Autore: Claudio Saba

“Mettiamo a reddito tutto il patrimonio che abbiamo, anziché mettere le tasse per entrare nelle città o aumentare la tassa di soggiorno. Facciamo pagare di più le bellezze che abbiamo”. Queste le parole del ministro del Turismo Daniela Santanchè durante il suo intervento all’assemblea nazionale di Anci giovani a Montecatini Terme. Santanchè ha citato in merito l’iniziativa del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che ha deciso di far pagare il biglietto ai turisti per entrare al Pantheon a Roma: “ha funzionato” ha concluso.

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Annuncio del Sottosegretario Bitonci sullo stato della Riforma del settore carburanti
La rete della distribuzione carburanti è sempre più frammentata, con oltre 350 marchi e più di un migliaio di proprietari di impianti. Uno scenario difficile per i gestori, che vedono aumentare le forme contrattuali anomale, non tipizzate, che spesso determinano gestioni capestro. Da qui l’esigenza di una riforma di settore e l’ ampliamento delle formule contrattuali per la rete.

È quanto emerge da “Il Franchising nella distribuzione carburanti, opportunità e criticità a confronto”, organizzato da Faib e Federfranchising Confesercenti a Roma, con la partecipazione e gli interventi del Presidente Unem, Giovanni Murano, del Senatore Sergio Gambini, Relatore della legge sul Franchising in Italia, dell’Avvocato Paolo Grassi e dell’Onorevole Massimo Bitonci, Sottosegretario al Ministero delle imprese e del Made in Italy, oltre al Presidente Faib Giuseppe Sperduto e al Presidente Federfranchising Alessandr..

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Confesercenti interviene in audizione presso l’Aula della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, davanti alle Commissioni riunite Finanze e Lavoro, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge recanti disposizioni in materia di partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati dell’impresa.

L’audizione di Confesercenti, prevista per giovedì 8 febbraio 2024 a partire dalle 13.30, è trasmessa in diretta sulla webTv della Camera (clicca qui)

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Nel corso dell’odierna Presidenza del Sindacato italiano librai Confesercenti, la Presidente Cristina Giussani ha confermato le dimissioni date alla fine dello scorso anno.

Antonio Terzi, già Vicepresidente, è dunque divenuto Presidente del Sil e manterrà l’incarico fino a fine mandato.

“Dieci anni di presidenza nazionale non sono pochi – dice Giussani – e in questo periodo il Sindacato ha ottenuto grandi risultati. In particolare, la legge della promozione del libro e della lettura che ha “messo ordine” alla concorrenza fra librai indipendenti e grandi catene o siti on-line, ma anche il Tax-Credit e altri importanti traguardi. Il tutto grazie alla forte collaborazione con i colleghi della Presidenza, con il Coordinatore nazionale e con tutta la Segreteria nazionale. Chi prende il mio posto mi affianca da sempre: confido dunque che il SIL continuerà a lavorare, per tutti gli associati, in continuità con quanto fatto finora”.

“Raccolgo l’invito di Confesercenti e della Presidenza SIL..

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Rischio desertificazione sempre più forte, Governo affronti priorità imprese commercio
L’inflazione continua a sgonfiare le vendite, che chiudono il 2023 con una riduzione in volume di 3,7 punti. Un calo che è un vero proprio crollo per le piccole superfici: secondo le nostre stime, per i negozi la contrazione del volume delle vendite è stata di 6 punti sul 2022.

Così l’Ufficio economico Confesercenti in una nota.

I dati diffusi da Istat confermano, purtroppo, sia che l’inflazione in media annua ha continuato ad incidere negativamente sulla spesa delle famiglie – l’Istituto calcola un deflatore medio pari al 6,5% in media annua – sia che non accenna a frenare l’erosione delle quote di mercato per le piccole imprese.

Le attività di vicinato, infatti, a fronte di una variazione totale in volume delle vendite fortemente negativa, pari a -3,7%, fanno registrare una caduta verticale del -6,0%. Lo stesso fenomeno, seppur in forma ridotta, si era registrato lo scorso anno: dopo il rimbalzo..

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Nell’articolo vengono anche riportati i dati Confesercenti sulla crisi degli esercizi commerciali

In una lunga intervista sul Sole 24 Ore di Maria Teresa Manuelli il Presidente Fiesa Daniele Erasmi traccia un bilancio sugli ultimi 10 anni del commercio e sui cambiamenti che hanno riguardato gli esercizi di vicinato.

“Dal classico negozio in cui si trovava di tutto dal sapone alla pasta – spiega Erasmi – oggi si va sempre più verso la specializzazione. Solo chi ha saputo adeguarsi alle mutate richieste dei consumatori è in crescita. Per fare un esempio sono in calo i negozi di ortofrutta che vendono frutta e verdura tal quale, ma in aumento quelli che offrono queste stesse merceologie già tagliate, pulite affettate e a volte anche cucinate”.

