Autore: Claudio Saba

Superare la logica dei codici Ateco per i ristori e accelerare sulla campagna vaccinale: persi già 96 miliardi di consumi e 150mila imprese rischiano di chiudere per sempre

“Nonostante le dure restrizioni e i sacrifici dei cittadini e delle imprese, i dati sui contagi non sono incoraggianti. Le chiusure forzate delle attività commerciali non hanno portato ai risultati annunciati e oggi domina ancora una volta l’incertezza”.

Così Confesercenti in attesa delle nuove misure del governo per contrastare la diffusione del Covid 19.

“I numeri parlano chiaro e riguardano soprattutto il mondo delle piccole e medie imprese, vera spina dorsale dell’economia del paese. Il turismo è al palo e la luce in fondo al tunnel sembra ancora parecchio lontana. Per le imprese del comparto e per i pubblici esercizi nel 2020 sono svaniti 50 miliardi di euro di consumi turistici. Bar e ristoranti continuano a tenere la serranda abbassata se non per l’asporto e il domicilio e hanno perso un miliardo di fattur..

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Interessato un consumatore su due, i negozi sperano nell’inversione di tendenza

Saldi, stavolta si parte davvero. Dopo l’avvio ‘teorico’ del 2 gennaio in Basilicata, Molise e Valle d’Aosta, che però è coinciso con le restrizioni anti-covid, oggi è il primo giorno arancione in cui i negozi possono rimanere aperti per le vendite di fine stagione invernali. Vendite che questa settimana prenderanno il via in altre 10 regioni: oggi in Abruzzo e Calabria, domani 5 gennaio in Sardegna e Campania, mentre giovedì 7 sarà la volta di Lombardia, Piemonte, Puglia, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia mentre sabato 9 toccherà all’Umbria. Alta l’attenzione dei consumatori: un italiano su due si dice interessato ad acquistare, ed i negozi di moda sperano di agguantare finalmente l’inversione di tendenza, dopo un anno terribile che ha visto svanire 16 miliardi di euro di vendite in abbigliamento ed accessori. A stimarlo è Confesercenti, sulla base di un sondaggio condotto sui consumatori in occasione delle ..

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Messina: “Solo lockdown di Capodanno vale 1,2 miliardi di spesa dei turisti in meno”

Per il turismo, oggi, si chiude un anno da dimenticare: negli ultimi 12 mesi l’emergenza pandemica ha fatto svanire oltre 240 milioni di presenze turistiche (-55%), riportando il nostro mercato turistico ai livelli del 1969, oltre 50 anni fa. Un grave colpo non solo per le attività ricettive e dei servizi del turismo, ma anche di negozi e pubblici esercizi, che quest’anno hanno visto svanire, insieme ai viaggiatori, anche 50 miliardi di euro di consumi che avrebbero generato. Sono queste le drammatiche stime del comparto turistico elaborate dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti.

Capodanno. Il solo lockdown stabilito per la fine dell’anno costerà al sistema turismo almeno 3,5 milioni di turisti italiani e stranieri, che avrebbero trascorso soggiorni nelle diverse località italiane per un totale stimato di 10,4 milioni di presenze e una spesa in beni e servizi di 1,2 milia..

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“Come dimostrano i dati Istat, l’impatto dell’emergenza Covid sulle imprese del turismo è stato assolutamente drammatico. In questa situazione, le misure e le risorse messe in campo dal governo difficilmente possono essere sufficienti a garantire non solo la tenuta, ma anche il necessario rilancio del sistema”.

Così Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti, intervistato dall’ANSA.

“Gli stranieri – aggiunge il presidente Messina – sono praticamente spariti, le presenze italiane si sono ridotte al lumicino. Solo quest’anno abbiamo visto sparire quasi 33 miliardi di euro in consumi turistici, tre volte tanto le risorse messe sul piatto. Risorse, oltretutto, sono spesso arrivati in ritardo alle imprese per le solite difficoltà burocratiche”.

“E anche il futuro preoccupa, nonostante il vaccino: sembra impossibile – viste le notizie che arrivano – che il turismo inverta la tendenza entro i primi sei mesi del 2021. Dobbiamo assolutamente cambiare marcia: vanno bene i soste..

