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Le regole in una circolare dell’Agenzia Pronte le istruzioni per i datori di lavoro del settore privato che intendono erogare ai propri dipendenti i buoni benzina introdotti per contenere gli impatti economici dovuti all’aumento del prezzo dei carburanti (Dl n. 21/2022). I bonus, che possono essere erogati solo nel 2022 e fino a un massimo di 200 euro per lavoratore, non sono tassati in capo ai dipendenti e sono integralmente deducibili dal reddito d’impresa. La circolare n. 27/E, firmata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, specifica quali sono i datori di lavoro e i lavoratori interessati dal beneficio, le modalità di erogazione e le regole da seguire nel caso in cui siano riconosciuti come premio di risultato.
La platea dei beneficiari – In base alla norma, possono accedere al beneficio i datori di lavoro privati. A questo proposito, il documento di prassi chiarisce che rientrano nell’ambito di applicazione anche i soggetti che non svolgono un’attività commerciale e i lavorato..

Con l’approvazione del DL Aiuti oggi al Senato, diventa legge il tetto del 5% alle commissioni a carico degli esercenti (bar, ristoranti, esercizi di vicinato, supermercati e ipermercati) nelle gare per l’acquisto dei buoni pasto destinati ai dipendenti pubblici.

La prossima gara Consip (BP10) del valore di oltre 1,2 miliardi di euro sarà quindi il vero banco di prova per valutare l’efficacia di queste nuove regole nel segnare una profonda discontinuità con le precedenti gare che hanno portato a commissioni addirittura superiori al 21%.

Questo è il primo risultato del lavoro che ha visto unite le associazioni della ristorazione e del commercio – ANCC-Coop, ANCD-Conad, Federdistribuzione, FIDA, Confesercenti e FIPE-Confcommercio – per rispondere al disagio di migliaia di imprese costrette a pagare una tassa occulta del valore di centinaia di milioni di euro per assicurare il servizio ai lavoratori che utilizzano ogni giorno il buono pasto.

Il secondo obiettivo è quello della riforma ..

La Commissione europea nelle sue stime di primavera ha rivisto in netto rialzo le stime sull’inflazione italiana per quest’anno e il prossimo. Nel 2022 i prezzi al consumo cresceranno del 7,4% secondo l’esecutivo di Bruxelles, contro il 5,9% delle previsioni economiche primaverili, del 3,4% nel 2023, oltre la stima precedente di un’inflazione al 2,3%.
A soffiare sul fuoco dell’inflazione, l’impennata dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari, oltre a “persistentistrozzature nell’offerta”.
Inoltre “è probabile che la grave siccità nel nord Italia possa aggravare l’impennata dei prezzi dei generi alimentari”.
Le pressioni sul fronte dei salari sono destinate ad aumentare, ma la trasmissione dei rincari dei prezzi al consumo sui costi della manodopera dovrebbe essere ritardata dalla lunga durata degli accordi salariali in vigore e dalla debolezza del mercato del lavoro, si legge nelle previsioni.
L'articolo La Commissione Ue aumenta le stime sull’inflazione italiana: 7,4% n..

“Confesercenti è impegnata nel rinnovo dei CCNL di cui è firmataria, ma rimangono alcune difficoltà oggettive”.

Così la Presidente nazionale di Confesercenti Patrizia De Luise.

“Il contratto Terziario Distribuzione e Servizi, in particolare, è scaduto nel dicembre 2019, appena qualche mese prima di pandemia e lockdown. Il tavolo di rinnovo si è poi fermato per cause di forza maggiore: nei due anni di emergenza Covid, le attività del terziario – e in particolare quelle del medio e piccolo commercio – hanno vissuto una crisi senza precedenti. Un crollo che pesa ancora sulle imprese di molti comparti, che difficilmente possono permettersi di accordare aumenti salariali sulla base dell’attuale variazione dell’indice dei prezzi. Un intervento del governo sul cuneo fiscale, come chiediamo da tempo, potrebbe aiutare le parti sociali a raggiungere un accordo, nell’interesse dei lavoratori e della ripartenza delle imprese. Siamo disponibili, come sempre, a dare il nostro contributo in un conf..

