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“La regolamentazione delle recensioni online, come ribadiamo da tempo, è assolutamente necessaria e non più rinviabile, per questo condividiamo pienamente le parole del ministro Santanchè in merito”.

Così, in una nota, Vittorio Messina presidente di Assoturismo.

“Nell’era della reputation economy, governare efficacemente questi processi, valorizzando le opportunità e riducendo le criticità, deve essere una priorità. Certamente, infatti, lo sviluppo del nostro turismo e delle imprese del comparto passa anche dalla gestione intelligente dei servizi di recensione, strumenti oggi più che mai utili sia per i clienti che decidono l’acquisto di un prodotto o di un servizio in rete, che per le attività imprenditoriali che possono sfruttare la forza propulsiva dei commenti online per migliorare ed accrescere la propria reputazione e visibilità. Ma è fondamentale garantire la trasparenza e l’affidabilità delle recensioni evitando il far west, a favore sia dei clienti/turisti che degli operator..

La 45ma edizione di Sigep-the dolce world expo, il Salone internazionale di gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè di Italian exhibition group, in programma dal 20 al 24 gennaio al quartiere fieristico di Rimini, sarà l’occasione per dare il via al countdown alla dodicesima edizione della Giornata europea del gelato artigianale, che si celebra in tutto il Vecchio Continente (e non solo) il 24 marzo di ogni anno.

Istituito dal Parlamento europeo nel 2012, il Gelato day è un’importante occasione per celebrare e valorizzare il gelato artigianale, prodotto amatissimo in tutto il mondo e che rappresenta un’importante filiera economica, confermando che l’amore per il gelato artigianale non conosce crisi.

Il gelato artigianale è un prodotto diffuso in tutto il mondo, ma in Europa è in assoluto protagonista. Il Vecchio Continente è leader sia per numero di gelaterie – ben 65 mila, che impiegano circa 300 mila addetti – sia per consumi, con in primis Italia (39 mila punti v..

Previsto un nuovo incentivo per le mamme lavoratrici, mentre sono state abolite alcune agevolazioni come il bonus occhiali e acqua potabile
Anche nel 2024 i contribuenti italiani potranno beneficiare di diversi bonus e incentivi per oltre due miliardi di euro tra edilizi e no, secondo quanto riportato anche oggi dal Corriere della Sera e da altre fonti, nei giorni scorsi.

Mentre si darà il benvenuto a una new entry, ossia il bonus mamme lavoratrici, gli italiani dovranno dire addio al bonus occhiali, al bonus acqua potabile, a quello per il decoder e per le case green. Cambia anche il bonus mutui under 36 anni e la 18 App diventa la Carta cultura o Carta merito.

Infine, stop al trimestre anti inflazione, iniziativa avviata lo scorso 1 ottobre dal Governo per calmierare i prezzi al dettaglio e sostenere il potere d’acquisto delle famiglie.

I bonus
Mamme lavoratrici
Costerà 570 milioni di euro e prevede una decontribuzione, per circa 800mila soggetti, che comporterà un vantaggio retri..

“Siamo in una fase di rallentamento dell’economia”

“Prevediamo che il 2023 si sia chiuso con una crescita del Pil fra lo 0,6 e lo 0,7 e nel 2024 sarà sotto l’ 1% per poi passare all’ 1% nel 2025”. Queste le parole del governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta durante l’intervento all’Abi, “L’ inflazione in Italia è sotto controllo – prosegue – è tornata stabilmente sotto il 2% e si prevede che rimanga in media sotto questa soglia nel prossimo triennio. Tre anni che sono l’orizzonte in cui la Bce calibrai suoi interventi”. Il governatore aggiunge: “prevediamo qualche ripresa dei salari”.

E ancora Panetta sulle banche centrali: “Il motivo principale del rallentamento dell’economia europea e italiana è “la restrizione monetaria, non solo in europa ma a livello globale. “Questa è una delle fasi rare – sottolinea il governatore come negli anni 70, in cui le principali banche centrali restringono le condizioni monetarie con effetto sulla domanda globale molto forte”. Panetta ha citato..

L’inflazione rallenta, ma resta comunque a livelli storicamente alti: il 2023 si chiude con una variazione dei prezzi del +5,7%, decisamente sotto i livelli del 2022, ma comunque il secondo valore più elevato degli ultimi trent’anni. E il rischio che i prezzi tornino a salire non è ancora del tutto archiviato.

Così Confesercenti.

