Autore: Claudio Saba

Conflingue Confesercenti organizza il suo terzo webinar “il settore linguistico all’estero”.

I colleghi di #ConfLingue #Confesercenti esamineranno le similitudini e le differenze tra l’Italia e gli altri Paesi, e lo faranno in compagnia di ospiti d’eccezione.

L’appuntamento è per il 2 agosto alle ore 18.30 sulla pagina FB di ConfLingue.

#traduttori #interpreti

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Fmi: Pil Italia +3% nel 2022 e +0,7% nel 2023 L’inflazione in Italia “toccherà un picco” del 6,7% nella media del 2022 e frenerà poi “gradualmente” fino al 3,5% nella media del 2023. La stima è contenuta nel Rapporto sul nostro Paese messo a punto dagli ispettori del Fondo monetario internazionale al termine della missione annuale.
Il Pil italiano crescerà del 3% e dello 0,7% il prossimo, spiega il Rapporto, mentre il rapporto tra deficit e Pil in Italia si attesterà al 5,6% quest’anno per ridursi al 3,9% il prossimo. Il rapporto tra debito pubblico e Pil è invece atteso scendere al 147,7% quest’anno e al 146,3% il prossimo.
Secondo il Rapporto dell’Fmi, per quanto riguarda l’occupazione il tasso di disoccupazione in Italia scenderà all’8,8% quest’anno e risalirà al 9,3% nel 2023.
L'articolo Fmi: inflazione Italia +6,7% nel 2022 e +3,5% nel 2023 proviene da Confesercenti Nazionale.

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Segnali positivi dal fronte del lavoro, ma non per tutti. Le rilevazioni Istat per il mese di giugno indicano una crescita sostenuta dell’occupazione, completamente trainata dall’aumento dei lavoratori dipendenti il cui livello, come sottolinea la stessa Istat, è il più alto dall’inizio della serie storica nel 1977. Una dinamica positiva che purtroppo, però, non coinvolge i lavoratori indipendenti, che invece perdono 27mila unità in un solo mese.

Così Confesercenti.

Lo scenario del lavoro, dunque, appare complessivamente positivo ma non senza incertezze. Anche perché le tensioni internazionali e la corsa dei beni energetici (e di conseguenza dei prezzi) stanno avendo un impatto negativo sulle attività economiche di tutti i settori, rallentando una ripresa che avrebbe dovuto e potuto essere ben più sostenuta. E anche se, nel suo insieme, il sistema delle imprese italiane sta mostrando la propria resilienza – prima alla pandemia, e ora alla difficile fase economica – dall’altro preoc..

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Pesa l’aumento dei costi fissi: spese per luce, gas e carburanti assorbono la metà del budget delle famiglie. Se il trend continua, in autunno consumi giù di -2,1 miliardi di euro. “Usare l’extra-gettito per detassare gli aumenti salariali”

L’aumento dei prezzi – in particolare di utenze e altre spese fisse incomprimibili – inizia ad avere un impatto sui consumi delle famiglie. Che, dopo un anno di crescita, si apprestano a tornare in territorio negativo: per il trimestre estivo si prevede un calo della spesa dei consumatori di -800 milioni di euro rispetto all’estate scorsa. E senza un rallentamento dell’inflazione, il gap è destinato ad allargarsi in autunno, con una perdita di -2,1 miliardi di euro di consumi concentrata nell’ultimo trimestre dell’anno. A stimarlo è Confesercenti.

Un’inversione di tendenza che allontanerebbe ancora di più la ripresa dei consumi, ormai impossibile da afferrare prima del 2024: a fine 2022, infatti, la spesa delle famiglie risulterebbe ancora di 36 ..

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Inflazione ed incertezza pesano sui consumi delle famiglie e sui margini e vendite delle imprese: pur essendo in lieve rallentamento, infatti, la dinamica in rialzo dei prezzi, con tutta la sua pericolosità, continua ad incidere sui comportamenti di acquisto e a diffondersi a tutti i settori.

Così Confesercenti, in una nota, commenta i dati diffusi oggi da Istat sui prezzi al consumo di luglio.

Il carrello della spesa, cioè i beni a più elevata frequenza di acquisto, è aumentato del 9%: secondo le nostre stime, nel secondo semestre ci potrà essere una riduzione dei consumi dell’ordine di 3 miliardi circa a causa degli aumenti di prezzo.

Il rischio di precipitare in un autunno austero non può essere sottovalutato, per questo la linea, giustamente tracciata dal Governo, di intervenire per calibrare i prezzi degli energetici e sostenere le famiglie va assolutamente proseguita, con tutti gli interventi necessari volti a sostenere i consumi e a frenare la spirale inflazionistica.

