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Pil Italia, +0,7% in 2024, +1,2% in 2025

In Italia l’inflazione dovrebbe passare dal 5,9% del 2023, all’1,8% del 2024, al 2,2% del 2025: è quanto si legge nelle Prospettive economiche dell’Ocse presentate oggi a Parigi.

Il Pil dell’Italia crescerà dello 0,7% nel 2024 e dell’1,2% del 2025. Le stime sull’Italia sono rimaste invariate rispetto a quelle di novembre 2023.

Il Pil mondiale passerà dal 3,1% del 2023, al 2,9% del 2024, al 3% del 2025. Nella zona del G20, il Pil passerà invece dal 3,3% del 2023, al 2,9% del 2024, per poi risalire al 3% nel 2025.

Quanto alla zona euro, dopo lo 0,5% del 2023, la crescita dovrebbe aumentare quest’anno allo 0,6% e all’1,3% nel 2025.

L’inflazione, secondo l’Ocse, nell’area del G20 passerà dal 6,3% del 2023, al 6,6% del 2024, al 3,8% del 2025.

L’organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione economica internazionale precisa che l’inflazione ”dovrebbe rientrare negli obiettivi in gran parte dei Paesi del G20 entro la fine del 2025″.

Nell’euroz..

Dal 4 al 6 febbraio l’appuntamento a Fiera Milano City

Si svolge, dal 4 al 6 febbraio prossimo presso Fiera Milano City a Milano, la nuova edizione di Bit, la Borsa Internazionale del Turismo 2024.
Il più importante appuntamento del settore a livello nazionale, mostra le migliori offerte del mercato turistico italiano ed internazionale e rappresenta il punto di incontro di massimo rilievo per gli operatori turistici, oltrechè favorire sul campo l’incontro diretto tra operatori e turisti. L’evento è infatti aperto al pubblico: molte le novità del settore presentate nel corso di numerosi workshop.

I numeri della Bit. Circa 70.000 visitatori e 2.000 aziende partecipano alla Borsa Internazionale del Turismo per promuovere l’eccellenza dell’industria turistica in Italia e nel mondo.

Parteciperà, tra gli altri, una delegazione di Assoturismo guidata dal presidente Vittorio Messina e dal coordinatore Corrado Luca Bianca.

L'articolo Al via la Borsa Internazionale del Turismo, l’eccell..

A partire dal prossimo 1° marzo potranno essere presentate le domande a valere sulla misura…

L’inflazione torna a rialzare la testa, anche per via delle tensioni internazionali che stanno iniziando ad avere un impatto sulle catene di approvvigionamento. La risalita registrata da Istat a gennaio, però, non pregiudica il processo di rientro dei prezzi in atto.

Così Confesercenti.

Come avevamo anticipato nei mesi precedenti, il clima di incertezza non poteva non avere un effetto anche sulla dinamica inflazionistica. Anche perché il processo disinflattivo in corso nella seconda metà del 2023 era senz’altro positivo, ma frutto in gran parte sia di un effetto statistico che derivava dal confronto con i mesi del 2022 di forte impennata dei prezzi, sia di un processo di rallentamento del prezzo delle commodities e, in particolare, degli energetici.

Nonostante la risalita di inizio anno, però, la rilevazione odierna è ancora in linea con un robusto rientro della dinamica inflazionistica, anche se difficilmente si raggiungerà il fatidico livello del 2% nel 2024, collocando invece p..

Sono state anche adeguate le modalità di calcolo degli energetici per la fine del mercato tutelato

Nel paniere del 2024 utilizzato dall’Istat per il calcolo degli indici dei prezzi NIC (per l’intera collettività nazionale) e FOI (per le famiglie di operai e impiegati), aumentano i prodotti elementari (1.915 prodotti elementari a fronte dei 1.885 nel 2023), raggruppati in 1.045 prodotti, a loro volta raccolti in 425 aggregati.

Per il calcolo dell’indice IPCA (armonizzato a livello europeo) il paniere comprende 1.936 prodotti elementari (1.906 nel 2023), raggruppati in 1.064 prodotti e 429 aggregati.

