L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) dell’Italia, al lordo dei tabacchi, ha registrato una diminuzione dello 0,5% su base mensile e un aumento di 0,7% su base annua, da +1,7% nel mese precedente.
A comunicarlo è Istat che ha rivisto al ribasso le stime preliminari (+0,8%), tornando a livelli prossimi a quelli del febbraio 2021 (+0,6%). La decelerazione del tasso di inflazione si deve prevalentemente ai prezzi degli Energetici, sia non regolamentati (da -17,7% a -22,5%) sia regolamentati (da -31,7% a -34,9%), e, in misura minore, al rallentamento degli Alimentari lavorati (da +7,3% a +5,8%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,5% a +4,6%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +4,0% a +3,5%). Tali effetti risultano solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi degli Alimentari non lavorati (da +4,9% a +5,6%).
L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi e quella al netto dei s..