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Il Governo ha trasmesso domenica 25 aprile al Parlamento il testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il Piano – ricorda Palazzo Chigi in una nota – si inserisce all’interno del programma Next Generation EU (NGEU), il pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica. Il Piano italiano prevede investimenti pari a 191,5 miliardi di euro, finanziati attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, lo strumento chiave del NGEU. Ulteriori 30,6 miliardi sono parte di un Fondo complementare, finanziato attraverso lo scostamento pluriennale di bilancio approvato nel Consiglio dei ministri del 15 aprile. Il totale degli investimenti previsti è pertanto di 222,1 miliardi di euro.

Il Piano include inoltre un corposo pacchetto di riforme, che toccano, tra gli altri, gli ambiti della pubblica amministrazione, della giustizia, della semplificazione normativa e della concorrenza. Si tratta – continua la nota del Governo – di ..

Il presidente Messina: “Serve una svolta, accelerare sul green pass, sui vaccini ed eliminare il coprifuoco”

Tra coprifuoco alle 22.00 fino al 31 luglio, vaccinazioni che procedono troppo lentamente e incertezze sulla ripartenza delle imprese e del movimento delle persone, il turismo rischia di affondare anche nel 2021: senza una netta inversione di tendenza, rischiamo di scendere a fine anno al di sotto delle 187 milioni di presenze (-8,2%), con un ulteriore assottigliamento dei flussi dall’estero (-14 milioni di presenze). Uno scenario che porterebbe a oltre 220mila le imprese del settore a rischio chiusura.

A stimarlo è Assoturismo Confesercenti, che nel dossier “Stagione Turistica 2021: sull’onda del vaccino” traccia il bilancio dell’impatto, passato e futuro, di pandemia e restrizioni sul comparto turistico italiano. Un bilancio purtroppo gravemente in rosso: nel 2020 si sono perse quasi 233 milioni di presenze. Il comparto alberghiero ha subito le perdite maggiori (-57%), quel..

L’associazione: chiesti chiarimenti urgenti al Governo. Spiazza e delude la cancellazione nella notte del provvedimento per la ripartenza dei centri commerciali

Riaperture a rischio caos. Il decreto-legge lascia aperti alcuni notevoli dubbi che riguardano le attività delle imprese, per il quali abbiamo avanzato richiesta di chiarimenti urgenti al Governo.

Così Confesercenti.

Il consumo al banco all’interno dei bar per noi è legittimo, ma non è esplicitamente definito. Incertezze anche sui dehors ‘chiusi’ e sulle manifestazioni fieristiche del commercio su aree pubbliche. Non sono chiari nemmeno tempi e modalità di riavvio dell’attività dei balneari.

Lascia spiazzati e delusi, inoltre, la cancellazione ‘nella notte’ della riapertura completa degli esercizi nei centri e nelle gallerie commerciali. Una prima versione del testo del decreto-legge, prevedeva che, dal 15 maggio, potessero riaprire secondo protocolli e linee guida pertinenti. Una previsione sparita dal testo definitivo e ..

No ad aumento dei costi per le piccole imprese

Così come ci è stata proposta, la riforma degli ammortizzatori sociali è per noi inaccettabile, perché impone anche alle PMI costi e modelli organizzativi che sono propri delle grandi imprese, senza tener conto delle differenze strutturali tra settori produttivi.

Così Confesercenti commenta la presentazione alle parti sociali da parte del Ministro del Lavoro Andrea Orlando delle linee generali della riforma degli ammortizzatori sociali che si intenderebbe introdurre nei mesi prossimi.

Tali linee sono basate, da una parte, su alcuni presupposti non condivisibili e, dall’altra, su esiti che non si considerano in alcun modo compatibili con quanto si sta verificando nel settore del terziario e del turismo.

I presupposti da cui muove la proposta sono infatti orientati da una valutazione che non fotografa la realtà effettiva dei due settori, che stanno affrontando la più grave crisi dal dopoguerra a oggi.

In questo contesto, è assolutamente..

Approvato dal Consiglio dei Ministri il testo che sarà in vigore fino al 31 luglio

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19.

Il testo – spiega il Governo in una nota – delinea il cronoprogramma relativo alla progressiva eliminazione delle restrizioni rese necessarie per limitare il contagio da virus SARS-CoV-2, alla luce dei dati scientifici sull’epidemia e dell’andamento della campagna di vaccinazione. Il decreto prevede che tutte le attività oggetto di precedenti restrizioni debbano svolgersi in conformità ai protocolli e alle linee guida adottati o da adottare da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sulla base dei criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico.

