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Quasi 1,6 mln ricevono una pensione sotto i 500 euro e 3,6 mln sotto i 1000
“Sono circa 5,1 milioni, quasi il 34% dei pensionati, a vivere con non più di 1000 euro al mese: quasi 1,6 mln sotto i 500 euro e quasi 3,6 mln sotto i 1000. Oltre il 21% invece percepisce redditi pensionistici mensili tra i 1.000 e i 1.500 euro; il restante 45% ha redditi pensionistici oltre i 1.500 mensili con l’8% che supera i 3000 euro”.

E’ quanto si legge nella relazione Inps presentata al Parlamento.

“Resta il gap tra uomini e donne: l’importo medio delle pensioni erogate è di 1563 euro: 1.864 per gli uomini e
1.336 per le donne”.

“Assegno “significativamente differenziato” anche in base ai territori: dato il carattere retributivo della maggioranza delle pensioni attualmente corrisposte, l’importo medio è 1711 euro al centro-nord e 1410 euro al sud. Più di un terzo dei pensionati inoltre ricade nella fascia d’età tra 70 e 79 anni, ed un altro terzo dei pensionati è ultraottantenne, con netta predominan..

E’ divenuta ormai operativa l’agevolazione contributiva per aree svantaggiate denominata  “Decontribuzione Sud” di cui all’art.…

Preoccupa peggioramento consumatori

Preoccupazione crescente tra imprese per sostegni, il 20% ancora non ha ricevuto quelli già stabiliti. Troppi comparti esclusi da Dl Ristori”

E’ un clima di fiducia che, con tutta evidenza, non ha ancora assorbito i nuovi segnali negativi di risalita dell’indice di diffusione della pandemia e, di conseguenza, gli ultimi provvedimenti intrapresi dal Governo per contenerla: ancora una volta, andranno purtroppo a condizionare negativamente i comportamenti di spesa, penalizzando pesantemente in modo particolare solo alcuni settori.

E’ quanto sottolinea l’Ufficio Economico Confesercenti in merito ai dati diffusi oggi da Istat sulla fiducia di consumatori ed imprese ad ottobre.

Va sottolineato, infatti, che il questionario sul clima di fiducia è somministrato entro i primi 15 giorni del mese per i consumatori ed entro i primi 16/18 per le imprese. In entrambi i casi, dunque, le risposte non hanno potuto tener conto del peggioramento della situazione r..

Nel rispetto di tutte le misure sanitarie, la manifestazione pacifica, vuole rivendicare il ruolo centrale dei piccoli e piccolissimi imprenditori, vero motore dell’economia metropolitana

Venerdì 30 ottobre alle ore 18:00 i pubblici esercizi insieme ai commercianti, gli artigiani, le partite iva, si ritroveranno a Piazza Duomo per far sentire la loro voce.

Fermo restando l’assoluta priorità di affrontare l’emergenza sanitaria con tutte le misure ritenute necessarie, non è accettabile che l’altra emergenza, quella economica, gravi per la gran parte sulle spalle degli autonomi ormai allo stremo.

Per tale motivo Confesercenti Reggio Calabria con ImprendiSud e Apar hanno deciso di organizzare una manifestazione pacifica, rispettando tutte le prescrizioni anti-covid, per rivendicare il ruolo centrale dei piccoli e piccolissimi imprenditori, vero motore dell’economia metropolitana ma anche anello debole di un sistema che, se non verranno messe in campo misure immediate, efficaci e commisu..

Nell’allegato 1 al decreto i Codici Ateco beneficiari delle misure di sostegno

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge n. 137 del 28 ottobre 2020, il cosiddetto Decreto Ristori.

Il Decreto prevede ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Nell’allegato 1 al decreto i Codici Ateco beneficiari dei sostegni previsti dal Governo.

QUI IL TESTO INTEGRALE CON GLI ALLEGATI

IL DETTAGLIO SUI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

In rappresentanza di migliaia di imprese locali anche Confesercenti ha voluto portare solidarietà a questi operatori così duramente colpiti

Libertà, rispetto e dignità del lavoro, questo è quello che hanno chiesto centinaia di esercenti e titolari di pubblici esercizi presenti questa mattina in piazza Bra a Verona. Gli operatori hanno manifestato contro le ultime restrizioni dal governo che di fatto penalizzano fortemente le loro attività, imponendo loro di chiudere le attività entro le ore 18.

