Autore: Claudio Saba

“Ringraziamo il Presidente Sergio Mattarella per le parole inviate, nel messaggio inaugurale della 34esima edizione del Salone del libro di Torino, che riconoscono non solo il lavoro degli operatori della filiera, ma il ruolo delle librerie indipendenti, definite dal Capo dello Stato “una risorsa preziosa per tanti cittadini”.

Così Cristina Giussani, Presidente del Sindacato librai Confesercenti che sottolinea: “Fare il libraio è un mestiere difficile, scelto, molto spesso, per amore dei libri e della lettura e con il desiderio di trasmettere questo amore agli altri. E quanto scritto dal Presidente Mattarella ci riempie di soddisfazione perché è il Capo dello Stato a dire che sostenere la lettura significa sostenere la filiera, riconoscendo le sfide che quotidianamente dobbiamo affrontare, tra costi, concorrenza dei nuovi media e delle multinazionali. Il passaggio, poi, sulle piccole librerie è importantissimo: noi, come Sil, da sempre ribadiamo la funzione centrale delle librerie ind..

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Pronte le istruzioni per accedere ai nuovi contributi a fondo perduto per i titolari di discoteche e sale da ballo rimaste chiuse nel rispetto delle norme anti-contagio.
Un provvedimento, firmato dal direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, disciplina le modalità e fissa i termini di presentazione – dal 6 al 20 giugno 2022 – delle istanze da parte delle imprese che al 27 gennaio 2022 svolgevano attività di discoteche e sale da ballo e che, alla stessa data, erano chiuse per effetto delle disposizioni di contenimento dell’epidemia.
La platea dei beneficiari – Il “Sostegni ter” (Dl n. 4/2022) ha disposto il rifinanziamento del fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse previsto dal “Sostegni bis” (Dl n. 73/2021). Con riguardo a beneficiari, ammontare del contributo e modalità di erogazione, restano valide le disposizioni contenute nel decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze del 9 settembre 2021. Nel detta..

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Fonti Ue: potrà contare su cospicua fetta 20 mld sovvenzioni da Ets L’Italia potrà chiedere di aumentare la quota di prestiti nel Recovery fund per finanziare gli investimenti e le riforme legate all’energia.
Secondo quanto indicato dal vicepresidente Frans Timmermans durante la presentazione del RePowerEu, i 225 miliardi di euro di prestiti ancora disponibili nel NextGenerationEu per le capitali che non ne hanno fatto richiesta potranno essere riassegnati se non utilizzati.
L’Italia, che ha già chiesto la sua quota di prestiti – aggiungono fonti Ue – potrà anche contare su una cospicua quota dei 20 miliardi di sovvenzioni dai ricavi Ets che sarà ripartita secondo gli stessi criteri del Recovery.
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Pronti i chiarimenti dell’Agenzia sulle novità in materia di crediti d’imposta introdotte dalla legge di Bilancio 2022. Con la circolare n. 14/E, le Entrate illustrano la disciplina delle diverse agevolazioni, alla luce delle modifiche apportate dalla Legge n. 234/2021: dal credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi al credito d’imposta in ricerca e sviluppo, passando per il tax credit librerie e il bonus acqua potabile.
Tax credit beni strumentali nuovi e ricerca e sviluppo – La circolare fornisce alcuni chiarimenti sul credito d’imposta, prorogato e rimodulato dall’ultima legge di Bilancio, per investimenti in beni strumentali nuovi materiali e immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese, secondo il modello “Industria 4.0”. Focus anche sul credito d’imposta in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative, anch’esso prorogato e rimodulato dalla Legge n. 234/2021.
Tax ..

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Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ha posto in Aula al Senato la questione di fiducia sul Dl riaperture, nel testo già approvato dalla Camera. Il voto è previsto per la tarda mattinata.

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23 maggio, ore 14.30 Piattaforma Teams

Le imprese della distribuzione sono letteralmente nella morsa dei rialzi dei costi energetici: luce, carburanti, gas e metano. Pur con gli interventi a sostegno da parte del Governo, nel primo trimestre 2022, sullo stesso periodo del 2021, si è registrato un aumento del 70,3% di energia elettrica e del 105,5% del gas. I costi cumulati di energia elettrica, rispetto al 2019, sono cresciuti del 240%. Sui carburanti, nonostante il Governo abbia tagliato le accise di 25 centesimi, per alcune modalità si continua a ballare sui 2 euro litri.

