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Nel quarto trimestre del 2023 il prodotto interno lordo (Pil), corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% nei confronti del quarto trimestre del 2022. È quanto rende noto l’Istat, che nella stima completa dei conti economici trimestrali conferma la crescita congiunturale rispetto alla stima preliminare di fine gennaio. In termini tendenziali, invece, la crescita risulta in lieve rialzo rispetto allo 0,5% registrato in via preliminare.

La crescita congiunturale del Pil diffusa il 30 gennaio 2024 era stata dello 0,2% mentre quella tendenziale era stata dello 0,5%. Il quarto trimestre del 2023, sottolinea l’Istat, ha avuto tre giornate lavorative in meno del trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al quarto trimestre del 2022.

“La crescita è spiegata soprattutto dagli investimenti, dalla domanda estera netta e dalla spesa delle Amministrazioni Pubbliche che hanno fornito contrib..

La Federazione lancia un’iniziativa per raccogliere il maggior numero di adesioni per vendite di fine stagione di 30 giorni e uno slittamento rispetto alle date odierne
Salviamo i saldi di fine stazione è l’iniziativa che ha lanciato la Federazione moda Confesercenti e che punta a raccogliere il maggior numero di adesioni alla sua richiesta di periodi dei saldi della durata di 30 giorni, con uno slittamento di almeno un mese di avvio, rispetto alle date oggi previste.

Richieste che poi saranno portate al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per cambiare le regole sulle vendite di fine stagione, ormai datate 40 anni.

COME FUNZIONA LA CAMPAGNA SALVIAMO I SALDI DI FINE STAGIONE
Il volantino include un qr code che consente l’invio via mail di nome, cognome indirizzo e volendo della foto della propria vetrina.

La Fismo chiede una diffusione capillare, da parte degli imprenditori, dell’opuscolo per ricevere il maggior numero di adesioni possibile.

COSA CHIEDE LA FISMO
La Federazi..

Fra le attività rientrano anche quelle attinenti il settore alimentare, come quelle di pizzaiolo, gastronomo, rosticciere, friggitore, gelatiere, pasticciere
Nella G.U. n. 52, del 2 marzo scorso, è stato pubblicato il decreto legge 2 marzo 2024, n. 19, “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del PNRR”, che, all’art. 12, semplifica i regimi amministrativi di numerose tipologie di attività artigiane.

L’ufficio legislativo Confesercenti, in una circolare, sintetizza quanto di interesse per tali attività e spiega che l’intervento vale ad escludere l’autorizzazione, la SCIA o addirittura anche una mera comunicazione per l’avvio, la variazione, il subingresso o la cessazione di tali attività, elencate nelle tabelle (B1 e B2) allegate al decreto.

Non si tratta solo di attività relative a mestieri quali il sarto, il calzolaio, il fabbro, il vetraio, ma anche di attività come quella dell’organizzatore di corsi professionali necessari per esercitare l’attività di chef, albergatore, es..

L’Ufficio Tributario Confesercenti ha illustrato le principali misure contenute nel decreto Milleproroghe che con la pubblicazione nella G.U. n. 49 del 28 febbraio 2024 è divenuto legge.

MISURE FISCALI
ROTTAMAZIONE QUATER E RAVVEDIMENTO
Sono riaperti i termini per i pagamenti della c.d. “rottamazione-quater” (di cui all’art. 1 c.231 della Legge n. 197/2022) per i soggetti che pur aderendo all’agevolazione non hanno versato le
prime tre rate.
In particolare è differito al 15 marzo 2024 il termine di pagamento:

della prima, o unica, rata originariamente scadente il 31 ottobre 2023 e successivamente
prorogata al 18 dicembre 2023;
della seconda rata, originariamente scadente il 30 novembre 2023 e successivamente
prorogata al 18 dicembre 2023;
della terza rata in scadenza il 28 febbraio 2024.

Alla predetta nuova scadenza si applica il termine di tolleranza di 5 giorni (pertanto, il versamento delle 3 rate sarà considerato valido se effettuato entro il 20 marzo 2024).
È estesa la proroga..

Sul calo di lavoratori autonomi pesano anche le chiusure dei negozi: solo nel 2023 hanno cessato l’attività 58mila imprese del commercio al dettaglio

Frenata di inizio anno per il lavoro, che a gennaio registra 34mila occupati in meno rispetto a dicembre 2023. Una flessione trainata dal calo dei lavoratori indipendenti, che in un mese perdono 24mila unità. Un crollo sui cui pesano anche le chiusure di attività nel terziario e, in particolare, nel commercio al dettaglio.

Così Confesercenti commenta i dati Istat.

Il calo degli autonomi di gennaio conferma il trend di riduzione strutturale dell’universo dei lavoratori indipendenti, che non ha ancora recuperato – al contrario del lavoro dipendente – i livelli pre-pandemia. Una tendenza discendente aggravata dalle difficoltà dei negozi, che pagano la frenata delle vendite dovuta all’inflazione. Nel corso del 2023, hanno cessato l’attività oltre 58mila imprese del commercio al dettaglio, di cui 43mila ditte individuali, a fronte di sole 2..