L’’intervista -> I negozi alimentari cambiano volto: sono sempre più specializzati e digitali – Il Sole 24 ORE

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La rete carburanti è ad un bivio storico: o trova la forza come filiera di autoriformarsi e guidare i cambiamenti o il mercato troverà autonomamente la sua strada. Il ricorso a forme contrattuali non tipizzate determinano condizioni di gestione capestro a danno dei gestori.

Faib Confesercenti, avanza alcune proposte. Tra queste la definizione di ulteriori tipologie contrattuali, tra le quali la valutazione di quella del franchising.

Per questo ha organizzato una giornata di studio, indetta con la Federazione del Franchising Confesercenti, per studiare le potenzialità della legge che disciplina l’affiliazione commerciale in relazione alla distribuzione.

La giornata si terrà:

GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2024

ORE 10.00
c/o UNIDROIT

VILLA ALDOBRANDINI,

VIA PANISPERNA 28, ROMA

I saluti di benvenuto saranno affidati alla Prof.ssa Maria Chiara Malaguti, Presidente Unidroit, International Institute for the Unification of Private Law.

Interverranno: Alessandro Ravecca, Presidente Federfranchisi..

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Il clima di fiducia si consolida, ma non per tutti. Anche a gennaio prosegue il trend generale di miglioramento dell’indice Istat, in crescita per il secondo mese per le famiglie e per il terzo per le imprese. Non mancano, però, segnali di criticità da parte dei negozi della distribuzione tradizionale e del turismo, che archiviano il primo mese dell’anno con un netto deterioramento del clima di fiducia rispetto allo scorso dicembre.

Così Confesercenti in una nota.

La frenata è netta soprattutto per il turismo, che dopo il balzo di circa 20 punti registrato in chiusura del 2023 registra a gennaio un calo di 8 punti, trainato da un peggioramento del giudizio sugli ordini: da questo punto di vista, potrebbe avere avuto un effetto la scarsità di neve nelle località montane. Forti criticità anche per il commercio tradizionale: a fronte di una crescita dell’indice della grande distribuzione di oltre 4 punti, i negozi di vicinato registrano una flessione di 2 punti, ad ulteriore conferma de..

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Con crescita Mezzogiorno allineata a media nazionale, 2,9 milioni di presenze e 400 milioni di consumi turistici in più

Il turismo italiano torna a correre: secondo le stime di CST per Assoturismo Confesercenti, il 2023 ha chiuso con oltre 445 milioni di presenze, segnando un’accelerazione del +8,1% sull’anno precedente e superando i livelli pre-pandemia. Ma è una ripresa a velocità differenziate: nel Meridione e nelle Isole, infatti, l’incremento delle presenze dovrebbe fermarsi a +4,4%. Un ritmo di crescita sostanzialmente dimezzato rispetto alla media nazionale.

A pesare sulle performance dell’Italia meridionale nell’anno appena trascorso – oltre ai soliti problemi infrastrutturali – il rallentamento della spesa dei turisti italiani, che è stata la vera componente in frenata. Ha pesato, però, anche la ripartenza di alcune importanti mete balneari estere competitor nella zona mediterranea, a partire dall’Egitto. Una combinazione che ha frenato la crescita del mercato turistico di q..

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Pil Italia, +0,7% in 2024, +1,2% in 2025

In Italia l’inflazione dovrebbe passare dal 5,9% del 2023, all’1,8% del 2024, al 2,2% del 2025: è quanto si legge nelle Prospettive economiche dell’Ocse presentate oggi a Parigi.

Il Pil dell’Italia crescerà dello 0,7% nel 2024 e dell’1,2% del 2025. Le stime sull’Italia sono rimaste invariate rispetto a quelle di novembre 2023.

Il Pil mondiale passerà dal 3,1% del 2023, al 2,9% del 2024, al 3% del 2025. Nella zona del G20, il Pil passerà invece dal 3,3% del 2023, al 2,9% del 2024, per poi risalire al 3% nel 2025.

Quanto alla zona euro, dopo lo 0,5% del 2023, la crescita dovrebbe aumentare quest’anno allo 0,6% e all’1,3% nel 2025.

L’inflazione, secondo l’Ocse, nell’area del G20 passerà dal 6,3% del 2023, al 6,6% del 2024, al 3,8% del 2025.

L’organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione economica internazionale precisa che l’inflazione ”dovrebbe rientrare negli obiettivi in gran parte dei Paesi del G20 entro la fine del 2025″.

Nell’euroz..

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