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Prenotazioni in crescita quasi ovunque, in calo solo le località termali. Bene città d’arte, ma la stagionalità premia località marine (92%) e laghi (91%). Messina: “ripartenza continua, ma arrivano segnali di rallentamento. Località del Sud penalizzate dal caos voli, aumento delle tariffe e caro benzina”

Esodo al via. Per l’ultimo fine settimana di luglio il sistema ricettivo italiano dovrebbe registrare 6,4 milioni di pernottamenti, con un’occupazione complessiva dell’82% delle camere disponibili on-line. Un risultato in crescita rispetto allo stesso periodo del 2021 e anche del 2019, che aveva registrato un tasso di occupazione del 78%. Ma non mancano le difficoltà: caos voli e caro benzina penalizzano le località del sud, mentre molte imprese segnalano una riduzione della spesa dei vacanzieri.

Questi gli scenari che emergono dall’ultima indagine sulla disponibilità di camere nelle principali piattaforme online condotta dal Centro Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti.

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La Categoria NCC, costituita da quasi 40mila piccole imprese spesso artigiane, con il proprio onesto ed impegnativo lavoro, vive e fa vivere quasi 200mila cittadini italiani votanti. A nessuno di questi quasi 200mila cittadini italiani è sfuggita la manovra con cui, la settimana scorsa, alcuni soggetti politici legati a filo doppio con la corporazione taxi, hanno accontentato chi, con persistente prevaricazione che dura da 12 anni, vuole ridurci alla perdita del nostro lavoro NCC. Noi non abbiamo mai cercato di prevaricare l’altra metà del nostro settore ma oggi, vistici persi e schiacciati, chiediamo qui adesso di staccarci dai taxi, per evitare che la loro prevaricazione faccia chiudere definitivamente l’attività NCC, nell’apparente indifferenza politica.

Di certo nessun NCC è abusivo e non può esserlo, perché dobbiamo avere una rimessa che paghiamo in ciascun comune che ci ha rilasciato l’AUTORIZZAZIONE che, a norma di legge dal 1992 al 2018, abbiamo dovuto conferire in cooperativa..

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Le intenzioni di effettuare acquisti importanti sono scese ai livelli più bassi dall’aprile 2020 A luglio scendono ancora le aspettative economiche di consumatori e imprese nell’Ue e nell’eurozona. Secondo le stime flash della Commissione Ue, nel luglio 2022, l’indicatore del sentiment economico (Esi) è crollato sia nell’Ue (-4,2 punti a 97,6) che nella zona euro (-4,5 punti a 99,0), scendendo al di sotto della sua media di lungo periodo. Anche l’indicatore delle aspettative occupazionali (Eei) è diminuito notevolmente (-3,6 punti a 106,6 nell’UE e -3,2 punti a 107,0 nell’area dell’euro), pur rimanendo al di sopra della media di lungo periodo.
“Nell’Ue, il calo dell’Esi a luglio è dovuto a perdite significative nell’industria, nei servizi, nel commercio al dettaglio e nella fiducia dei consumatori, mentre la fiducia nel settore delle costruzioni è diminuita in modo più lieve.
L’Esi è sceso notevolmente in quattro delle sei maggiori economie dell’Ue, Spagna (-5,0), Germania (-4,9), It..

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“I consumi sono la vera emergenza in questa fase: inflazione e incertezza stanno tagliando sempre di più la spesa delle famiglie erodendo margini e vendite delle imprese. Per questo ci siamo detti favorevoli a tutti gli interventi che possono dare una spinta ai consumi”.

Così il Segretario generale di Confesercenti, Mauro Bussoni, dopo l’incontro a Palazzo Chigi tra il governo e le parti sociali.

“Va bene la riduzione dei contributi sociali, ma siamo d’accordo anche con l’ipotesi del taglio dell’Iva, che sarebbe più immediato e che riteniamo avrebbe un effetto psicologico maggiore – le parole del Segretario generale -. Abbiamo inoltre posto la questione delle moratorie bancarie: molte imprese non ce la fanno più, nel primo trimestre dell’anno sono entrati in sofferenza già 1,8 miliardi di euro di prestiti. Serve urgentemente un intervento di proroga”.

“Abbiamo parlato anche di Ddl Concorrenza e della necessità di stralciare anche l’emendamento sui balneari, definendo una volta per t..

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La caduta del clima di fiducia di famiglie ed imprese non si arresta neanche a luglio. La perdita di potere d’acquisto delle famiglie, soprattutto per i redditi medi e bassi, è ormai percepita concretamente e le aspettative di inflazione si stanno consolidando. Uno scenario che inevitabilmente inciderà sulla spesa, mettendo a rischio, nel secondo trimestre dell’anno, 3 miliardi di euro di consumi delle famiglie.

Così Confesercenti, commentando l’indice di fiducia Istat relativo a luglio.

Lo scenario è incerto anche sul fronte delle imprese, a parte le costruzioni la cui produzione è ancora trainata dal bonus del 110: sia la manifattura che i servizi di mercato segnalano forti preoccupazioni sul futuro prossimo delle rispettive attività. Il turismo, in particolare, è nuovamente sotto scacco con il caos dei voli aerei che, se si dovesse prolungare fino ad agosto, farebbe perdere 1,2 milioni di passeggeri e 800 milioni di fatturato.

Passate le tradizionali pause ferragostane, quest’ann..

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