Autore: Claudio Saba

“Molte delle sfide strutturali dell’Italia – le significative disparità territoriali, demografiche, di genere e nelle performance di produttività, nonché gli elevati livelli di debito pubblico – sono state aggravate dalla crisi provocata dal COVID-19”. A sostenerlo è l’Ocse nel rapporto presentato alla presenza del ministro dell’Economia, Daniele Franco. “Produttività ed innovazione devono aumentare nelle piccole e medie imprese, in uno sforzo di allineamento alle imprese più performanti”,aggiunge l’organizzazione. “Nel 2020 – prosegue l’organismo internazionale per lo sviluppo e la cooperazione economica – un nuovo pacchetto di generosi incentivi, volti a favorire gli investimenti nelle tecnologie digitali e nella Ricerca e Sviluppo, ha rafforzato le misure di sostegno già adottate in passato”. E tuttavia, sottolinea l’organismo “l’istituzione di una Commissione Nazionale per la Produttività consentirebbe di definire un ordine di priorità nell’azione dei poteri pubblici, dandovi impul..

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Per consentire l’utilizzo in compensazione è istituito il codice tributo “6941”

Pronto il codice tributo per utilizzare in compensazione, tramite modello F24, il contributo a fondo perduto introdotto dal Decreto Sostegni a favore delle imprese e delle partite Iva colpite dalle conseguenze economiche dell’emergenza epidemiologica “Covid-19”.

Con la risoluzione n. 24/E l’Agenzia ha istituito i codici tributo per permettere la restituzione del contributo ricevuto tramite bonifico oppure utilizzato in compensazione, nel caso in cui questo sia risultato in tutto o parzialmente non spettante.

I codici tributo istituiti – Per consentire l’utilizzo in compensazione, tramite modello F24, del contributo a fondo perduto, nei casi in cui il contribuente abbia scelto tale modalità di fruizione, è istituito il codice tributo “6941” (“Contributo a fondo perduto Decreto Sostegni – credito d’imposta da utilizzare in compensazione – art. 1 DL n. 41 del 2021”). La risoluzione n. 24/E istituisce anche ..

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Occorrono controlli centralizzati e selettivi

Il quadro che emerge dalla conferenza stampa congiunta delle procure di Roma, Napoli, Catanzaro e Reggio Calabria sugli intrecci tra mafia e prodotti petroliferi è inquietante.

Per Assorem Confesercenti, Associazione reti energetiche per la mobilità, l’inchiesta delle procure certifica un vero e proprio salto criminale a quella che fino ad oggi per gli addetti ai lavori era stato solo una questione di illegalità diffusa. I magistrati hanno svelato- stando alle notizie apparse sulla stampa- che oggi siamo di fronte ad un vero e proprio apparato criminale articolato tra clan camorristici/ndranghetisti, rete distributiva, sistemi logistici anche raffinati, intermediazione professionale, collegamenti internazionali.

Non solo dunque piccoli proprietari di impianti che si arrangiavano per competere nel mercato, rifornendosi più o meno consapevolmente in evasione Iva e forse accise, ma importatori di prodotti pronti all’immissione sul mercato, ..

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“In questi giorni stanno circolando delle false email, inviate apparentemente dall’Agenzia delle Entrate, che cercano di trarre in inganno i cittadini. Si tratta di email in cui si parla di incoerenze emerse durante la comunicazione delle liquidazioni periodiche Iva inviata dal contribuente alle Entrate, spesso accompagnate da un file malevolo in formato .zip”.

A darne notizia l’Agenzia stessa che ricorda: “Le Entrate non inviano questo tipo di comunicazioni in alcun caso, si raccomanda di cestinare l’email, qualora fosse stata ricevuta, senza aprire alcun allegato. In caso di dubbi è possibile consultare la sezione “Focus sul phishing” sul sito ufficiale, dove periodicamente vengono riportati degli avvisi sulle ultime email-truffa in circolazione, oppure contattare il call center al numero 800.909696 e chiedere conferma”.

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Senza decreto imprese dedicato il comparto rischia di implodere

Con le zone rosse il commercio al dettaglio va a picco. La lettura dei dati Istat sulle vendite di febbraio conferma, ancora una volta purtroppo, la drammaticità della situazione per le imprese del commercio, sfociata proprio in questi giorni nella protesta diffusa organizzata da Confesercenti in tutte le regioni d’Italia. Nonostante il recupero sul dato di gennaio, infatti, il confronto con febbraio dello scorso anno, ed ancora di più col primo bimestre in cui il lockdown non era ancora operativo, è impietoso: una caduta verticale delle vendite in volume di quasi l’8% nei primi due mesi di quest’anno.

Così l’Ufficio economico Confesercenti commenta, in una nota, i dati diffusi da Istat sul commercio al dettaglio di febbraio.

