Autore: Claudio Saba

Anche la primavera parte in salita: per marzo ancora senza prenotazione l’80% delle camere disponibili. Effetto “Zoom” su viaggi di lavoro e convegni, sparisce il turismo business

Dopo due anni di crisi, le imprese del turismo non ce la fanno più. E le chiusure aumentano: nel solo 2021 hanno cessato l’attività 4.116 imprese della ricettività e dei servizi turistici, il dato peggiore degli ultimi cinque anni. Un’accelerazione delle chiusure che non è stata compensata da nuove aperture: in dodici mesi sono nate solo 1.916 nuove imprese turistiche, per un saldo negativo di -2.200 imprese.

A lanciare l’allarme è Assoturismo Confesercenti, analizzando i dati di natimortalità della ricettività (alberghi, ostelli, rifugi alpini, affittacamere e case vacanze non occasionali, campeggi) e dei servizi turistici (agenzie di viaggio, tour operator, servizi di biglietteria, guide e accompagnatori turistici). L’analisi fotografa l’impatto della crisi sul turismo, immediatamente riscontrabile nel n..

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No ad interventi amministrativi penalizzanti. Pronti ad azioni di protesta e di chiusura

Con una nota unitaria le tre federazioni dei gestori autostradali Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio – hanno significato il senso di profonda difficoltà delle gestioni delle aree di servizio autostradali ai ministri delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e alla Transizione ecologica Roberto Cingolani chiedendo “una riforma sostanziale al settore attraverso lo strumento proprio del Decreto Interministeriale”.

Faib Fegica e Anisa nel rimarcare che “… manifestano la loro grande preoccupazione … non possono non sottolineare come… non è dato ancora sapere quale iniziativa sia stata assunta … in ordine al rinnovo ed all’aggiornamento del Decreto Interministeriale MIT/MISE del 7.8.2015, largamente scaduto…” a fronte del fatto innegabile che “ … l’intervento di indirizzo politico – già da tempo – avrebbe dovuto ..

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Nonostante le misure già prese dal governo, per imprese in arrivo nel 2022 stangata sulle bollette fino a +12mila euro, per le famiglie +765 euro. Ma cresce anche il gettito delle accise sui carburanti: +2,7 miliardi di euro. “Un tesoretto da usare per tutelare le piccole imprese”

La corsa delle bollette non si ferma, e rischia di trasferirsi sui prezzi, facendo schizzare l’inflazione al +5,6% prima della fine dell’anno. Un aumento dei prezzi record, che l’Italia non vede dall’inizio degli anni ’90. E che potrebbe ipotecare gravemente la ripresa, con un impatto di -8 miliardi di euro sul Pil nell’anno in corso.

A lanciare l’allarme è Confesercenti. Nonostante gli interventi straordinari del governo, nel primo trimestre del 2022 i costi di energia elettrica e gas per famiglie e piccole imprese sono in crescita rispettivamente del +131% e del +94% rispetto allo stesso periodo del 2021. Un aumento monstre che – in termini reali – corrisponde ad una spesa aggiuntiva di 765 euro all’anno ..

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“Consumi ancora sotto le attese, evitare ulteriori restrizioni a spesa di famiglie e turisti”

“Accogliamo con soddisfazione l’approvazione dell’emendamento che alza il tetto di spesa in contanti da mille a duemila euro fino al primo gennaio del 2023. In questa fase, caratterizzata da una ripresa dei consumi più lenta delle attese, bisogna evitare ulteriori restrizioni alla spesa delle famiglie e di quei pochi turisti tornati nel nostro Paese”.

Così la Presidente di Confesercenti Patrizia De Luise.

“L’obiettivo di contrastare sommerso ed evasione è senz’altro condivisibile, ma deve essere raggiunto con controlli efficaci e regole chiare: imporre tetti eccessivamente stringenti all’uso del contante vuol dire scaricare sui cittadini le inefficienze del sistema”.

L'articolo Contanti: Confesercenti, bene alzare tetto a 2mila euro proviene da Confesercenti Nazionale.

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Ora trovare giusto equilibrio in Parlamento. Lavorare in sinergia con regioni e associazioni per garantire ulteriormente le aziende balneari attualmente operanti

“L’emendamento approvato in Consiglio dei Ministri sulle concessioni balneari ha accolto alcune nostre richieste come la tutela del valore delle aziende in sede di gara, la professionalità, la salvaguardia delle piccole e medie imprese, la tutela per coloro che hanno gestito direttamente la concessione negli ultimi cinque anni o la eliminazione del canone quale elemento di valutazione. E si potrebbe continuare. È altresì importante precisare che non si tratta di una norma già in vigore ma solo di una proposta che il governo farà in Parlamento. Certamente un lavoro impegnativo da parte dei ministri coinvolti in questo percorso complesso, ma ribadiamo con fermezza che non siamo soddisfatti: si tratta di un provvedimento che necessariamente dovrà trovare il giusto equilibrio nel passaggio parlamentare”.

