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Alle 11.30 di giovedì 21 gennaio 2021, Confesercenti interviene in audizione presso le Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio della Camera.

Oggetto dell’audizione il disegno di legge C. 2845, di conversione del decreto – legge n. 183 del 2020 (cosiddetto Decreto Milleproroghe) recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi, di realizzazione di collegamenti digitali, di esecuzione della decisione (Ue, Euratom) 2020/2053 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, nonché in materia di recesso del Regno Unito dall’Unione europea.

IL DOCUMENTO PRESENTATO DA CONFESERCENTI IN AUDIZIONE

“Confermato calo PIL del 9%, per i ristori possibile valutare interno anno”

Il ministro dell’economica Roberto Gualtieri è intervenuto in audizione davanti alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato, nell’ambito dell’esame della Relazione al Parlamento predisposta ai sensi dell’articolo 6 della legge n. 243 del 2012 (scostamento di bilancio).

“Complessivamente – le parole di Gualtieri – sono state varate misure pari a circa il 6,6% del pil, a cui si aggiungono 300 miliardi di crediti oggetto di moratoria e 150 miliardi di prestiti garantiti. Si tratta di uno degli interventi più rilevanti d’Europa paragonabile solo a quello messo in campo dalla Germania”.

Sul PIL Gualtieri ha confermato la stima della NaDef di una caduta del 9% sui dati annuali 2020 e parlato di rischi al ribasso per la previsione programmatica 2021 per il quale si prevedeva una crescita del 6%.

“Grazie allo scostamento di bilancio – ha continuato il ministro – proseguiremo e completeremo gli interventi d..

Le linee guida a cura di Silviano Di Pinto

Imprese e accesso al credito. Su questo fondamentale tema Silviano Di Pinto, direttore Commerciale & Marketing A.T.S.- Co.Svi.G. srl, Gruppo Confesercenti Nazionale, propone uno Schema sintetico e casi pratici di operazioni garantite dal Fondo di Garanzia per le PMI.

Si tratta di alcuni consigli importanti per le imprese alla luce delle ultime novità contenute nella Legge di Bilancio 2021 in merito alla proroga della “disciplina straordinaria” fino al 30/06/2021.

LEGGI QUI IL DOCUMENTO

La nota congiunta Fipe Confcommercio e Fiepet Confesercenti

Restituire la dignità al settore dei Pubblici esercizi, attraverso un piano ben definito che conduca a una riapertura in sicurezza dei locali. Una riapertura anche graduale, purché stabile e in grado di garantire l’effettiva possibilità di lavoro a 300mila imprese, che negli ultimi 12 mesi hanno registrato circa 38 miliardi di euro di perdita di fatturato.

È questa la principale richiesta contenuta nel documento unitario presentato da Fipe-Confcommercio e Fiepet-Confesercenti al ministro per lo Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, nel corso dell’incontro che si è tenuto oggi pomeriggio, per via telematica. Un faccia a faccia fortemente voluto e richiesto dalle associazioni maggiormente rappresentative del settore dei Pubblici esercizi e che ha visto la presenza anche del viceministro Alessia Morani e dei sindacati di categoria, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.

“Nonostante gli investimenti già fatti dagli impren..

DL Ristori cambi metodo o sarà disastro

La scelta del Codice di attività economica ATECO come criterio di selezione delle imprese continua a fare danni. Un problema evidente anche nell’ultimo DPCM, che impone nuove restrizioni alle attività di bar e alle bottiglierie, ma si dimentica di minimarket, gdo e di tutti quegli esercizi per cui la somministrazione o la vendita di alcolici e bevande non è l’attività prevalente.

“Il codice ATECO è del tutto inadeguato a fornire una fotografia affidabile della realtà delle imprese”, spiega Confesercenti. “Utilizzarlo vuol dire lasciare migliaia di imprese nell’incertezza normativa, visto che possono avere un codice di attività ‘prevalente’ che non corrisponde alla totalità dei servizi offerti. Oggi, un imprenditore che abbia un bar-pasticceria con codice ATECO 56.3 – quello dei bar – deve chiudere alle 18.00. Ma i suoi colleghi con un’attività di pasticceria (codice 56.1) che offrono anche un servizio bar come attività non prevalente potranno c..

