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Confesercenti interviene in audizione presso l’Aula della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, davanti alle Commissioni riunite Finanze e Lavoro, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge recanti disposizioni in materia di partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati dell’impresa.

L’audizione di Confesercenti, prevista per giovedì 8 febbraio 2024 a partire dalle 13.30, è trasmessa in diretta sulla webTv della Camera (clicca qui)

L'articolo Partecipazione lavoratori all’impresa, audizione di Confesercenti alla Camera proviene da Confesercenti Nazionale.

Rischio desertificazione sempre più forte, Governo affronti priorità imprese commercio
L’inflazione continua a sgonfiare le vendite, che chiudono il 2023 con una riduzione in volume di 3,7 punti. Un calo che è un vero proprio crollo per le piccole superfici: secondo le nostre stime, per i negozi la contrazione del volume delle vendite è stata di 6 punti sul 2022.

Così l’Ufficio economico Confesercenti in una nota.

I dati diffusi da Istat confermano, purtroppo, sia che l’inflazione in media annua ha continuato ad incidere negativamente sulla spesa delle famiglie – l’Istituto calcola un deflatore medio pari al 6,5% in media annua – sia che non accenna a frenare l’erosione delle quote di mercato per le piccole imprese.

Le attività di vicinato, infatti, a fronte di una variazione totale in volume delle vendite fortemente negativa, pari a -3,7%, fanno registrare una caduta verticale del -6,0%. Lo stesso fenomeno, seppur in forma ridotta, si era registrato lo scorso anno: dopo il rimbalzo..

Il clima di fiducia si consolida, ma non per tutti. Anche a gennaio prosegue il trend generale di miglioramento dell’indice Istat, in crescita per il secondo mese per le famiglie e per il terzo per le imprese. Non mancano, però, segnali di criticità da parte dei negozi della distribuzione tradizionale e del turismo, che archiviano il primo mese dell’anno con un netto deterioramento del clima di fiducia rispetto allo scorso dicembre.

Così Confesercenti in una nota.

La frenata è netta soprattutto per il turismo, che dopo il balzo di circa 20 punti registrato in chiusura del 2023 registra a gennaio un calo di 8 punti, trainato da un peggioramento del giudizio sugli ordini: da questo punto di vista, potrebbe avere avuto un effetto la scarsità di neve nelle località montane. Forti criticità anche per il commercio tradizionale: a fronte di una crescita dell’indice della grande distribuzione di oltre 4 punti, i negozi di vicinato registrano una flessione di 2 punti, ad ulteriore conferma de..

Con crescita Mezzogiorno allineata a media nazionale, 2,9 milioni di presenze e 400 milioni di consumi turistici in più

Il turismo italiano torna a correre: secondo le stime di CST per Assoturismo Confesercenti, il 2023 ha chiuso con oltre 445 milioni di presenze, segnando un’accelerazione del +8,1% sull’anno precedente e superando i livelli pre-pandemia. Ma è una ripresa a velocità differenziate: nel Meridione e nelle Isole, infatti, l’incremento delle presenze dovrebbe fermarsi a +4,4%. Un ritmo di crescita sostanzialmente dimezzato rispetto alla media nazionale.

A pesare sulle performance dell’Italia meridionale nell’anno appena trascorso – oltre ai soliti problemi infrastrutturali – il rallentamento della spesa dei turisti italiani, che è stata la vera componente in frenata. Ha pesato, però, anche la ripartenza di alcune importanti mete balneari estere competitor nella zona mediterranea, a partire dall’Egitto. Una combinazione che ha frenato la crescita del mercato turistico di q..

Pil Italia, +0,7% in 2024, +1,2% in 2025

In Italia l’inflazione dovrebbe passare dal 5,9% del 2023, all’1,8% del 2024, al 2,2% del 2025: è quanto si legge nelle Prospettive economiche dell’Ocse presentate oggi a Parigi.

Il Pil dell’Italia crescerà dello 0,7% nel 2024 e dell’1,2% del 2025. Le stime sull’Italia sono rimaste invariate rispetto a quelle di novembre 2023.

