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Accogliamo positivamente le nuove disposizioni a favore delle imprese dell’Appennino. Un provvedimento che potrebbe dare un sostegno concreto alle economie dei contesti montani, spesso penalizzate da difficoltà logistiche e infrastrutturali, anche se a nostro giudizio sarebbero necessarie maggiori risorse. Così Confesercenti.

Per quanto riguarda le concessioni balneari, invece, la notizia è che una soluzione è in arrivo: secondo indiscrezioni, il governo sta lavorando su una proposta per risolvere definitivamente questa complessa questione, cercando di bilanciare le esigenze dei concessionari esistenti con le normative europee.

Importante, dunque, che finalmente si decida dopo venti anni di tira e molla; meno tranquillizzante che non si conosca ancora quale sia la decisione. Resta infatti da vedere quale sarà l’intervento che il governo intende mettere in campo per garantire una soluzione equa e sostenibile per tutte le parti coinvolte.

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In vacanza, ma con un occhio alla lancetta del serbatoio. Soprattutto nei borghi e nelle località minori, dove i distributori carburanti sono sempre di meno: tra il 2014 ed il 2024 la rete italiana delle stazioni di rifornimento si è ridotta del 22,2%, perdendo oltre 4.500 punti vendita. Un’emorragia che ha avuto un forte impatto soprattutto nelle località più piccole: nello stesso periodo, 246 comuni sotto i 15mila abitanti hanno visto chiudere l’ultimo distributore di carburanti, costringendo gli oltre 527mila residenti – ed eventuali turisti – a recarsi in un altro comune per fare rifornimento.

A lanciare l’allarme è Confesercenti.

I vari tentativi di guidare una razionalizzazione del numero di distributori – come richiesto anche dai gestori per aumentare la sostenibilità della rete – sono naufragati, e la rete si è razionalizzata da sé. In modo però squilibrato, provocando un preoccupante ‘buco’ nel servizio ai cittadini delle località minori.

Se infatti è vero che la diminuzion..

Differito il termine di pagamento della rata della rottamazione quater, originariamente scaduto il 31 luglio 2024, ora prorogato al 15 settembre 2024
“Nella Gazzetta Ufficiale del 5 agosto 2024 è stato pubblicato il Decreto Legislativo n. 108 del 5 agosto 2024, che entra in vigore oggi, 6 agosto 2024, contenente importanti disposizioni integrative e correttive alla riforma fiscale”.

Ne dà notizia l’Ufficio Tributario Confesercenti che spiega come tali disposizioni, in particolare, riguardino:

-> L’adempimento collaborativo;

-> la razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari;

-> il concordato preventivo biennale”.

“Evidenziamo – sottolinea l’Ufficio Tributario – che un’ulteriore novità rilevante introdotta dal decreto riguarda il differimento del termine di pagamento della rata della rottamazione quater, originariamente scaduto il 31 luglio 2024, ora prorogato al 15 settembre 20

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L’ok della Commissione alla richiesta giunto lo scorso 2 luglio

La Commissione Ue ha erogato all’Italia gli undici miliardi di euro della quinta tranche del Pnrr.

Lo rende noto l’esecutivo europeo. La quinta richiesta di pagamento riguarda 54 tappe e obiettivi.

Queste includono tappe fondamentali per l’attuazione di 14 riforme e 22 investimenti, in settori quali il diritto della concorrenza, gli appalti pubblici, la gestione dei rifiuti e dell’acqua, la giustizia, il quadro di revisione della spesa e l’istruzione.

L’erogazione fa seguito al via libera alla richiesta della quinta tranche arrivato dalla Commissione il 2 luglio scorso.

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Il potere d’acquisto è in ripresa, i consumi no. I dati Istat sulle vendite al dettaglio di giugno confermano lo stallo della spesa delle famiglie, in calo sia in valore sia in volume. Un segnale che desta preoccupazione, in un quadro caratterizzato invece da un reddito disponibile in recupero, da un’occupazione che continua a registrare andamenti positivi e da una dinamica inflattiva in netto ridimensionamento.
Così Confesercenti in una nota.
Il ritorno in territorio negativo delle vendite in valore è determinato dal comparto non alimentare, con l’alimentare che registra invece solo uno +0,1%, mentre i volumi di vendita diminuiscono per entrambe le voci. Nel no-food, inoltre, le vendite diminuiscono per quasi la totalità dei comparti, con forti contrazioni in particolare nelle Calzature, articoli in cuoio e da viaggi (-5.1%) i Mobili, articoli tessili e arredamento (-5%) e per gli Elettrodomestici, radio tv e registratori (-3.6%).
Un vero e proprio enigma: a fronte di un aumento del r..

Da residenza a opportunità imprenditoriale. Non si ferma il boom della ricettività diffusa: tra il 2014 ed il 2024 le imprese attive come case vacanze, affittacamere e B&B sono aumentate del 146%, raggiungendo le 34.975 unità. Un’esplosione che sta trasformando non solo il comparto ricettivo, ma anche le nostre città ed i nostri Paesi.

