Autore: Claudio Saba

Agenzie di viaggio e tour operator rappresentano l’unico comparto bloccato da 20 mesi. Servono interventi e sostegni specifici per salvare un settore che genera un volume d’affari di oltre 13 miliardi l’anno. Sono a rischio 13mila imprese e 86mila addetti

Non si può attendere un minuto di più: il comparto del Turismo Organizzato è l’unico a essere rimasto fermo durante tutta la pandemia. In pratica, quasi due anni che stanno impattando in modo drammatico sulla vita di imprese e lavoratori di un settore della nostra economia che fatturava 13,3 miliardi nel 2019, che ha visto un crollo a circa 3 miliardi nel 2020 e chiuderà il 2021 in una situazione ancora peggiore, probabilmente intorno ai 2,5 miliardi di ricavi, con una riduzione superiore all’80%. Andando più nel dettaglio, i viaggi degli italiani verso l’estero fanno segnare nel 2021 una flessione del 92% a causa della chiusura di quasi tutte le mete extra Ue, mentre il business travel ha perso tre quarti del suo giro d’affari e il ..

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L’ammontare torna a crescere sul 2020 (+364 milioni) ma resta 1,2 miliardi sotto il livello pre-pandemia. Oltre 21 miliardi di euro saranno dedicati agli acquisti (+2,7 miliardi sul 2020), ma 12 miliardi finiranno sotto il materasso. Diminuisce il peso dei debiti

La tredicesima torna a crescere. Dopo il crollo del 2020, quest’anno l’ammontare della mensilità aggiuntiva dovrebbe arrivare a 43,7 miliardi di euro, oltre 360 milioni in più dello scorso dicembre ma ancora 1,2 miliardi sotto il livello pre-pandemia. Un’iniezione aggiuntiva che dovrebbe generare una spinta di 21 miliardi per gli acquisti nel periodo delle feste, circa 2,7 miliardi in più rispetto al 2020.

A stimarlo è Confesercenti, sulla base di un sondaggio condotto da Swg per l’associazione.

A ricevere la tredicesima quest’anno saranno oltre 35 milioni di italiani tra pensionati e lavoratori dipendenti, per un importo medio di poco superiore ai 1.200 euro netti.

La maggior parte relativa dell’ammontare andrà in consum..

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“Con estrema soddisfazione sfogliamo l’elenco dei beneficiari del Tax credit librerie, notando come si tratti di un numero decisamente più elevato dello scorso anno”.

Così Cristina Giussani, presidente del Sindacato italiano librai Confesercenti che si dice estremamente soddisfatta per il mantenimento dell’incremento della misura, anche per l’anno in corso, per una dotazione complessiva di 18.250.000 euro. Questo permetterà ai librai che hanno presentato la domanda di vedersi riconoscere il 100% delle spese sostenute.

“Siamo contenti che molti librai abbiano colto questa opportunità – prosegue Giussani – in questo anno ancora molto difficile per il commercio e per il comparto: un aiuto che consentirà di compensare imposte, spese e contributi. Per noi è doppiamente un successo in quanto ci dimostra come la nostra campagna di adesione alla misura abbia funzionato”.

“Come tutti gli anni colgo l’occasione visto il periodo – conclude Giussani – di invitare a scegliere le librerie fisiche..

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Serve proroga della modalità semplificata

L’accordo raggiunto sulle linee guida per lo smart working è un deciso passo in avanti verso la normalizzazione del lavoro agile anche nel settore privato. In particolare, riteniamo positivo il richiamo ai contratti collettivi ed all’Accordo individuale – che dovranno regolare lo smart working sulla base delle linee guida – e l’introduzione di incentivi pubblici per la promozione della contrattazione e per la formazione dei dipendenti. Incentivi che andrebbero estesi anche ai lavoratori autonomi che adotteranno lo smart working per i propri dipendenti.

Così Confesercenti.

Il lavoro agile è ben regolato solo se si assegna alla contrattazione collettiva una speciale funzione normativa. In questa prospettiva, riteniamo positiva la decisione di promozione del confronto tra le parti sociali per giungere a linee guida intersettoriali che rinviino alla contrattazione collettiva sottoscritta dalle organizzazioni più rappresentative il dettaglio di a..

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Il grido d’allarme del comparto: “Turismo organizzato fermo da quasi 2 anni, servono subito interventi mirati”

Agenzie di viaggio e Tour Operator rappresentano l’unico comparto bloccato da 20 mesi. Servono interventi e sostegni specifici per salvare un settore che genera un volume d’affari di oltre 13 miliardi all’anno. Sono a rischio 13.000 imprese e 80.000 addetti.

L’appuntamento è per Giovedì 9 dicembre alle ore 11.00 presso la sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale, in Piazza di Monte Citorio 132, a Roma.

