Autore: Claudio Saba

La frenata dell’inflazione non fa ripartire consumi e vendite: Natale e fine d’anno sottotono per il commercio, il valore aggiunto prodotto dal comparto cala di 0,4 punti rispetto ai tre mesi precedenti

La crescita si consolida leggermente, ma i consumi non ripartono, anzi: gli ultimi tre mesi dell’anno fanno registrare una frenata della spesa delle famiglie, che diminuisce di circa 4 miliardi di euro rispetto al trimestre precedente.

Così l’Ufficio Economico Confesercenti commenta i conti economici del periodo ottobre-dicembre 2023 diffusi oggi dall’Istat.

Le rilevazioni dell’Istituto di statistica indicano un lieve consolidamento della crescita economica rispetto all’anno precedente, con una variazione tendenziale del PIL rivista al rialzo dallo 0,5 allo 0,6%. Il punto focale, però, rimane purtroppo la variazione negativa (-1,4%) rispetto al trimestre precedente della spesa delle famiglie.

Un dato che dimostra che la dinamica dei consumi non sta ancora beneficiando dell’arretrame..

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Nel quarto trimestre del 2023 il prodotto interno lordo (Pil), corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% nei confronti del quarto trimestre del 2022. È quanto rende noto l’Istat, che nella stima completa dei conti economici trimestrali conferma la crescita congiunturale rispetto alla stima preliminare di fine gennaio. In termini tendenziali, invece, la crescita risulta in lieve rialzo rispetto allo 0,5% registrato in via preliminare.

La crescita congiunturale del Pil diffusa il 30 gennaio 2024 era stata dello 0,2% mentre quella tendenziale era stata dello 0,5%. Il quarto trimestre del 2023, sottolinea l’Istat, ha avuto tre giornate lavorative in meno del trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al quarto trimestre del 2022.

“La crescita è spiegata soprattutto dagli investimenti, dalla domanda estera netta e dalla spesa delle Amministrazioni Pubbliche che hanno fornito contrib..

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La Federazione lancia un’iniziativa per raccogliere il maggior numero di adesioni per vendite di fine stagione di 30 giorni e uno slittamento rispetto alle date odierne
Salviamo i saldi di fine stazione è l’iniziativa che ha lanciato la Federazione moda Confesercenti e che punta a raccogliere il maggior numero di adesioni alla sua richiesta di periodi dei saldi della durata di 30 giorni, con uno slittamento di almeno un mese di avvio, rispetto alle date oggi previste.

Richieste che poi saranno portate al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per cambiare le regole sulle vendite di fine stagione, ormai datate 40 anni.

COME FUNZIONA LA CAMPAGNA SALVIAMO I SALDI DI FINE STAGIONE
Il volantino include un qr code che consente l’invio via mail di nome, cognome indirizzo e volendo della foto della propria vetrina.

La Fismo chiede una diffusione capillare, da parte degli imprenditori, dell’opuscolo per ricevere il maggior numero di adesioni possibile.

COSA CHIEDE LA FISMO
La Federazi..

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Fra le attività rientrano anche quelle attinenti il settore alimentare, come quelle di pizzaiolo, gastronomo, rosticciere, friggitore, gelatiere, pasticciere
Nella G.U. n. 52, del 2 marzo scorso, è stato pubblicato il decreto legge 2 marzo 2024, n. 19, “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del PNRR”, che, all’art. 12, semplifica i regimi amministrativi di numerose tipologie di attività artigiane.

L’ufficio legislativo Confesercenti, in una circolare, sintetizza quanto di interesse per tali attività e spiega che l’intervento vale ad escludere l’autorizzazione, la SCIA o addirittura anche una mera comunicazione per l’avvio, la variazione, il subingresso o la cessazione di tali attività, elencate nelle tabelle (B1 e B2) allegate al decreto.

Non si tratta solo di attività relative a mestieri quali il sarto, il calzolaio, il fabbro, il vetraio, ma anche di attività come quella dell’organizzatore di corsi professionali necessari per esercitare l’attività di chef, albergatore, es..

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L’Ufficio Tributario Confesercenti ha illustrato le principali misure contenute nel decreto Milleproroghe che con la pubblicazione nella G.U. n. 49 del 28 febbraio 2024 è divenuto legge.

MISURE FISCALI
ROTTAMAZIONE QUATER E RAVVEDIMENTO
Sono riaperti i termini per i pagamenti della c.d. “rottamazione-quater” (di cui all’art. 1 c.231 della Legge n. 197/2022) per i soggetti che pur aderendo all’agevolazione non hanno versato le
prime tre rate.
In particolare è differito al 15 marzo 2024 il termine di pagamento:

della prima, o unica, rata originariamente scadente il 31 ottobre 2023 e successivamente
prorogata al 18 dicembre 2023;
della seconda rata, originariamente scadente il 30 novembre 2023 e successivamente
prorogata al 18 dicembre 2023;
della terza rata in scadenza il 28 febbraio 2024.

Alla predetta nuova scadenza si applica il termine di tolleranza di 5 giorni (pertanto, il versamento delle 3 rate sarà considerato valido se effettuato entro il 20 marzo 2024).
È estesa la proroga..

