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“Molto bene il Ministero del Turismo sulla riforma del settore delle guide turistiche. Aspettavamo una nuova legge da 10 anni e il testo illustrato quest’oggi raccoglie molte delle istanze presentate in questi anni dalla nostra categoria. Dalla questione dei controlli e delle sanzioni alla corretta definizione degli ambiti in cui una guida può operare al fine di tutelarci contro l’abusivismo dilagante e le piattaforme on line. Un grande passo in avanti nella giusta direzione”.

Così Micol Caramello, Presidente nazionale di Federagit, l’associazione che riunisce le guide e gli accompagnatori turistici di Confesercenti, al termine dell’incontro tra il Ministro del Turismo Daniela Santanchè e le associazioni di categoria.

“Il Ministro Santanchè ha dimostrato grande disponibilità mettendosi al fianco di noi operatori. Siamo sulla buona strada per una riforma necessaria a ridare dignità alla professione di guida, una professione fondamentale per la promozione delle nostre destinazioni turi..

Via libera definitivo dell’Aula della Camera al decreto legge Milleproroghe. Il testo, passato con la fiducia in entrambi i rami del Parlamento, è stato definitivamente approvato a Montecitorio con 142 voti a favore, 90 contrari e quattro astenuti.
Il testo che esce dal Parlamento oggi è quello uscito dal Senato, di cui ripercorriamo le principali novità:
SPIAGGE Uno degli argomenti che ha maggiormente impegnato l’esame del dl Milleproroghe in Senato è stato quello della proroga delle concessioni balneari, su cui pende il rischio di una infrazione europea. Dopo lunghe settimane di confronto tra Governo, Commissione europea e maggioranza al suo interno, sono stati approvati tre emendamenti che hanno sostanzialmente dato più tempo (fino a luglio 2023) al Governo per approvare il dlgs con la mappatura delle nostre coste; prorogato le attuali concessioni fino al 31 dicembre 2024, con possibilità di ulteriore proroga fino al 31 dicembre 2025 se le gare non potranno essere svolte; istituit..

Lo rende noto l’Inps che spiega che la prima finestra utile è il 1 aprile 2023, per requisiti al 31/12/2022 Via alle domande all’Inps per ottenere la pensione con Quota 103, ovvero con almeno 62 anni di età e 41 di contributi.
L’Istituto con un messaggio comunica che il sistema di gestione delle domande di pensione è stato implementato per consentire la presentazione dell’istanza di pensione anticipata flessibile prevista dalla legge di Bilancio.
Le finestre La prima finestra utile per l’uscita è al 1 aprile 2023 per il settore privato in caso di requisiti ottenuti al 31 dicembre 2022 e il 1 agosto 2023 per i dipendenti pubblici.
La finestra mobile per chi ha ottenuto i requisiti da gennaio 2023 è di tre mesi per il privato e sei per il pubblico (ma comunque con la prima finestra ad agosto).
Le domande Le domande di prestazione per Quota 103 possono essere presentate direttamente dal sito internet www.inps.it, accedendo tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di ..

In presenza di determinate condizioni come cambiamento della disabilità o la separazione dei genitori va ripresentata la domanda
“Qualora sussistano determinate condizioni come la separazione dei genitori o un cambiamento nella condizione di disabilità di un figlio è necessario, presentare una nuova domanda per l’Assegno unico e universale (Auu)”. E l’operazione va effettuata entro il 28 febbraio. È quanto si legge in un articolo di FiscoOggi, il giornale on line dell’Agenzia delle Entrate. Questo perché come si legge nel pezzo, altrimenti l’Inps continuerà ad erogare gli importi automaticamente in continuità con il passato. A situazione invariata, quindi, non bisogna presentare una nuova domanda di assegno per continuare a ricevere il beneficio anche nel nuovo anno. Nella circolare n. 132 del 15 dicembre 2022 l’Inps ha precisato che sussiste sempre l’onere di presentare la nuova Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) per l’anno 2023 per ottenere da marzo gli importi più elevati dell’A..

L’inflazione si conferma ancora elevata, collocandosi al 10% rispetto allo scorso anno, nonostante il lieve ritocco verso il basso sulle stime preliminari ed il discreto rallentamento rispetto al mese di dicembre. Così Confesercenti, in una nota, commenta i dati diffusi da Istat sull’inflazione di gennaio.

Molto probabilmente, come ci dicono tutte le previsioni, quest’anno dovremmo assistere ad una decisa riduzione dell’inflazione – che in sostanza dovrebbe essere dimezzata con una variazione dell’indice dei prezzi tra il 5 e 6% all’incirca – grazie al rientro dei prezzi energetici ed alla linea dura della Bce per frenarla: per tornare al livello obiettivo vicino al 2%, però, bisognerà attendere il 2025.

