L’occupazione femminile si consolida. Nel 2023 le donne lavoratrici dipendenti o autonome hanno toccato quota 9,9 milioni, circa 161mila in più rispetto al 2019. Un risultato positivo, ma purtroppo ancora fortemente inferiore a quello messo a segno dall’occupazione maschile, che nello stesso periodo aumenta di 233mila unità. Anche se, a livello regionale, non mancano le eccezioni: in otto regioni, gli occupati donna crescono più degli uomini. Così Impresa Donna Confesercenti.
Il quadro regionale. Il miglioramento del quadro nazionale del lavoro femminile, infatti, è la sintesi di andamenti differenti a livello territoriale. In sei regioni, le lavoratrici diminuiscono: Piemonte (-5mila occupate rispetto al 2019, anche se per gli uomini la flessione è peggiore), Emilia-Romagna (-9mila), Umbria (-2mila), Lazio e Molise (che perdono entrambe circa mille lavoratrici), Campania e Sardegna (entrambe -4mila). Positivo l’andamento nelle altre 14 regioni, ma con grandi differenze: si va dai min..