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“Segnali di decelerazione dell’attività economica ed elevata e diffusa inflazione continuano a contraddistinguere lo scenario internazionale”. E’ quanto segnala l’Istat nella nota mensile sull’economia italiana.
“Nel secondo trimestre – prosegue l’Istituto di statistica – il Pil italiano ha segnato una decisa accelerazione congiunturale” e la crescita acquisita è pari al 3,4%. Ma nei prossimi mesi si attendono possibili flessioni dell’attività manifatturiera e l’aumento del disavanzo della bilancia commerciale, la diffusione dell’inflazione e il marcato peggioramento della fiducia dei consumatori rappresentano rischi al ribasso per l’evoluzione congiunturale”.
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Il taglio del cuneo? Così com’è avrà un effetto modesto sui consumi: le risorse messe a disposizione per l’intervento sono insufficienti, vista anche l’ampiezza della platea dei beneficiari.

Così Confesercenti commenta il DL Aiuti bis.

Ci attendevamo un intervento più consistente. Caro bollette, inflazione e incertezza stanno riducendo il potere e la propensione all’acquisto degli italiani, imponendo una nuova frenata ai consumi delle famiglie: secondo le nostre stime entreranno in territorio negativo già quest’estate (-800 milioni di euro rispetto al 2021) per poi crollare in autunno (-2,1 miliardi). Uno scenario tragico per le centinaia di migliaia di imprese del turismo, del commercio e del terziario che fanno riferimento principalmente al mercato interno.

La Banca centrale europea si attende che l’inflazione si mantenga su livelli superiori a quelli desiderabili. Il turismo dovrebbe favorire l’economia nel terzo trimestre
“L’ultima indagine sul credito bancario nell’area dell’euro indica che i criteri per la concessione del credito sono divenuti più restrittivi per tutte le categorie di prestiti nel secondo trimestre dell’anno, in relazione ai maggiori timori delle banche circa i rischi cui è esposta la clientela nell’attuale contesto di incertezza”.
Lo evidenzia la Bce nel bollettino economico mensile. “Le banche prevedono di continuare a inasprire i criteri di concessione del credito nel terzo trimestre”, si legge.
Il Consiglio direttivo della Bce “si attende che l’inflazione si mantenga su livelli superiori a quelli desiderabili per qualche tempo”, si legge ancora nel bollettino economico mensile dell’Eurotower. La causa è da individuare nelle “perduranti pressioni provenienti dai prezzi dei beni energetici e alimentari e delle pr..

L’inflazione pesa sulla spesa delle famiglie. Il dato Istat di giugno sulle vendite al dettaglio evidenzia, ancora una volta, il ruolo negativo giocato dalla dinamica al rialzo dei prezzi, in particolare di utenze ed altri costi fissi incomprimibili, che porta gli italiani a ridurre gli acquisti, pur spendendo anche di più, con il rischio di un vero e proprio autunno nero per i consumi.

Così Confesercenti in una nota.

Rispetto a giugno 2021, le vendite crescono infatti di poco in valore (dell’1,4%) ma diminuiscono fortemente in volume (del 3,8%). Inoltre, l’incremento tendenziale complessivo in valore è trainato principalmente dalla grande distribuzione: le vendite delle imprese operanti su piccole superfici restano al palo, e segnano rispetto allo scorso anno una riduzione di quasi 1 punto in valore ed un crollo in volume che stimiamo essere nell’ordine dei 6 punti percentuali.

Le imprese sono costrette ormai a traslare incrementi dei prezzi non più ‘ammortizzabili’ dai loro margin..

Con 168 voti favorevoli, 23 contrari e 2 astensioni, l’Assemblea del Senato ha approvato in via definitiva il decreto Semplificazioni.
Nel passaggio parlamentare sono state introdotte novità sul Superbonus con la ‘correzione’ dell’ultima norma contenuta nel decreto aiuti e lo sblocco delle cessioni e gli sconti in fattura antecedenti al primo maggio di quest’anno.
E’ stato inoltre abolito il vincolo del ‘de minimis’ per le aziende che beneficiano dei crediti d’imposta contro il caro bollette. Si tratta, anche in questo caso, di una vera e propria correzione di un errore ‘materiale’ verificatosi nell’inserimento di un emendamento al dl aiuti, che avrebbe potenzialmente limitato di molto le aziende in grado di accedere ai ristori sul caro energia.
Novità anche sulla crisi d’impresa e le nuove soglie per far scattare le comunicazioni di Entrate e Inps: le imprese non saranno più ritenute a rischio insolvenza se il loro debito con l’Erario è inferiore al 10% del loro volume d’affari. St..

