Autore: Claudio Saba

Serve piano condiviso con le istituzioni per incentivare competitività e sostenibilità
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, rappresenta un’occasione unica anche per il sistema zootecnico nazionale e può consentirgli, con interventi mirati, di contribuire in modo significativo al rilancio economico del Paese nella sua transizione verde e digitale. Serve però un piano condiviso, tra istituzioni e operatori della filiera, con azioni e strumenti, anticrisi e di lungo periodo per il post pandemia. A fare il punto il convegno “PNRR: quali opportunità per le aziende zootecniche?” promosso dall’OICB, l’Organizzazione Interprofessionale Carne Bovina, che riunisce Cia-Agricoltori Italiani, Copagri, Confagricoltura, UNICEB, Assograssi, Fiesa-Confesercenti e con Assalzoo tra i soci fondatori.

Il settore zootecnico – ha ricordato l’OICB – è fondamentale per l’agroalimentare italiano. Il solo comparto della carne (bovina, suina e avicola) genera un giro d’affari di circa 30 miliardi di euro ..

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“E’ inaccettabile che, nonostante l’introduzione del Green Pass, le discoteche restino ancora chiuse: ci avevano promesso le riaperture dei locali da ballo dal primo luglio, oggi siamo alla fine del mese e registriamo, purtroppo, solo un assordante silenzio da parte del Governo”.

A dichiararlo è Filippo Grassi, responsabile nazionale del comparto discoteche di Fiepet Confesercenti.

“Abbiamo chiesto un incontro al presidente del Consiglio Draghi ed attendiamo ancora una risposta. E’ stata avviata la ripartenza di tutte le attività, normate secondo protocolli, tranne per le discoteche che danno lavoro a migliaia di persone e non riaprono dall’anno scorso. Una situazione di pesante immobilismo che incide profondamente sulla fiducia degli imprenditori, che hanno investito per mettere in sicurezza i locali ma senza risultati. Un divertimento sano e controllato è a favore della salute pubblica, negarlo invece favorisce sempre più l’abusivismo: i giovani si assembrano sulle spiagge, in case..

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L’Agenzia Riscossione diffonde le Faq su decreto Sostegni bis
Stop delle cartelle ad agosto mentre le rate della rottamazione e del saldo e stralcio non pagate nel 2020 ripartiranno in agosto ma a rate: cioè si pagherà entro il 31 luglio 2021 le rate scadute il 28 febbraio 2020 (rottamazione-ter) e 31 marzo 2020 (saldo e stralcio). Trattandosi di un sabato, la scadenza slitta al 2 agosto 2021 e così via.

Lo comunica l’Agenzia delle Entrate-Riscossione che ha diffuso le Faq sulle novità fiscali previste dal decreto Sostegni-bis. Per le rate scadute nel 2021 resta confermata la scadenza del 30 novembre.

In particolare, la legge contiene la proroga fino al 31 agosto 2021 del termine finale di sospensione della notifica degli atti, delle procedure di riscossione nonché dei pagamenti delle cartelle e delle rateizzazioni.

Il provvedimento, inoltre, ha definito nuovi termini per il pagamento delle quattro rate della “rottamazione-ter” e delle due rate del “saldo e stralcio” previste nel 20..

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Impossibile intervento su lavoratore se la legge non lo prevede

“L’estensione dell’obbligo vaccinale ai dipendenti, in assenza di una legge che lo preveda espressamente, è praticamente impossibile da gestire. Gli imprenditori non hanno strumenti per rendere effettivo l’obbligo, senza contare che questo interverrebbe in un momento in cui c’è già una difficoltà oggettiva nel reperire lavoratori”.

Così Giancarlo Banchieri, Presidente nazionale di Fiepet, l’associazione che riunisce i pubblici esercizi Confesercenti.

“Il progresso della vaccinazione è fondamentale per la ripartenza del Paese, ma non si possono scaricare sulle imprese troppe responsabilità che non competono loro. Già l’introduzione dell’obbligo di green pass per i clienti è difficilmente sostenibile. Non si possono trasformare imprenditori e operatori in agenti di pubblica sicurezza, con tutte le possibili conseguenze, anche sul piano legali”.

“Proprio per questo – continua Banchieri -, abbiamo scritto al Presidente del..

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“Servono interventi immediati”

Il danno è fatto. La confusione informativa di questi ultimi giorni sul Green pass ha scatenato il caos, creando una profonda incertezza ed allarmismo ingiustificato tra i viaggiatori che ha determinato un crollo delle prenotazioni e numerose cancellazioni, affossando ancora una volta il turismo organizzato, che era timidamente ripartito appena a giugno.

