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Di seguito le principali misure relative alle disposizioni di carattere fiscale del “Decreto Ristori”

Credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e
affitto d’azienda: viene esteso e confermato per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020, il credito d’imposta per i canoni di locazione e di affitto d’azienda, per le attività soggette a restrizioni. Il Decreto Rilancio aveva già previsto:

credito d’imposta nella misura del 60% del canone mensile corrisposto in caso di
locazione, di leasing o di concessione di immobili ad uso non abitativo destinati allo
svolgimento dell’attività;
credito d’imposta nella misura del 30% dei canoni corrisposti in caso di contratti
di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda, comprensivi di almeno un
immobile a uso non abitativo destinato allo svolgimento dell’attività.

Cancellazione della seconda rata IMU: ad integrazione di quanto già previsto nel Decreto Agosto viene disposta la non applicazione del ..

Il Coordinatore Poggi: “In occasione della commemorazione dei defunti proliferano gli abusivi. Chiediamo perciò alle autorità preposte di mettere in campo tutte le azioni possibili per contrastare fenomeni di illegalità”

Gli ultimi divieti in merito alle cerimonie civili e religiose hanno dato l’ennesimo duro colpo al florovivaismo, che non si è mai ripreso dal lockdown. “Siamo i primi ad aver a cuore la salute e la tutela delle persone e le nostre imprese hanno più volte dimostrato come si possa conciliare sicurezza e lavoro – commentano da Assofioristi Confesercenti Modena – In occasione della commemorazione dei defunti di domani è possibile recarsi nei cimiteri comunali secondo le regole del distanziamento sociale e previo l’utilizzo di mascherine, evitando gli assembramenti. Però, ogni volta che si avvicinano le celebrazioni per i cari mancati con un omaggio floreale, proliferano gli abusivi, anche in questo periodo in cui siamo invitati a restare a casa il più possibile. Chiediam..

Il Presidente Schiavo: “Il Governo si dia una mossa con sostegni economici concreti. Con i parziali e nuovi lockdown in Campania c’è una perdita di fatturato per gli esercenti di 2.5 milioni di euro al giorno: i debiti aumentano, le tasse invece non si fermano”

Confesercenti Campania si unisce al grido d’allarme di Confesercenti Nazionale sulla perdita di fatturato stimata a causa della seconda ondata del coronavirus e dei nuovi parziali o totali lockdown delle attività. Se sul territorio italiano parliamo di 8/10 miliardi di euro di spesa delle famiglie bruciati nel quarto trimestre di quest’anno (consumi bloccati dalla paura e dalle nuove restrizioni alle attività), in Campania la perdita di fatturato (mancati consumi) per gli esercenti è di 76/78 milioni di euro al mese, tra i 2.4 e i 2.6 milioni al giorno, ovvero tra i 300 e i 350 milioni di euro in fumo nell’ultimo trimestre dell’anno, secondo le stime di Confesercenti.

«La situazione è drammatica – avverte Vincenzo Schiavo, pre..

Il Presidente Asso Acconciatori Monzoni: “Siamo solidali ai nostri colleghi del settore della ristorazione, le cui limitazioni incidono anche sul nostro lavoro. Gli aiuti dello Stato sono insufficienti, così si incentiva il lavoro abusivo”

“Siamo solidali ai nostri colleghi del settore della ristorazione, le cui limitazioni incidono anche sul nostro lavoro. Gli aiuti dello Stato sono insufficienti, così si incentiva il lavoro abusivo”, commenta Loris Monzoni, acconciatore e Presidente ASSO Acconciatori estetiste Confesercenti dell’Emilia Romagna

”Nonostante i nostri appelli gli aiuti arrivati alle nostre imprese sono stati insufficienti e non ci hanno permesso di ripartire con la tranquillità necessaria, perché tutte le incombenze di natura fiscale e di ordinaria amministrazione sono rimaste invariate. Ora il nuovo DPCM – che è a tutti gli effetti un lockdown mascherato – espleta i suoi effetti negativi anche sulle attività non direttamente colpite dalle restrizioni come quelle dell’..

“Subito sostegni alle imprese”

Il solo stop ad Halloween costerà 200 milioni di euro di spesa delle famiglie. Ristorazione a terra, ma dopo le 18.00 incassi in crollo in tutte le attività: perdite di 50 milioni al giorno per il commercio. Necessario bloccare i fallimenti, o criminalità approfitterà delle difficoltà

La seconda ondata del coronavirus spaventa gli italiani e congela i consumi, bloccati dalla paura e dalle nuove restrizioni alle attività, bruciando tra gli 8 e i 10 miliardi di euro di spesa delle famiglie nel quarto trimestre di quest’anno. Solo lo stop alla festa di Halloween, che ricorre proprio questa sera, porterà alla perdita di circa 200 milioni di euro di consumi nel commercio, negli eventi e nella somministrazione. A stimarlo è Confesercenti.

Una settimana fa stimavamo che le nuove restrizioni avrebbero comportato una riduzione dei consumi di 5,8 miliardi di euro. Ciò sotto l’ipotesi che le misure potessero essere rimosse già alla fine della prima settimana di n..