La situazione è, come noto, particolarmente grave per il comparto non alimentare (-12,4% in volume nel bimestre gennaio-febbraio) e per le imprese operanti su piccole superfici: – 12,3% la media e ..

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La presidente di Confesercenti Patrizia De Luise è intervenuta in diretta su Rainews24 sull’attuale situazione di crisi economica: “La situazione è di forte esasperazione per le imprese. Siamo a circa 400 giorni di restrizioni e i ristori sono arrivati in modo esiguo e con troppi ritardi”.

“Serve un decreto mirato per le imprese – ha spiegato la presidente De Luise – con sostegni adeguati e immediati. I costi fissi sono andati avanti e le imprese non hanno più la forza di fronteggiare con le proprie risorse tutte le spese. Serve un credito mirato per far arrivare le imprese vive e vitali alla ripartenza”.

“Abbiamo chiesto una programmazione ben precisa per le riapertura delle imprese”, ha concluso la Presidente.

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“Senza un piano di sostegno l’industria turistica, nel suo complesso, rischia di uscire decimata dalla crisi innescata dal Covid”. Lo ha affermato il presidente di Assoturismo, Vittorio Messina, nel corso dell’audizione sul decreto Sostegni svoltasi al Senato.

“Senza una vera programmazione – ha detto – non potrà esserci una reale ripartenza turistica: sconfiggere questa terribile crisi sanitaria deve andare di pari passo con la necessità di garantire certezze e un futuro a migliaia di imprese della filiera turistica”. “Serve – ha ribadito – un piano preciso, capire le strategie che si stanno mettendo in campo per riprendere a lavorare”.

Messina ha sottolineato, inoltre, che per quanto riguarda il bonus vacanze “vi è la necessità che si possa utilizzare in maniera più rapida senza farraginosità”. Secondo l’associazione, i contributi a fondo perduto erogati fino ad ora alle imprese per sostenere l’impatto della crisi si sono rivelati del tutto insufficienti ed anche i tempi di erogazi..

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Il confronto è avvenuto nel corso dell’iniziativa “Portiamo le imprese fuori dalla pandemia”
Il presidente di Aigo Confesercenti Claudio Cuomo ha incontrato ieri, nel corso dell’iniziativa “Portiamo le imprese fuori dalla pandemia”, Angela Masi, membro della X Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera e Andrea Giarrizzo, Vicepresidente della Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera.

Al centro del confronto la situazione delle imprese del comparto, in forte crisi a causa della contrazione degli arrivi turistici in tutto il Paese.

“Chiediamo attenzione per un settore – dice Aigo – centrale per l’economia del Paese. Sono necessari ristori adeguati per le nostre attività che hanno subito importanti perdite di fatturato e che devono, comunque, fare i conti con costi fissi mensili, pur non avendo di fatto entrate”.

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Durante l’incontro svoltosi presso Palazzo Marino tra il Sindaco Giuseppe Sala e una delegazione milanese di Confesercenti, nel corso dell’iniziativa “Portiamo le imprese fuori dalla pandemia”, Sebastiano Liso, Presidente Confesercenti Milano Immagine e Benessere, ha richiesto «la possibilità per il comparto del benessere di poter riaprire il prima possibile nel fondamentale rispetto delle misure di sicurezza prescritte dalla legge e dalla situazione di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19».

Liso, a margine dell’incontro, ha concluso ribadendo quanto sia «fondamentale un’accelerata dal punto di vista vaccinale e dal punto di vista dei sostegni alle imprese, che da più di un anno stanno soffrendo a causa delle chiusure che si sono susseguite nel corso dell’anno, chiusure che peraltro alimentano il lavoro in nero a domicilio, con gli annessi ulteriori rischi per la salute».

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“Passano i giorni e non vediamo la famosa luce in fondo al tunnel. Nonostante ciò non abbandoneremo mai la fiducia che ci ha accompagnati sino ad oggi, non perderemo la speranza di ripartire a pieno regime, con le nostra attività, con il nostro lavoro che è la nostra vita”.

Così Fabio Tinti presidente Fismo Confesercenti che aggiunge: “vogliamo gridarlo ad alta voce: così non si va da nessuna parte, così non si riparte tutte le misure messe in campo per le nostre imprese sono, ad oggi, risultate insufficienti. Il Decreto Sostegni lascia fuori dai contributi il 70% delle Partite IVA, che potevano beneficiare di un contributo serio, per garantirne la sopravvivenza”.

“Non era forse più giusto ed equo calcolare i sostegni in base proporzionale al calo del fatturato? Non era più realistico? Noi diciamo – prosegue Tinti – che poteva esserlo, ma così non è stato, purtroppo, e quindi assisteremo ad una messa a disposizione di risorse economiche che in gran parte rimarranno ferme nelle casse ..

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