Banchieri: serve serio confronto con i rappresentanti delle associazioni categoria

Bene ridiscutere, finalmente, di riaperture, ma non si comprende come, rispetto ai protocolli di sicurezza finora applicati, le nuove regole si traducano di fatto in una nuova stretta. Ma la distanza obbligatoria di due metri tra i tavoli ipotizzati sarebbe una restrizione inapplicabile per decine di migliaia di ristoranti – circa il 60% dei locali non ha uno spazio esterno – e praticamente per tutti i bar. E anche dove fosse fisicamente possibile implementare la misura, si ridurrebbe drasticamente la capacità di lavoro dei locali al chiuso, obbligandone migliaia alla chiusura definitiva.

Così il Presidente di Fiepet Confesercenti Giancarlo Bianchieri commenta le linee guida diffuse nelle bozze per la riapertura delle attività, che le Regioni sottoporranno a Governo e Cts.

“Dopo quattordici mesi di restrizioni le nuove norme metterebbero definitivamente a rischio il settore, che dà lavoro a migliaia..

Predisporre la rete alla decarbonizzazione dei prodotti energetici per la mobilità

Le Organizzazioni di categoria dei Gestori impianti carburanti – Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio – hanno incontrato, nella giornata di ieri, il Ministro della transizione ecologica, Prof. Roberto Cingolani, alla cui attenzione hanno rimesso una proposta normativa articolata, il cui scopo dichiarato è quello di intervenire efficacemente sulla attuale rete distributiva dei carburanti, perché possa costituire un punto di riferimento centrale del progetto di transizione ecologica e di progressiva decarbonizzazione anche dei prodotti energetici per autotrazione.

E’ quanto si legge in un comunicato congiunto diffuso dalle tre Federazioni.

Ma perché sia possibile raccogliere i finanziamenti pubblici (Recovery fund) e privati necessari ad uno scopo tanto ambizioso – prosegue la nota sindacale – è indispensabile immediatamente avviare una azione di vera e propria trasformazione del..

I contributi a fondo perduto dovrebbero essere parametrati su due mesi e non su uno ed imprese e partite Iva saranno risarcite anche per i costi fissi

Il governo prepara un piano di aiuti all’economia da 40 miliardi con il quale finanzierà un nuovo round di ristori per le imprese, la sospensione delle scadenze fiscali e un pezzo del Recovery plan.

Il via libera alla richiesta di extra deficit arriverà insieme al Documento di economia e finanza che aggiornerà il quadro macroeconomico.

Atteso un giro di consultazioni del premier Mario Draghi con i partiti per discutere il Piano nazionale di ripresa e resilienza e lo scheletro del nuovo decreto con i sostegni e la liquidità per le imprese che dovrebbe arrivare in parallelo con la decisione sulle eventuali riaperture.

Prevista anche una cabina di regia per la valutazione dei dati Covid e se ci saranno riscontri positivi si potrebbe avviare un confronto sul cronoprogramma per le riaperture già dalla prossima settimana.

Il nuovo sforame..

Confesercenti è intervenuta giovedì 15 aprile in audizione presso la Commissione parlamentare per la semplificazione.

L’audizione si è svolta nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla semplificazione delle procedure amministrative connesse all’avvio e all’esercizio delle attività di impresa.

“Molte delle sfide strutturali dell’Italia – le significative disparità territoriali, demografiche, di genere e nelle performance di produttività, nonché gli elevati livelli di debito pubblico – sono state aggravate dalla crisi provocata dal COVID-19”. A sostenerlo è l’Ocse nel rapporto presentato alla presenza del ministro dell’Economia, Daniele Franco. “Produttività ed innovazione devono aumentare nelle piccole e medie imprese, in uno sforzo di allineamento alle imprese più performanti”,aggiunge l’organizzazione. “Nel 2020 – prosegue l’organismo internazionale per lo sviluppo e la cooperazione economica – un nuovo pacchetto di generosi incentivi, volti a favorire gli investimenti nelle tecnologie digitali e nella Ricerca e Sviluppo, ha rafforzato le misure di sostegno già adottate in passato”. E tuttavia, sottolinea l’organismo “l’istituzione di una Commissione Nazionale per la Produttività consentirebbe di definire un ordine di priorità nell’azione dei poteri pubblici, dandovi impul..

Per consentire l’utilizzo in compensazione è istituito il codice tributo “6941”

Pronto il codice tributo per utilizzare in compensazione, tramite modello F24, il contributo a fondo perduto introdotto dal Decreto Sostegni a favore delle imprese e delle partite Iva colpite dalle conseguenze economiche dell’emergenza epidemiologica “Covid-19”.

