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“L’incontro di oggi è stato sicuramente importante e propedeutico a fare chiarezza sul tema della scarsità o meno della risorsa demaniale a livello territoriale e nazionale”.

Così Maurizio Rustignoli, presidente Fiba Confesercenti, commenta in una nota l’incontro avvenuto oggi, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri insieme ai rappresentanti delle maggiori categorie del settore, in occasione del tavolo tecnico consultivo interministeriale in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali.

“Al tavolo – prosegue il presidente di Fiba Confesercenti – sono state poste le fondamenta di questo lavoro costruttivo con tutti i rappresentanti dei ministeri competenti, con l’obiettivo di procedere con la mappatura delle coste italiane e fare finalmente chiarezza sulla scarsità della risorsa”.

“Siamo assolutamente fiduciosi – conclude Rustignoli – che nei prossimi mesi si possa dunque confermare ciò che sosteniamo da tempo: nel nostro paese non esiste la scarsità della ..

Mercati e mercatini si svuotano, non di clienti ma di operatori. In due anni (2020-2022), le imprese del commercio su aree pubbliche sono passate da oltre 176mila a poco più di 162mila, per un calo totale di 14mila attività (-7,9%), al ritmo di circa 19 operatori spariti al giorno.

A lanciare l’allarme è ANVA, l’associazione che riunisce le imprese del commercio ambulante Confesercenti, che ha presentato ieri al Parlamentino del Ministero per le Imprese ed il Made in Italy “Mercati appesi a un filo”, uno studio di approfondimento sulle dinamiche e le prospettive della forma più antica di commercio, alla presenza del Sottosegretario Massimo Bitonci.

Le imprese che spariscono. Il calo riguarda tutti i settori merceologici: particolarmente rilevanti i crolli delle imprese ambulanti di prodotti alimentari e bevande, che calano del -4,7%, per una riduzione totale di oltre 1.500 attività. Ancora peggio fa il commercio di prodotti tessili: una tipologia un tempo centrale nei mercatini – che..

I dati di aprile di Istat confermano, ancora una volta, l’illusione ottica della crescita delle vendite del commercio al dettaglio che, al netto dell’inflazione, certificano invece continui nuovi cali. Se il dato rispetto allo stesso mese dello scorso anno è infatti molto positivo (+3,2%), in volume la diminuzione è significativa (-4,8%). E la situazione per le piccole superfici di vendita è molto preoccupante: a fronte di un calo ad aprile di -1,1% in valore, segnano un vero e proprio crollo in volume del -9,1%.

Così Confesercenti.

Uno scenario preoccupante per famiglie ed imprese: nei primi 4 mesi di quest’anno si registra, infatti, nel complesso, una riduzione in volume degli acquisti pari al 3,5%, con punte di quasi il -5% per gli alimentari. Si spende dunque di più e si acquista di meno, l’inflazione energetica brucia il potere d’acquisto delle famiglie, erode i risparmi ed incide pesantemente sui consumi.

Per questo auspichiamo che il Governo intervenga con tempestività con m..

Ritardi Pnrr potrebbero ridurre la crescita L’Italia dovrebbe registrare una “crescita modesta” nel 2023 e 2024, con il Pil che rallenterà dal 3,8% del 2022 all’1,2% quest’anno e all’1% il prossimo. Lo scrive l’Ocse nell’Economic Outlook. “I rischi per la crescita – si legge – sono sostanzialmente bilanciati” anche grazie agli elevati risparmi delle famiglie “che potrebbe guidare a un rimbalzo della domanda interna più rapido” del previsto. “Al contrario – avverte l’Ocse – ricadute negative dalla recente turbolenza del settore bancario internazionale o ulteriori ritardi nell’attuazione dei progetti di investimento pubblico del Pnrr potrebbero rallentare la crescita”.
DEBITO E RIFORME “L’orientamento di bilancio leggermente restrittivo” dell’Italia “appare ampiamente appropriato e negli anni a venire sarà necessario un consolidamento continuo per porre fine al problema rapporto debito/Pil su un percorso più sostenibile”, dicono gli economisti dell’Ocse.
“Le riforme strutturali saranno..

Bolkestein, abusivismo e incertezza normativa hanno trasformato negli ultimi dieci anni il settore del commercio su aree pubbliche, vera e propria eccellenza del Made in Italy.
È questo il focus del dossier “I mercati appesi a un filo”, realizzato da ANVA Confesercenti, l’Associazione che riunisce le imprese del commercio ambulante.
La presentazione del dossier:
Mercoledì 7 giugno 2023 alle 11.00
presso il Parlamentino del Ministero delle Imprese e del Made in Italy
a Roma, in via Vittorio Veneto 33
Discutono del dossier e della trasformazione del commercio su aree pubbliche, con analisi e dati inediti, il presidente di Anva Confesercenti Maurizio Innocenti e il Sottosegretario al MIMIT Massimo Bitonci.
Per seguire la presentazione del dossier in streaming clicca qui.
Per info e accrediti scrivere a stampa@confesercenti.it
L'articolo “Il commercio su aree pubbliche: i mercati appesi a un filo”, venerdì 7 giugno al MIMIT la presentazione del dossier di Anva Confesercent..

