La disciplina dell’imposta di soggiorno deve essere uniformata a livello nazionale ed i proventi destinati, prevalentemente se non esclusivamente, al turismo. A chiederlo è AIGO, l’associazione dei gestori dell’ospitalità diffusa Confesercenti, in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Mario Draghi, al Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco e alla Conferenza Stato-Città e autonomie locali, per sottoporre all’attenzione dell’esecutivo “le problematiche derivanti dalla mancanza di una disciplina uniforme con riguardo agli aspetti più importanti dell’imposta di soggiorno, a dieci anni dall’entrata in vigore della disposizione istitutiva”.

“Fino ad oggi – si legge nella lettera – i comuni hanno disciplinato in maniera autonoma la materia, creando situazioni di disparità” sia per i turisti che per i gestori delle strutture ricettive, “incaricati di ricevere il tributo dai clienti e di versare il corrispettivo all’ente locale”. Per questo, si chiede “l’emanazione..

Oggi alla Camera le comunicazioni di Draghi sul Recovery plan

Il Cashback esce dal Recovery Plan: il programma di incentivazione dei pagamenti elettronici non compare più nelle voci del piano mentre nella vecchia bozza figurava tra le misure già in essere per le quali si sostituivano i fondi nazionali con fondi europei.

Il programma resterebbe comunque attivo e al momento: si starebbero solo valutando dei correttivi per evitare un utilizzo improprio, in particolare dei micropagamenti, per ‘scalare’ le classifiche e entrare nella fascia dei primi 100mila che utilizzano di più le carte e che beneficeranno del ‘supercashback’ da 1.500 euro.

Oggi previste alla Camera le comunicazioni di Draghi sul Recovery plan, trasmesso ieri al Parlamento. Domani quelle al Senato. Un documento di più di 300 pagine. Gli obiettivi sono ambiziosi: la spinta stimata alla crescita è del 3,6% nel 2026.

On line la registrazione del webinar “Le nuove sfide di mercato dalla Shopping experience alla ricerca di Omnicanalità” organizzato dal Coordinamento nazionale Giovani Imprenditori Confesercenti lo scorso 22 aprile.

Il webinar ha fornito un’attenta analisi dei processi di integrazione tra l’on-line e off-line con il contributo di imprenditori che hanno investito in processi e competenze per sviluppare le loro attività.

Questa analisi si è vista arricchita con il contributo da parte di Invitalia che ha fornito informazione sugli strumenti a disposizione per le nuove imprese e l’innovazione.

Il webinar è stato completato con la presentazione di un’indagine sui trend di mercato sui consumatori e la presentazione del progetto Parma open.

Il Governo ha trasmesso domenica 25 aprile al Parlamento il testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il Piano – ricorda Palazzo Chigi in una nota – si inserisce all’interno del programma Next Generation EU (NGEU), il pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica. Il Piano italiano prevede investimenti pari a 191,5 miliardi di euro, finanziati attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, lo strumento chiave del NGEU. Ulteriori 30,6 miliardi sono parte di un Fondo complementare, finanziato attraverso lo scostamento pluriennale di bilancio approvato nel Consiglio dei ministri del 15 aprile. Il totale degli investimenti previsti è pertanto di 222,1 miliardi di euro.

Il Piano include inoltre un corposo pacchetto di riforme, che toccano, tra gli altri, gli ambiti della pubblica amministrazione, della giustizia, della semplificazione normativa e della concorrenza. Si tratta – continua la nota del Governo – di ..

“Nel mentre la concorrenza di altri paesi tuona nei media con aree Covid Free e tamponi gratuiti ai turisti, l’Italia lancia date con i dadi e per il nostro turismo l’incertezza regna sovrana”.

Così Claudio Cuomo, Presidente delle imprese della ricettività diffusa Aigo Confesercenti.

“Ci si può spostare solo tra regioni gialle o bianche che vengono definite dai numeri dei contagi, quindi dinamici. Anche i ristoranti, che giocano un ruolo fondamentale nell’attrattività turistica del nostro Paese e che prima potevano ricevere al chiuso in zona gialla, adesso possono ricevere solo all’aperto. E comunque il turismo di prossimità – che pure aspettiamo a braccia aperte – non potrà mai essere sufficiente a compensare l’offerta ricettiva. Per questo bisognerebbe parlare di riaperture dei voli e riconoscimento nel pass di vaccini non europei, ma comunque riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità”.

