Browsing: Nazionale

Effetti anche sul PIL, -7% con stop spesa famiglie

L’Istat certifica un crollo record, che vede svanire oltre 72 miliardi di consumi delle famiglie in beni non alimentari e servizi. Un buco che non mancherà di avere effetti profondi e duraturi sul tessuto imprenditoriale, in particolare per le attività del turismo, per i pubblici esercizi e per gli esercizi commerciali della distribuzione moda, che insieme perdono quasi 24 miliardi di euro di consumi in un anno: un euro di spesa sparita su tre è in questi settori.

Così Confesercenti commenta i dati Istat sulla spesa delle famiglie nel 2020.

“L’auspicio è che le famiglie inizino a normalizzare i loro consumi nei prossimi mesi seguendo le riaperture delle attività dei servizi. Il recupero sarà però graduale”, commenta l’Ufficio Economico dell’associazione. “Non mancheranno ripercussioni sui formati distributivi: una maggiore cautela nelle spese potrebbe infatti modificare la struttura dei consumi portando a un downgrade delle caratte..

FiscoOggi: “agevolabili le spese sostenute a giugno, luglio e agosto. Limite complessivo di spesa 200 milioni di euro”

FiscoOggi, il giornale on line dell’Agenzia delle Entrate ha reso noto che “è stato Istituito un credito d’imposta del 30%, fino a un massimo di 60mila euro per ciascun beneficiario, in favore degli operatori economici, degli enti non commerciali e delle strutture ricettive extra-alberghiere a carattere non imprenditoriale, per l’adozione di misure dirette a contenere e contrastare la diffusione del Covid-19″. Il limite complessivo di spesa è stato fissato in 200 milioni di euro.

Le modalità attuative saranno definite dalle Entrate in un provvedimento.

I beneficiari: esercenti attività d’impresa, arti e professioni, gli enti non commerciali (compresi quelli del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti) e le strutture ricettive extra-alberghiere a carattere non imprenditoriale, inclusi i privati proprietari di bed and breakfast e case vacanze.

Le s..

“Necessario riequilibrare il mercato, tassa su multinazionali intervento troppo timido”

Una brusca frenata che allontana ancora di più i negozi dalla ripresa: ad aprile le vendite non alimentari delle piccole superfici sono ancora 6,2 punti percentuali – circa 2,5 miliardi di euro – sotto il livello di febbraio 2020, l’ultimo mese prima della pandemia. Uno stop dovuto in primo luogo alle restrizioni, che hanno deviato la spesa delle famiglie dalla rete del retail fisico all’online: nello stesso periodo l’eCommerce segna un vero e proprio boom, con una crescita del 36,1%.

Così Confesercenti commenta, in una nota, i dati diffusi da Istat sul commercio al dettaglio di aprile.

“L’auspicio è che il Pnrr rappresenti davvero quella svolta tanto attesa, la strada per la ripresa è ancora lunga: per le imprese del commercio, terziario e turismo fiaccate dalla pandemia non basta riaprire per recuperare tutto il terreno perso. Si dovrà, necessariamente, concentrare le energie per dare una scoss..

La ripresa c’è e sarà più sostenuta del previsto. A sostenerlo è l’Istat nel Report sulle prospettive per l’economia italiana nel 2021-2022. Nei primi mesi dell’anno, evidenzia l’Istituto di Statistica, lo scenario internazionale è stato caratterizzato da una decisa ripresa del commercio mondiale e da un progressivo miglioramento della produzione, seppure con tempistica e ritmi eterogenei tra i paesi. Per l’Italia si prevede una sostenuta crescita del Pil sia nel 2021 (+4,7%) sia nel 2022 (+4,4%).

Nel biennio di previsione l’aumento del Pil sarà determinato dalla domanda interna al netto delle scorte (rispettivamente +4,6 e +4,5 punti percentuali) trainata dagli investimenti (+10,9% e +8,7%) e, con un’intensità minore ma significativa, dalla spesa delle famiglie e delle ISP (+3,6% e +4,7%).

La domanda estera netta è attesa contribuire marginalmente al processo di recupero, con un apporto positivo nell’anno corrente (+0,1 p.p.) e negativo nel 2022 (-0,1 p.p.) mentre le scorte fornireb..

Il provvedimento è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale

E’ stato pubblicato in Gazzetta il dl Semplificazioni-governance. Il provvedimento, in 67 articoli, definisce la governance del pnrr e che contiene le prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure.

La prima parte fissa le norme in materia di governance definendo il sistema di coordinamento, gestione, attuazione, monitoraggio e controllo del pnrr; poteri sostitutivi, superamento del dissenso e procedure finanziarie. La seconda parte contiene disposizioni di accelerazione e snellimento delle procedure e di rafforzamento della capacità amministrativa. Sono previste, tra l’altro, procedure speciali per alcuni progetti del pnrr, semplificazioni in materia di affidamento dei contratti pubblici pnrr e pnc, modifiche alla disciplina del subappalto con una nuova soglia che sale dal 40 al 50% e garanzie per i lavoratori impiegati.