La frenata dell’inflazione dalla seconda metà del 2023 non dovrebbe, comunque, rappresentare un fatto episodico, soprattutto si osserva uno spegnimento delle tensioni dal lato dell’offerta: rallentano i prezzi delle materie prime, sta rientrando la situazione nelle catene di fornitura internazionale. Lo shock energetico del 2022, pur di dimensioni paragonabile a quello del 1973, non ha innescato rincorse dei prezzi né spirali prezzi-salari e ciò ha consentito di spegnere in tempi particolarmente rapidi la fiammata inflazionistica, che aveva raggiunto il suo apice proprio alla fine del 2022.

Non va tuttavia sottaciuto che quello appena trascorso è stato un a..

Ne dà notizia FiscoOggi il giornale on line delle Entrate

Terminata la fase preparatoria, debuttano in forma ufficiale, insieme alle relative istruzioni, i modelli Iva e Iva Base 24, approvati con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini.

I due modelli dovranno essere utilizzati per la dichiarazione annuale dell’imposta sul valore aggiunto relativa al 2023.

La versione bozza era dello scorso 22 dicembre.

Iva 2024, in pista la versione definitiva
Rispetto allo scorso anno i modelli Iva sono stati ritoccati in linea con le modifiche normative e per semplificarne la compilazione. In particolare, sono stati rimodulati i righi dei quadri VE e VF, mentre nel quadro VO è stata introdotta la possibilità, per le imprese oleoturistiche, di revocare l’opzione per la determinazione della detrazione Iva e del reddito nei modi ordinari.

Al debutto anche il modello Iva base 2024
Inoltre, ravvisata l’opportunità di rendere disponibile una versione semplificata..

La piattaforma è sul sito del Ministero del Tursimo

A partire da venerdì 19 gennaio 2024 alle ore 12:00 e fino alle ore 12:00 di venerdì 16 febbraio 2024 sarà attiva, a questo link https://istanze2.ministeroturismo.gov.it/, la piattaforma informatica del ministero del Turismo attraverso cui i viaggiatori e gli operatori del settore turistico e ricettivo danneggiati dagli incendi che hanno colpito la Sardegna e la Sicilia tra il 17 luglio e il 7 agosto 2023 potranno trasmettere istanza di accesso al contributo.

Questo ai sensi dell’articolo 5, comma 2, delDecreto interministeriale protocollo n. 32560/23 del 05/12/2023.

L'articolo Incendi in Sardegna e Sicilia: dal 19 gennaio disponibile piattaforma per accedere al contributo per viaggiatori e operatori settore turistico-ricettivo proviene da Confesercenti Nazionale.

La legge di bilancio 2024 ha ridotto da 90 a 70 euro l’ammontare del canone di abbonamento alla tv, per uso privato, dovuto per l’anno in corso.

Con la risoluzione n. 1/E l’Agenzia delle Entrate rende noti gli importi del canone per l’anno 2024 per le varie casistiche che possono presentarsi.

Per i cittadini per i quali l’addebito del canone avviene nella bolletta dell’energia elettrica o per i pensionati che in alternativa hanno scelto che le trattenute di pagamento avvengano direttamente sulla pensione, spetterà alle imprese elettriche e gli enti previdenziali addebitare i nuovi importi ridotti e quindi i diretti interessati non dovranno far nulla.

Gli altri contribuenti già titolari di abbonamento Tv, per i quali invece non è stato possibile l’inserimento nella fattura di fornitura elettrica, devono effettuare entro il 31 gennaio 2024 il versamento del canone dovuto per l’intera annualità, pari a 70 euro, tramite modello F24 (codice tributo TVRI).

Tra questi, ad esempio, anche i..

Taglio del cuneo e riforma del fisco ‘raddoppiano’ la crescita dei consumi. I due provvedimenti dovrebbero infatti generare quest’anno una spinta di +5,6 miliardi di euro alla spesa delle famiglie, più della metà della crescita complessiva dei consumi prevista per il 2024 (+10,9 miliardi di euro). A stimarlo è Cer per Confesercenti.

Le misure di decontribuzione e la rimodulazione delle aliquote di imposta faranno scendere la pressione fiscale di mezzo punto, dal 42,2% al 41,7%, mettendo a disposizione delle famiglie lo spazio necessario per un aumento della spesa. A seguito di tali interventi, i consumi aumenteranno nell’anno in corso dell’1%, in rallentamento rispetto al 2023, ma comunque il doppio rispetto a quanto si sarebbe registrato in assenza della legge di bilancio. In termini assoluti, la variazione è pari a +10,9 miliardi nell’anno, di cui +5,6 miliardi attribuibili ai provvedimenti della manovra: 3,1 miliardi dal taglio del cuneo e 2,5 miliardi da quello delle aliquote. Una..