In rappresentanza di migliaia di imprese locali anche Confesercenti ha voluto portare solidarietà a questi operatori così duramente colpiti. “Siamo vicini a queste persone che dopo aver affrontato spese non indifferenti per mettere a norma i loro locali, sono qui oggi in maniera civile solo per chiedere di lavorare. Ricordo che dietro a queste imprese ce ne sono tantissime altre dell’indotto che parimenti sono in ginocchio.

Il Governo deve mettere in campo provvedimenti immediati per dare ris..

L’Associazione vuole sottolineare la continuità d’impegno a sostenere i soci e le imprese, insieme alla forte determinazione nel condurre la battaglia per farle restare in vita

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Ristori, un decreto-legge che introduce ulteriori misure urgenti per la tutela della salute e per il sostegno ai lavoratori e ai settori produttivi connesse all’epidemia da COVID-19.

Le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni riceveranno contributi a fondo perduto con la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate in relazione ai contributi previsti dal decreto “Rilancio”. Potranno presentare la domanda anche le attività che non hanno usufruito dei precedenti contributi, mentre è prevista l’erogazione automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi aveva già fatto domanda in precedenza. L’importo del beneficio varierà dal 100 per cento al 400 per cento di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività ..

Necessari interventi immediati

“Le aziende del comparto della pubblicità esterna e cartellonistica stradale sono state escluse, ad oggi, da qualsiasi forma di ristoro o credito di imposta. Imprese profondamente colpite dall’emergenza coronavirus, che, da mesi, lavorano poco o niente con perdite di fatturato stimabili in oltre il 60%”.

Così Aicap, Associazione aziende italiane cartelli e arredi pubblicitari, affiliata Confesercenti, all’indomani del Decreto Ristori che “ancora una volta, dice l’Associazione, non ha tenuto conto della nostra realtà”.

“Il Governo ci sta lasciando da soli – dichiara il Presidente Paolo Buono: non ci è stato riconosciuto alcun indennizzo, sussidio, franchigia, neppure nei tre mesi di lockdown quando, con le strade vuote, i messaggi pubblicitari erano invisibili”.

“Eppure – continua il Presidente – altri settori del nostro mondo come TV, radio e giornali, hanno ricevuto bonus sugli investimenti, arrivati nel 2020, al 50% dell’importo investito”.

Aicap c..

“L’indennizzo stanziato del governo per gli NCC bus e vetture pari al 100% di quanto ricevuto per il mese di aprile è assolutamente insufficiente”.

Così Luigi Pacilli, Presidente di Federnoleggio Confesercenti, commenta nel corso del sit-in di protesta in piazza Bocca della Verità a Roma e poi in Piazzetta Monte Citorio, i contributi a fondo perduto contenuti nel Decreto Ristori a favore delle aziende di noleggio con conducente.

“Dalla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli e dal Sottosegretario Salvatore Margiotta, che abbiamo incontrato nei giorni scorsi, ci aspettavamo di più: il contributo stanziato – sottolinea Pacilli – rispetto ad altre categorie che hanno ottenuto di più, non basta a sostenere le istanze delle nostre imprese che sono al collasso, con fatturati azzerati e con il comparto turistico, scolastico, congressuale e business fermo da marzo”.

“Dall’inizio della pandemia – conclude il Presidente – avevamo chiesto al Governo di mettere in campo i..

Paura e chiusure sono l’ennesima scure sulle nostre attività

“Lo smartworking rappresenta una minaccia che rischia di desertificare i centri storici e ha un impatto devastante sulle nostre attività: non si va in ufficio, non si partecipa a riunioni ed incontri e quindi vengono meno le esigenze strettamente legate all’immagine della persona”.

Così Chiara Pengo, Responsabile nazionale Estetiste di Confesercenti Immagine e Benessere che spiega: “questa situazione, che si protrae da marzo, riduce la socialità declinata in tutti gli ambiti della vita. La clientela, specie quella che lavora nei centri delle città, non dovendo recarsi più fisicamente al lavoro, contrae la domanda relativa ai bisogni estetici. Molti servizi vengono svolti a casa, direttamente dalle clienti. Questo si somma al fatto che a maggio, dopo il lockdown, gli aiuti arrivati alle nostre imprese sono stati insufficienti e non ci hanno permesso di ripartire con la tranquillità necessaria, perché tutte le incombenze di n..