Cuomo: “Invieremo un documento emendativo volto a superare il limite delle due notti dell’Art. 4 per gli affitti brevi”

“Siamo soddisfatti e accogliamo con favore la nuova disciplina, le nostre istanze sono state ascoltate: ringraziamo il ministro Santanchè per la puntualità e la coerenza con cui ha mantenuto l’impegno di presentare un testo di legge per gli affitti brevi prima dell’estate”.

Così, in una nota, Claudio Cuomo, presidente di AIGO Confesercenti, che oggi ha partecipato, insieme agli altri rappresentanti delle associazioni di settore, al tavolo di lavoro, convocato presso il Ministero del Turismo, sulla bozza del disegno di legge volto a disciplinare a livello nazionale la gestione delle locazioni brevi.

“Era necessaria una disciplina uniforme a livello nazionale, volta a fronteggiare il sovradimensionamento e le potenzialità dei territori e salvaguardare i centri storici. Tuttavia – prosegue Cuomo – riteniamo ingiusto ed evidentemente riduttivo ricondurre alle sole loca..

L’Ufficio Tributario di Confesercenti Nazionale ha illustrato le principali novità di carattere fiscale introdotte dal “Decreto Legge Alluvioni”, a seguito dell’emergenza provocata “dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023.
“Con riferimento alle misure introdotte all’articolo 1 del D.L. alluvioni – spiega l’Ufficio Tributario – ricordiamo che è stata disposta la sospensione nel periodo compreso tra il 1° maggio 2023 e il 31 agosto 2023:
degli adempimenti e dei versamenti tributari in scadenza nel periodo; degli adempimenti e dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria; dei versamenti delle ritenute IRPEF e delle trattenute relative alle addizionali regionali e comunali, operate dai sostituti d’imposta con residenza, sede legale o sede operativa nei territori interessati; dei versamenti, tributari e non, derivanti dalle cartelle di pagamento; degli adempimenti e i versamenti dovuti per l’adesione a ..

Rischi rallentamento Pil prossimi mesi da alluvione in Emilia Romagna
Il Pil italiano è atteso in crescita sia nel 2023 del +1,2% che nel 2024 del +1,1%, seppur in rallentamento rispetto al 2022. E’ quanto rileva l’Istat nel Report “Le prospettive per l’economia italiana”.
Ci si attende – sottolinea l’Istat – che i consumi delle famiglie residenti e delle Isp – istituzioni sociali private al servizio delle famiglie – segnino, in linea con l’andamento dell’attività economica, un aumento nel 2023 (+0,5%) che andrà a rafforzarsi l’anno successivo (+1,1%) “grazie all’ulteriore riduzione dell’inflazione associata a un graduale recupero delle retribuzioni e al miglioramento del mercato del lavoro”.
Il percorso di rientro dell’inflazione, spiega l’Istat, favorito dalla discesa dei prezzi dei beni energetici e dalle politiche restrittive attuate dalle banche centrali, si rifletterà in una riduzione della dinamica del deflatore della spesa delle famiglie residenti sia nell’anno corrente (+5,..

Dalla pandemia al lockdown, dalla guerra in Ucraina alla corsa dell’inflazione. Gli ultimi quattro anni hanno stravolto i bilanci degli italiani, ormai quasi per metà assorbiti dalle spese obbligate: nel 2023 le famiglie spenderanno per abitazione, elettricità e le altre utenze in media più 1.300 euro al mese, oltre 400 euro al mese in più rispetto al 2019 (+45,5%).

A stimarlo è Confesercenti, su una base un’analisi condotta da Confesercenti sulla spesa, i redditi e il risparmio delle famiglie negli ultimi quattro anni.

Spesa media e inflazione. Complessivamente quest’anno le famiglie italiane spenderanno in media 2.846 euro al mese, 286 euro in più rispetto all’ultimo anno prima della pandemia (2.560 euro). Una crescita, però, non dovuta all’aumento dei consumi, ma interamente all’inflazione energetica: riportando la spesa mensile familiare in valori reali – cioè al netto dell’inflazione – questa resta infatti a 2.443 euro al mese, 50 in meno rispetto al 2019. Si spende dunque di pi..

“Oggi l’inflazione è troppo alta ed è destinata a rimanere tale per troppo tempo. Siamo determinati a riportarla al nostro obiettivo del 2% a medio termine in modo tempestivo. Questo è il motivo per cui abbiamo aumentato i tassi al ritmo più veloce di sempre – e abbiamo chiarito che abbiamo ancora spazio da percorrere per portare i tassi di interesse a livelli sufficientemente restrittivi”.
Ad affermarlo è il presidente della Bce, Christine Lagarde nel corso di un intervento ad Hannover.
“Dobbiamo continuare il nostro ciclo di rialzi – spiega Lagarde – fino a quando non saremo sufficientemente sicuri che l’inflazione sia sulla buona strada per tornare al nostro obiettivo in modo tempestivo. Allo stesso tempo, dobbiamo valutare attentamente la forza della trasmissione della politica monetaria alle condizioni di finanziamento, all’economia e all’inflazione”.
L'articolo Inflazione: Lagarde Bce, “Troppo alta, continueremo con il nostro ciclo di rialzo dei tassi” proviene da Confese..