Autore: Claudio Saba

L’inflazione annulla la ripartenza dei redditi degli italiani, riportandoli – in termini reali – sotto i livelli prepandemia, con una perdita complessiva di oltre 6 miliardi di euro rispetto al 2019. Tra il 2019 ed il 2023, in valori nominali, il reddito medio delle famiglie italiane è passato da poco più di 38.300 euro a oltre 43.800 euro l’anno. Un salto di oltre 5.500 euro che, purtroppo, è solo virtuale, perché annullato di fatto dall’aumento dei prezzi: al netto dell’inflazione, infatti, nel 2023 il reddito reale medio per famiglia è ancora 254 euro (-0,7%) inferiore a quello del 2019.

È quanto emerge da elaborazioni sui redditi delle famiglie e sull’occupazione effettuate da CER e Ufficio Economico Confesercenti sulla base dei dati disponibili Istat, a quattro anni dall’annuncio del lockdown del 9 marzo 2020.

Calano i redditi da trasferimenti pubblici. Ad arginare il calo del reddito medio delle famiglie italiane, la crescita del reddito medio da lavoro autonomo – professionist..

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L’occupazione femminile si consolida. Nel 2023 le donne lavoratrici dipendenti o autonome hanno toccato quota 9,9 milioni, circa 161mila in più rispetto al 2019. Un risultato positivo, ma purtroppo ancora fortemente inferiore a quello messo a segno dall’occupazione maschile, che nello stesso periodo aumenta di 233mila unità. Anche se, a livello regionale, non mancano le eccezioni: in otto regioni, gli occupati donna crescono più degli uomini. Così Impresa Donna Confesercenti.

Il quadro regionale. Il miglioramento del quadro nazionale del lavoro femminile, infatti, è la sintesi di andamenti differenti a livello territoriale. In sei regioni, le lavoratrici diminuiscono: Piemonte (-5mila occupate rispetto al 2019, anche se per gli uomini la flessione è peggiore), Emilia-Romagna (-9mila), Umbria (-2mila), Lazio e Molise (che perdono entrambe circa mille lavoratrici), Campania e Sardegna (entrambe -4mila). Positivo l’andamento nelle altre 14 regioni, ma con grandi differenze: si va dai min..

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E’ la quarta pausa dopo la serie di dieci rialzi consecutivi

La Bce ha deciso di lasciare i tassi d’interesse invariati. Il tasso sui rifinanziamenti principali resta fermo al 4,50%, quello sui depositi al 4%, e quello sui prestiti marginali al 4,75%.

E’ la quarta pausa nel ciclo di dieci rialzi consecutivi cominciato a luglio 2022.

Inflazione
La Bce ha tagliato la stima sull’inflazione per l’area euro rispetto alle previsioni di dicembre. Secondo le nuove stime, l’inflazione segnerà 2,3% nel 2024 (dal 2,7% precedente), 2% nel 2025 (da 2,1%) e 1,9% nel 2026.

Pil
La Bce ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita per il 2024 allo 0,6% (dallo 0,8% di dicembre). L’attività economica dovrebbe rimanere moderata nel breve periodo, per poi crescere dell’1,5% nel 2025 e dell’1,6% nel 2026, sostenuta inizialmente dai consumi e, in seguito, anche dagli investimenti.

Lagarde
“Anche se gran parte degli indicatori d’inflazione sono ulteriormente rallentati, restano pressioni inflazionistic..

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“Fenomeno in costante crescita. Bene impegno Ministero Interno e Governo ma serve collaborazione di tutti contro diffusa illegalità: occorrono più controlli e interventi per promuovere il divertimento sano”

“Il locale abusivo scoperto a Macerata è solo l’ultimo di una lunga serie. Dall’inizio dell’anno, infatti, si contano già 11 blitz delle forze dell’ordine in 67 giorni durante feste in luoghi non autorizzati da Nord a Sud del Paese, in media uno ogni settimana: un triste bilancio che denunciamo da tempo. Bene, dunque, l’intervento della polizia locale sui territori per interrompere lo svolgimento di serate in pseudo discoteche prive di qualsiasi norma di legge, con tanto di dj e centinaia di persone presenti, ma si tratta di un preoccupante fenomeno in costante crescita a livello nazionale”.

A lanciare l’allarme è Filippo Grassi, Responsabile nazionale Intrattenimento di Fiepet Confesercenti.

“Da Milano a Palermo – prosegue Grassi – le serate danzanti abusive e senza alcuna regol..

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“La domanda c’è, l’offerta pure: produzione di qualità, nonostante il caldo”
Fiorai ottimisti alla vigilia dell’8 marzo, sia per la buona qualità delle mimose, nonostante il caldo che ha caratterizzato questi primi mesi dell’anno, che per la voglia degli italiani di celebrare questa ricorrenza, molto sentita nel nostro Paese.

“Ci aspettiamo una buona domanda – dice Assofioristi – che non sarà più limitata, come in passato, ad un semplice ramo di mimosa, ma a composizioni floreali che contengono questo fiore in abbinamento a rose, orchidee, fresie, tulipani, anemoni e ranuncoli. Creazioni con contrasti di colori, dal giallo della mimosa, al rosso delle rose, al fucsia delle orchidee ed alle molteplici varietà di tulipani, anemoni, fresie e ranuncoli, nelle quali la professionalità di chi opera nel comparto fa la differenza”.

