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Serve proroga della modalità semplificata

L’accordo raggiunto sulle linee guida per lo smart working è un deciso passo in avanti verso la normalizzazione del lavoro agile anche nel settore privato. In particolare, riteniamo positivo il richiamo ai contratti collettivi ed all’Accordo individuale – che dovranno regolare lo smart working sulla base delle linee guida – e l’introduzione di incentivi pubblici per la promozione della contrattazione e per la formazione dei dipendenti. Incentivi che andrebbero estesi anche ai lavoratori autonomi che adotteranno lo smart working per i propri dipendenti.

Così Confesercenti.

Il lavoro agile è ben regolato solo se si assegna alla contrattazione collettiva una speciale funzione normativa. In questa prospettiva, riteniamo positiva la decisione di promozione del confronto tra le parti sociali per giungere a linee guida intersettoriali che rinviino alla contrattazione collettiva sottoscritta dalle organizzazioni più rappresentative il dettaglio di a..

Addio all’Irap per i piccoli
Atteso oggi in Commissione Bilancio del Senato l’emendamento, scaturito dall’accordo di maggioranza, sul fondo taglio tasse da 8 milioni di euro (4,2 miliardi per l’Irpef, 1,3 miliardi per addio all’Irap, 1,5 miliardi per il taglio dei contributi fino a 35 mila euro e 500 milioni per il caro bollette).

Per quanto riguarda l’Irpef, la riforma con le quattro aliquote, per le partite iva, potrebbe portare ad un risparmio tra i 60 euro circa all’anno per i redditi sui 15 mila euro annui. agli 810 per quelli da 50 mila euro annui.

In media, insomma, per gli oltre 3 milioni di autonomi che non hanno optato per la flat tax lo sconto vale circa 202 euro, il 16,7 in meno di quanto prospettato al lavoro dipendente.

A fare i conti è il Sole 24 Ore.

Il nuovo meccanismo delle detrazioni che, per gli autonomi poggia su uno sconto base di 1.265 euro, spiega il Sole, con un sistema che lo fa scendere al crescere del reddito porterà ad un allargamento della no tax area..

Da accordo individuale a diritto a disconnessione, ecco linee guida
Il confronto tra governo e parti sociali sul lavoro agile procede spedito e potrebbe portare già oggi, nella riunione che si terrà al ministero del Lavoro, alla firma di un protocollo condiviso con sindacati e imprese. Il ricorso al lavoro agile – secondo quanto riportato dalla bozza di protocollo – è più che raddoppiato rispetto al periodo pre-pandemico e, dopo una prima fase di adattamento, è diventato un tassello sempre più strutturale dell’organizzazione del lavoro. L’obiettivo ora è, dunque, quello di fissare un quadro di riferimento per la definizione dello svolgimento del lavoro agile, attraverso l’indicazione di linee di indirizzo, non vincolanti, per la contrattazione collettiva nazionale, aziendale o territoriale. Tutto nel rispetto della legge che disciplina la materia, la numero 81 del maggio 2017.

Primo punto dell’intesa è che l’adesione al lavoro agile “avviene su base volontaria ed è subordinata alla so..

“Accelerare su ‘taglia bollette’, servono più risorse”

La ripresa delle vendite prosegue, ma rallenta il ritmo: ad ottobre Istat segnala una crescita sull’anno del +3,7% in valore, contro il +5,3% registrato a settembre. Una frenata ancora di lieve entità, dovuta in parte anche all’effetto dell’aumento dei prezzi, in particolare dei beni energetici, registrato negli ultimi mesi.

Così l’Ufficio Economico Confesercenti.

Il dato diffuso oggi da Istat sul commercio al dettaglio ad ottobre fotografa ancora una situazione di ripresa, ma con alcune ombre. La crescita è infatti dovuta soprattutto al comparto non alimentare, che sta ancora recuperando sul crollo dello scorso anno. I beni alimentari invece subiscono una flessione in volume rispetto allo scorso ottobre di quasi un punto percentuale, un calo che risente probabilmente della corsa dell’inflazione. Nonostante questo, la variazione in volume dei primi 10 mesi è ancora positiva per l’alimentare, 1%, e rilevante per il non alimentare..

Le domande potranno essere presentate all’Agenzia delle Entrate in via telematica fino al 21 dicembre 2021

I titolari di discoteche, sale da ballo e di altre attività, come cinema, teatri, palestre e piscine rimaste chiuse per effetto delle restrizioni introdotte per contrastare l’epidemia, possono richiedere i contributi a fondo perduto previsti dal decreto “Sostegni bis”. È stato infatti approvato il modello e sono stati stabiliti i termini di presentazione delle istanze con un provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, che dà attuazione operativa al decreto del Mise, firmato dal Ministro Giancarlo Giorgetti e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco.

