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Il Presidente Munafò: “Non vogliamo sussidi o assistenzialismo e non andiamo da nessuno con il cappello in mano”

L’Assoturismo Confesercenti Maratea, nata in periodo di covid-19, lockdown, difficoltà di spostamenti e divieti di assembramenti, si è riunita per la prima volta in presenza, nel massimo rispetto delle vigenti normative contro la diffusione del Covid-19, alla Yumara – Le Terrazze del Gusto, di proprietà di Pierpaolo Schettino, Presidente FIEPeT Assoturismo. L’occasione è stata data, non da un convegno, non da una conferenza stampa né dai soliti spesso improduttivi bla-bla-bla, ma da un brindisi beneaugurale che tutti gli operatori turistici di Maratea, con i loro fondi, si sono voluti regalare in questo ultimo weekend di primavera con il lavoro ancora a basso regime prima che gli impegni di questa stagione estiva, sempre troppo corta, non consentano più di sottrarre alle loro attività neppure un minuto.

Da Napoli è giunto anche il saluto del Presidente Asshotel Giovanni Co..

Bene località balneari, ma continua la crisi delle città d’arte: 4mila b&b e alberghi hanno rinunciato ad aprire.
“Serve un piano dedicato”

Vita sulle spiagge, deserto – o quasi – nelle città d’arte. Le previsioni meteo favorevoli danno una spinta al turismo: per questo weekend, il primo ‘caldo’ della stagione, strutture ricettive e locazioni turistiche dovrebbero registrare 700mila presenze. Un’accelerazione incoraggiante, che però esclude le mete culturali e mette sempre più in crisi la ricettività: nelle città d’arte 4mila imprese tra b&b e piccoli alberghi hanno rinunciato ad aprire per mancanza di domanda.
È quanto emerge da un monitoraggio condotta da CST per Assoturismo Confesercenti.
Le spiagge si avviano ad essere (quasi) piene nel week end, e un po’ di movimento di turisti è atteso anche per le località della montagna e dei laghi, la situazione rimane invece più difficile per le imprese delle città d’arte italiane. Qui la dimensione della domanda straniera è ancora molto lon..

In media 2.440 euro a chi ha percepito uno dei bonus

Nel 2020, a sostegno di coloro che svolgono attività imprenditoriale, sommando i contributi dell’Inps e quelli dell’Agenzia delle Entrate, sono stati complessivamente erogati circa 8,9 miliardi. Lo indica una nota congiunta Inps, Agenzia delle Entrate e Banca d’Italia sulle misure a tutela delle attività d’impresa nel 2020. Quasi il 50% dei beneficiari ha percepito sia il bonus Inps, sia almeno uno dei contributi a fondo perduto dell’Agenzia delle Entrate (Ade); il 30% ha avuto accesso al solo bonus Inps mentre il 20% ha avuto solo i contributi Ade. Coloro che hanno percepito almeno uno dei bonus hanno ricevuto in media 2.440 euro.

Inoltre, secondo stime prudenziali riportate in uno studio effettuato dalla Direzione centrale Studi e Ricerche dell’Inps in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate e la Banca d’Italia, oltre il 70% dei potenziali beneficiari ha avuto accesso ad almeno uno dei due strumenti. Nell’ultimo anno i lavorat..

Effetto devastante di pandemia e restrizioni, servono ammortizzatori sociali anche per gli autonomi

Dati drammatici che certificano l’effetto devastante della pandemia e delle restrizioni sulle famiglie e sulle imprese italiane: sono 280mila i lavoratori indipendenti in povertà assoluta nel 2020, 95mila in più rispetto al 2019 (quando erano 185mila), con un’incidenza che passa dal 4% al 6,1%.

Così Confesercenti in una nota commenta le rilevazioni, diffuse oggi da Istat, sulla povertà in Italia nel 2020.

La caduta generale della spesa delle famiglie registrata nell’anno della pandemia ha inciso pesantemente sulle attività di prossimità, del turismo e dei servizi, portando in molti casi ad un drammatico peggioramento delle condizioni dei nuclei familiari che vivono di lavoro autonomo, siano piccoli imprenditori o professionisti.

Un mondo che non ha mai avuto e ancora non ha a sua disposizione alcuna rete di protezione o tutela in caso di perdita del lavoro. Un problema che abbiamo se..

