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“Intervenire anche su accise ed Iva e sostenere consorzi e gruppi d’acquisto”

Il decreto taglia-bollette non basta ad evitare la stangata sulle piccole imprese, che si troveranno a pagare fino a 4mila euro l’anno in più per la sola energia elettrica. Un aumento che rischia di avere un impatto notevole soprattutto sui bilanci delle micro e piccole attività, già alle prese con una difficile ripartenza.

A stimare il peso degli aumenti in bolletta per le imprese è Confesercenti.

Nonostante l’intervento del governo, infatti, Arera ha ufficializzato, a partire dal primo ottobre, un incremento del prezzo dell’energia elettrica di quasi il 30% rispetto al trimestre precedente per il cosiddetto ‘mercato di maggior tutela’, cui fanno riferimento ancora 12 milioni di famiglie e 1 milione di micro e piccole imprese.

E se per le famiglie l’aumento si traduce in un aggravio di circa 350 euro l’anno, per le micro e piccole imprese il conto rischia di essere ben più salato: un negozio con 10 Kilo..

“Un’ottima notizia se la banca dati sarà uno strumento reale contro l’abusivismo e se inciderà sui portali di prenotazione nazionali e internazionali, obbligati a mostrare il codice identificativo della struttura ricettiva. Altrimenti si tratterà solo dell’ennesimo adempimento burocratico per le strutture regolari”.

Così Claudio Cuomo, Presidente delle imprese della ricettività diffusa Aigo Confesercenti, sul decreto applicativo del Ministero del Turismo che prevede la banca dati delle strutture ricettive e degli immobili destinati agli affitti brevi.

“L’auspicio è che si arrivi a rendere omogenei i dati delle strutture ricettive su base nazionale ed anche il trattamento dei gestori rispetto all’imposta di soggiorno”, conclude Cuomo.

L’aumento dei prezzi al consumo registrato a settembre era prevedibile, ed anzi contenuto: i prezzi alla produzione, sulla scia di materie prime ed energetici, sono cresciuti in media del 7% dallo scorso marzo ad oggi, molto più velocemente dell’inflazione generale.

Così l’Ufficio economico Confesercenti commenta le stime preliminari Istat sui prezzi al consumo a settembre.

La ripresa dell’economia globale e dei prezzi dei beni energetici e delle materie prime – ad esempio quelle legate alla produzione di pasta, pane e altri beni alimentari – stanno spingendo l’inflazione anche nel nostro Paese: secondo le nostre previsioni, il tasso di crescita dei prezzi potrebbe superare, nei prossimi mesi, temporaneamente la soglia del 3%.

Le imprese – in particolare quelle della distribuzione commerciale – fino ad ora hanno assorbito quasi completamente gli aumenti subiti nelle varie componenti di costo, come testimoniano gli stessi dati Istat: l’inflazione è spinta verso l’alto dal comparto e..

In conferenza stampa Draghi: “Quadro economico di gran lunga migliore di quanto ipotizzato in primavera”

Una crescita del 6%, a fronte del +4,5% stimato in primavera, un deficit in calo al 9,4% e un debito che scende al 153,5% del Pil.

E’ il quadro tracciato in conferenza stampa dal Premier Mario Draghi e dal Ministro dell’Economia Daniele Franco, confermando l’approvazione della Nota di aggiornamento al Def dal Consiglio dei ministri.

La Nadef fotografa un nuovo quadro dei conti pubblici che definisce la cornice per la legge di bilancio, che potrà contare su uno spazio di manovra da 22 miliardi nel 2022 e consentirà di:

avviare la prima fase della riforma dell’Irpef e degli ammortizzatori sociali;
mettere a regime l’assegno unico universale per i figli;
rifinanziare il Superbonus.

La crescita del Pil nello scenario programmatico delineato dal governo si attesterà al 4,7% nel 2022, al 2,8% nel 2023 e all’1,9% nel 2024. E l’esecutivo conta “di raggiungere il livello di Pil trimestr..

“Le prenotazioni inviate a marzo sono valide; il credito sarà ricalcolato secondo i nuovi criteri”
Ai blocchi di partenza le prenotazioni per il bonus pubblicità 2021. Il modello potrà essere trasmesso al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, dal 1° al 31 ottobre 2021.

Ne dà notizia FiscoOggi, il giornale on line dell’Agenzia delle Entrate che ricorda come: “le comunicazioni trasmesse tra il 1° e il 31 marzo 2021 sono considerate valide e il relativo credito d’imposta richiesto sarà rideterminato con i nuovi criteri fissati per il 2021. A ottobre è comunque possibile presentare un nuovo modello in sostituzione di quello inviato a marzo”.

“Chi ha prenotato il tax credit 2021 – spiega ancora FiscoOggi – dovrà inviare, tra il 1° e il 31 gennaio 2022, utilizzando la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati“, attestante gli investimenti effettivamente realizzati nell’anno agevolato.