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“I contributi destinati alle imprese italiane dal Fondo per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare non hanno superato l’insensata barriera del click day. Migliaia tra imprenditori e loro collaboratori hanno passato ore ed ore davanti ai computer senza ricevere alcuna risposta a causa del sistema in tilt. Decine di migliaia di ore di lavoro perse. Centralini delle Associazioni di categoria presi d’assalto. Un nuovo virus colpisce l’economia italiana: la digital-burocrazia. E le vittime sono sempre le stesse: le imprese italiane”.

Così Giancarlo Banchieri, presidente di Fiepet Confesercenti.

“Fra click-day, una procedura assurda e ingiusta, e lentezze come quella legata al rinnovo dei passaporti, il Paese resta indietro. Così è impossibile competere con le principali economie europee e mondiali. Il Governo intervenga su queste procedure e corregga le storture della digital-burocrazia, altra zavorra sulle spalle delle imprese italiane. La giornata di oggi s..

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Nel giorno di avvio delle domande a Invitalia per il Fondo per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano, il portale per la presentazione delle richieste è andato in tilt. Un danno notevole per tutte le imprese che attendevano da tempo questa opportunità.

Così Fiepet, l’associazione dei pubblici esercizi aderenti a Confesercenti, in una nota.

Molti imprenditori da tutta Italia ci hanno segnalato fin da questa mattina forti disagi nella presentazione delle domande e poi l’impossibilità totale di accedere al portale di Invitalia. È il momento di mettere la parola fine a queste modalità di accesso ai finanziamenti pubblici, i click day non possono essere la soluzione.

Le imprese dei settori ristorazione, pasticceria e gelateria avevano accolto positivamente la possibilità fornita dal Fondo promosso dal Ministero dell’Agricoltura. Tuttavia, le aspettative sono andate deluse, è arrivato il momento di dire basta ai click day e trovare una soluzione rapi..

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Sul calo di lavoratori autonomi pesano anche le chiusure dei negozi: solo nel 2023 hanno cessato l’attività 58mila imprese del commercio al dettaglio

Frenata di inizio anno per il lavoro, che a gennaio registra 34mila occupati in meno rispetto a dicembre 2023. Una flessione trainata dal calo dei lavoratori indipendenti, che in un mese perdono 24mila unità. Un crollo sui cui pesano anche le chiusure di attività nel terziario e, in particolare, nel commercio al dettaglio.

Così Confesercenti commenta i dati Istat.

Il calo degli autonomi di gennaio conferma il trend di riduzione strutturale dell’universo dei lavoratori indipendenti, che non ha ancora recuperato – al contrario del lavoro dipendente – i livelli pre-pandemia. Una tendenza discendente aggravata dalle difficoltà dei negozi, che pagano la frenata delle vendite dovuta all’inflazione. Nel corso del 2023, hanno cessato l’attività oltre 58mila imprese del commercio al dettaglio, di cui 43mila ditte individuali, a fronte di sole 2..

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Gli occupati a gennaio 2024 calano rispetto a dicembre 2023 e aumentano su base tendenziale, secondo le rilevazioni Istat che indica una riduzione di 34mila unità (-0,1%) su dicembre e una crescita di 362mila unità (+1,6%) su gennaio 2023.

L’occupazione su base congiunturale cala tra gli uomini, gli under 34, i dipendenti a termine, gli autonomi; cresce invece tra le donne e chi ha almeno 50 anni. Il tasso di occupazione scende al 61,8% (-0,1 punti). Confrontando il trimestre novembre 2023-gennaio 2024 con quello precedente (agosto-ottobre 2023), si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,4%, per un totale di 90mila occupati. A gennaio 2024 il tasso di disoccupazione è stabile al 7,2% mentre quello giovanile sale al 21,8% (+0,2 punti). In aumento anche il tasso di inattività che sale al 33,3% (+0,2 punti).

L’Istat precisa che gli gli inattivi sono in crescita (+0,5%, pari a +61mila unità, tra i 15 e i 64 anni) tra gli uomini e tra chi ha un’età compresa tra 15 e 49..

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Rebecchi: “Se non si interviene con decisione, tra marzo e giugno si rischiano di perdere altre 52mila prenotazioni e circa 75 milioni di euro di mancati incassi”

Rinnovare un passaporto oppure richiederne uno ex-novo è un vero e proprio percorso ad ostacoli: nei primi due mesi del 2024 si stima siano state oltre 6mila le prenotazioni di viaggi internazionali annullate o rimandate in Italia a causa dei ritardi nel rilascio dei passaporti scaduti, smarriti o richiesti per la prima volta dai cittadini italiani. Con una ricaduta pesante sul settore delle Agenzie di Viaggio e dei Tour Operator: 8,8 milioni di euro il giro d’affari andato in fumo.

È quanto emerge da un’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoviaggi Confesercenti.

“Se in alcuni capoluoghi di provincia i tempi di attesa per gli appuntamenti con gli Uffici delle Questure sono migliorati – commenta il presidente di Assoviaggi Gianni Rebecchi – in tante altre realtà invece sembrano addirittura aument..

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