Browsing: In evidenza

Non solo dolci, aumentano i giocattoli. E nella calza trova spazio un po’ di moda: l’inizio dei saldi invernali aiuta, uno su quattro ha messo sotto la cappa un capo o un accessorio

Qualche calza di meno, ma più pesante. Quest’anno oltre un italiano su due – il 56% – ha onorato la tradizione della Befana, facendo trovare a figli e nipoti un regalo in occasione dell’ultimo giorno delle festività invernali, una quota in diminuzione rispetto al 65% registrato lo scorso anno. La calza, però, è decisamente più pesante: quest’anno la spesa media per il tradizionale omaggio a base di dolcetti e piccoli giochi sarà di circa 67 euro, in netto aumento rispetto ai 58 euro dell’epifania 2023.

È quanto emerge dalla consueta indagine condotta da IPSOS per Confesercenti su un panel di consumatori in occasione dell’Epifania.

Come sempre, la tradizione della Befana è più sentita nelle regioni del Centro e del Sud, dove a fare un regalo per l’Epifania quest’anno sono rispettivamente il 55 ed il 65%, ..

Segnali ancora positivi sul fronte dell’inflazione per le famiglie: come segnala l’Istat, infatti, a dicembre si registra un nuovo rallentamento dei prezzi, dovuto soprattutto ai beni energetici, che in questa fase hanno calmierato il paniere, e agli alimentari lavorati. Tuttavia, le prospettive per il nuovo anno in corso restano ancora incerte: aumentano potere d’acquisto e risparmi, una sorta di energia potenziale inespressa di cui però non ne beneficiano i consumi, che restano il vero malato dell’economia domestica.

Così Confesercenti in una nota.

Si conferma, inoltre, il dato rilevante e già ampiamente previsto per il 2023, che indica nel 5,7% la variazione media del tasso di inflazione. La frenata dell’inflazione dalla seconda metà del 2023 non dovrebbe, dunque, rappresentare un fatto episodico, soprattutto si osserva uno spegnimento delle tensioni dal lato dell’offerta: rallentano i prezzi delle materie prime, sta rientrando la situazione nelle catene di fornitura internazion..

Vendite al via in oltre 80mila negozi di moda, sconto medio di partenza del 25%. Si punta all’acquisto utile: calzature, felpe e maglioni in cima ai desideri degli italiani. Punti vendita fisici più scelti dell’online
Dopo l’anticipo della Valle d’Aosta, via ai saldi invernali in tutte le regioni italiane. Tra oggi e domenica 7 gennaio saranno circa 12 milioni gli italiani che acquisteranno un prodotto moda a prezzo scontato – nei negozi e sulla rete – per una spesa complessiva di circa 1,8 miliardi di euro. A stimarlo è Confesercenti, sulla base di un sondaggio condotto con IPSOS sui consumatori, integrato da una survey condotta sulle piccole e medie imprese associate a Fismo, l’associazione dei negozi di moda Confesercenti.

Complessivamente, quattro italiani su dieci hanno già pianificato di comprare in saldo, con un budget medio previsto di 267 euro, e c’è un ulteriore 56% che acquisterà in caso di offerta interessante e che quindi non ha ancora preventivato una spesa. Una quota i..

“Rispettiamo assolutamente l’intervento del capo dello Stato, ma ora serve trovare urgentemente una soluzione per non gettare di nuovo nel caos il settore, da cui era appena uscito dopo quasi 14 anni di incertezza. Un periodo lunghissimo che ha impoverito il comparto, bloccato gli investimenti e ridotto al minimo le nuove aperture di impresa”.

Così Maurizio Innocenti, presidente di Anva, l’associazione di Confesercenti che riunisce le imprese del commercio ambulante.

“La direttiva Bolkestein è stata recepita dal nostro Paese nel 2010 – rileva -. Si era trovata un’intesa, in sede di conferenza Stato Regioni, per i bandi di di rinnovo: ma questa intesa è stata azzoppata da un lunghissimo stop&go, fatto di proroghe, annullamenti, riforme e controriforme. Il risultato è che solo alcuni comuni hanno potuto effettuare le procedure selettive citate dal Capo dello Stato, mentre gli altri sono rimasti al palo. Un caos che non è certo responsabilità degli ambulanti, e che non deve essere pagat..