Interverranno come relatori: Pier Ezhaya, Presidente ASTOI Confindustria Viaggi, Franco Gattinoni Presidente FTO Confcommercio, Ivana Jelinic Presidente FIAVET Confcommercio, Enrica Montanucci Presidente MAAVI Pmi Conflavoro, Domenico Pellegrino Presidente AIDIT Federturismo Confindustria e Gianni Rebecchi Presidente nazionale Assoviaggi Confesercenti. Modererà i lavori la giornalista Cinzia Conti – Responsabile Turismo e Viaggi Ansa

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Addio all’Irap per i piccoli
Atteso oggi in Commissione Bilancio del Senato l’emendamento, scaturito dall’accordo di maggioranza, sul fondo taglio tasse da 8 milioni di euro (4,2 miliardi per l’Irpef, 1,3 miliardi per addio all’Irap, 1,5 miliardi per il taglio dei contributi fino a 35 mila euro e 500 milioni per il caro bollette).

Per quanto riguarda l’Irpef, la riforma con le quattro aliquote, per le partite iva, potrebbe portare ad un risparmio tra i 60 euro circa all’anno per i redditi sui 15 mila euro annui. agli 810 per quelli da 50 mila euro annui.

In media, insomma, per gli oltre 3 milioni di autonomi che non hanno optato per la flat tax lo sconto vale circa 202 euro, il 16,7 in meno di quanto prospettato al lavoro dipendente.

A fare i conti è il Sole 24 Ore.

Il nuovo meccanismo delle detrazioni che, per gli autonomi poggia su uno sconto base di 1.265 euro, spiega il Sole, con un sistema che lo fa scendere al crescere del reddito porterà ad un allargamento della no tax area..

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“Attestati presi così non sono validi, in preparazione class action per rimborsare gli utenti”

Un esposto contro le pubblicità ingannevoli che promuovono esami on-line ‘da casa’ per ottenere l’attestato Open A2 per il pilotaggio di droni.

A presentarlo DAST-Confesercenti, DAST – Drone Association for Safety and Training, il primo sindacato italiano di rappresentanza e tutela degli interessi e dei diritti degli Operatori Sapr professionali e dei piloti, dei Centri di Addestramento ENAC APR, degli Esaminatori APR (FE) e degli Istruttori APR (FI) dinnanzi alle Autorità Pubbliche, europee e nazionali.

“Considerata la continua campagna di sponsorizzazione sui social e sul web sulla possibilità di conseguire l’attestato Open A2 online ‘da casa’ – in aperto contrasto con quanto previsto dalla regolamentazione vigente – DAST-Confesercenti comunica che in data 2 dicembre 2021 ha depositato presso le autorità competenti un esposto avente ad oggetto l’invalidità degli attestati Categoria OPEN ..

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Da accordo individuale a diritto a disconnessione, ecco linee guida
Il confronto tra governo e parti sociali sul lavoro agile procede spedito e potrebbe portare già oggi, nella riunione che si terrà al ministero del Lavoro, alla firma di un protocollo condiviso con sindacati e imprese. Il ricorso al lavoro agile – secondo quanto riportato dalla bozza di protocollo – è più che raddoppiato rispetto al periodo pre-pandemico e, dopo una prima fase di adattamento, è diventato un tassello sempre più strutturale dell’organizzazione del lavoro. L’obiettivo ora è, dunque, quello di fissare un quadro di riferimento per la definizione dello svolgimento del lavoro agile, attraverso l’indicazione di linee di indirizzo, non vincolanti, per la contrattazione collettiva nazionale, aziendale o territoriale. Tutto nel rispetto della legge che disciplina la materia, la numero 81 del maggio 2017.

Primo punto dell’intesa è che l’adesione al lavoro agile “avviene su base volontaria ed è subordinata alla so..

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“Accelerare su ‘taglia bollette’, servono più risorse”

La ripresa delle vendite prosegue, ma rallenta il ritmo: ad ottobre Istat segnala una crescita sull’anno del +3,7% in valore, contro il +5,3% registrato a settembre. Una frenata ancora di lieve entità, dovuta in parte anche all’effetto dell’aumento dei prezzi, in particolare dei beni energetici, registrato negli ultimi mesi.

Così l’Ufficio Economico Confesercenti.

Il dato diffuso oggi da Istat sul commercio al dettaglio ad ottobre fotografa ancora una situazione di ripresa, ma con alcune ombre. La crescita è infatti dovuta soprattutto al comparto non alimentare, che sta ancora recuperando sul crollo dello scorso anno. I beni alimentari invece subiscono una flessione in volume rispetto allo scorso ottobre di quasi un punto percentuale, un calo che risente probabilmente della corsa dell’inflazione. Nonostante questo, la variazione in volume dei primi 10 mesi è ancora positiva per l’alimentare, 1%, e rilevante per il non alimentare..

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