Lunedì 27 settembre, a partire dalle 17.00, Confesercenti interviene in audizione alla Camera dei Deputati su infrastrutture e trasporti.

Nel dettaglio, l’audizione si svolge davanti alle commissioni riunite Ambiente e Trasporti, presso l’aula della Commissione Trasporti, nell’ambito dell’esame del D.L. n. 121/2021, C. 3278 Governo, recante “Disposizioni urgenti in materia di investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale, per la funzionalità del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, del Consiglio superiore dei lavori pubblici e dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali”.

Audizione in diretta sulla WebTv della Camera dei Deputati (clicca qui)

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Pubblicate le regole dello Stralcio dei debiti fino a 5mila euro previsto dal “decreto Sostegni” (Dl n. 41/2021).

Con la circolare n. 11/E – pdf, firmata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate ed emanata d’intesa con Agenzia entrate-Riscossione, vengono forniti chiarimenti sui debiti che possono essere annullati, sui contribuenti che possono beneficiare della misura e sulle tempistiche. In particolare, il 31 ottobre 2021 saranno stralciati in automatico tutti i debiti che, al 23 marzo 2021, hanno un importo residuo fino a 5mila euro, affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010.

Il limite di 5mila euro (inclusi capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni) va calcolato in relazione agli importi dei singoli carichi. Possono accedere allo Stralcio le persone fisiche (modello 730 e Redditi 2020) che hanno percepito nell’anno d’imposta 2019 un reddito imponibile fino a 30mila euro e gli enti (Società di capitali, Società di persone ed..

Nell’era Covid gli italiani perdono la volontà (e la possibilità) di fare impresa. Pesano incertezza e mancanza di credito, ma serve anche formazione

Non solo chiusure, la pandemia ha fatto crollare anche la nascita di imprese. Tra il 2020 ed i primi sei mesi del 2021, le aperture di nuove attività economiche sono calate del -13,3% rispetto al periodo pre-covid, per un totale di quasi 75mila imprese mai nate a causa della crisi, di cui circa un terzo nel commercio e nel turismo.

A lanciare l’allarme è Confesercenti, sulla base di elaborazioni condotte sui dati resi disponibili dalle Camere di Commercio.

Il calo di iscrizioni di nuove attività è l’effetto più evidente della crisi sanitaria sul tessuto delle imprese. Mentre i ristori e gli indennizzi, infatti, sono riusciti a limitare le chiusure di attività nel breve termine, l’emergenza sanitaria ha avuto un forte impatto sulle nuove aperture. Un impatto avvertito soprattutto nel 2020: l’anno della pandemia ha visto nascere 61mila ..

“Sostenere famiglie ed imprese per ripartenza stabile e sostenibile”

Il dato sul clima di fiducia di settembre, restituisce una fotografia in bianco e nero sulla ripartenza. Così l’Ufficio economico Confesercenti commenta, in una nota, i dati diffusi dall’Istat sulla fiducia di imprese e consumatori.

Da un lato si evidenzia la forte crescita della fiducia dei primi, per i quali l’indice si colloca tra i valori più elevati degli ultimi 4 anni che, come sottolinea l’Istat, “riflette un diffuso ottimismo soprattutto sulla situazione economica generale e su quella corrente”. Per quanto riguarda le imprese, invece, dopo la ripartenza entusiasta di giugno e luglio e le grandi aspettative generate dalla riapertura delle attività, si registra purtroppo la seconda battuta d’arresto dei giudizi su situazione economica e prospettive.

L’indice generale registra -0,2%, ma la situazione è diversificata all’interno dei comparti. Per le imprese turistiche l’indice sale di 15 punti, ad indicare che ..

Audizione di Confesercenti giovedì 23 settembre davanti alla Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva Ue relativa a norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica, nonché recante disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento Ue sul mercato interno dell’energia elettrica e sulla preparazione ai rischi nel settore.

L’audizione di Confesercenti sul tema relativo a norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica cade in un momento di grande preoccupazione per le imprese. Le notizie di forti rincari che subiranno le bollette sin dal mese prossimo sono elemento di grande tensione per le imprese che già scontano discriminazioni in termini di costi dell’energia rispetto alla grande imprese e denunciano da anni l’improprio aggravio costituito dagli oneri di sistema sulle bollette energetiche che inevitabilmente si sc..

