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“Tutti gli interventi volti a semplificare e a sanare il rapporto tra contribuenti e fisco sono i benvenuti. In questo caso ancora di più, visto che la norma prevede sanzioni sproporzionatamente pesanti per transazioni di valore molto modesto o addirittura solo per violazioni di natura formale. Un problema che interessa migliaia di commercianti, ristoratori e artigiani che hanno sbagliato materialmente, ma senza nessuna volontà di evasione. Fa bene dunque il governo a favorire la definizione concordata delle controversie”.

Così Confesercenti sulla norma sul ravvedimento operoso approvata oggi, a quanto si apprende, in Consiglio dei Ministri.

“La questione ‘affitti brevi’ deve essere affrontata senza preconcetti. Non si vuole limitare la libertà altrui, ma esiste un problema di squilibrio evidente – in termini di oneri fiscali, normativi e quant’altro – tra le diverse forme di ricettività. È necessario eliminare ogni incertezza normativa ed ogni forma di concorrenza sleale”.

Così Vittorio Messina, presidente Assohotel Confesercenti, in una nota.

“Il mercato degli affitti brevi si è sviluppato in un clima di deregulation che ha prodotto gravi squilibri nel comparto ricettivo italiano. Ad essere favorite sono state le non-imprese, a tutto svantaggio delle attività imprenditoriali vere e proprie, che sostengono costi maggiori per essere in regola con la normativa e sono sottoposte ad un prelievo fiscale più oneroso. Non dimentichiamo che negli ultimi dieci anni sono scomparsi 2.790 hotel a uno e due stelle, perlopiù alberghi e pensioni a gestione familiare”.

Intervengono il Presidente Faib Giuseppe Sperduto, la Presidente di Confesercenti Patrizia de Luise, Massimo Bitonci, Chiara Appendino, Massimiliano De Toma e Vinicio Peluffo

Per il sessantesimo anniversario della sua Fondazione la Faib Confesercenti ha organizzato l’Assemblea dal titolo “Da 60 anni facciamo muovere gli italiani, diamo energia all’Italia. Il gestore sempre al centro della rete distributiva”. L’appuntamento è per

Mercoledì 27 settembre alle ore 10.00
Palazzo delle Esposizioni
Scalinata Via Milano 9/A, Roma

Dopo il saluto della Presidente di Confesercenti Patrizia de Luise e del Presidente Faib Confesercenti Giuseppe Sperduto, l’intervento del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

Seguirà la tavola rotonda “La riforma della rete carburanti alla prova dei fatti”, moderata da Gabriele Masini, Direttore Staffetta Quotidiana. Si confronteranno sul tema, insieme al Presidente Sperduto, Massimo Bitonci, Sottosegretario Ministero delle Imprese e del Made ..

“È con grande dolore che apprendiamo della scomparsa del presidente emerito della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, avvenuta oggi. Durante un periodo cruciale e complesso per l’Italia, il presidente Napolitano ha svolto un ruolo chiave, guidando il Paese verso il superamento di una delle peggiori fasi di crisi della sua storia”.

Così la presidente nazionale di Confesercenti Patrizia De Luise in una nota.

“Di Giorgio Napolitano abbiamo apprezzato, inoltre, la lucidità e la disponibilità nell’affrontare anche i problemi delle categorie che, come associazione, abbiamo avuto l’opportunità di rappresentargli. In questo momento di lutto, porgiamo le nostre sincere condoglianze alla sua famiglia”.

Il caro vita fa frenare i consumi. L’erosione del potere d’acquisto e dei risparmi inizia a incidere sulla spesa delle famiglie che, se non ci saranno inversioni di tendenza, dovrebbe diminuire nel secondo semestre di -3,7 miliardi rispetto ai primi sei mesi dell’anno.

È quanto emerge dalle previsioni elaborate dal Centro Europa Ricerche per Confesercenti.

A causa della frenata del secondo semestre, a fine anno la crescita complessiva della spesa delle famiglie dovrebbe attestarsi sul +0,8%, contro il +4,6% dello scorso anno. A penalizzare le scelte di consumo una combinazione di fattori. In primo luogo, il lungo periodo di alta inflazione, che ha ridotto la capacità di spesa degli italiani: il rientro è in atto, ma è meno veloce di quanto atteso, con un aumento tendenziale dei prezzi che ad agosto si è confermato ancora sopra la soglia del 5% (+5,4%). All’erosione del potere d’acquisto si aggiunge quella dei risparmi, utilizzati dalle famiglie nella prima fase dell’aumento dei prezz..

“Bene il bonus benzina del governo, perché riteniamo che qualsiasi strumento vada nella direzione di aiutare le famiglie bisognose debba essere condiviso. Ma è una soluzione tampone, mentre per fronteggiare gli effetti del caro carburanti sul sistema economico sarebbe utile una misura strutturale come l’accisa mobile”.