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“Un vero e proprio colpo di mano che sovverte il risultato elettorale e che non mancherà di creare strascichi anche a livello giudiziale”

“Un vero e proprio colpo di mano, che non mancherà di creare strascichi anche a livello giudiziale”. Con una decisione sorprendente, ieri pomeriggio la commissione elettorale Enasarco ha deciso di rendere invalido uno dei voti espressi lo scorso 23 dicembre da uno dei delegati eletti in quota “Fare Presto” e “Arténasarco” col risultato di dare la maggioranza al gruppo che è espressione della governance uscente “a scapito di chi aveva ottenuto la maggioranza nelle votazioni dello scorso ottobre, a cui avevano preso parte oltre 30.000 agenti e consulenti e più di 2.500 aziende mandanti”.

Questo quanto si legge in una nota congiunta della coalizione composta da “Fare Presto” e “Arténasarco”, a cui oggi fanno riferimento le associazioni Confesercenti e Confartigianato, Anasf, Assopam, Fiarc e Federagenti.

“La coalizione “Fare Presto” e “Arténasarco” ..

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“Speriamo di bissare il successo dell’anno scorso ma parlare di saldi oggi è quasi un paradosso perché non sappiamo che cosa ci aspetta domani, in che zona saremo, e dunque viviamo alla giornata”.

Così il presidente di Fismo Confesercenti Fabio Tinti intervistato dall’Adnkronos.

L’anno scorso – riporta Adnkronos – le vendite a prezzi scontati partirono tra il 2 ed il 4 gennaio in tutta Italia poco prima del covid, quest’anno invece, sabato 2 gennaio partiranno già in zona rossa in Campania, Sicilia, Valle d’Aosta, Molise e Basilicata. Nel 2019 gli italiani spesero in media 168 euro a testa in occasione dei saldi invernali “per capi di qualità e a prezzi concorrenziali laddove le aspettative anche quest’anno sono simili in ogni parte d’Italia, al Nord, al Sud e al Centro – sostiene Tinti – credo che ci sarà movimento senza grandi differenze nelle varie regioni. Indubbiamente dove c’è più attività c’è un’attenzione particolare”.

Quest’anno Fismo insieme alle altre associazioni di sett..

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L’Abi, Alleanza delle Cooperative Italiane (AGCI, Confcooperative, Legacoop), Casartigiani, CIAAgricoltori Italiani, CLAAI – Confederazione Libere Associazioni Artigiane Italiane, CNA – Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confedilizia, Confesercenti, Confetra, ConfimiIndustria, Confindustria, hanno inviato congiuntamente e unanimemente, alle Istituzioni europee una lettera in cui è contenuta una forte richiesta di intervenire urgentemente su alcune norme in materia bancaria che, pensate in un contesto completamente diverso da quello attuale e caratterizzate da un eccesso di automatismi, rischiano di compromettere irrimediabilmente le prospettive di recupero dell’economia italiana ed europea.

Le Associazioni segnalano che di fronte ad una emergenza straordinaria come quella attuale, è indispensabile andare oltre gli schemi del passato e avere una capacità di visione che consenta..

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Confesercenti si stringe al dolore della famiglia per la scomparsa improvvisa di Claudio Albonetti, che si è spento ieri sera nella sua Senigallia.

Presidente di Assohotel, e precedentemente – per molti anni – presidente storico di Assoturismo, l’addio a Claudio ci addolora profondamente.

Imprenditore di valore, ma anche persona buona, di grande onestà ed altruismo, nella sua vita si è dedicato con passione e intelligenza all’attività associativa. Con Confesercenti, Assoturismo e Assohotel ha condotto e vinto battaglie cruciali per le imprese del suo territorio e di tutto il turismo italiano, cui ha dato il suo contributo anche come membro del Consiglio di Amministrazione dell’Enit.

Claudio non ha mai abbandonato il suo impegno per la rappresentanza. Anzi, lo ha rilanciato con forza nell’ultimo anno, convinto della necessità di mettere in campo idee e soluzioni nuove per portare le imprese ed i lavoratori del turismo oltre l’emergenza pandemica.

Se ne è andato troppo presto, e quan..

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A far data dal 1 gennaio 2021 entreranno in vigore le nuove regole europee sulla definizione di “default” prudenziale a cui gli intermediari finanziari – bancari e non – dovranno allinearsi. L’intervento in parola introduce, senza dubbio, criteri e modalità più stringenti rispetto a quelle finora adottate dagli intermediari finanziari italiani.
Le nuove regole europee in materia di classificazione dei debitori in “default” (ovvero, in stato di inadempienza di un’obbligazione verso la banca) stabiliscono criteri e modalità più stringenti rispetto a quelli finora adottati dagli intermediari bancari e finanziari italiani.
Per orientarsi nel nuovo sistema, Confesercenti ha predisposto un vademecum con informazioni e consigli utili per micro, piccole e medie imprese e per persone fisiche.

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