Durante l’incontro sono state illustrate le maggiori difficoltà che stanno interessando le imprese operanti nei settori turismo, ristorazione, pubblici esercizi e ambulanti a seguito delle ulteriori restrizioni per contenere la diffusione del Covid – 19

Di seguito il comunicato stampa diffuso dalla Prefettura di Salerno:

Proseguono gli incontri del Prefetto di Salerno, Francesco Russo, con le Associazioni di categoria che, in questa delicata fase della gestione emergenziale da Covid-19, rappresentano un interlocutore fondamentale per i decisori pubblici, costituendo il “termometro” delle esigenze dei diversi comparti produttivi.

Nell’incontro di stamani con i rappresentanti della Confesercenti di Salerno, il Presidente Raffaele Esposito e il Direttore provinciale Pasquale Giglio, e dell’ANVA-Associazione Nazionale Venditori Ambulanti di Salerno, Aniello
Pietrofesa, sono state illustrate le maggiori difficoltà che stanno interessando le imprese operanti nei settori turismo e ristoraz..

Il Presidente Fiarc Calanca: “Chiediamo di essere ascoltati a livello istituzionale per avere le giuste risposte per agenti di commercio e consulenti finanziari. Crediamo che tali figure rientrino a pieno titolo tra i soggetti beneficiari del nuovo provvedimento”

FIARC Confesercenti Modena, insieme alle principali associazioni degli agenti di commercio e consulenti finanziari Anasf e Federagenti, chiede al Governo che i nuovi contributi a fondo perduto in favore di partite Iva e PMI previsti nel Decreto Ristoro siano indirizzati anche alle categorie rappresentate.

“Chiediamo di essere coinvolti e ascoltati a livello istituzionale per avere le giuste risposte per agenti di commercio e consulenti finanziari che, ricordiamo, intermediano circa il 70% del Pil italiano e che secondo recenti stime hanno visto ridursi i propri guadagni di circa il 40% solo nell’ultimo anno – spiega Mario Calanca, Presidente FIARC Confesercenti Modena – Crediamo che tali figure rientrino a pieno titolo tra i..

Il presidente Ravecca: Rivedere la norma sui codici Ateco per il franchising, le nostre imprese hanno diritto ai contributi a fondo perduto

“Il DL Ristori dimentica completamente le imprese che operano in franchising. Molte attività infatti non hanno codici Ateco specifici pur lavorando in settori inseriti nel Decreto, come ad esempio la ristorazione”.

La denuncia arriva da Alessandro Ravecca, Presidente di Federfranchising Confesercenti.

“Chiediamo un intervento immediato del Governo e del Parlamento per eliminare questa disparità di trattamento. Anche le attività in franchising devono avere la possibilità di accedere ai contributi a fondo perduto previsti dal DL Ristori”, continua Ravecca.

“Ci battiamo da tempo – spiega il presidente di Federfranchising – per il riconoscimento di un codice Ateco specifico per il franchising ma ad oggi la situazione è diversa: molte imprese, al momento della costituzione, hanno inserito un codice che ora non rispecchia la reale attività svolta. P..

De Luise: “subito tavolo di monitoraggio per valutare impatto seconda ondata e provvedimenti su imprese.
Troppe escluse Dl Ristori”

“Un rimbalzo estivo sopra le attese che però è immediatamente pregiudicato dalle difficoltà del quarto trimestre: secondo le nostre stime, la seconda ondata e le restrizioni varate per le imprese bruceranno quasi altri 10 miliardi di consumi”.

Così la Presidente nazionale di Confesercenti Patrizia De Luise commenta, in una nota, i dati diffusi da Istat sul Pil del terzo trimestre del 2020.

“Abbiamo scritto al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai ministri Roberto Gualtieri e Stefano Patuanelli – prosegue la Presidente – per chiedere l’avvio immediato di un tavolo di monitoraggio che permetta di valutare l’impatto di questa fase sulle imprese. L’effetto negativo, infatti, non investe solo le imprese interessate dai provvedimenti di chiusura o limitazione delle attività sanciti dall’ultimo DPCM. A soffrire la seconda ondata sono moltissimi compart..

Il Presidente Rossi: “La nostra priorità, la nostra richiesta principale è che vogliamo lavorare, vogliamo avere diritto ad un futuro come persone come cittadini e come imprese”

Siamo preoccupati, arrabbiati e delusi, parte così il Presidente di Confesercenti nel comunicare la manifestazione unitaria di venerdì 30 ottobre alle ore 13 davanti al municipio di Padova:
“LA NOSTRA PRIORITÀ , LA NOSTRA RICHIESTA PRINCIPALE è che vogliamo lavorare.
Abbiamo investito per garantire la massima sicurezza ai nostri collaboratori, ai nostri dipendenti , ai nostri colleghi.
Abbiamo adottato tutte le prescrizioni indicazioni necessarie per poter lavorare in sicurezza rispetto ai rischi di contagio COVID.” Continua il Presidente Rossi: “Anche per noi imprenditori la salute è una priorità, non lo dimentichiamo di certo ma per le nostre imprese per chi ci lavora è una priorità anche il lavoro.

Abbiamo collaborato, abbiamo chiuso i nostri esercizi, abbiamo chiuso i mercati, le fiere, i bar i ristoranti..