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Il volume d’affari dei fiori, che ruota attorno alla settimana di commemorazione dei Defunti, sfiora i 300 milioni di euro. La spesa di media sarà sui 30 euro a famiglia: ad incidere i costi della materia prima, lievitati di quasi il 20% a causa del clima impazzito. Questo il bilancio che traccia Assofioristi Confesercenti, in occasione del 2 novembre.

“La siccità, che spesso non ha consentito di portare a buon fine i raccolti – spiega il Presidente Ignazio Ferrante – ed il maltempo di queste ultime settimane, che ha distrutto campi e serre, hanno costretto i produttori ad aumentare i prezzi, perché la quantità è poca (-33% rispetto al 2023). Un aumento che va a colpire gli acquirenti, ma che si ripercuote sui commercianti, costretti a margini ridottissimi”.

“Per noi acquistare da Paesi Bassi, Kenya, Etiopia, Ecuador significa subire ulteriori costi, sia per il trasporto, che per il mantenimento della merce – sottolinea Ferrante. Il nostro settore è messo in ginocchio, oltre che dai ..

Nuovi segnali di criticità emergono dal fronte economico: il dato odierno sull’occupazione del mese di settembre diffuso da Istat evidenzia una battuta d’arresto rispetto al mese precedente – con una flessione di 63mila unità – che va monitorata con attenzione perché, pur mantenendo una crescita rispetto all’anno precedente, si collegherebbe alla frenata in atto dell’economia nel suo complesso. Migliori, invece, i segnali provenienti dal fronte dei prezzi che spingono ad un cauto ottimismo: il dato sull’inflazione – che si è portata su valori bassissimi oscillando intorno all’1 per cento da circa un anno – nonostante una lieve risalita su base tendenziale, si colloca infatti su un livello non preoccupante.

Così Confesercenti in una nota.

La frenata degli occupati, sembra confermata dall’aumento del ricorso alla cassa integrazione da parte delle imprese, soprattutto nell’industria: se si prendono in considera­zione i primi otto mesi dell’anno e li si confronta con lo stesso periodo de..

Prenotato il 74% delle camere, aumentano visitatori stranieri. Città d’arte destinazioni preferite, atteso buon movimento anche nelle aree rurali, di collina e montane
Il meteo favorevole ‘scalda’ il turismo per il ponte di Ognissanti. Per il periodo tra oggi 31 ottobre e domenica 3 novembre risulta prenotato il 74% delle camere disponibili, per un totale di circa 4,5 milioni di presenze nelle strutture ricettive del nostro Paese.

A stimarlo è CST per Assoturismo Confesercenti, sulla base di un’indagine della disponibilità ricettiva sulle principali piattaforme delle Online Travel Agency. Il monitoraggio ha rilevato la saturazione dell’offerta nazionale disponibile per il ponte di Ognissanti, nel periodo 31 ottobre – 3 novembre.

Il tasso di occupazione per il ponte di quest’anno è di sei punti migliore di quello dello scorso anno, un dato tanto più significativo se consideriamo che il calendario della festività 2024 è meno favorevole rispetto al 2023. E che conferma il trend positivo..

L’economia italiana è in frenata, e a pochi giorni dalla diffusione del Documento Programmatico di Bilancio, i risultati di crescita indicati dal governo sembrano sempre più difficili da conseguire. A pesare, la debolezza del contributo della spesa delle famiglie, che continua a crescere a ritmi troppo lenti ed incompatibili con variazioni del Pil pari o superiori all’1%. A sostenere il Pil, ancora una volta, è il turismo, grazie al buon andamento della stagione estiva, soprattutto grazie all’incremento dei visitatori provenienti dall’estero.

Così Confesercenti commenta le stime Istat sul Pil del terzo trimestre.

Pur assumendo, infatti, una variazione positiva del Pil nell’ultimo trimestre, fatto peraltro non scontato, l’incremento del Pil 2024 non supererà lo 0,5%, esattamente la metà del valore programmatico. Anche il risultato atteso per il 2025 (+1,2%) appare ormai fuori portata, anche considerando che secondo nostre valutazioni la spinta impressa al Pil dalla legge di Bilancio s..

L’economia italiana è in frenata, e a pochi giorni dalla diffusione del Documento Programmatico di Bilancio, i risultati di crescita indicati dal governo sembrano sempre più difficili da conseguire. A pesare, la debolezza del contributo della spesa delle famiglie, che continua a crescere a ritmi troppo lenti ed incompatibili con variazioni del Pil pari o superiori all’1%. A sostenere il Pil, ancora una volta, è il turismo, grazie al buon andamento della stagione estiva, soprattutto grazie all’incremento dei visitatori provenienti dall’estero.

Così Confesercenti commenta le stime Istat sul Pil del terzo trimestre.

Pur assumendo, infatti, una variazione positiva del Pil nell’ultimo trimestre, fatto peraltro non scontato, l’incremento del Pil 2024 non supererà lo 0,5%, esattamente la metà del valore programmatico. Anche il risultato atteso per il 2025 (+1,2%) appare ormai fuori portata, anche considerando che secondo nostre valutazioni la spinta impressa al Pil dalla legge di Bilancio s..

