“Senza un intervento immediato per attutire l’impatto dei rincari di energia e gas, le imprese del comparto open air potrebbero pagare aumenti fino al 400% quest’anno, una stangata insostenibile per le attività”. Ad affermarlo, in una nota, è Monica Saielli, presidente nazionale di Assocamping Confesercenti.
“Anche se in termini di arrivi – spiega – quest’anno, per tante strutture ricettive all’aria aperta, campeggi e villaggi turistici, si è tornati ai numeri pre-pandemia, il caro-bollette sta mettendo in forte difficoltà un gran numero di operatori del settore del turismo ricettivo all’aria aperta”.
“L’aumento abnorme dei costi energetici – sottolinea Saielli – potrebbe costringere molte attività a ridurre la gamma dei servizi offerti o addirittura alla chiusura anticipata perché, sotto una certa soglia di riempimento, non conviene tenere aperti con costi fissi quadruplicati”.
“Occorre – afferma la presidente di Assocamping – che il governo intervenga con urgenza e con provvedimen..