Introdotto il servizio a tutele graduali per chi non ha scelto un venditore del mercato libero

“Dal 1° gennaio 2021 è iniziato il progressivo passaggio obbligatorio dal servizio di maggior tutela al mercato libero dell’elettricità soltanto per le piccole imprese, mentre il servizio di maggior tutela proseguirà per famiglie e la generalità delle microimprese fino al 2022″.

Lo riporta il sito dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).

“Dopo ampia consultazione con gli stakeholder – si legge in una nota dell’Autorità – è stato introdotto il ‘servizio a tutele graduali’ per le piccole imprese che non hanno e nel nuovo anno non avranno ancora scelto un venditore del mercato libero. Un servizio per garantire la continuità della fornitura e lasciare il tempo necessario a scegliere l’offerta più adatta alle proprie esigenze”.

“Il servizio a tutele graduali è rivolto alle imprese titolari di punti di prelievo connessi in bassa tensione che rispondono alle caratteristi..

Il decreto è entrato in vigore il 15 gennaio

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di accertamento, riscossione, nonché adempimenti e versamenti tributari.

Il testo prevede l’ulteriore differimento, dal 31 dicembre 2020 al 31 gennaio 2021, dei termini previsti per la notifica degli atti di accertamento, di contestazione, di irrogazione delle sanzioni, di recupero dei crediti di imposta, di liquidazione e di rettifica e liquidazione, nonché degli altri atti tributari elencati dall’articolo 157 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (articolo 1).

Inoltre, si fissa al 31 gennaio 2021 il termine finale di scadenza dei versamenti, derivanti da cartelle di pagamento, nonché dagli avvisi esecutivi previsti dalla legge, relativi alle entrate tributarie e non, sospesi dall’articolo 68, comma 1, del decreto-legge 17 marzo 2020, n..

Pubblicata la versione definitiva 2021

Disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate, i modelli 2021 delle dichiarazioni 730, Certificazione Unica, Iva e 770, con le relative istruzioni.

Diverse le novità di quest’anno: Nel 730 entrano in campo il Superbonus al 110%, il trattamento integrativo per i redditi da lavoro dipendente e la detrazione per erogazioni liberali a sostegno delle misure di contrasto dell’emergenza Covid-19, mentre la nuova CU tiene conto delle novità a sostegno del lavoro e del premio previsto dal decreto Cura Italia per i lavoratori dipendenti che hanno prestato la propria attività nel mese di marzo 2020. Il modello Iva, inoltre, apre alle modifiche in tema di beni anti-Covid e alle semplificazioni in materia di dichiarazioni d’intento.

Dal Superbonus al bonus vacanze, le novità del nuovo 730 – Il nuovo modello 730, da presentare entro il 30 settembre, per pensionati e lavoratori dipendenti, tiene conto delle novità normative introdotte per l’anno d’imposta 2..

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il Dpcm del 14 gennaio 2021 contenente le misure per il contrasto e il contenimento dell’emergenza da Covid 19.

IL TESTO DEL DPCM

Ma minimarket e gdo possono vendere

Il divieto d’asporto, così come formulato nelle bozze circolanti, è un intervento gravemente iniquo. Oltre alle imprese di somministrazione senza cucina – bar, caffetterie e simili – colpisce infatti anche i negozi specializzati in bevande, come le enoteche, dove non è prevista alcuna consumazione sul posto. Un divieto quasi da proibizionismo, se non fosse che è limitato solo a pubblici esercizi e negozi specializzati: minimarket e grande distribuzione potranno infatti continuare tranquillamente a vendere bevande, anche alcoliche.

Così Confesercenti commenta le bozze di DPCM riportate dai media.

Si tratta di una stortura da correggere immediatamente, perché rende ancora più odioso un divieto che è già di difficile comprensione. Si colpisce l’asporto per colpire gli assembramenti, che comunque continueranno anche con i bar e le enoteche chiuse per decreto. A questo si aggiunge l’incertezza che, come al solito, accompagna e precede i procedimenti re..