Con la risoluzione n. 24/E l’Agenzia ha istituito i codici tributo per permettere la restituzione del contributo ricevuto tramite bonifico oppure utilizzato in compensazione, nel caso in cui questo sia risultato in tutto o parzialmente non spettante.

I codici tributo istituiti – Per consentire l’utilizzo in compensazione, tramite modello F24, del contributo a fondo perduto, nei casi in cui il contribuente abbia scelto tale modalità di fruizione, è istituito il codice tributo “6941” (“Contributo a fondo perduto Decreto Sostegni – credito d’imposta da utilizzare in compensazione – art. 1 DL n. 41 del 2021”). La risoluzione n. 24/E istituisce anche ..

Occorrono controlli centralizzati e selettivi

Il quadro che emerge dalla conferenza stampa congiunta delle procure di Roma, Napoli, Catanzaro e Reggio Calabria sugli intrecci tra mafia e prodotti petroliferi è inquietante.

Per Assorem Confesercenti, Associazione reti energetiche per la mobilità, l’inchiesta delle procure certifica un vero e proprio salto criminale a quella che fino ad oggi per gli addetti ai lavori era stato solo una questione di illegalità diffusa. I magistrati hanno svelato- stando alle notizie apparse sulla stampa- che oggi siamo di fronte ad un vero e proprio apparato criminale articolato tra clan camorristici/ndranghetisti, rete distributiva, sistemi logistici anche raffinati, intermediazione professionale, collegamenti internazionali.

Non solo dunque piccoli proprietari di impianti che si arrangiavano per competere nel mercato, rifornendosi più o meno consapevolmente in evasione Iva e forse accise, ma importatori di prodotti pronti all’immissione sul mercato, ..

“In questi giorni stanno circolando delle false email, inviate apparentemente dall’Agenzia delle Entrate, che cercano di trarre in inganno i cittadini. Si tratta di email in cui si parla di incoerenze emerse durante la comunicazione delle liquidazioni periodiche Iva inviata dal contribuente alle Entrate, spesso accompagnate da un file malevolo in formato .zip”.

A darne notizia l’Agenzia stessa che ricorda: “Le Entrate non inviano questo tipo di comunicazioni in alcun caso, si raccomanda di cestinare l’email, qualora fosse stata ricevuta, senza aprire alcun allegato. In caso di dubbi è possibile consultare la sezione “Focus sul phishing” sul sito ufficiale, dove periodicamente vengono riportati degli avvisi sulle ultime email-truffa in circolazione, oppure contattare il call center al numero 800.909696 e chiedere conferma”.

Senza decreto imprese dedicato il comparto rischia di implodere

Con le zone rosse il commercio al dettaglio va a picco. La lettura dei dati Istat sulle vendite di febbraio conferma, ancora una volta purtroppo, la drammaticità della situazione per le imprese del commercio, sfociata proprio in questi giorni nella protesta diffusa organizzata da Confesercenti in tutte le regioni d’Italia. Nonostante il recupero sul dato di gennaio, infatti, il confronto con febbraio dello scorso anno, ed ancora di più col primo bimestre in cui il lockdown non era ancora operativo, è impietoso: una caduta verticale delle vendite in volume di quasi l’8% nei primi due mesi di quest’anno.

Così l’Ufficio economico Confesercenti commenta, in una nota, i dati diffusi da Istat sul commercio al dettaglio di febbraio.

La situazione è, come noto, particolarmente grave per il comparto non alimentare (-12,4% in volume nel bimestre gennaio-febbraio) e per le imprese operanti su piccole superfici: – 12,3% la media e ..

La presidente di Confesercenti Patrizia De Luise è intervenuta in diretta su Rainews24 sull’attuale situazione di crisi economica: “La situazione è di forte esasperazione per le imprese. Siamo a circa 400 giorni di restrizioni e i ristori sono arrivati in modo esiguo e con troppi ritardi”.

“Serve un decreto mirato per le imprese – ha spiegato la presidente De Luise – con sostegni adeguati e immediati. I costi fissi sono andati avanti e le imprese non hanno più la forza di fronteggiare con le proprie risorse tutte le spese. Serve un credito mirato per far arrivare le imprese vive e vitali alla ripartenza”.

“Abbiamo chiesto una programmazione ben precisa per le riapertura delle imprese”, ha concluso la Presidente.

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