Il cambiamento climatico riduce i margini di manovra dei negozi: “Saldi iniziano prima di aver avuto occasione di vendere a prezzo pieno, stagione fredda deve ancora cominciare”. Le temperature sopra la norma hanno depresso gli acquisti invernali, -46%. Ora si cercano soprattutto calzature (58%), negozi battono online: li sceglierà l’83%

Saldi invernali al via. Tra mercoledì 3 – in Valle d’Aosta – e venerdì 5 gennaio nel resto d’Italia, iniziano le vendite di fine stagione invernali 2024, primo grande appuntamento commerciale dell’anno e uno tra i più attesi dai consumatori. Quattro su dieci hanno già pianificato di comprare in saldo, con un budget medio previsto di 267 euro, e c’è un ulteriore 56% che acquisterà in caso di offerta interessante e che quindi non ha preventivato la spesa. Ma il cambiamento climatico complica la partita dei commercianti: le temperature eccezionalmente miti registrate tra ottobre e dicembre hanno quasi dimezzato (-46%) gli acquisti delle collezioni autun..

L’ex Presidente Nazionale di FAIB Confesercenti, Franco Bertini, è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari e dei colleghi nella giornata del 1° gennaio 2024.

Franco Bertini era stato Presidente nazionale della Faib dal 25 ottobre 1998 sino all’8 marzo 2007 quando aveva rassegnato in modo irrevocabile le dimissioni.

“Con Franco Bertini – ricorda l’attuale Presidente Faib Giuseppe Sperduto -si chiude una fase storica del sindacalismo italiano nella distribuzione carburanti, una fase che aveva visto la nascita delle grandi Riforme, come il D. Lgs. 38/98 e la L. 57 del 2001, leggi che hanno fatto la storia del settore e hanno fatto incrociare la distribuzione carburanti con grandi Ministri dello Sviluppo Economico come Pierluigi Bersani ed Enrico Letta, che non a caso diedero vita a quelle riforme. Con Bersani non mancarono le occasioni di attriti e polemiche, ma ci fu sempre grande rispetto. Una stagione che ha fatto i conti con il protagonismo dell’Antitrust e il passaggio dagli Acc..

Il turismo recupera, finalmente, i livelli pre-covid. Il 2023 dovrebbe chiudersi registrando 445,3 milioni di presenze nelle strutture ricettive, in aumento del +8,1% rispetto allo scorso anno e, per la prima volta, superiore anche al periodo antecedente la pandemia: nel 2019, infatti, le presenze turistiche erano state 436,7 milioni, circa 8,6 milioni in meno.

A stimarlo è il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, tracciando un primo consuntivo sull’anno turistico 2023.

Il forte incremento dei turisti stranieri, che trainano ancora la domanda, ha contribuito in modo determinante a compiere il sorpasso sul 2019: le presenze estere segnano il +13,7% sul 2022 e in valori assoluti si attestano a oltre 228,5 milioni (220,6 milioni nel 2019). Più debole il rafforzamento del mercato italiano, che segna un aumento del +2,8% sullo scorso anno, per un totale di 216,8 milioni di pernottamenti (216 milioni nel 2019).

Ricettività alberghiera ed extralberghiera. Il m..

A casa o fuori, gli italiani non rinunciano al rito del Capodanno. Quest’anno, tra Veglione di San Silvestro e pranzo del Primo gennaio, spenderanno in media 97,5 euro a persona per salutare il 2023 ed accogliere il 2024, con circa 8,4 milioni di persone che brinderanno al nuovo anno in un ristorante o un altro pubblico esercizio.

È quanto emerge dal sondaggio Confesercenti-IPSOS sulle festività invernali.

San Silvestro. Tra le due occasioni, la “notte più lunga” è senz’altro la più sociale. Più della metà degli intervistati, infatti, ha intenzione di trascorrere la notte del 31 dicembre fuori da casa, principalmente da amici (27%). C’è anche però un 14% che sceglierà un ristorante o altro tipo di locale – per un totale di quasi 5,2 milioni di persone. C’è poi un ulteriore 8% che lo trascorrerà in viaggio o in un luogo affittato per l’evento. Per la notte di San Silvestro, in media, si spenderanno 57,2 euro a persona.

Capodanno. Il primo gennaio, invece, sarà una giornata più dedica..