“Abbiamo avuto – conclude il Presidente Aigo – l’opportunità di incontrare, nelle ..

Il presidente Messina: “Serve una svolta, accelerare sul green pass, sui vaccini ed eliminare il coprifuoco”

Tra coprifuoco alle 22.00 fino al 31 luglio, vaccinazioni che procedono troppo lentamente e incertezze sulla ripartenza delle imprese e del movimento delle persone, il turismo rischia di affondare anche nel 2021: senza una netta inversione di tendenza, rischiamo di scendere a fine anno al di sotto delle 187 milioni di presenze (-8,2%), con un ulteriore assottigliamento dei flussi dall’estero (-14 milioni di presenze). Uno scenario che porterebbe a oltre 220mila le imprese del settore a rischio chiusura.

A stimarlo è Assoturismo Confesercenti, che nel dossier “Stagione Turistica 2021: sull’onda del vaccino” traccia il bilancio dell’impatto, passato e futuro, di pandemia e restrizioni sul comparto turistico italiano. Un bilancio purtroppo gravemente in rosso: nel 2020 si sono perse quasi 233 milioni di presenze. Il comparto alberghiero ha subito le perdite maggiori (-57%), quel..

L’associazione: chiesti chiarimenti urgenti al Governo. Spiazza e delude la cancellazione nella notte del provvedimento per la ripartenza dei centri commerciali

Riaperture a rischio caos. Il decreto-legge lascia aperti alcuni notevoli dubbi che riguardano le attività delle imprese, per il quali abbiamo avanzato richiesta di chiarimenti urgenti al Governo.

Così Confesercenti.

Il consumo al banco all’interno dei bar per noi è legittimo, ma non è esplicitamente definito. Incertezze anche sui dehors ‘chiusi’ e sulle manifestazioni fieristiche del commercio su aree pubbliche. Non sono chiari nemmeno tempi e modalità di riavvio dell’attività dei balneari.

Lascia spiazzati e delusi, inoltre, la cancellazione ‘nella notte’ della riapertura completa degli esercizi nei centri e nelle gallerie commerciali. Una prima versione del testo del decreto-legge, prevedeva che, dal 15 maggio, potessero riaprire secondo protocolli e linee guida pertinenti. Una previsione sparita dal testo definitivo e ..

Per le librerie è sempre più crisi. A lanciare l’allarme e a chiedere un incontro alle Commissioni Cultura di Camera e Senato è il Sil Confesercenti che proprio nella giornata mondiale del libro torna a denunciare come nel Paese si stia assistendo ad una moria di negozi fisici, stremati dalla pandemia e dalla crescita del numero delle librerie online.

“I primi mesi del 2021 – dice la Presidente Cristina Giussani – come confermano i dati contenuti nel Libro Bianco del Cepell (Centro per il libro e la lettura del Mibact ), dimostrano come il peso delle vendite on-line sia sempre più opprimente per le librerie. Nonostante la legge sul libro, alcuni segmenti di mercato sono in grave difficoltà, come librerie e cartolibrerie che si occupano di scolastica, le universitarie e quelle localizzate nei centri storici delle città, soprattutto quelle metropolitane”.

Secondo il Sil per aiutare le librerie fisiche, in questo momento di crisi, sarebbe necessaria: “una nuova regolamentazione dell’edi..

“Le riaperture, in questo modo, sono una presa in giro. Si acceleri sul Green Pass e si consenta alle persone che ne sono in possesso di consumare all’interno di tutti i bar e ristoranti, rendendoli di fatto locali Covid-Free già dalla prossima settimana e per tutta la durata di questa fase transitoria. Che comunque auspichiamo duri meno dei trenta giorni previsti”.

Così Giancarlo Banchieri, Presidente nazionale delle imprese di ristorazione, pub e servizio bar Fiepet Confesercenti.

“Permettere di riaprire solo all’aperto vuol dire, di fatto, escludere dalla ripartenza la maggioranza assoluta delle imprese. Non solo: la capacità dei dehors – di solito non superiore a un quinto di quella complessiva del locale – è del tutto insufficiente a sostenere l’attività. Al danno, oltretutto, si aggiunge la beffa di un meteo che si preannuncia difficile per tutta la settimana di ‘ripartenza’”.

“Il Green Pass è ritenuto una garanzia sufficiente a garantire gli spostamenti tra regioni ed addiri..