In una nota Palazzo Chigi ha dettagliato a..

“La proposta Ue va nella direzione giusta, finalmente si parla, in modo serio e concreto, di ripartenza del turismo. Da tempo chiediamo di conoscere, oltre alla data delle riaperture, i provvedimenti e le strategie volti a rendere efficace la suddetta ripartenza: questo va nella direzione giusta e non può che essere accolto in modo positivo dalla filiera del turismo”.

Così il Presidente nazionale di Assoturismo Vittorio Messina commenta la proposta di aggiornamento della Commissione Ue alla raccomandazione sul coordinamento delle restrizioni alla libera circolazione nell’Unione in risposta al Covid.

“Le imprese turistiche hanno bisogno di risposte chiare e certe per essere pronte e vincere la sfida del rilancio, l’indicazione della Commissione europea che suggerisce che le persone completamente vaccinate, in possesso di documenti in linea con il certificato digitale Covid dell’Unione europea, possano essere esentate dai test di viaggio o dalla quarantena 14 giorni dopo aver ricevuto ..

Sono tre le Regioni che da oggi sono in “zona bianca”, ossia Sardegna, Molise e Friuli Venezia Giulia. Sono le uniche che sono rientrate nei uniche, finora, a rientrare nei parametri previsti, ossia un’incidenza settimanale inferiore ai 50 casi per centomila abitanti, rischio basso e tassi ospedalieri ai minimi per tre settimane consecutive.

Il resto dell’Italia rimane in giallo: già dalla prossima settimana potrebbero cambiare colore altre quattro regioni: Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria.

Cosa cambia con la zona bianca? Di fatto si anticipano le aperture progressive stabilite per la zona gialla a giugno e luglio.

Coprifuoco: chi si trova in zona bianca non dovrà rientrare ad una data ora. Resta l’obbligo di rispettare le distanze e indossare la mascherina. In zona gialla, invece, fino al 7 giugno il coprifuoco resta alle 23; si passa a mezzanotte fino al 21 giugno.

Ristorazione: non c’è più il limite di quattro persone al tavolo. Resta obbligatoria la distanza di un metro tra i ..

L’uscita dagli aiuti? Dovrà essere graduale, visto l’impatto straordinario della pandemia sui consumi e sul sistema del credito, ricordato anche dal Governatore Visco. Ora che il peggio sembra essere finalmente alle spalle, quindi, il Pnrr dovrà concentrare le energie per rimuovere la pesante zavorra del calo straordinario di consumi delle famiglie e del sovraindebitamento delle imprese causati dalla pandemia, che inevitabilmente condiziona il futuro del Paese.

Così Confesercenti commenta le Considerazioni finali tenute oggi dal Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.

Purtroppo, dobbiamo ribadirlo, solo nel 2020 rispetto al 2019, abbiamo perso 123 miliardi di euro di spesa – per un calo medio di 5mila euro a famiglia – con un impatto devastante sulle imprese e sul lavoro. Dopo una flebile ripresa dei primi mesi del 2021, auspichiamo che la seconda parte dell’anno riesca ad agganciare finalmente quella fase di rilancio tanto auspicata, a cui la stragrande maggioranza delle im..

Confesercenti interviene in audizione presso la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, riunita nella Nuova Aula dei Gruppi parlamentari, nell’ambito dell’esame del decreto 73/2021, cosiddetto “Sostegni bis”, recante misure urgenti connesse all’emergenza da Covid-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali.

L’audizione è trasmessa in diretta sulla webTv della Camera a partire dalle 10.15 (clicca qui).

Flop flat tax 7%
La misura per attirare i pensionati stranieri in Italia, nel suo primo anno di applicazione, è stata un flop. ”Questo regime ha avuto al momento un impatto molto modesto, dalle dichiarazioni risultano meno di 50 soggetti”.

E’ quanto emerge dai dati delle dichiarazioni dei redditi Irpef 2020, relative all’anno d’imposta 2019, pubblicati dal Mef.

Dal 2019, si ricorda, è stata introdotta la tassazione sostitutiva del 7% rivolta ai titolari di reddito da pensione di fonte estera che trasferiscono la residenza in Italia in un comune delle regioni Sicilia, Calabria, Sardegna, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia, con popolazione non superiore a 20.000 abitanti. L’importo dichiarato dei redditi da pensione estera ammonta a 992 mila euro; mente gli altri redditi di fonte estera sono pari a 1,8 milioni di euro. L’imposta sostitutiva dichiarata è di oltre 127 mila euro.