Autore: Claudio Saba

Nel 2020 sono 84.134 le pensioni liquidate ai commercianti

Le pensioni vigenti al 1 gennaio 2021 sono 17.799.649, di cui 13.816.971 (il 77,6%) di natura previdenziale e 3.982.678 (il 22,4%) di natura assistenziale.

L’importo complessivo annuo è pari a 212,9 miliardi di euro di cui 190 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali e 22,9 miliardi da quelle assistenziali.

Il 48,9% delle pensioni è in carico alle gestioni dei dipendenti privati delle quali quella di maggior rilievo (94,7%) è il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti che gestisce il 46,3% del complesso delle pensioni erogate e il 59,1% degli importi in pagamento. Le gestioni dei lavoratori autonomi erogano il 28,0% delle pensioni per un importo in pagamento pari al 24,2% del totale, mentre le gestioni assistenziali erogano il 22,4% delle prestazioni con un importo in pagamento pari al 10,8% del totale.

Per quanto riguarda il numero e importo complessivo annuo delle pensioni vigenti al primo gennaio 2021 per gestione, p..

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Tra Milano e Napoli tra i 3 e i 10 anni di vita di differenza

“Il risultato più drammatico del Covid è l’accentuazione del divario Nord-Sud nella speranza di vita che, mentre a livello nazionale continua ad essere la seconda più alta d’Europa, presenta difformità significative tra le città di Milano e Napoli fino a 3 anni che aumentano a 10 se
si considerano le fasce sociali più povere del Mezzogiorno e quelle più ricche dell’Italia settentrionale”.

E’ quanto emerge dalla relazione 2020 del Cnel al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi offerti dalle Amministrazioni pubbliche centrali e locali alle imprese e i cittadini, che sarà presentata martedì prossimo.

E’ “una tendenza che la pandemia ha solo accelerato”, rileva il Cnel, sottolineando i divari nel Paese per spesa sanitaria pubblica pro capite in Italia e per spesa di tasca propria (out of pocket, OOP) da parte dei cittadini italiani rispetto a quelli degli altri paesi europei.

“L’emergenza Covid ha prodo..

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“Riapertura della scuola fino alla prima media”. Lo ha detto il premier Mario Draghi. A riaprire saranno gli istituti fino alla prima media (anche in zona rossa). Ma nessuna altra apertura ci sarà sino al 30 aprile.

La scuola per il Premier è una priorità: “le riaperture vanno gestite con prudenza, ma la scuola deve rimanere aperta”. Il premier ha anche sgombrato dalle polemiche anche l’iniziativa, partita dal ministero dell’Istruzione, sui test agli studenti ogni lunedì. “Il ministro Bianchi lavorerà per una riapertura ordinata, in alcuni casi sarà possibile effettuare i test, ma parlare di azione globale mi sembra eccessivo”, ha spiegato il presidente del Consiglio.

Draghi ha aggiunto che “è uscita una serie di evidenze scientifiche che spiegano che la scuola fino alla prima media è fonte di contagio in misura molto limitata, il contagio avviene per quello che avviene intorno alla scuola: il trasporto, le attività para-scolastiche, che aumentano con l’età scolastica. Tutti gli altr..

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Sostegni alle imprese e strategie per la preparazione della ripartenza. Sono stati questi i temi oggi al centro del colloquio in videoconferenza tra l’onorevole Bruno Tabacci, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, e una delegazione Confesercenti composta dalla Presidente Nazionale Patrizia De Luise e dal Direttore Generale Giuseppe Capanna.

Nel corso dell’incontro, i rappresentanti di Confesercenti hanno sottolineato l’urgenza ormai indifferibile di un intervento per aiutare le imprese a sostenere i costi fissi, dalle utenze alle locazioni, ma anche di misure volte a favorire l’accesso al credito delle attività economiche, in particolare quelle di minori dimensioni.

L’onorevole Tabacci ha ascoltato con interesse le istanze presentate da Confesercenti, impegnandosi a riprendere il confronto per affrontare le criticità che, in questo momento difficile, gravano sulle imprese e, in particolare, sulle micro e piccole imprese del terziario e del turismo.

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Il ritorno in zona rossa dell’Italia pesa sulla fiducia. Il dato di marzo rispecchia fedelmente, purtroppo, la situazione di perdurante crisi che si rileva tra le famiglie e le imprese dei servizi, del turismo e del commercio, sostanzialmente le uniche sottoposte ancora a limitazioni delle aperture, mentre per industria manifatturiera e costruzioni la situazione economica pare indirizzata verso una normalizzazione.

Così l’Ufficio economico Confesercenti commenta, in una nota, i dati diffusi da Istat sulla fiducia di consumatori ed imprese di marzo.

Per le famiglie contano molto, ancora, le incertezze sul futuro, il successo della campagna di vaccinazione e la stabilizzazione della situazione dei contagi. Dal lato delle imprese, invece, per quelle turistiche l’indice continua a scendere e perde altri 4 punti, mentre per il commercio al dettaglio, dove l’indice diminuisce sia per la grande che per la piccola distribuzione, quest’ultima continua a segnalare flessioni più marcate: la val..