Il Pil mondiale passerà dal 3,1% del 2023, al 2,9% del 2024, al 3% del 2025. Nella zona del G20, il Pil passerà invece dal 3,3% del 2023, al 2,9% del 2024, per poi risalire al 3% nel 2025.

Quanto alla zona euro, dopo lo 0,5% del 2023, la crescita dovrebbe aumentare quest’anno allo 0,6% e all’1,3% nel 2025.

L’inflazione, secondo l’Ocse, nell’area del G20 passerà dal 6,3% del 2023, al 6,6% del 2024, al 3,8% del 2025.

L’organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione economica internazionale precisa che l’inflazione ”dovrebbe rientrare negli obiettivi in gran parte dei Paesi del G20 entro la fine del 2025″.

Nell’euroz..

Dal 4 al 6 febbraio l’appuntamento a Fiera Milano City

Si svolge, dal 4 al 6 febbraio prossimo presso Fiera Milano City a Milano, la nuova edizione di Bit, la Borsa Internazionale del Turismo 2024.
Il più importante appuntamento del settore a livello nazionale, mostra le migliori offerte del mercato turistico italiano ed internazionale e rappresenta il punto di incontro di massimo rilievo per gli operatori turistici, oltrechè favorire sul campo l’incontro diretto tra operatori e turisti. L’evento è infatti aperto al pubblico: molte le novità del settore presentate nel corso di numerosi workshop.

I numeri della Bit. Circa 70.000 visitatori e 2.000 aziende partecipano alla Borsa Internazionale del Turismo per promuovere l’eccellenza dell’industria turistica in Italia e nel mondo.

Parteciperà, tra gli altri, una delegazione di Assoturismo guidata dal presidente Vittorio Messina e dal coordinatore Corrado Luca Bianca.

L'articolo Al via la Borsa Internazionale del Turismo, l’eccell..

A partire dal prossimo 1° marzo potranno essere presentate le domande a valere sulla misura…

L’inflazione torna a rialzare la testa, anche per via delle tensioni internazionali che stanno iniziando ad avere un impatto sulle catene di approvvigionamento. La risalita registrata da Istat a gennaio, però, non pregiudica il processo di rientro dei prezzi in atto.

Così Confesercenti.

Come avevamo anticipato nei mesi precedenti, il clima di incertezza non poteva non avere un effetto anche sulla dinamica inflazionistica. Anche perché il processo disinflattivo in corso nella seconda metà del 2023 era senz’altro positivo, ma frutto in gran parte sia di un effetto statistico che derivava dal confronto con i mesi del 2022 di forte impennata dei prezzi, sia di un processo di rallentamento del prezzo delle commodities e, in particolare, degli energetici.

Nonostante la risalita di inizio anno, però, la rilevazione odierna è ancora in linea con un robusto rientro della dinamica inflazionistica, anche se difficilmente si raggiungerà il fatidico livello del 2% nel 2024, collocando invece p..

Sono state anche adeguate le modalità di calcolo degli energetici per la fine del mercato tutelato

Nel paniere del 2024 utilizzato dall’Istat per il calcolo degli indici dei prezzi NIC (per l’intera collettività nazionale) e FOI (per le famiglie di operai e impiegati), aumentano i prodotti elementari (1.915 prodotti elementari a fronte dei 1.885 nel 2023), raggruppati in 1.045 prodotti, a loro volta raccolti in 425 aggregati.

Per il calcolo dell’indice IPCA (armonizzato a livello europeo) il paniere comprende 1.936 prodotti elementari (1.906 nel 2023), raggruppati in 1.064 prodotti e 429 aggregati.

Lo comunica la nota dell’Istituto sull’aggiornamento del paniere.

I prodotti
I prodotti che rappresentano i cambiamenti
I prodotti entrati nel 2024 per rappresentare i cambiamenti nelle abitudini di spesa sono:

Apparecchio per deumidificazione e purificazione aria che si aggiunge agli altri prodotti del segmento Apparecchi per riscaldamento e condizionatori d’aria le cui spese sono in ..