Gli occupati a gennaio 2024 calano rispetto a dicembre 2023 e aumentano su base tendenziale, secondo le rilevazioni Istat che indica una riduzione di 34mila unità (-0,1%) su dicembre e una crescita di 362mila unità (+1,6%) su gennaio 2023.

L’occupazione su base congiunturale cala tra gli uomini, gli under 34, i dipendenti a termine, gli autonomi; cresce invece tra le donne e chi ha almeno 50 anni. Il tasso di occupazione scende al 61,8% (-0,1 punti). Confrontando il trimestre novembre 2023-gennaio 2024 con quello precedente (agosto-ottobre 2023), si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,4%, per un totale di 90mila occupati. A gennaio 2024 il tasso di disoccupazione è stabile al 7,2% mentre quello giovanile sale al 21,8% (+0,2 punti). In aumento anche il tasso di inattività che sale al 33,3% (+0,2 punti).

L’Istat precisa che gli gli inattivi sono in crescita (+0,5%, pari a +61mila unità, tra i 15 e i 64 anni) tra gli uomini e tra chi ha un’età compresa tra 15 e 49..

A febbraio 2024 emergono segnali contrastanti dal clima di opinione degli operatori economici. L’indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta da 96,4 a 97,0 mentre l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese scende da 97,9 a 95,8.

Lo comunica l’Istat precisando che la “fiducia delle imprese diminuisce rimanendo comunque sul livello medio degli ultimi sei mesi. La flessione è dovuta a un diffuso peggioramento della fiducia in tutti i comparti economici”.

L’indice di fiducia dei consumatori invece “continua a crescere, senza interruzioni, dallo scorso novembre e raggiunge il livello più elevato da giugno 2023”.

Per i consumatori l’Istat evidenzia “un’evoluzione positiva delle valutazioni sulla situazione personale e su quella corrente; le opinioni sulla situazione futura rimangono sostanzialmente stabili rispetto al mese scorso mentre quelle sulla situazione economica generale peggiorano”.

Più in dettaglio: il clima personale aumenta da 93,9 a 95,2 e il clima cor..

La frenata dei prezzi dà un’iniezione di fiducia ai consumatori, ma non al commercio. Le rilevazioni Istat confermano il progressivo miglioramento del clima delle famiglie, il cui indice cresce, senza interruzioni, dallo scorso novembre, in coincidenza con il rallentamento dell’inflazione. Per il commercio al dettaglio, però, febbraio resta un mese freddo, non solo dal punto vista climatico. L’indice di fiducia complessivo del comparto si ferma a 100,6: escludendo il periodo della pandemia, è il febbraio peggiore dal 2015.
Così Confesercenti.
L’energia potenziale accumulata con il prolungato miglioramento della fiducia dei consumatori, dunque, non si sta trasformando in energia cinetica per i consumi, anche a causa della ripresa del risparmio, che le famiglie tornano ad accumulare dopo averlo sacrificato per mantenere i livelli di spesa durante la fase di picco dell’ondata inflazionistica.
Un quadro difficile per le imprese del commercio al dettaglio, il cui clima di fiducia questo mes..

Maggiori livelli di protezione per esercizi commerciali e imprese grazie al collegamento dei sistemi di video-allarme con le Sale operative delle Forze di polizia

Garantire sempre maggiori livelli di protezione e sicurezza agli esercizi commerciali e alle imprese, grazie al collegamento dei sistemi di video-allarme con le Sale operative delle Forze di polizia che, in caso rapina, potranno ricevere segnalazioni e immagini in tempo reale. È l’obiettivo che ispira il protocollo quadro firmato oggi al Viminale dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, dalla Vice Presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia, Patrizia Di Dio, e dalla Presidente nazionale di Confesercenti, Patrizia De Luise.

Un accordo, di durata triennale, che verrà reso operativo su tutto il territorio nazionale grazie all’azione sinergica delle Prefetture in collaborazione con le articolazioni territoriali e di categoria delle Confederazioni.

“Un’intesa che testimonia l’attenzione del Viminale per assicurare semp..

Tra il 2023 e il 2027 il mercato del lavoro italiano avrà bisogno di quasi 4 milioni di nuovi occupati, di cui tre quarti (2,8 milioni di unità) nel settore dei servizi. Nel commercio e nel turismo la domanda sarà di oltre 760 mila occupati. Mancano però determinate professionalità con il 47% delle imprese del turismo e il 43% di quelle del commercio che segnalano difficoltà nel reperimento di nuovo personale. Soprattutto per il mismatch tra le competenze necessarie alle aziende e quelle in possesso dei candidati. Tra le professioni con maggiori tassi di fabbisogno, e al contempo anche maggiori difficoltà di reperimento, quelle della ristorazione e delle strutture ricettive (58,2%) e gli addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela (32,5%).

È quanto emerge dal report ‘Occupazione e mismatch nel turismo e nel terziario’, realizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e CRILDA – Centro di ricerca sul lavoro Carlo Dell’Aringa – per EBN – Ente bilaterale unitario del s..