“Da diversi anni ormai, dato che la mimosa è rapidamente deperibile – spiegano i fiorai Confesercenti – si sceglie di comprarla in abbinamento ad altri fiori. Vis..

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“Il comparto balneare sta vivendo uno stato di grande incertezza. Un’incertezza che ha evidentemente contagiato anche le amministrazioni comunali, che tendono a muoversi in ordine sparso, complicando ancora di più la già complessa situazione delle imprese”.

Così Maurizio Rustignoli, Presidente di Fiba Confesercenti, a margine dell’assemblea unitaria Fiba-Sib svoltasi a Balnearia, a Massa Carrara.

“Alcuni comuni si stanno già organizzando per le gare, nonostante manchi ancora un’indicazione da parte del governo su principi e regole da seguire. Con questo metodo, però, non solo si rischia un mega-ricorso, ma si crea ancora più incertezza nel comparto”, continua Rustignoli.

“Per questo, chiediamo un intervento urgente del governo per riequilibrare la situazione. In primo luogo portando a termine il processo di mappatura delle coste, per definire una volta per tutte la questione della scarsità della risorsa e del riconoscimento del valore delle imprese: un aspetto per noi fondamentale. ..

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La piattaforma informatica, gestita da Invitalia, per la presentazione delle domande relative al “Fondo per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano” sarà nuovamente operativa a partire dal 12 marzo 2024 alle ore 10.00, fino al 13 maggio alle ore 12.00. Le domande saranno visibili allo stato di compilazione in cui erano al momento della sospensione della piattaforma.

Leggi il decreto del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste

Il presente decreto è pubblicato sui siti internet del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (www.politicheagricole.it) e dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia (www.invitalia.it).

L'articolo Fondo per la gastronomia e l’agroalimentare, piattaforma nuovamente operativa a partire dal 12 marzo proviene da Confesercenti Nazionale.

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La frenata dell’inflazione non fa ripartire consumi e vendite: Natale e fine d’anno sottotono per il commercio, il valore aggiunto prodotto dal comparto cala di 0,4 punti rispetto ai tre mesi precedenti

La crescita si consolida leggermente, ma i consumi non ripartono, anzi: gli ultimi tre mesi dell’anno fanno registrare una frenata della spesa delle famiglie, che diminuisce di circa 4 miliardi di euro rispetto al trimestre precedente.

Così l’Ufficio Economico Confesercenti commenta i conti economici del periodo ottobre-dicembre 2023 diffusi oggi dall’Istat.

Le rilevazioni dell’Istituto di statistica indicano un lieve consolidamento della crescita economica rispetto all’anno precedente, con una variazione tendenziale del PIL rivista al rialzo dallo 0,5 allo 0,6%. Il punto focale, però, rimane purtroppo la variazione negativa (-1,4%) rispetto al trimestre precedente della spesa delle famiglie.

Un dato che dimostra che la dinamica dei consumi non sta ancora beneficiando dell’arretrame..

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Nel quarto trimestre del 2023 il prodotto interno lordo (Pil), corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% nei confronti del quarto trimestre del 2022. È quanto rende noto l’Istat, che nella stima completa dei conti economici trimestrali conferma la crescita congiunturale rispetto alla stima preliminare di fine gennaio. In termini tendenziali, invece, la crescita risulta in lieve rialzo rispetto allo 0,5% registrato in via preliminare.

La crescita congiunturale del Pil diffusa il 30 gennaio 2024 era stata dello 0,2% mentre quella tendenziale era stata dello 0,5%. Il quarto trimestre del 2023, sottolinea l’Istat, ha avuto tre giornate lavorative in meno del trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al quarto trimestre del 2022.

“La crescita è spiegata soprattutto dagli investimenti, dalla domanda estera netta e dalla spesa delle Amministrazioni Pubbliche che hanno fornito contrib..

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La Federazione lancia un’iniziativa per raccogliere il maggior numero di adesioni per vendite di fine stagione di 30 giorni e uno slittamento rispetto alle date odierne
Salviamo i saldi di fine stazione è l’iniziativa che ha lanciato la Federazione moda Confesercenti e che punta a raccogliere il maggior numero di adesioni alla sua richiesta di periodi dei saldi della durata di 30 giorni, con uno slittamento di almeno un mese di avvio, rispetto alle date oggi previste.

Richieste che poi saranno portate al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per cambiare le regole sulle vendite di fine stagione, ormai datate 40 anni.

COME FUNZIONA LA CAMPAGNA SALVIAMO I SALDI DI FINE STAGIONE
Il volantino include un qr code che consente l’invio via mail di nome, cognome indirizzo e volendo della foto della propria vetrina.

La Fismo chiede una diffusione capillare, da parte degli imprenditori, dell’opuscolo per ricevere il maggior numero di adesioni possibile.

COSA CHIEDE LA FISMO
La Federazi..

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