Autore: Claudio Saba

La ripresa dell’Italia passa anche attraverso la ripartenza delle micro, piccole e medie imprese del terziario e del turismo. Un mondo che ha sofferto più di tutti l’impatto della crisi innescata dalla pandemia e che ora deve essere messo al centro delle strategie di rilancio della nostra economia, a partire dal prossimo DL Sostegni Bis.

È stato questo il tema centrale dell’incontro, avvenuto oggi a Roma, tra l’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e una delegazione di Confesercenti guidata dalla Presidente nazionale Patrizia De Luise.

“L’attenzione verso queste imprese non deve terminare con la fine dell’emergenza, che speriamo sia ormai prossima”, ha spiegato la Presidente De Luise. “Ora più che mai è anzi necessario puntare su queste attività, fondamentali per l’economia e per la vita delle nostre città, ma anche dotate ‘per natura’ di quelle doti di flessibilità, basso impatto ambientale e sostenibilità che saranno centrali nella trasformazione in chiave green della nostra e..

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Il presidente Banchieri: “Forse si sarebbe potuto accelerare maggiormente ma è un’iniezione di fiducia. Ora attendiamo sostegni adeguati per il passato”

“Il nuovo cronoprogramma per le riaperture segna una svolta importante: si passa dalla paura all’ottimismo. In tanti, forse troppi, dovranno ancora attendere, ma la decisione presa dal governo è comunque un’iniezione di fiducia per le imprese. Si apre una nuova fase nella gestione dell’emergenza: ora per completare il rilancio serve un decreto sostegni bis adeguato alle necessità delle imprese”.

Così Giancarlo Banchieri, presidente di FIEPET Confesercenti, commenta il decreto riaperture.

“Il nostro giudizio – dice Banchieri – è sostanzialmente positivo: forse si sarebbe potuto accelerare un po’ di più su alcune misure, ad esempio il coprifuoco, ma la direzione di marcia è chiara. Particolarmente importante per noi la possibilità di tornare a svolgere la nostra attività all’interno dei locali e anche di sera. Auspichiamo che i proto..

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Il presidente Papalia: “Riapertura al 1° luglio incomprensibile e inutile”

“La riapertura al 1° luglio è decisamente incomprensibile e inutile perché vuol dire perdere anche gli Europei di calcio, unico evento che avrebbe dato un minimo di respiro agli esercenti del settore gioco legale, chiusi ormai da ottobre 2020”.

Così Stefano Papalia, presidente di FIEGL Confesercenti, sul calendario delle riaperture deciso dal Governo che fissa al 1° luglio quella di sale giochi, sale scommesse e sale bingo.

“Abbiamo contribuito alla stesura di protocolli tra i più rigidi e abbiamo da tempo predisposto nei nostri locali tutte le misure necessarie ad una riapertura in sicurezza. Tuttavia – continua Papalia – ci viene chiesto di restare chiusi per un altro mese e mezzo. Riaprire a luglio per il Retail del Gaming vuol dire riaprire a settembre e sono tanti i piccoli imprenditori che a settembre non avranno la forza di ripartire”.

“Francamente non comprendiamo questa decisione e onestamente siam..

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La questione del ricambio generazionale e il futuro del lavoro, indipendente e dipendente, oltre l’emergenza Covid. Sono stati questi i temi al centro dell’incontro tra i vertici di Confesercenti e la senatrice Tiziana Nisini, Sottosegretario al Lavoro, avvenuto oggi a Roma presso la sede dell’associazione.

Tra i punti toccati durante la discussione, i meccanismi per facilitare il ricambio e la staffetta generazionale e la possibile utilità, in questo senso, dei contratti di espansione per le imprese di minori dimensioni, ma anche la prospettata riforma degli ammortizzatori sociali.

In particolare, i rappresentanti di Confesercenti hanno ribadito la necessità assoluta non solo di non aumentare i costi del lavoro a carico delle imprese in questa fase, ma anche di procedere ad un’urgente semplificazione dei contratti a tempo determinato.

Fondamentale anche mantenere e valorizzare le strutture della bilateralità e il FIS, strumenti che hanno svolto un ruolo importantissimo durante la f..