Aumento è stato di 29,3 miliardi. Aumenta liquidità e fabbisogno

Nel mese di aprile il debito pubblico italiano ha toccato un nuovo record. L’ aumento segnalato dalla Banca d’Italia è di 29,3 miliardi rispetto al mese di marzo, così da portare il debito complessivo delle Amministrazioni Pubbliche a 2.680,5 miliardi.

“L’incremento riflette l’aumento delle disponibilità liquide (17,1 miliardi, a 101,8) e il fabbisogno del mese (11,9 miliardi). Gli scarti e i premi all’emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione dei tassi di cambio hanno aumentato il debito per ulteriori 0,4 miliardi”.

“Alla fine di aprile la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia era pari al 22,4 per cento (0,2 punti percentuali in più rispetto al mese precedente); la vita media residua del debito è lievemente aumentata, a 7,5 anni”.

“Con riferimento alla ripartizione per sotto-settori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 25,9 miliardi me..

Nel mese di maggio – secondo quanto rileva l’Istat che conferma la stima preliminare – l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra una variazione nulla su base mensile e un aumento su base annua dell’1,3% (dal +1,1% del mese precedente.

I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (il carrello della spesa) amplificano la loro flessione (da -0,7% a -0,9%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accelerano (da +1,0% a +1,4%). L’inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,2% per l’indice generale e a +0,5% per la componente di fondo.

L’Istat sottolinea che a maggio, l’inflazione accelera per il quinto mese consecutivo, raggiungendo livelli che non si vedevano da novembre 2018 (quando fu pari a +1,6%). I prezzi del cosiddetto “carrello della spesa” ampliano ulteriormente la loro flessione (da -0,7% a -0,9%), registrando il calo più marcato da quando è disponibile la serie storica di qu..

Confesercenti interviene in audizione con il Segretario generale Mauro Bussoni, presso le Commissioni riunite Affari costituzionali e Ambiente della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’esame del decreto recante governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure.

Appuntamento martedì 15 giugno alle ore 13.20. L’audizione è trasmessa in diretta dalla webTv della Camera (clicca qui).

I tempi ci sono: il 15 giugno termine massimo per presentare le domande, ma le moratorie scadono il 30 giugno e l’Unione Europea ancora non ha approvato la misura. De Luise: “Alleggerire la zavorra delle imprese”

Domani, 15 giugno, è infatti l’ultimo giorno a disposizione delle imprese per richiedere di aderire alla proroga della moratoria sui finanziamenti prevista dal Dl Sostegni Bis. Un provvedimento che riguarda potenzialmente 81,5 miliardi di euro di prestiti, ma a cui molte imprese ancora non hanno avuto modo di aderire. Sarebbe dunque necessario prorogare di almeno due settimane i termini per la presentazione delle richieste, anche in considerazione del fatto che le moratorie in essere scadranno il 30 giugno, e che la misura di estensione introdotta dal Sostegni Bis non è ancora stata approvata dalla Ue.

Una delle misure a maggior impatto per sostenere la liquidità delle imprese nel periodo della pandemia è stata la moratoria sui finanziamenti. Inizialmente prevista fino al 3..

È allarme credito per le Mid Cap, le imprese non qualificabili come PMI e con un numero di dipendenti compreso tra 250 e 499. Una definizione nella quale rientrano le cosiddette ‘multinazionali tascabili’, le imprese che rappresentano il meglio della produzione Made in Italy nel mondo. E che ora, a causa delle nuove regole introdotte dal Dl Sostegni Bis, vedranno notevolmente limitate le proprie possibilità di accedere ai finanziamenti garantiti, in particolare alle linee a breve termine, dai fidi agli anticipi di liquidità, che sostengono l’attività quotidiana.

Così Confesercenti.

Il Sostegni Bis, infatti, taglia fuori le Mid Cap dal Fondo Centrale di Garanzia per le PMI, stabilendo che possano accedere solo alla Garanzia Italia di Sace. Purtroppo, però, quest’ultima – al contrario del Fondo Centrale – limita la propria operatività al medio termine e solo per operazioni di mutui chirografari: rimangono escluse dalla possibilità di garanzia, dunque, tutte le operazioni di breve term..