Ospite il segretario generale di Confesercenti Mauro Bussoni

“La liberazione del commercio tra mito e realtà”, è questo il titolo scelto da Confesercenti Sardegna per il Convegno organizzato al T Hotel di Cagliari venerdì 24 settembre dalle ore 10.00.

Previsti i saluti del presidente di Confesercenti Sardegna Roberto Bolognese e la relazione introduttiva del prof Domenico D’Orsogna, ordinario di diritto amministrativo all’Università di Sassari.

A seguire la tavola rotonda su “Idee e proposte per una nuova regolazione del commercio”. Ospiti della tavola rotonda il segretario generale di Confesercenti Mauro Bussoni, l’urbanista Gabriele Asunis, l’assessore regionale Gianni Chessa, l’assessore al commercio del Comune di Firenze Federico Gianassi.

“Libertà di impresa” – spiegano gli organizzatori – “non significa assenza di regole. L’intervento pubblico non deve essere inteso come un ostacolo all’attività d’impresa, ma piuttosto come una risorsa fondamentale per lo sviluppo. Il convegn..

“Nella Legge di Bilancio la riforma degli ammortizzatori sociali. Nessun aumento delle tasse”

“Il Governo è impegnato a trovare soluzioni immediate all’aumento dei costi energetici e a disegnare strategie di lungo periodo per ridurre le nostre vulnerabilità”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio, Mario Draghi.

“In assenza di un intervento del Governo, nel prossimo trimestre il prezzo dell’elettricità potrebbe salire del 40%, e quello del gas del 30% – ha aggiunto – per questo abbiamo deciso di eliminare per l’ultimo trimestre dell’anno gli oneri di sistema del gas per tutti, e quelli dell’elettricità per le famiglie e le piccole imprese. Potenziamo il bonus luce e gas per proteggere soprattutto le fasce meno abbienti. Si tratta complessivamente di un intervento di oltre 3 miliardi, che fa seguito a quello da 1,2 miliardi avvenuto a giugno. E che ha una forte valenza sociale, per aiutare in particolare i più poveri e i più fragili”.

In tema di ammortizzatori sociali ha sottolineat..

Possibile estensione dei lavori gravosi ai benzinai. È questa la novità che potrebbe arrivare dalla Commissione istituzionale sui lavori gravosi che ha individuato 203 nuove mansioni per le quali potrebbe esserci la possibilità di andare in pensione a 63 anni, tramite l’Ape sociale.

La Commissione avrebbe, infatti, ricalcolato, con criteri scientifici, gli indici forniti da Inps, Inail ed Istat che valutano la fatica fisica e psicologica delle mansioni e tengono conto degli infortuni ed incidenti sul lavoro.

Da questo ricalcolo si passerebbe da 15 a 57 gruppi e da 65 a 203 mansioni: il provvedimento andrebbe ad interessare circa mezzo milione di lavoratori, che potrebbero uscire dal mondo del lavoro a 63 anni con 36 di contributi, a condizione di avere svolto una mansione gravosa per sei anni.

Nel nuovo elenco risulterebbero: saldatori, verniciatori industriali, falegnami, conduttori di autobus e tranvieri, tassisti, bidelli insegnanti delle scuole elementari, magazzinieri, commessi..

Possibile estensione dei lavori gravosi a macellai e panificatori. È questa la novità che potrebbe arrivare dalla Commissione istituzionale sui lavori gravosi che ha individuato 203 nuove mansioni per le quali potrebbe esserci la possibilità di andare in pensione a 63 anni, tramite l’Ape sociale.

La Commissione avrebbe, infatti, ricalcolato, con criteri scientifici, gli indici forniti da Inps, Inail ed Istat che valutano la fatica fisica e psicologica delle mansioni e tengono conto degli infortuni ed incidenti sul lavoro.

Da questo ricalcolo si passerebbe da 15 a 57 gruppi e da 65 a 203 mansioni: il provvedimento andrebbe ad interessare circa mezzo milione di lavoratori, che potrebbero uscire dal mondo del lavoro a 63 anni con 36 di contributi, a condizione di avere svolto una mansione gravosa per sei anni negli ultimi sette o sette anni negli ultimi 10.

Nel nuovo elenco risulterebbero: saldatori, verniciatori industriali, falegnami, conduttori di autobus e tranvieri, tassisti, bide..