Questi i tratti principali del decreto.

Certificazioni verdi
Il decreto prevede l’introduzione, sul ter..

Per alcune spese prevista la possibilità di usufruire di uno sconto sul corrispettivo dovuto o cedere il credito d’imposta

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida dedicata alla cessione del credito. Per gestire al meglio le cessioni il Fisco ha messo a punto un’apposita procedura web, denominata “Piattaforma Cessione Crediti”, nella quale far confluire tutti i vari passaggi dei crediti d’imposta “cedibili” a terzi.

“Per alcune spese infatti – spiegano le Entrate – è stata prevista la possibilità di usufruire, in alternativa alla detrazione, di un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, di importo non superiore al corrispettivo stesso, anticipato dal fornitore di beni e servizi relativi agli interventi agevolati. Per queste stesse spese è stata introdotta anche la possibilità di cedere ad altri soggetti il credito d’imposta spettante. Chi riceve il credito ha, a sua volta, facoltà di cederlo ulteriormente, oppure può utilizzarlo in compensazione nel modello..

“Alle imprese servono sostegni adeguati subito. In particolare per quelle del terziario e del turismo, le più danneggiate dall’impatto della crisi pandemica, che devono essere al centro anche del Piano nazionale di resilienza e rilancio”.
A dichiararlo la Presidente Nazionale di Confesercenti Patrizia De Luise, in occasione dell’incontro online con il presidente del Consiglio sul PNRR e sulle misure in arrivo per il sostegno alle imprese, cui hanno preso parte i vertici dell’associazione.
“L’incontro di oggi avviene dopo oltre 400 giorni dal primo lockdown. Un periodo difficile, in cui si sono susseguite speranze, delusioni, riaperture e richiusure. Oltre mille provvedimenti, decreti, disposizioni centrali e locali, spesso non in sintonia l’uno con l’altro. Per le imprese l’unica costante è stata l’incertezza. Auguro che con oggi prenda formalmente e finalmente avvio la fase delle certezze”, ha detto la Presidente nazionale di Confesercenti Patrizia De Luise nel suo intervento.
“Mol..

“PNRR metta al centro il rilancio del terziario e del turismo”

Sostegni migliori, credito più veloce e sostenibile, e un PNRR più attento alle imprese del terziario e del turismo, le più colpite dalla crisi innescata da pandemia e restrizioni.

Sono stati questi i temi posti da Confesercenti all’attenzione dell’onorevole Maria Elena Boschi, Capogruppo di Italia Viva alla Camera dei Deputati, che oggi ha incontrato a Roma i vertici dell’associazione delle imprese del terziario, dei servizi e del turismo.

“Dopo oltre un anno di restrizioni – commenta la Presidente De Luise – le attività economiche, soprattutto quelle dei nostri settori, le più colpite da divieti e limitazioni, hanno bisogno di interventi mirati. A partire dagli interventi sul credito: servono misure per renderlo più rapido ed accessibile per tutti ed in particolare per le attività di minori dimensioni, ma anche una proroga delle moratorie esistenti e un piano di rifinanziamento dei Confidi che permetta di sostenere meg..

Confesercenti interviene in audizione presso le Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato, in merito all’attività conoscitiva preliminare all’esame del DEF – Documento di economia e finanza 2021.

A partire dalle 12.00 di lunedì 19 aprile 2021 è possibile seguire l’audizione in diretta sulla webtv della Camera (clicca qui).

Le restrizioni per il Covid spingono le vendite online e affossano quelle di negozi e supermercati e questo, insieme alla crisi dei consumi innescata dalla pandemia, sta mettendo in grave difficoltà l’intero comparto del commercio al dettaglio. Lo evidenzia un’analisi di Confesercenti, secondo le cui stime sono circa 70mila le attività commerciali che, senza una decisa inversione di tendenza, potrebbero cessare definitivamente nel 2021. A rischio soprattutto le 35mila attività nei centri e gallerie commerciali, dice Confesercenti, che chiede che “anche i centri commerciali” vengano “inseriti nel piano delle riaperture”.

Nel primo bimestre del 2021, evidenzia l’analisi di Confesercenti, gli acquisti presso la grande distribuzione e le piccole superfici si sono ridotti, rispettivamente, del 3,8 e del 10,7%, mentre le vendite sul canale on-line sono aumentate del 37,2%. Significativamente, l’espansione del commercio elettronico ha segnato un’accelerazione a partire dallo scorso ottobre, ..