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Il Documento Programmatico di Bilancio: attività economica si riprenderà solo dal secondo trimestre “L’Italia è sulla strada della recessione, che perdurerà fino al primo trimestre del 2023. Dopo di che le previsioni – a legislazione vigente – si attendono un rialzo”. E’ quanto scritto nella bozza del DPB, il Documento programmatico di bilancio, varato ieri dal Consiglio dei ministri e diffusa oggi dalla stampa.
“Nello specifico – si legge – le valutazioni interne più aggiornate indicano una variazione leggermente negativa del Pil nel terzo trimestre”. Una riduzione che è “risultato di una contrazione congiunturale del valore aggiunto dell’industria manifatturiera e delle costruzioni”. Una variazione “solo parzialmente compensata da un incremento dei servizi”. Per il quarto trimestre, il documento prevede “una lieve contrazione del Pil in termini reali, attribuibile in primis al settore industriale”.
“L’andamento previsto per la seconda metà di quest’anno – si legge – crea un trascin..

Al termine della riunione, il Presidente Draghi ha rivolto ai Ministri e ai Sottosegretari un sentito ringraziamento per il lavoro svolto invitandoli ad agevolare una transizione ordinata con il prossimo Governo Il Consiglio dei Ministri si è riunito lunedì 10 ottobre 2022 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.
Il CdM ha:
approvato il Documento Programmatico di Bilancio per il 2023. In linea con l’approvazione della Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza, che si limita all’analisi delle tendenze in corso e alle previsioni tendenziali per l’economia e la finanza pubblica italiane, il Documento include le principali linee di intervento a legislazione vigente e i relativi effetti sugli indicatori macroeconomici e di finanza pubblica per il prossimo anno; su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando e del Ministro della ..

Trasmessa alle Camere la seconda Relazione sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Secondo quanto si evince dalla seconda Relazione sullo stato di attuazione del Pnrr, trasmessa dal Governo alle Camere, l’esecutivo Draghi ha già incassato dal Pnrr nell’agosto 2021 e nell’aprile 2022 45,9 miliardi. Altri 21 miliardi sono in arrivo per avere realizzato tutti i 45 obiettivi del primo semestre 2022. La prossima tranche prevede a fine anno ulteriori 19 miliardi, ma andranno realizzato tutti i 55 obiettivi previsti dal piano.
Nel primo semestre 2023 sono previsti stanziamenti per 16 miliardi (27 obiettivi); nel secondo semestre 2023 18miliardi (69 obiettivi).
Complessivamente a giugno 2026 il Pnrr, se verranno realizzati tutti gli obiettivi, erogherà191,5 miliardi di euro.
“Entro il secondo semestre 2022 – si legge nella relazione del Governo – dovranno essere realizzati 55 risultati (39 traguardi e 16 obiettivi), ai quali è collegata una rata di 21,8 miliard..

Trasmessa alle Camere la seconda Relazione sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Secondo quanto si evince dalla seconda Relazione sullo stato di attuazione del Pnrr, trasmessa dal Governo alle Camere, l’esecutivo Draghi ha già incassato dal Piano nazionale Ripresa e Resilienza nell’agosto 2021 e nell’aprile 2022 45,9 miliardi. Altri 21 miliardi sono in arrivo per avere realizzato tutti i 45 obiettivi del primo semestre 2022. La prossima tranche prevede a fine anno ulteriori 19 miliardi, ma andranno realizzati tutti i 55 obiettivi previsti dal piano.
Pnrr: la relazione Nel primo semestre 2023 sono previsti stanziamenti per 16 miliardi (27 obiettivi); nel secondo semestre 2023 18 miliardi (69 obiettivi). Complessivamente a giugno 2026 il Pnrr, se verranno realizzati tutti gli obiettivi, erogherà 191,5 miliardi di euro.
“Entro il secondo semestre 2022 – si legge nella relazione del Governo – dovranno essere realizzati 55 risultati (39 traguardi e 16 obiet..

L’Agenzia delle entrate ha pubblicato la circolare sulle novità che hanno interessato la cessione o lo sconto in fattura dei bonus edilizi dopo la conversione in legge dei decreti Aiuti (Dl n. 50/2022) e Aiuti-bis (Dl n.115/2022).
Con la circolare n. 33/E, vengono in particolare forniti chiarimenti sulla cessione dei crediti ai “correntisti” e ulteriori precisazioni in merito agli “indici di diligenza”, già elencati nella circolare n. 23/E dello scorso giugno, nonché rese specifiche indicazioni a seguito delle modifiche apportate al Superbonus dal decreto Aiuti.
Con l’occasione, l’Agenzia ha inoltre fornito le istruzioni per la gestione di eventuali errori nella comunicazione per l’esercizio delle opzioni di sconto in fattura e cessione del credito.
I chiarimenti sulla responsabilità solidale di fornitore e cessionario Il documento di oggi fornisce chiarimenti sulla disciplina della responsabilità solidale del fornitore che ha applicato lo sconto in fattura e del cessionario del cre..