Lo comunica la nota dell’Istituto sull’aggiornamento del paniere.

I prodotti
I prodotti che rappresentano i cambiamenti
I prodotti entrati nel 2024 per rappresentare i cambiamenti nelle abitudini di spesa sono:

Apparecchio per deumidificazione e purificazione aria che si aggiunge agli altri prodotti del segmento Apparecchi per riscaldamento e condizionatori d’aria le cui spese sono in ..

Il via libera dell’Aula ha registrato 97 sì, 74 contrari e 2 astenuti
Il Senato ha votato la fiducia al governo sul dl energia, decreto che prevede interventi su “sicurezza energetica, fonti rinnovabili e ricostruzione dei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali”. I

Il via libera dell’Aula ha registrato 97 sì, 74 contrari e 2 astenuti.

Il testo è già stato approvato dalla Camera dei deputati.

L'articolo Dl energia: ok Senato a fiducia è legge proviene da Confesercenti Nazionale.

Quadro positivo, ma su aumento potrebbero influire demografia e labour hoarding: imprese mantengono base occupazionale per evitare problemi di reclutamento, intervenire su formazione e politiche attive

Notizie positive dal lavoro. A dicembre, per il quinto mese consecutivo, l’Istat rileva un incremento dell’occupazione complessiva. Un aumento che contribuisce alla tenuta dei redditi e, quindi dei consumi, che a loro volta hanno svolto un ruolo fondamentale per mantenere il Pil italiano su un sentiero di crescita nell’anno appena concluso.

Così Confesercenti.

Nonostante il rallentamento dell’economia, dunque, le condizioni del mercato del lavoro rimangono nel complesso solide. Anche per i lavoratori indipendenti che, seppur di stretta misura, da due anni circa fanno rilevare una ripresa: secondo le nostre stime hanno registrato un aumento di 45mila in media d’anno nel 2023, e di circa 50 mila nel 2022, dopo il crollo degli anni precedenti.

L’offerta di lavoro fatica, però, a seguire..

Il Fondo Monetario Internazionale rivede al rialzo le stime sulla crescita globale per il 2024: 3,1% nel 2024 e 3,2% nel 2025.

Le previsioni per l’anno in corso sono leggermente più alte, dello 0,2%, rispetto a quanto stimato nel World Economic Outlook dell’ottobre 2023 a causa della resilienza maggiore del previsto dell’economia negli Stati Uniti e in diversi grandi mercati emergenti, nonché delle misure fiscali attivate dalla Cina.

Pur nel contesto di una chiara tendenza alla deflazione su scala globale, che diminuisce i rischi di un ‘atterraggio duro’ e di recessione, il Fondo invita a evitare dichiarazioni di “vittoria prematura” nel contrasto all’inflazione.

I tassi di interesse, stima l’Fmi, rimarranno ai livelli attuali per la Federal Reserve, la Banca Centrale Europea e la Banca d’Inghilterra fino alla seconda metà del 2024, diminuendo gradualmente man mano che l’inflazione si avvicina agli obiettivi.

Il documento prevede inoltre che la Banca del Giappone manterrà un attegg..

Pesano tassi di interesse e tensioni internazionali, confermare sostegni ai redditi e accelerare messa a terra del Pnrr
Crescita debole, ma niente recessione. Come largamente previsto, il 2023 si chiude con una variazione del PIL positiva, ma inferiore – seppure di poco – alla previsione della Nadef, e in decisa frenata rispetto al 2022 e al 2021. A pesare sul quadro economico, oltre alla fine del rimbalzo post pandemico, un contesto internazionale segnato da tensioni e incertezze e un rialzo dei tassi di interesse di straordinaria entità, che solo da poco si è fermato ma non ha ancora invertito la rotta, influenzando pesantemente i comportamenti dei vari attori economici. Così Confesercenti.

Nonostante la frenata e il contesto mondiale particolarmente difficile, il risultato dell’ultimo trimestre fornisce però alcuni segnali incoraggianti sulla capacità di tenuta dell’economia italiana, che evita lo scivolamento tecnico in recessione e ci fa chiudere il 2023 con un lieve migliorament..