Assodistribuzione ritiene che i costi energetici, con quelli del personale e della gestione immobiliare, siano la componente più importante per la distribuzione moderna. Come operare per il contenimento di essi, per il risparmio, per l’efficienza, per una corretta alimentazione energetica sono temi che assumono una centralità rilevante nelle strategie competitive, soprattutto in una fase di transizione verso le nu..

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Si rinnova il tavolo unitario tra le associazioni di categoria: “Urge che la prossima gara Consip consenta di ridurre le commissioni a nostro carico che sono a livelli inaccettabili”
Se non ci sarà una riforma radicale del sistema di erogazione dei buoni pasto, le imprese della distribuzione commerciale e della ristorazione potrebbero smettere di accettare i ticket. Un danno enorme per circa 3 milioni di lavoratori pubblici e privati che utilizzano quotidianamente questo strumento per assicurarsi il pasto.
A lanciare l’ultimo grido di allarme prima di avviare azioni più drastiche sono le principali associazioni dei settori interessati – ANCD Conad, ANCC Coop, FIEPeT Confesercenti, Federdistribuzione, FIDA e Fipe Confcommercio – desiderose di accendere un riflettore sulla degenerazione del sistema dei buoni pasto, alla vigilia della pubblicazione della gara BP10, indetta dalla centrale unica di acquisto, Consip.
A fare il punto della situazione, sono stati i rappresentanti delle sei ..

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Gli interventi contro il caro energia aiutano, ma le tensioni sui prezzi non si fermano e lo scenario per imprese e famiglie continua a rimanere incerto. Il dato odierno sull’inflazione di aprile corregge, ma solo lievemente, al ribasso la stima preliminare, passando da 6,2 a 6% su base annua. Il segnale che le misure per il contenimento dei prezzi dei beni energetici possono funzionare, ma vanno ulteriormente rafforzate.

Così Confesercenti, in una nota, commenta le rilevazioni diffuse oggi da Istat sui prezzi di aprile.

Nel complesso, le tensioni inflazionistiche infatti non si sono purtroppo attenuate, soprattutto quelle legate agli approvvigionamenti di materie prime, energetiche ma anche alimentari. Bisognerà, anche in questo caso, proseguire sul sentiero della diversificazione delle fonti energetiche per sostenere le famiglie, ma anche le imprese per le quali questa componente di spesa sta assumendo dimensioni rilevanti tali da “tallonare”, secondo un sondaggio ai nostri operato..

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“La regolamentazione di un settore, soprattutto se deregolamentato, è sempre una buona notizia per gli imprenditori, a patto che sia frutto di un percorso di concertazione e non risultato di emozionanti corse di una politica che ben poco sa di noi, del nostro mercato, delle vecchie e nuove regole e del lavoro fatto fino ad oggi da ambo le parti”.

Così dichiara Alessandro Lama, Presidente di Federamusement Confesercenti.

“Infatti – continua Lama – negli ultimi due anni, anche grazie al lavoro di Federamusement e di tutte le associazioni che mano a mano si sono riconosciute negli Stati Generali, il dialogo con l’Agenzia dei Monopoli è proseguito costante. Abbiamo ottenuto dei risultati importanti per il settore, ma molte domande rimangono senza risposta e certamente tanto ancora va fatto. L’intrattenimento, o meglio amusement (il gioco senza vincite in denaro è una definizione “tecnica” nella quale certamente non ci riconosciamo), deve essere cosa diversa dal settore del gioco lecito c..

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Guerra ha esacerbato strozzature forniture e pressione su prezzi
Il tasso di inflazione in Italia sfiorerà il 6% (attestandosi al 5,9%, due punti percentuali in meno della media dell’eurozona) quest’anno per raggiungere poi una media del 2,3% nel 2023.
E’ quanto si legge nelle previsioni di primavera della Commissione Ue che rivedono il tasso di inflazione al rialzo anche per il nostro Paese.
Nel febbraio scorso, infatti, l’esecutivo Ue per l’Italia stimava un tasso di inflazione al 3,8% nel 2022, per andare poi scendere all’1,6%
nel 2023.
La guerra in Ucraina ha “esacerbato le strozzature nelle forniture alimentari e la pressione sui costi già esistenti”, si legge nelle stime dell’Ue.
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