La corsa degli energetici continua a spingere i prezzi e ad erodere la capacità di spesa degli italiani. Che si avviano a perdere, nella sola seconda metà del 2022, -12,1 miliardi di potere d’acquisto, circa 470 euro in meno a famiglia in soli sei mesi. A stimarlo l’Ufficio economico Confesercenti.

Inflazione a livelli massimi in autunno. Il peggioramento è dovuto, in primo luogo, agli aumenti record registrati dai prezzi dell’energia nel corso dell’estate. Aumenti che si scaricheranno proprio sulle bollette autunnali, portando l’incremento dei prezzi ai livelli massimi dell’anno: il tasso di inflazione salirà nella media dei prossimi tre mesi ad almeno il 9,1%, oltre mezzo punto in più rispetto al già elevato dato del periodo estivo (+8,4%) e tre punti in più nel confronto con il periodo primaverile.

L’impatto su risparmi e consumi. Per contrastare questo prolungato aumento dei prezzi, le famiglie hanno utilizzato fino ad ora i propri risparmi, scesi già nel trimestre primaverile di..

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto ministeriale Riscaldamenti. Con la pubblicazione, il decreto entra ufficialmente in vigore. La misura, che definisce i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale e la riduzione di 1°C dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati, come previsto dal Piano di riduzione dei consumi di gas naturale, consta di quattro articoli, nello specifico:
1 – Reca le speciali modalità di funzionamento degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale nella stagione invernale 2022-2023 e le relative esenzioni. In particolare, riduce di 15 giorni il periodo di accensione e di 1 ora la durata giornaliera di accensione degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale. Il testo specifica inoltre le diverse esenzioni in relazione alle limitazioni relative alla durata complessiva di accensione, alla durata giornaliera, e alla riduzione d..

L’inflazione e il caro bollette tagliano le vendite. Nonostante il buon andamento della stagione turistica, ad agosto i dati Istat riportano un forte flessione dei volumi di vendita, sia in confronto a luglio che allo stesso mese dello scorso anno. Una caduta che anticipa un’ulteriore contrazione, più marcata, che le attività commerciali ci stanno segnalando anche per settembre ed i primi giorni di ottobre.

Così Confesercenti.

L’inflazione al consumo sta, purtroppo, facendo il suo lavoro: le famiglie spenderanno di più, fino a quando sarà possibile, per avere una quantità di beni che diminuisce, mentre l’esplosione delle bollette fa diminuire gli acquisti anche nell’extra-alimentare: in questo caso, ma solo per ora, probabilmente beni durevoli.

Se continua così, però, tutti i consumi verranno interessati: i recenti dati Istat sul risparmio delle famiglie hanno mostrato come queste abbiano eroso, nel secondo trimestre, già oltre 2 punti di propensione al risparmio per mantenere un..

A partire dal mese di novembre l’Opec+ taglierà la produzione di due milioni di barili al giorno. La prossima riunione è stata fissata a dicembre alla luce del fatto che i meeting si terranno non più ogni mese ma ogni due mesi.
“La decisione – si legge nel comunicato finale – è stata presa alla luce dell’incertezza che circonda le prospettive economiche e del mercato petrolifero globale e della necessità di migliorare le linee guida a lungo termine per il mercato e in linea con l’approccio vincente di essere proattivi”.
Per quanto riguarda le riunioni, quella del Comitato di monitoraggio ministeriale congiunto (JMMC) si terrà ogni due mesi mentre la ministeriale Opec e non Opec (ONOMM) ogni 6 mesi.
Il Comitato (JMMC) potrà tenere riunioni aggiuntive o richiedere una riunione ministeriale OPEC e non OPEC in qualsiasi momento per affrontare gli sviluppi del mercato, se necessario.
Il taglio della produzione di petrolio annunciato oggi dall’Opec+, il cartello dei paesi produttori di g..

Sale la pressione fiscale in Italia. Nel secondo trimestre 2022, ha raggiunto il 42,4%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo ha rilevato l’Istat nella nota trimestrale sui conti della P.A, sottolineando che “il potere d’acquisto delle famiglie ha registrato una flessione lieve nonostante l’impatto negativo dell’aumento dei prezzi. Il tasso di risparmio delle famiglie è diminuito di 2,3 punti percentuali, attestandosi tuttavia ancora su livelli più alti rispetto al periodo pre-pandemico”.
Complessivamente – ha aggiunto l’Istituto di statistica – nei primi due trimestri del 2022 le AP hanno registrato un indebitamento netto pari al -6,0% del Pil, in miglioramento rispetto al -10,0% del corrispondente periodo del 2021. Nei primi sei mesi del 2022, in termini di incidenza sul Pil, il saldo primario e il saldocorrente sono risultati negativi, pari rispettivamente a -1,7% (-6,4% nello stesso periodo del 2021) e -2,0% (-4,3% nel corrispond..