di -74mila, i liberi professionisti di -50mila.

“Il calo dei lavoratori indipendenti vale circa la metà della riduzione complessiva dell’occupazione nel periodo, non può essere ignorato. A..

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando ha avviato gli incontri con le parti sociali per l’avvio dell’ascolto e dell’interlocuzione sulle questioni più stringenti dell’azione del Ministero.

Confesercenti partecipa all’incontro con il neo ministro del lavoro martedì 16 febbraio a partire dalle 18.00.

L’associazione in audizione: fisco da riordinare e semplificare. Micro-interventi non bastano, ma su agevolazioni serve cautela. Passare dal criterio di competenza a quello di cassa puro: ‘basta acconti’

La riforma del fisco deve essere l’occasione per un riordino strutturale delle discipline fiscali, ma anche per alleggerire la pressione fiscale su famiglie e imprese e favorire il rilancio dell’economia. A partire dal turismo: con una sospensione per tre anni dell’imposta sui prodotti e servizi di settore, è possibile recuperare 6 miliardi di consumi turistici. A proporlo è Confesercenti in audizione presso le Commissioni Finanze di Camera e Senato sulla riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e altri aspetti del sistema tributario.

Un sistema – si legge nel documento consegnato dall’associazione – già difficile da riformare, anche a causa della stratificazione delle previsioni normative, spesso sovrapposte. Sarebbe dunque paradossale pensare a dei micro-interventi m..

“Esprimiamo soddisfazione per la scelta fatta dal Ministro Mario Draghi di istituire il Ministero del Turismo e auguriamo un buon lavoro al Ministro Massimo Garavaglia: l’ industria del turismo, settore oggi particolarmente colpito dalla situazione Covid, può rappresentare il punto di ripartenza per l’economia del nostro paese”.

Così Maurizio Rustignoli, Presidente nazionale delle imprese balneari Fiba Confesercenti.

“Per il rilancio della filiera turistica – aggiunge Rustignoli – il comparto balneare e’ di fondamentale importanza: i dati confermano che circa il 50 per cento dei flussi turistici sono generati proprio dalla ‘vacanza al mare’. Per questa ed altre ragioni, dunque, rimane urgente proseguire il percorso di riforma del comparto: Fiba Confesercenti è disponibile da subito a poter contribuire in tal senso”.

Con rinvio al 5 marzo si perdono altri 3,3 milioni di presenze. Non si può cambiare idea a 24 ore dalla riapertura degli impianti, le imprese hanno già investito e assunto personale

L’aver rinviato, praticamente senza preavviso, l’apertura degli impianti sciistici è un fatto grave, che avrà un pesante impatto economico: il posticipo dell’avvio della stagione al 5 marzo farà scomparire altri 3,3 milioni di presenze turistiche nelle località montante, per una perdita di ulteriori 400 milioni di euro circa di fatturato.

A stimare l’entità del danno dovuto allo stop degli impianti è il Centro Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti, sottolineando come il provvedimento peggiori l’intero bilancio, già disastroso, della stagione invernale 2020-2021, che si avvia verso un calo complessivo dell’85% dei pernottamenti, per un calo totale di 18 milioni di presenze turistiche e 2 miliardi di euro di fatturato.

“Non si può cambiare idea a 24 ore dall’avvio della stagione, gli operatori del..

Con rinvio al 5 marzo si perdono altri 3,3 milioni di presenze turistiche e 400 milioni di euro di fatturato. Non si può cambiare idea a 24 ore dalla riapertura degli impianti, le imprese hanno già investito e assunto personale

L’aver rinviato, praticamente senza preavviso, l’apertura degli impianti sciistici è un fatto grave, che avrà un pesante impatto economico: il posticipo dell’avvio della stagione al 5 marzo farà scomparire altri 3,3 milioni di presenze turistiche nelle località montante, per una perdita di ulteriori 400 milioni di euro circa di fatturato.

A stimare l’entità del danno dovuto allo stop degli impianti è il Centro Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti, sottolineando come il provvedimento peggiori l’intero bilancio, già disastroso, della stagione invernale 2020-2021, che si avvia verso un calo complessivo dell’85% dei pernottamenti, per un calo totale di 18 milioni di presenze turistiche e 2 miliardi di euro di fatturato.

“Non si può cambiare idea a 24 or..