Così Gianni Rebecchi, Presidente nazionale di Assoviaggi, l’associazione che riunisce le agenzie di viaggio e le imprese del turismo organizzato Confesercenti.

“Il nostro è un drammatico grido di allarme – prosegue Rebecchi – di fatto il nostro settore è stato fermo per diciotto mesi, questa ulteriore e pesantissima battuta di arresto getta nello sconforto più profondo agenzie di viaggi e tour operator, un settore che conta oltre 86.000 addetti e che rischia, senza un sostegno adeguato, di scomparire”.

“Per questo – sottolinea il Presidente – chiediamo con forza al Governo ed al ministro del Turismo G..

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Provvedimento rischia di essere punitivo per i gestori di bar e ristoranti, incomprensibili estensione dell’obbligo a fiere e sagre all’aperto e mancata riapertura delle discoteche

Il green pass, così come è stato delineato, rischia comunque di essere un provvedimento ingiustamente punitivo per le imprese, che non solo devono sostenere l’onere organizzativo ed economico del controllo, ma anche assumersi responsabilità legali che non competono loro. Così Confesercenti.

Noi condividiamo l’esigenza di accelerare l’adesione della popolazione alla campagna vaccinale, ma la collaborazione delle imprese non può diventare un’assunzione eccessiva di responsabilità o un caos organizzativo, anche in considerazione del fatto che il green pass è comunque una forte limitazione dell’attività economica, che andrà certamente indennizzata.

Restano, inoltre, delle incongruenze incomprensibili. Pensiamo ad esempio all’estensione dell’obbligo anche alle fiere e alle sagre all’aperto, che appare immotiv..

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il cosiddetto DL Covid, misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche.

Il Decreto Legge prevede la proroga fino al 31 dicembre 2021 lo stato di emergenza nazionale, le modalità di utilizzo del Green Pass e i nuovi criteri per la “colorazione” delle Regioni.

Ecco i dettagli illustrati in una nota di Palazzo Chigi.

Green Pass
Sarà possibile svolgere alcune attività solo se si è in possesso di:

certificazioni verdi Covid-19 (Green Pass), comprovanti l’inoculamento almeno della prima dose vaccinale Sars-CoV-2 o la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi)
effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2 (con validità 48 ore)

Questa documentazione sarà richiesta poter svolgere o accedere alle seguenti attività o ambiti a partire dall’6 agosto prossimo:

Servizi per la ristorazione svolti da qua..

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Un’ulteriore tegola su un settore fortemente penalizzato
“Le ipotesi di obbligo di green pass per accedere a ristoranti e mezzi pubblici stanno creando grande incertezza nei vacanzieri, soprattutto per le destinazioni più lontane, quelle che possono essere raggiunte con aereo, treno o nave e, di riflesso, sta penalizzando il nostro settore che sta ricevendo cancellazioni nell’ordine del 20% per agosto, un mese fondamentale per il turismo sia marittimo che montano”.

Così Nicola Scolamacchia Vicepresidente Vicario di Assohotel che aggiunge: “Premettendo che la tutela della salute va sempre anteposta a tutto, riteniamo il green pass una misura penalizzante per il comparto ricettivo, già fortemente provato da un anno e mezzo di pandemia. Una delle formule più vendute in estate negli hotel è la mezza pensione. L’obbligo del pass crea problemi in quelle famiglie con figli che ancora non si sono potuti vaccinare o nei giovani che scelgono di soggiornare in albergo e che ancora non hanno rice..

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La vivacità imprenditoriale nella “new normality”: valori, motivazioni e nuovi investimenti. È il fil rouge che guiderà l’Osservatorio Imprenditoria Retail 2021, il progetto di Largo Consumo e TradeLab, giunto quest’anno alla terza edizione.

“Siamo lieti di partecipare nuovamente a questa iniziativa – ha dichiarato Alessandro Ravecca, Presidente Federfranchising, perché crediamo fortemente che la ricerca portata avanti dall’Osservatorio Imprenditoria Retail 2021 sarà uno strumento utile per capire l’impatto della pandemia sulle nostre imprese e trovare degli input per ridisegnare il nostro futuro. Promuoviamo, inoltre, volentieri il progetto di Largo Consumo e TradeLab perché abbiamo bisogno di questi eventi per favorire la promozione del franchising e del retail nel nostro Paese”.

Anche quest’anno, l’Osservatorio è realizzato coinvolgendo un campione di franchisor/insegne dei settori indicati, i quali attiveranno i propri franchisee e associati. Le adesioni sono ancora aperte: la so..

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