Così Giuseppe Sperduto, presidente di Faib, l’Associazione che riunisce i gestori carburanti di Confesercenti.

“Ogni misura a favore di chi è in difficoltà è benvenuta. Per questo Confesercenti ha aderito anche alla Carta ‘Dedicata a te’, la misura introdotta dal Ministero dell’Agricoltura per i nuclei familiari in stato di bisogno. Ma c’è da chiedersi quanto sia efficace un bonus benzina se poi i consumatori si trovano a dover subire rincari su altri fronti, ad esempio alimentari ed altri beni di consumo, a causa degli aumenti legati al trasporto della merce”.

“A nostro parere – conclude Sperduto – si deve tornare a ragionare sull’accisa mobile ossia il meccanismo ch..

L’Italia della “ditta” in difficoltà tra pandemia e caro-vita. Negozi e botteghe familiari a rischio: giù commercianti (-78mila) e artigiani (-70mila). Servono meno oneri e più sostegni, a partire dal fisco

Un vero e proprio crollo, che non può che preoccupare. Dal 2019 al 2022, segnala il Rapporto annuale INPS, i lavoratori indipendenti assicurati dall’Istituto passano dai 4,959 milioni del 2019 ai 4,825 milioni del 2022, con un calo netto di 134mila unità in quattro anni, oltre 90 al giorno. Un dato che purtroppo conferma le crescenti difficoltà a rimanere sul mercato delle micro e piccole imprese a conduzione familiare, che hanno visto sfumare la ripresa post pandemica a causa del caro-vita e dell’incremento dei prezzi energetici. Così Confesercenti.

Dietro la riduzione di indipendenti, oltre ai fenomeni di consolidamento segnalati dall’INPS, c’è infatti certamente la difficoltà dell’Italia della ‘ditta’, quell’Italia di commercianti (-78mila), artigiani (-70mila) e professionisti..

L’economia italiana è entrata in una fase ‘pre-recessiva’. Il crollo dei prestiti alle imprese segnalato dal bollettino di settembre di Banca d’Italia, la revisione al ribasso delle stime di crescita da parte della Ue e le stesse stime di Istat sul Pil confermano l’arrivo di un autunno più difficile del previsto. L’economia italiana ha subito una battuta d’arresto, in un contesto di incertezza e rallentamento dell’economia internazionale in cui inflazione alta e politica monetaria restrittiva continuano a pesare e a condizionare negativamente famiglie ed imprese.

Così Confesercenti.

In particolare, la contrazione del Pil nel secondo trimestre è andata al di là delle attese, e si accompagna a un accumulo di scorte che rende improbabile un recupero nella seconda parte dell’anno. L’obiettivo programmatico del DEF di una crescita del PIL del +1% per l’anno in corso appare ormai del tutto fuori portata. A pesare, il rallentamento dei consumi: la spesa delle famiglie residenti sul territor..

Rustignoli: “Auspichiamo ipotesi di norma per giusta applicazione Bolkestein in tempi brevi”

“Il tavolo tecnico si è focalizzato su un ampio confronto tra tutti gli attori interessati, per trovare successivamente una sintesi nel prossimo incontro che si svolgerà nella seconda metà di settembre, sul principio della scarsità o non scarsità della risorsa. Una discussione proficua in cui le associazioni del settore hanno espresso una posizione unanime. Dai dati, comunque, emerge già con chiarezza che non sussiste scarsità della risorsa. Auspichiamo, dunque, che questo possa tradursi in una ipotesi di norma in tempi brevi”.

Così Maurizio Rustignoli, presidente di FIBA, l’associazione che riunisce gli stabilimenti balneari aderenti a Confesercenti, a margine dell’incontro svoltosi oggi, in sede di presidenza del Consiglio dei ministri, alla presenza dei rappresentanti dei ministeri interessati e delle sigle del settore.

“A nostro avviso – prosegue il presidente – è assolutamente doveros..

L’inflazione assottiglia i consumi, e il carovita continua ad incidere sulle imprese del commercio e sulla spesa delle famiglie. Che, come conferma l’Istat, continuano a spendere di più per acquistare di meno: a luglio le vendite al dettaglio aumentano del 2,7% in valore rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, a fronte di un vero e proprio crollo (-4,5%) in volume. Una tendenza che neanche i saldi estivi riescono ad invertire, e che è particolarmente grave per le piccole imprese che, rispetto al luglio 2022, registrano un calo delle vendite anche in valore. Così Confesercenti.

L’estate segna dunque una marcata differenza nell’andamento delle vendite per forma distributiva. E se la Grande Distribuzione ed il commercio elettronico raccolgono segnali positivi, soffrono invece le attività di vicinato, che hanno meno margini di manovra e sono dunque le più penalizzate dall’aumento dei prezzi. In particolare, nel non alimentare, dove il commercio tradizionale registra una variazione..