I ministri delle Finanze dell’Ue hanno trovato l’accordo, dopo molti mesi, sulla riforma del patto di stabilità, prima che venga disattivata la clausola di salvaguardia, a partire dall’inizio del 2024.
L’intesa è stata “unanime”, ha detto la ministra spagnola Nadia Calvino: anche l’Italia ha dato il suo assenso, in uno “spirito di compromesso”, come ha detto durante la videoconferenza dell’Ecofin il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Il nuovo patto, ha aggiunto, è “più realistico” di quello precedente.
Inoltre, ha sottolineato, “l’Italia ha ottenuto molto e, soprattutto, quello che sottoscriviamo è un accordo sostenibile per il nostro Paese, volto da una parte a una realistica e graduale riduzione del debito, mentre dall’altra guarda agli investimenti, specialmente del Pnrr, con spirito costruttivo”.
L’accordo raggiunto in Consiglio sulla posizione negoziale si basa sulla proposta avanzata dalla Commissione in primavera, ma la complica. L’obiettivo di semplificare il quadro..