Le domande potranno essere presentate all’Agenzia delle Entrate in via telematica fino al 21 dicembre 2021.

Due le tipologie di contributo: uno, fino a 25mila euro, per discoteche, sale da ballo e simili che risultavano chiuse al 23 luglio 2021 e un secondo, con tetto a 12..

Nel biennio 2021-2022 si prevede una crescita del Pil italiano di +6,3% quest’anno e +4,7% il prossimo. E’ quanto rileva l’Istat nel suo Report sulle prospettive per l’economia italiana nel 2021-2022.

Gli investimenti sosterranno la ripresa con una intensità più accentuata quest’anno (+15,7%) rispetto al 2022 (+7,5%). Mentre i consumi delle famiglie residenti e delle Isp segneranno un deciso incremento (+5,1% e +4,8%).

L’Istituto di statistica afferma, inoltre, che l’attuale aumento dei prezzi è caratterizzato dagli effetti inflativi connessi sia alla ripresa della domanda sia alla fase di eccezionale crescita delle quotazioni del petrolio e dei prezzi delle materie prime agricole, più accentuata nella seconda parte dell’anno. Le pressioni inflative dovrebbero proseguire nei prossimi mesi, fino a un’attenuazione prevista nella seconda parte del 2022.

Infine, per quanto riguarda l’occupazione (misurata in termini di unità di lavoro annuali) seguirà il miglioramento dell’attività econ..

Arrivano segnali di recupero sul fronte dell’occupazione ad ottobre, mentre i lavoratori indipendenti continuano a perdere terreno, con 9 mila occupati in meno in un mese e 132mila in un anno (2,6%).

Così l’Ufficio economico Confesercenti commenta le rilevazioni Istat su occupati e disoccupati.

Per il secondo mese consecutivo, si registra un incremento degli occupati totali: tra gennaio ed ottobre, infatti, sono aumentati di oltre 600mila unità. E’ in atto dunque una ripresa, anche se rispetto ai livelli pre-pandemia mancano ancora all’appello circa 200mila occupati e l’occupazione indipendente continua a soffrire in modo molto preoccupante: imprenditori, artigiani, professionisti e autonomi continuano a pagare gli effetti più pesanti della pandemia, con la quarta ondata che rischia di frenare la ripresa. Non bisogna abbassare la guardia, occorre continuare a sostenere le attività economiche del turismo, del commercio e dei servizi, per evitare il tracollo occupazionale ed economico ..

Pronti i chiarimenti delle Entrate su visto di conformità e asseverazione
Pubblicate le linee guida dell’Agenzia delle Entrate in materia di Superbonus e altre agevolazioni nel settore dell’edilizia alla luce delle modifiche introdotte dal Dl 157/2021. La circolare n. 16/E – pdf, firmata dal direttore, Ernesto Maria Ruffini, fornisce indicazioni ai contribuenti e agli operatori sui nuovi obblighi relativi al visto di conformità (che attesta il diritto al beneficio) e all’asseverazione (che attesta la congruità delle spese) sia per il Superbonus sia per gli altri bonus edilizi. Tra i principali chiarimenti si spiega che il decreto ha esteso i casi di obbligatorietà, e si conferma che il visto per l’utilizzo del Superbonus in dichiarazione non è obbligatorio se il contribuente invia in autonomia la precompilata oppure se invia la dichiarazione tramite il sostituto d’imposta o, ancora, se sussiste già un visto di conformità sull’intera dichiarazione.

Cosa cambia per il visto di conformit..

La domanda potrà essere trasmessa, direttamente o tramite un intermediario abilitato fino al 28 dicembre 2021

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate viene reso noto che a partire da ieri, tramite l’applicazione desktop telematico, e da oggi, tramite il servizio web web disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito è possibile presentare l’istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto perequativo.
In entrambi i casi il termine ultimo per la presentazione è il 28 dicembre 2021.

Il contributo a fondo perduto è previsto a favore dei soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professione o che producono reddito agrario, residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, titolari di partita IVA attiva alla data del 26 maggio 2021.

Il contributo spetta a condizione che i ricavi e compensi relativi all’anno 2019 non siano superiori a 10 milioni di euro e che si sia verificato un peggioramento del risultato economico d’esercizio per il period..