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“Ferma restando la volontà delle imprese di collaborare alla riuscita della campagna di vaccinazione, per la somministrazione al di fuori dei canali pubblici, ad esempio nelle sedi associative o delle aziende, chiediamo protocolli definiti a livello centrale per garantire la trasparenza delle procedure da seguire e la massima sicurezza per tutti. Si tratta di un tema troppo importante per la salute e per la ripresa dell’economia, che non può essere lasciato all’inventiva e alla fantasia delle singole regioni o dei singoli gruppi associativi”.

Così il segretario generale della Confesercenti, Mauro Bussoni, all’incontro sul protocollo di sicurezza e la campagna di vaccinazioni nei luoghi di lavoro con i ministri del Lavoro e della Salute, Andrea Orlando e Roberto Speranza.

“Siamo convinti che il vaccino sia la via maestra per uscire dalla crisi. Abbiamo però bisogno di un quadro di riferimento nazionale che ci permetta di chiarire impegni, ambiti e responsabilità di una nostra partecip..

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Valuteremo tutte le vie possibili per tutelare la categoria, fermo restando il principio fondamentale del “primum non nocere”.

Così il presidente di Unerbe, Maurizio Devasini, a seguito delle conclusioni alle quali è arrivata la Commissione europea sulla pericolosità delle piante e dei prodotti, loro derivati, contenenti idrossiantraceni.

“Comprendiamo e rispettiamo – dice il Presidente – la disposizione di inserire tali sostanze nell’allegato 3 del regolamento CE 1925/2006 tra quelle “il cui impiego è vietato, soggetto a restrizioni o sottoposto a sorveglianza della Comunità”, viste anche le premesse riportate nello stesso verbale della Commissione, perché la tutela della salute pubblica è il fine per il quale tutti, soprattutto la nostra categoria, operiamo”.

“Certo è che – conclude Devasini – dovremmo trovare, con le Istituzioni, delle forme di garanzia per i nostri Associati e per il settore che sta vivendo anch’esso i contraccolpi della crisi derivata dalla pandemia. Affitti, c..

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“Il 25 marzo 2020, in pieno lockdown, è entrata in vigore la legge sulla promozione del libro e della lettura. Legge per cui il SIL ha lavorato per anni, con determinazione e coerenza, consapevole che l’elemento principale per un Paese dove si legge ancora troppo poco è promuovere la lettura e allargare la base dei lettori”.

Così Cristina Giussani presidente del Sindacato librai Confesercenti commenta il primo anniversario dall’introduzione della legge e aggiunge: “Ne abbiamo sostenuto tutti gli aspetti, concentrandoci principalmente sulla regolamentazione della concorrenza, ottenendo dei termini di sconto massimo e di programmazione delle campagne promozionali in grado di permettere a tutti, grandi e piccoli, di resistere sul mercato. Il risultato è stato molto significativo, soprattutto in un anno come quello appena trascorso, dove la riconquistata marginalità ha permesso a molte librerie indipendenti di rimanere aperte, offrendo ai lettori non solo l’opportunità di scegliere cosa l..

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L’appello dell’associazione: con riavvio scuole tornino a lavorare pure le attività che possono garantire il rispetto dei protocolli di sicurezza

“Bisogna pianificare anche la riapertura delle attività economiche, non solo delle scuole. Le imprese, dopo un anno di restrizioni, sono al limite: dobbiamo dare la possibilità di lavorare a chi può farlo garantendo il massimo rispetto dei protocolli di sicurezza”. Così Confesercenti in una nota, in occasione della Presidenza nazionale dell’associazione.

“Accogliamo con sollievo l’annuncio che il governo sta pensando di pianificare la ripartenza del Paese”, si legge. “Non si può chiudere per sempre: lockdown e restrizioni delle attività economiche non sono una soluzione sostenibile a lungo termine, come dimostra il disastro economico che hanno lasciato. Riaprire le scuole, però, non basta: bisogna permettere anche alle imprese di tornare a lavorare, sempre nel rispetto della sicurezza di tutti, anche aggiornando gli attuali protocolli sanit..

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“Sette cittadini su 10 disponibili a vaccinarsi”. È quanto rileva l’Istat nel report ‘I cittadini durante la seconda ondata epidemica: 12 dicembre 2020 – 15 gennaio 2021‘. Nello stesso periodo rilevato dalla ricerca, inoltre, il 93,2% dei cittadini ha detto di aver fatto sempre uso di mascherine nei luoghi aperti, mentre il 5,9% lo ha fatto spesso. Ancora, in presenza di persone non conviventi l’84,0% ha usato sempre le mascherine anche in luoghi al chiuso.

“Non emergono differenze significative in base alle caratteristiche individuali o al territorio”, rileva l’Istat, aggiungendo che “tuttavia, avere conosciuto una persona infetta riduce l’area del disaccordo e quindi l’indisponibilità al vaccino: i punteggi da 1 a 3 raccolgono i consensi del 22,6% di chi non ha conosciuto persone contagiate, valore che scende al 15,5% tra chi invece ne ha conosciute”.

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