La diffusione di piattaforme come Airbnb, infatti, ha reso più facile per i proprietari di immobili entrare nel mercato dell’affitto breve, e un maggiore numero di persone vede nelle locazioni turistiche un’opportunità di reddito aggiuntivo: sul solo AirBnB, ad agosto, sono in offerta oltre 700mila sistemazioni, di cui l’85% circa appartamenti riconvertiti all’ospitalità turistica, per la maggior parte gestiti direttamente dal proprietario.

A stimarlo è Confesercenti, sulla base dei dati camerali e dell’analisi dei principali portali di locazione turistica.

Il fenomeno è particolarmente forte nelle grandi città: nei comuni con oltre 250mila abitanti l..

L’occupazione si rafforza: i dati positivi presentati da Istat mostrano che nel mese di giugno, rispetto a maggio, gli occupati crescono di 25 mila unità, di cui 44mila sono indipendenti (i dipendenti diminuiscono nel complesso di 19mila unità).

Un buon segnale, quello del ritorno alla crescita del lavoro autonomo, in un quadro di incremento complessivo del numero dei lavoratori che rappresenta un elemento chiave per sostenere il reddito delle famiglie e quindi dei consumi.

Così Confesercenti in una nota.

Il valore degli indipendenti, 5.144.000, risale infatti di 44mila unità dopo la caduta di 45mila di maggio, collocandosi su uno dei valori più alti da febbraio 2020 (l’altro era lo scorso aprile con 5.145.000 occupati). Mentre, rispetto a giugno 2023, si registrano 121 mila occupati in più.

Si tratta dunque di segnali favorevoli del mercato del lavoro ed in cui si intravede un ritorno importante al lavoro indipendente e alle attività autonome e di impresa: potrebbero essere le pre..

Le tensioni sui beni energetici spingono sull’inflazione: il dato odierno diffuso da Istat sui prezzi di luglio, in crescita di 5 decimali, conferma la necessità di monitorare con attenzione la dinamica dei prezzi degli energetici, vista la forte sensibilità e dipendenza della nostra economia dai mercati esterni.

Così Confesercenti in una nota.

La componente energetica ha svolto, infatti, in Italia un ruolo maggiore nel guidare le oscillazioni dei prezzi, soprattutto perché le politiche di contrasto al caro-energia in alcuni Paesi si sono concretizzate in misure volte appunto a stabilizzare i prezzi, mentre in Italia l’approccio prevalente è stato quello di fornire sostegni mirati a favore di famiglie ed imprese per fronteggiare il caro bollette.

Dal punto di vista dell’inflazione al consumo, ne deriva che il contributo dell’energia all’inflazione italiana è maggiore nella fase di crescita, soprattutto con l’eliminazione delle agevolazioni sugli oneri cosiddetti impropri, introdotte..

I dati diffusi oggi dall’Istat confermano l’intonazione lievemente espansiva della congiuntura del nostro paese, evidenziando altresì come la spinta alla crescita continui a provenire esclusivamente dai settori del terziario, con l’industria e l’agricoltura invece in arretramento.

Così Confesercenti commenta le stime sul Pil del secondo trimestre.

Le rilevazioni confermano come un target di crescita dell’1% per l’anno in corso sia pienamente alla portata del nostro paese ed è a questo punto alta la probabilità che le previsioni per il 2024 delle maggiori organizzazioni internazionali vengano superate. E l’andamento positivo della stagione turistica potrebbe ulteriormente contribuire ad una crescita del Pil decisamente superiore alle attese.

Il 2024 si è caratterizzato, inoltre, come l’anno dei rinnovi contrattuali: in particolare del terziario, il comparto che sta contribuendo ai buoni risultati della nostra economia. Per altro verso, va sottolineato come la conservazione di questa ..

Le richieste di finanziamenti sono tornate a crescere moderatamente solo nel Centro Italia

Nel secondo semestre del 2023 è proseguita la contrazione della domanda di credito delle imprese per tutte le aree del Paese ad eccezione del Centro, in cui le richieste di finanziamenti sono tornate a crescere moderatamente.

E’ quanto emerge dall’indagine Regional Bank Lending Survey, condotta dalle filiali regionali della Banca d’Italia su un campione di 244 banche e relativa al secondo semestre del 2023.

In base all’indagine, sulla riduzione della domanda al Nord e nel Mezzogiorno hanno inciso, oltre che l’indebolimento della congiuntura e i più elevati tassi di interesse praticati dalle banche, il maggior ricorso all’autofinanziamento e le minori esigenze per la ristrutturazione delle posizioni debitorie pregresse.

La domanda destinata alla copertura del capitale circolante è cresciuta al Centro-Sud, quella finalizzata al finanziamento degli investimenti è aumentata solo al Centro.

Nello..