Così, in una nota, Mauri..

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Confesercenti interviene in audizione presso la Commissione Lavoro della Camera dei deputati nell’ambito dell’esame delle proposte di legge recanti disposizioni in materia di prestazioni di lavoro accessorio.

L’audizione è fissata a mercoledì 16 febbraio a partire dalle ore 13.30.

La diretta sulla webTv della Camera (clicca qui).

L'articolo Prestazioni di lavoro accessorio: Confesercenti in audizione alla Camera proviene da Confesercenti Nazionale.

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Il Consiglio dei ministri, riunitosi nel pomeriggio di martedì 15 febbraio, ha approvato l’emendamento al disegno di legge concorrenza relativo alle modalità di affidamento delle concessioni demaniali.

La proposta di modifica – scrive il Governo in una nota – mira a migliorare la qualità dei servizi con conseguente beneficio per i consumatori, a valorizzare i beni demaniali e, al contempo, a dare certezze al settore.

Il testo prevede che le concessioni in essere continuano ad avere efficacia fino al 31 dicembre 2023.

Per assicurare un più razionale e sostenibile utilizzo del demanio marittimo, favorirne la pubblica fruizione e promuovere, in coerenza con la normativa europea, un maggiore dinamismo concorrenziale nel settore, il Governo è delegato ad adottare entro sei mesi dall’entrata in vigore del Disegno di legge Concorrenza, decreti legislativi aventi la finalità di aprire il settore alla concorrenza, nel contempo tenendo in adeguata considerazione le peculiarità del settore.

L..

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Da oggi, 15 febbraio, per gli over50 scatta l’obbligo di Super Green Pass, o Green Pass rafforzato, per recarsi al lavoro.

Questo tipo di lasciapassare, a differenza del precedente Green Pass base, non può essere ottenuto con un tampone rapido o molecolare. E’ invece necessario essersi vaccinati o essere guariti dalla malattia. Più precisamente: dopo la prima dose, è valido dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione e fino alla dose successiva; dopo la seconda dose, è valido per sei mesi; dopo la dose di richiamo è illimitato.

Niente obbligo solo in caso di comprovate controindicazioni cliniche per il vaccino, “documentate e attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore”, come chiariscono le faq dedicate del ministero.

Quanto a chi ha contratto la malattia, “l’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, determina il differimento della vaccinazione”.

Chi viene trovato al lavoro senza cert..

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Il provvedimento tiene conto dell’aumento dei costi delle materie prime e dell’inflazione

Il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha firmato il Decreto che fissa i tetti massimi per gli interventi del Superbonus 110%. I massimali individuati aggiornano quelli già vigenti per l’Ecobonus, aumentandoli almeno del 20% in considerazione del maggior costo delle materie prime e dell’inflazione.

I massimali, che saranno rivisti annualmente, non sono omnicomprensivi in modo da tener conto dell’eterogeneità dei possibili interventi, e pertanto sono stati esclusi IVA, gli oneri professionali e i costi di posa in opera.

Per tutti i costi non previsti nel Decreto si farà riferimento ai i prezziari predisposti dalle Regioni e dalle Province autonome o ai listini delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura competenti o ai prezziari della casa editrice DEI. Per queste voci, al fine di evitare speculazioni, sarà comunque indispensabile l’asseverazione della cong..

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“Sarebbe sbagliato se il Governo approvasse domani un provvedimento normativo senza la condivisione con le Regioni e i Comuni – che gestiscono le funzioni in materia – e senza la concertazione con le categorie interessate, che non sono solo quelle balneari, ma circa 150 mila aziende che operano sul demanio marittimo (dagli alberghi ai campeggi, dalla nautica ai ristoranti)”.

E’ quanto hanno dichiarato all’ANSA Maurizio Rustignoli, presidente della FIBA – Confesercenti e Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio. “La questione delle concessioni demaniali marittime è, pertanto, molto delicata – hanno continuato i vertici delle più importanti Associazioni di categoria degli imprenditori balneari – perché riguarda decine e decine di migliaia di aziende (perlopiù a gestione familiare), che rischiano di perdere il lavoro e i beni di proprietà per l’unico torto di avere confidato nelle leggi dello stato italiano. Ed è una materia assai comp..

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