Arriva al traguardo dopo lo stralcio della norma sui taxi Via libera definitivo alla legge sulla Concorrenza, collegato alla manovra di finanza pubblica. L’Aula del Senato ha infatti approvato, in terza lettura, il provvedimento con 161 sì, 21 no e 2 astenuti. Dal provvedimento, nel passaggio alla Camera, sono state stralciate le norme sui taxi.
Il prossimo governo, come ricordato dal vice ministro al Mise, Gilberto Pichetto Fratin, dovrà occuparsi dell’attuazione delle deleghe previste.
Il Ddl arriva alla meta senza il tanto dibattuto articolo 10 sui taxi e con lo slittamento anche del nodo delle concessioni balneari, prevedendo una delega al Governo per il riordino della materia.
PORTI. Un decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili definirà i criteri sulle concessioni. E’ previsto che un concessionario ottenga solo una concessione per ciascun porto, ma la regola non vale per gli hub di rilevanza internazionale e nazionale.
GAS. L’articolo 6 punta a va..

Fmi: Pil Italia +3% nel 2022 e +0,7% nel 2023 L’inflazione in Italia “toccherà un picco” del 6,7% nella media del 2022 e frenerà poi “gradualmente” fino al 3,5% nella media del 2023. La stima è contenuta nel Rapporto sul nostro Paese messo a punto dagli ispettori del Fondo monetario internazionale al termine della missione annuale.
Il Pil italiano crescerà del 3% e dello 0,7% il prossimo, spiega il Rapporto, mentre il rapporto tra deficit e Pil in Italia si attesterà al 5,6% quest’anno per ridursi al 3,9% il prossimo. Il rapporto tra debito pubblico e Pil è invece atteso scendere al 147,7% quest’anno e al 146,3% il prossimo.
Secondo il Rapporto dell’Fmi, per quanto riguarda l’occupazione il tasso di disoccupazione in Italia scenderà all’8,8% quest’anno e risalirà al 9,3% nel 2023.
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Segnali positivi dal fronte del lavoro, ma non per tutti. Le rilevazioni Istat per il mese di giugno indicano una crescita sostenuta dell’occupazione, completamente trainata dall’aumento dei lavoratori dipendenti il cui livello, come sottolinea la stessa Istat, è il più alto dall’inizio della serie storica nel 1977. Una dinamica positiva che purtroppo, però, non coinvolge i lavoratori indipendenti, che invece perdono 27mila unità in un solo mese.

Così Confesercenti.

Lo scenario del lavoro, dunque, appare complessivamente positivo ma non senza incertezze. Anche perché le tensioni internazionali e la corsa dei beni energetici (e di conseguenza dei prezzi) stanno avendo un impatto negativo sulle attività economiche di tutti i settori, rallentando una ripresa che avrebbe dovuto e potuto essere ben più sostenuta. E anche se, nel suo insieme, il sistema delle imprese italiane sta mostrando la propria resilienza – prima alla pandemia, e ora alla difficile fase economica – dall’altro preoc..

Pesa l’aumento dei costi fissi: spese per luce, gas e carburanti assorbono la metà del budget delle famiglie. Se il trend continua, in autunno consumi giù di -2,1 miliardi di euro. “Usare l’extra-gettito per detassare gli aumenti salariali”

L’aumento dei prezzi – in particolare di utenze e altre spese fisse incomprimibili – inizia ad avere un impatto sui consumi delle famiglie. Che, dopo un anno di crescita, si apprestano a tornare in territorio negativo: per il trimestre estivo si prevede un calo della spesa dei consumatori di -800 milioni di euro rispetto all’estate scorsa. E senza un rallentamento dell’inflazione, il gap è destinato ad allargarsi in autunno, con una perdita di -2,1 miliardi di euro di consumi concentrata nell’ultimo trimestre dell’anno. A stimarlo è Confesercenti.

Un’inversione di tendenza che allontanerebbe ancora di più la ripresa dei consumi, ormai impossibile da afferrare prima del 2024: a fine 2022, infatti, la spesa delle famiglie risulterebbe ancora di 36 ..