Effetti anche sul PIL, -7% con stop spesa famiglie
L’Istat certifica un crollo record, che vede svanire oltre 72 miliardi di consumi delle famiglie in beni non alimentari e servizi. Un buco che non mancherà di avere effetti profondi e duraturi sul tessuto imprenditoriale, in particolare per le attività del turismo, per i pubblici esercizi e per gli esercizi commerciali della distribuzione moda, che insieme perdono quasi 24 miliardi di euro di consumi in un anno: un euro di spesa sparita su tre è in questi settori.
Così Confesercenti commenta i dati Istat sulla spesa delle famiglie nel 2020.
“L’auspicio è che le famiglie inizino a normalizzare i loro consumi nei prossimi mesi seguendo le riaperture delle attività dei servizi. Il recupero sarà però graduale”, commenta l’Ufficio Economico dell’associazione. “Non mancheranno ripercussioni sui formati distributivi: una maggiore cautela nelle spese potrebbe infatti modificare la struttura dei consumi portando a un downgrade delle caratte..