La procedura s..

Tra i punti della nota: avvio riforma Irpef e ammortizzatori sociali
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza.

Nella nota si legge come il Governo intenda avviare “la prima fase della riforma dell’Irpef e degli ammortizzatori sociali” e prevede “che l’assegno unico universale per i figli sia messo a regime”.

“Gli interventi di politica fiscale che il Governo intende adottare – prosegue il documento – determinano un rafforzamento della dinamica espansiva del Pil nell’anno in corso e nel successivo. Rilevano in particolare la conferma delle politiche invariate e il rinnovo di interventi in favore delle Pmi e per la promozione dell’efficientamento energetico e dell’innovazione”.

Sempre dalla nota si apprende che nel 2021 il Pil si attesterà a +6% e nel 2022 segnerà un +4,7% programmatico. Nel documento si prevede quindi che gli interventi in programma per il prossimo anno spingeranno la crescita di mezzo punto percent..

A partire dalla pubblicazione del Libro Blu 2020 da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la Federazione Italiana Esercenti Gioco Legale di Confesercenti Nazionale mette in luce il fondamentale ruolo di presidio di legalità sul territorio rappresentato dagli esercenti di gioco legale.

Lo scorso anno, infatti, in relazione all’emergenza sanitaria da Covid-19, sono state adottate delle misure di contenimento del contagio che hanno impattato in particolar modo sui punti vendita di gioco legale, costretti ad oltre 300 giorni di chiusura completa delle proprie attività commerciali.

Tali chiusure possono essere considerate una delle principali cause alla base del calo della raccolta su rete fisica di oltre il 47% rispetto al 2019; a tal proposito, la stessa Agenzia delle Dogane e dei Monopoli evidenzia che “una larga fetta della raccolta è stata assorbita dal mondo del gioco illegale, a riprova di come il gioco pubblico e il presidio del territorio tramite gli esercizi autorizzat..

Sono state aggiornate dall’esecutivo le faq sull’obbligo del Green pass, in vigore dal prossimo 15 ottobre.

Per quanto concerne il lavoro autonomo e gli obblighi del datore di lavoro si evidenzia:

il libero professionista quando accede nei luoghi di lavoro pubblici o privati per lo svolgimento della propria attività lavorativa viene controllato dai soggetti previsti dal decreto-legge n. 127 del 2021;
i tassisti non hanno l’obbligo di controllare il green pass dei clienti;
chi riceve a casa un idraulico, un elettricista o un altro tecnico non è obbligati a controllare il green pass, trattandosi di un acquisto di un servizio;
possibili i controlli a campione sul personale da parte dei datori di lavoro, nel rispetto del decreto-legge n. 127 del 2021.
il titolare dell’azienda viene controllato dal soggetto individuato per i controlli all’interno dell’azienda;
nelle aziende resta, comunque, necessario il distanziamento e ci si deve attenere a quanto previsto dalle linee guida e protocolli..

Il turismo si conferma tra i settori maggiormente colpiti dalle conseguenze economiche dell’epidemia. Secondo i dati forniti da Bankitalia a livello nazionale, infatti, le ripercussioni sanitarie sull’attività del comparto turistico si sono riflesse in un drastico calo del fatturato e della redditività. Dalla Nota “Il settore turistico e la pandemia di Covid-19” emerge che il fatturato delle società di capitali operanti nei comparti dell’alloggio, della ristorazione e dell’intrattenimento si sarebbe contratto del 40% nel 2020, circa quattro volte la riduzione registrata per la media delle imprese (11%).

Nel 2020 le misure adottate per fronteggiare la diffusione del coronavirus (quali le limitazioni agli spostamenti delle persone e i provvedimenti di chiusura di alcune attività dei comparti ricettivo, ricreativo e culturale) e la paura del contagio hanno determinato un drastico calo dei flussi turistici: le presenze si sono contratte del 52,3% e la flessione ha interessato sia la compo..

“Serve buon senso per giungere ad una riforma doverosa del settore, come gli imprenditori balneari chiedono da tempo. Le concessioni demaniali sono un tema serio ed importante per il Paese, non è una questione che può essere utilizzata, di volta in volta, in base alle esigenze del momento”.

A dichiararlo è Maurizio Rustignoli, Presidente delle imprese balneari di Fiba Confesercenti.

“Si vuole intervenire – sottolinea il presidente – per modificare, erroneamente in modo approssimativo, la legge 145 del 2018 sulla estensione delle concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo al 2033, senza avviare quel fondamentale percorso riformatore, delineato nella stessa legge ed imprescindibile per comprendere la complessità del sistema balneare italiano su cui si andrà a legiferare”.

“Lo ribadiamo – prosegue – è necessario portare la suddetta legge al suo completamento, attraverso quel primo Dpcm, originariamente previsto e che conteneva tra l’altro la mappatura della costa itali..