La festa di origine nordamericana sempre più radicata in Italia, soprattutto tra i giovani. Giro d’affari superiore ai 300 milioni di euro

Halloween “strega” sempre di più gli italiani. La ricorrenza, popolare soprattutto nei paesi anglosassoni e in Nord America, si è ormai affermata anche nel nostro Paese: a celebrarla, quest’anno, sarà il 64% delle famiglie italiane, un dato in aumento sul 60% dello scorso anno, per un giro d’affari di circa 300 milioni di euro.

A stimarlo è Confesercenti sulla base di un sondaggio condotto insieme a IPSOS su un campione di consumatori italiani.

Chi festeggia. A festeggiare la notte delle streghe e delle zucche sono soprattutto i giovani tra 18 e 34 anni (71%) e gli uomini (66% contro il 61% delle donne). La nuova tradizione – importata in Italia su modello della versione nordamericana fin dai primi anni 2000 – ha fatto presa soprattutto nel Centro-Italia (dove festeggia il 68%) mentre è leggermente meno seguita nel Mezzogiorno e nelle Isole (61%)..

L’indice delle retribuzioni contrattuali orarie a settembre 2024 segna un aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente e del 3,7% rispetto a settembre 2023.

Lo comunica l’Istat, aggiungendo che nel periodo gennaio-settembre di quest’anno la retribuzione oraria media è cresciuta del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2023.

“Nel terzo trimestre del 2024, per il totale economia, la crescita delle retribuzioni contrattuali è risultata superiore a quella dei prezzi al consumo di poco più di due punti percentuali, proseguendo il graduale recupero del potere d’acquisto”, commenta l’Istat.

“Nel corso degli ultimi mesi – sottolinea l’Istat – la dinamica salariale è stata più sostenuta per il comparto privato. A settembre le retribuzioni contrattuali orarie segnano un aumento su base annua del 4,6% per i dipendenti dell’industria, del 4,1% per quelli dei servizi privati e dell’1,6% per i lavoratori della pubblica amministrazione”.

“I settori che presentano gli aumenti tendenziali più el..

“La Digital Service Tax in Italia, detta anche Web Tax, da come si delinea con la legge di bilancio approvata alcuni giorni fa, è iniqua, ingiusta e sbagliata”.

Così Claudio Varetto, presidente di Federpubblicità, l’organizzazione di Confesercenti che riunisce gli operatori pubblicitari.

L’imposta del 3% sarà applicata senza più alcun limite di ricavo a tutte le imprese che usano la rete per la pubblicità digitale su siti e social network, l’accesso alle piattaforme digitali, i corrispettivi percepiti dai loro gestori e anche la trasmissione di dati ricavati dagli utenti.

“Innanzitutto – prosegue Varetto – non si tratta di una tassa sull’e-commerce, come la maggior parte pensa. Si applica invece ai servizi digitali (siti, piattaforme, app…) e alla pubblicità online. Esisteva già precedentemente e, come era costruita, aveva una sua logica. Fino ad ora veniva infatti applicata a chi raggiungeva un determinato fatturato di milioni di euro a livello globale, di cui più di 5,5 milioni di..

Le anticipazioni di una manovra di bilancio con i margini stretti non aiutano il clima di fiducia. Dal fronte economico arrivano infatti segnali di criticità: i dati Istat di ottobre per le famiglie e le imprese segnano una battuta d’arresto, evidenziando una generalizzata tendenza al ribasso. Si evidenzia, nel complesso, una difficoltà ad intravedere una prospettiva più certa di miglioramento economico, coerente con la dinamica effettiva dei consumi ancora in rallentamento, nonostante il recupero del potere d’acquisto in atto dopo due anni di alta inflazione.

Così Confesercenti in una nota.

L’indice dei consumatori, da un lato, prosegue nel suo andamento fatto di alti e bassi. Per le imprese, come sottolinea l’Istituto di statistica, l’indice si colloca invece su un livello minimo rispetto agli ultimi quattro anni. Certamente con delle differenziazioni settoriali, ma il tono complessivo non lascia adito a dubbi rispetto al fatto che, anche per le attività economiche, il panorama ec..

La giornata ha visto la presenza del Ministro Adolfo Urso

“Commercio e servizi non solo garantiscono importanti servizi, ma danno luce, sicurezza, favoriscono la socializzazione. Presidiano il territorio e lo arricchiscono. Lo difendono. Sono argini, immaginiamoli così, contro il degrado e la disgregazione sociale. Argini senza i quali tutti noi vivremmo peggio”.

Così la Presidente Patrizia De Luise nel suo intervento al convegno nel quale è stato presentato il dossier “Commercio e servizi: Le oasi nei centri urbani”, un focus sulla desertificazione commerciale che, nell’era del digitale e dell’on line, avanza nei borghi e nelle città italiane, che si è tenuto oggi, giovedì 24 ottobre, alle scuderie di Palazzo Altieri a Roma, alla presenza del Ministro Urso.

“Servono dunque investimenti per frenare la desertificazione commerciale dell’Italia. La nostra proposta – ha concluso De Luise – è quella di istituire un Fondo per la rigenerazione urbana, dove far confluire le risorse per le m..