Entro luglio previsto provvedimento per mitigare effetti caro energia. Obiettivo prioritario Governo ridurre carico fiscale su lavoratori “Oggi è venuto fuori che è necessario fare interventi strutturali, gli interventi ad hoc per difendere il potere d’acquisto ora trovano meno logica, meno spiegazione: sono giustificati quando l’inflazione è un fenomeno temporaneo. Quando inizia a essere stabile, ora magari non durerà tantissimo ma abbastanza, gli interventi devono essere strutturali”.
Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa.
In tema di caro energia Draghi ha reso noto: “Ci sarà un intervento prima della fine di luglio che riguarderà mezzi e strumenti per mitigare gli effetti dell’aumento del prezzo dell’energia. Le aree sono simili a quelle già trattate nel passato, bollette, accise su benzina e gasolio, ma anche interventi proporzionati alla ricchezza e al reddito dell’individuo. Le cose ancora in valutazione. La determinazione del governo c’è, ..

Il commercio si consolida, ma l’inflazione taglia le vendite alimentari. In particolare, per i piccoli negozi del comparto, che hanno registrato un crollo in volume delle vendite del -5,6% da inizio anno.

Così l’ufficio Economico Confesercenti.

Il dato odierno sul commercio al dettaglio del mese di maggio diffuso dall’Istat conferma la ripartenza del comparto non alimentare, che segna un +6,8% rispetto a maggio dello scorso anno. Anche l’online, dopo alcuni mesi di stasi, torna a correre (+15%).

L’alimentare, invece, trova nella crescita dei prezzi un fattore critico, che erode gli incrementi delle vendite in valore: ad un aumento tendenziale del 4,5% di acquisti a prezzi correnti, infatti, corrisponde una flessione di quasi 3 punti in volume, la quinta consecutiva.

L’aumento generalizzato dei prezzi dei beni alimentari sta dunque mettendo in difficoltà i bilanci delle famiglie, e con essi le imprese della distribuzione, che vedono ridursi le loro vendite in termini reali. Anche l..

Introdotto nuovo sistema di certificazione attività formative Per garantire un sistema efficace di attività formative 4.0 e sviluppare nuove competenze digitali tra i lavoratori è riconosciuto alle imprese un credito d’imposta potenziato fino al 70% per le piccole e al 50% per le medie, nel caso in cui questi servizi siano eseguiti da soggetti certificati dal Ministero dello Sviluppo economico.
E’ quanto stabilisce il decreto attuativo firmato dal ministro Giancarlo Giorgetti che rende operativo il nuovo regime fiscale agevolativo sulla formazione 4.0 – previsto nel Decreto legge “Aiuti” – al fine di rafforzare i percorsi formativi in modo che siano coerenti alla trasformazione tecnologica dei processi produttivi e legati ai fabbisogni delle imprese nell’ambito del piano transizione 4.0.
“Sostenere gli investimenti delle imprese in formazione e crescita delle competenze digitali dei lavoratori è uno dei pilastri, insieme a innovazione e ricerca, della strategia messa in campo dal Gov..

Il Presidente nazionale Claudio Cuomo: “No a interventi spot che danneggiano l’economia turistica, serve una riflessione approfondita”

“L’emendamento al DL Aiuti sulle locazioni turistiche crea confusione tra gli operatori e incertezza sulle regole, con il rischio concreto di bloccare gli investimenti nell’extralberghiero. Non si può pensare di risolvere un problema complesso come quello dello spopolamento dei centri storici delle città d’arte con un intervento spot di questo genere”.

Così Claudio Cuomo, Presidente nazionale di Aigo Confesercenti, commenta l’emendamento al DL Aiuti che permette al Comune di Venezia di individuare i limiti massimi e i presupposti per la destinazione degli immobili residenziali ad attività di locazione breve.

“L’obiettivo, in teoria, è frenare lo spopolamento del centro storico di Venezia. Un problema complesso, che sarebbe ingiusto – ed evidentemente riduttivo – ricondurre alle sole locazioni brevi. Una stretta di questo genere non farà altro che cr..

Le famiglie e le imprese italiane, in particolare quelle più piccole, hanno mostrato fino ad oggi grande capacità di resilienza – anche grazie gli interventi dei Governi a sostegno dei redditi e per contenere le tensioni sui prezzi – prima con la pandemia ed ora con le nuove incertezze dovute al contesto internazionale ed al riacutizzarsi della crisi sanitaria. Ma il quadro mostra più ombre che luci e lo scenario resta nel complesso fortemente incerto, con l’inflazione in corsa libera che erode il potere d’acquisto delle famiglie ed accresce le disuguaglianze.

Così Confesercenti, in una nota, commenta la presentazione del Rapporto Annuale 2022 dell’Istat alla Camera.

Accanto alla ripresa recente dell’occupazione, trainata dal lavoro dipendente a termine, l’Istat ricorda il crollo registrato nel 2020-21, soprattutto per la componente del lavoro indipendente. Tra i settori produttivi i servizi, ed in particolare il turismo, sono ancora ad un livello inferiore di attività rispetto al 20..