Sul 2023 pesano, dunque, ancora molte incognite: si tratta, perciò, di capire se l’evolvere del conflitto russo-ucraino, con l’ulteriore deterioramento delle relazioni internazionali, non crei ulteriori tensioni da un lato e se la forte e decisa iniziativa della Banca centrale europe..

Il Pil dell’area Ocse è aumentato dello 0,3% su base trimestrale negli ultimi tre mesi del 2022, in frenata rispetto alla crescita dello 0,4% segnata nel trimestre precedente. “I tassi di crescita trimestrali dell’Ocse”, si legge in una nota dell’organizzazione parigina, “sono rimasti deboli per tutto il 2022 in un contesto di inflazione elevata e tassi di interesse in aumento”.
Nel quarto trimestre del 2022 Il Pil dell’Ocse ha superato il livello pre-pandemia (quarto trimestre 2019) del 3,8%. Le prime stime sulla crescita annuale del Pil indicano che l’attività economica ha continuato a crescere nell’area nel 2022 (+2,9%), ma a un ritmo più moderato rispetto al 2021 (+5,7%), quando le economie si stavano riprendendo dall’impatto immediato della pandemia di Covid. Tra i Paesi del G7 il Regno Unito ha registrato la crescita annuale più elevata nel 2022 (4,0%), seguito dall’Italia (3,8%) e dal Canada (3,6%), mentre il Giappone ha registrato l’andamento più lento (1,1%). Tra gli altri Pa..

Istituiti 45 codici tributo da utilizzare nel caso in cui i destinatari delle comunicazioni di irregolarità, inviate dalle Entrate sulla base dell’articolo 36-bis del Dpr n. 600/1973, intendano versare solo una parte di quanto complessivamente richiesto con il modello F24 allegato alla stessa comunicazione.
Lo rende noto la la risoluzione n.9 /E del 20 febbraio 2023 dell’Agenzia delle Entrate.
Di seguito i codici tributo di nuova istituzione. “Per agevolare i contribuenti ad individuare l’esatta codifica nella tabella – si legge nella Risoluzione – in corrispondenza dei codici tributo di nuova istituzione (prima colonna), è riportato il codice tributo già istituito (seconda colonna), utilizzato per il versamento spontaneo”.
Codici tributo per versamenti ai sensi dell’articolo 36-bis del
D.P.R. n. 600/1973 Codice tributo per versamento spontaneo “984f” – ART. 36-BIS D.P.R. 600/73 – Credito d’imposta “prima casa under 36” – art. 64, c. 7, DL n. 73 del 2021 – IMPOSTA 6928 “985f” – ART…

Il pericolo hacker preoccupa (e coinvolge) sempre di più le piccole e medie imprese italiane. Una su quattro è stata colpita da problemi relativi alla sicurezza informatica (26%), e il 52% destinerà nell’anno in corso risorse per la messa in sicurezza dei propri dati, per un investimento complessivo di quasi 470 milioni di euro.

È quanto emerge da un sondaggio condotto da SWG per Confesercenti sulle PMI tra i 10 ed i 50 dipendenti, a due settimane dagli attacchi dei pirati informatici che nel mese di febbraio hanno colpito l’Italia.

Un problema che riguarda sempre di più anche le attività economiche. La progressiva digitalizzazione del terziario ha portato infatti quasi la totalità delle imprese intervistate – il 97% – ad adottare uno o più sistemi informatici: il 90% ha un sistema di posta elettronica gestito internamente, il 73% ha un sito web, mentre il 61% si avvale di un software o piattaforma gestionale interna. Un ulteriore 35% mette a disposizione dei clienti una rete Wi-Fi p..

Adeguare normativa italiana Tax Free Shopping a resto d’Europa
Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha incontrato a Roma i vertici delle più importanti aziende del Tax Free Shopping. Nel corso dell’incontro, secondo quanto fa sapere il ministero del Turismo in una nota – è stata evidenziata la necessità di modificare l’attuale normativa in materia di sgravio dell’Iva sugli acquisti dei turisti internazionali, adeguando la soglia economica minima per accedere al servizio (ferma alle vecchie 300 mila lire, pari ad euro 154,95) alla media degli altri Paesi europei.
Oggi l’Italia è infatti il Paese con la soglia Tax Free più alta in Europa, mentre gli altri Stati membri l’hanno ridotta o, in alcuni casi, addirittura azzerata utilizzando il sistema come leva competitiva e attrattiva nei confronti dei flussi turistici extra-europei. La revisione della soglia minima di spesa del Tax Free Shopping rappresenta un’opportunità unica per la promozione del Made in Italy, in particolare per..