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Il sondaggio: gli spazi all’esterno piacciono ai consumatori, il 60% li userebbe anche d’inverno. “Serve intervento: a dicembre scade la proroga, un tavolo su due è a rischio”
Posti all’aperto e dehors convincono gli italiani. L’aumento di tavoli e spazi attrezzati all’esterno di ristoranti, bar, pub e altri pubblici esercizi riscuote largo consenso tra i consumatori: tre italiani su quattro – il 75% – lo ritengono un fatto positivo, a fronte di un 25% circa che ha un giudizio negativo. È quanto emerge da un sondaggio condotto da SWG per Fiepet, l’associazione dei pubblici esercizi Confesercenti, su un panel di mille soggetti maggiorenni residenti in Italia.

La spinta della pandemia. La rete italiana dei pubblici esercizi ha sempre previsto spazi fuori dal locale per il consumo, grazie anche al fattore climatico che, in alcune zone del Paese, garantisce temperature miti per gran parte dell’anno. La quantità di posti all’esterno – dai dehors più strutturati ai semplici tavolini all’ape..

Precompilata anche per partite Iva. Istituito il Garante nazionale del contribuente, con un ampliamento delle funzioni rispetto all’attuale Garante del contribuente

Il Consiglio dei Ministri si è riunito lunedì 23 ottobre 2023, alle ore 15.56, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Tra gli altri provvedimenti all’ordine del giorno:

RIFORMA FISCALE
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato, in esame preliminare, due decreti legislativi di attuazione della legge 9 agosto 2023, n. 111, con la quale è stata conferita delega al Governo per la revisione del sistema tributario.

1. Modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente (decreto legislativo – esame preliminare)
Il decreto dà attuazione alla delega relativa alla revisione dello Statuto dei diritti del contribuente e all’applicazione in via generalizzata del principio del contraddittorio.

Il testo precisa che le disposizioni de..

Aprire un negozio, una missione sempre più impossibile. Caro-vita, rallentamento dei consumi e concorrenza della grande distribuzione e del web non accelerano solo le chiusure di imprese nel commercio, ma fanno crollare anche le nuove nascite. Per il 2023 si stima che abbiano tirato su la saracinesca per la prima volta solo poco più di 20mila attività nel comparto, l’8% in meno del 2022 e il numero più basso degli ultimi dieci anni: nel 2013 erano state oltre 44mila, più del doppio. A stimarlo è l’Osservatorio Confesercenti, sulla base di elaborazioni dei dati camerali.

Una crisi di denatalità che ha falcidiato il tessuto commerciale e che, senza un’inversione di tendenza, è destinata a continuare: secondo le nostre stime, il numero annuale di iscrizioni di imprese nel commercio dovrebbe scendere a poco più di 20mila già quest’anno, per arrivare a circa 11mila nel 2030.

I comparti. Il crollo delle nascite riguarda quasi tutte le tipologie di commercio in sede fissa, con cali particol..

Di seguito, a cura dell’ufficio Tributario Confesercenti, le principali disposizioni di carattere fiscale contenute nel Decreto legge del 18 ottobre 2023 n. 145, a seguito della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 244 del 18 ottobre 2023.

Lo stesso è in corso di conversione in Legge e le relative disposizioni sono quindi suscettibili di modifiche e/o integrazioni.

Articolo 4 (Rinvio del versamento della seconda rata di acconto delle imposte dirette)
La disposizione prevede che limitatamente al periodo d’imposta 2023, le persone fisiche titolari di partita IVA che nel periodo d’imposta 2022 abbiano dichiarato ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170.000 euro, potranno effettuare il versamento della seconda rata di acconto dovuto in base alla dichiarazione dei redditi:

entro il 16 gennaio 2024 in un’unica soluzione;
oppure in cinque rate mensili di pari importo, a decorrere dal mese di gennaio, con scadenza 16 gennaio 2024, 16 febbraio 2024, 16 marzo 2024, 16 aprile 2..

L’Istat conferma: il caro-vita gela i consumi degli italiani, costringendo le famiglie a spendere di più per acquistare di meno. Nel 2022 la spesa delle famiglie è cresciuta dell’8,7% in valori correnti, ma l’aumento è un ‘effetto ottico’ dovuto all’aumento dei prezzi: al netto del tasso di inflazione – che lo scorso anno ha raggiunto l’8,7% – i consumi sono rimasti fermi. La corsa dei prezzi, dunque, ha inciso pesantemente sui consumi e sul potere d’acquisto delle famiglie, in particolare quelli più deboli, e continuerà a pesare anche nell’anno in corso.

Così Confesercenti in una nota.

La polarizzazione tra le famiglie consumatrici – come sottolinea anche l’Istituto di statistica – è evidente: il 50% di esse non ha speso più di 2.197euro. Inoltre, di fronte ad un così elevata corsa dei prezzi, i nuclei familiari hanno reagito sia attingendo ai risparmi accumulati durante la crisi sanitaria dovuta al Covid (con il tasso di risparmio salito al 15,6% nel 2020) sia – e si tratta del 30%..

“Fisco, aggiornate, con il provvedimento direttoriale del 17 ottobre 2023, le specifiche tecniche per l’attivazione delle deleghe agli intermediari, finalizzate all’utilizzo dei servizi di fatturazione elettronica messi a disposizione dall’Agenzia, per conto dei deleganti. L’intervento, che modifica il precedente provvedimento del 5 novembre 2018 (vedi “Servizi per fattura elettronica: nuovo modulo per le deleghe”) si è reso necessario dopo l’estensione dell’obbligo della fatturazione elettronica ai forfetari, disposta dal Dl n. 36/2022″.

Ne dà notizia FiscoOggi, il giornale on line dell’Agenzia delle Entrate che spiega: “L’estensione ha aperto la via alla possibilità di utilizzare, in assenza della dichiarazione Iva, ulteriori elementi riscontro desumibili dalla dichiarazione dei redditi presentata dal delegante nell’anno solare precedente a quello di conferimento/revoca della delega”.

“Quando la delega è comunicata dall’intermediario in modalità telematica, a garanzia dell’effettiv..

Quaresmini: “Insieme dobbiamo progettare con efficacia le strategie di integrazione che rendano ancora più stretto il legame tra turismo, cultura e commercio”

La Presidente nazionale Confesercenti Patrizia De Luise ha partecipato a Brescia all’Assemblea Confesercenti della Lombardia Orientale dal titolo: “Le città vivono: commercio, turismo e cultura. Insieme verso la rigenerazione urbana”.

In apertura dell’Assemblea la Presidente della Confesercenti della Lombardia Orientale Barbara Quaresmini ha spiegato: “Siamo voluti partire dall’esperienza di Bergamo e Brescia Capitale italiana della cultura per ragionare su quanto commercio, turismo e cultura siano importanti per rendere vive le nostre città e su quanto siano fattori strategici nei processi di rigenerazione urbana. Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura ha dato un evidente impulso alla vitalità del capoluogo Brescia e non solo. L’iniziativa ha dato un’oggettiva spinta al turismo e a fine anno dovremmo chiudere con un ..