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Grassi: “Non possiamo più attendere, ora serve risposta decisa per programmare ripartenza o si rischia l’estinzione”

Il settore delle discoteche e degli altri locali dell’intrattenimento è allo stremo. Per questo Fiepet ha scritto una lettera al CTS, il Comitato Tecnico Scientifico, per chiedere un incontro urgente al fine di approfondire le linee di indirizzo che si intendono adottare per il settore, comparto fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese.

“Se ad oggi, la campagna vaccinale da un lato sta portando risultati positivi ed incoraggianti, dall’altro chiediamo che se non è possibile stabilire una data precisa per la ripresa delle attività, è però doveroso dare una prospettiva di ripartenza stabile ed in sicurezza alle imprese ed ai lavoratori del comparto”, afferma Filippo Grassi, membro di Giunta nazionale Fiepet Confesercenti, con delega all’intrattenimento e gestore di lungo corso di diversi locali nella provincia di Siena, commentando le misure con..

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“Non rientrano nel calcolo dei sostegni i contributi a fondo perduto erogati lo scorso anno in attuazione dei decreti emanati per far fronte alle conseguenze economiche dell’emergenza Covid-19 (Decreti “Rilancio”, “Agosto”, “Ristori”, “Natale”). Gli stessi aiuti non vanno considerati per determinare la soglia di accesso al regime forfettario, la disciplina di favore destinata alle persone fisiche che esercitano attività di impresa, arti o professioni con ricavi o compensi non superiori a 65mila euro”.

Sono due dei chiarimenti contenuti nella circolare n. 5/E dell’Agenzia delle Entrate che illustra – a seguito degli ulteriori contributi a fondo perduto previsti dal DL Sostegni – alcuni aspetti relativi all’accesso ai contributi e risponde ai quesiti formulati dagli operatori, anche con riguardo ad alcuni casi particolari.

Cfp 2020 fuori dal calcolo per l’accesso ai nuovi – I contributi a fondo perduto erogati lo scorso anno, come per esempio quelli previsti dai Decreti Ristori, non co..

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Ora Sostegni bis sia adeguato

Il nuovo cronoprogramma per le riaperture segna una svolta importante: si passa dalla paura all’ottimismo. In tanti, forse troppi, dovranno ancora attendere; ma la decisione presa dal Cdm è comunque un’iniezione di fiducia per le imprese. Si apre una nuova fase nella gestione dell’emergenza: ora per completare il rilancio serve un Dl Sostegni Bis adeguato alle necessità delle imprese

Così Confesercenti.

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Il Consiglio dei Ministri, riunito nella serata di lunedì 17 maggio, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti relative all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

In considerazione dell’andamento della curva epidemiologica e dello stato di attuazione del piano vaccinale, il testo – spiega Palazzo Chigi in una nota – modifica i parametri di ingresso nelle “zone colorate”, secondo criteri proposti dal Ministero della salute, in modo che assumano principale rilievo l’incidenza dei contagi rispetto alla popolazione complessiva nonché il tasso di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva.

Inoltre – continua la nota del governo – nelle “zone gialle” si prevedono rilevanti, ancorché graduali, modifiche. Di seguito le principali:

dall’entrata in vigore del decreto, il divieto di spostamenti dovuti a motivi diversi da quelli di lavoro, necessità o salute, attualmente previsto dalle ore 22.00 alle 5.00, sarà ridotto di un’ora, rimanendo quindi valido da..

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Pesano divieto di consumo dentro i locali e coprifuoco alle 22

Le cene all’aperto non bastano. Tra divieto di consumo all’interno e coprifuoco alle 22, la cosiddetta riapertura dei pubblici esercizi è stata un flop: a 20 giorni dalla ‘ripartenza’ del settore, il 62% delle attività segnala di non avere recuperato fatturato rispetto alle settimane precedenti.

È quanto emerge da un sondaggio condotto da Swg per Confesercenti su un campione composto da oltre mille imprenditori della somministrazione.

A vedere risalire un po’ le vendite, per ora, è solo il 38% delle attività, percentuale che coincide con la quota di imprese che avevano già allestito uno spazio esterno da destinare al consumo: un’ulteriore 30% lo sta allestendo ora. Ma anche chi è riuscito a organizzarsi non ha registrato alcun boom: due terzi delle imprese registrano recuperi del fatturato inferiori al 30%.

Lo scoglio più difficile da superare, suggeriscono le imprese, è il divieto di consumo dentro i locali: sebbene l’..

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