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L’accordo prevede la scadenza del contratto a fine Dicembre 2024

In data 1 Aprile è stato siglato un accordo aziendale, tra le organizzazioni di categoria dei gestori di rete ordinaria maggiormente rappresentative a livello nazionale e Eg Italia S.p.A.

Si tratta di un accordo di secondo livello relativo alla tipizzazione del contratto di commissione per gli impianti carburante su viabilità ordinaria della rete Eg Italia S.p.A.

Esso prevede la scadenza del contratto a fine Dicembre 2024, in modo tale da poter effettuare in tempi brevi efficacia e correttezza dell’applicazione dello stesso.

L’accordo norma di fatto un contratto debitamente depositato al ministero, che veniva in taluni casi già applicato senza regolarità.

L’intesa poi permette, di fatto, maggiori soluzioni al gestore e consente alle figure che si vogliono approcciare a questo settore di poter iniziare la gestione senza la necessità di ingenti capitali.

Per le gestioni già in essere le solleva, da un punto di vista e..

+41mila occupati nel confronto mensile, +351mila in un anno
Nuovo record di occupazione a febbraio, con il tasso che sale al 61,9%. Lo indica l’Istat, diffondendo la stima provvisoria su occupati e disoccupati.

A febbraio, dopo il calo registrato a gennaio, l’occupazione torna a crescere per effetto dell’aumento dei dipendenti permanenti che raggiungono i 15 milioni 969mila. In particolare rispetto al mese precedente l’occupazione cresce di 41mila unità (+0,2%).

Il numero degli occupati – pari a 23 milioni 773mila – è superiore a quello di febbraio 2023 di 351mila unità (+1,5%). Il numero degli occupati a febbraio pari a 23 milioni 773mila è comunque il più alto mai registrato.

Nel confronto annuo, i 351mila occupati in più sono sintesi dell’incremento di 603mila dipendenti permanenti e della diminuzione di 200mila dipendenti a termine e di 53mila autonomi. L’aumento, indica inoltre l’Istat, coinvolge sia gli uomini (+1,4%) sia le donne (+1,6%) e tutte le classi d’età, ad eccezione ..

Più dipendenti, meno autonomi. Le stime di Istat per febbraio confermano un mercato del lavoro a due velocità: da un lato l’occupazione dipendente, che continua a crescere e a consolidarsi; dall’altro il mondo del lavoro indipendente, che – tra alti e bassi – sembra avere imboccato ormai da qualche tempo una parabola discendente. Così Confesercenti.

I lavoratori autonomi tornano infatti a calare di oltre 50mila unità rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, collocandosi di nuovo sotto la soglia simbolica dei 5 milioni di occupati. Un andamento in netta controtendenza con quello registrato dal lavoro dipendente, che rispetto a febbraio 2023 mette a segno un aumento di 404mila unità. Una crescita dovuta in parte anche a fattori demografici – ad aumentare sono soprattutto gli occupati over50 (+3,2%) – ma che mostra positivi segnali di consolidamento, con una riduzione dei dipendenti a termine e un aumento sostanziale dei permanenti.

La mancata continuità e la difficoltà di consol..

La Presidente di Confesercenti Patrizia De Luise è intervenuta in diretta a Unomattina, storica trasmissione di Rai1.

Turismo e consumi i temi principali al centro dell’intervista di Daniela Ferolla alla Presidente De Luise.

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L'articolo Patrizia De Luise ospite di Unomattina proviene da Confesercenti Nazionale.

L’ufficio Tributario Confesercenti rende noto che, il 30 marzio è entrato in vigore il D.L. n. 39/2024 (c.d. “Decreto Agevolazioni Fiscali”) recante: “Misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119 e 119-ter del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, altre misure urgenti in materia fiscale e connesse a eventi eccezionali, nonché relative all’amministrazione finanziaria”.

In particolare, tra le principali novità del provvedimento pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 29 marzo 2024 n. 75, l’ufficio Tributario evidenzia:

all’articolo 1 sono apportate modifiche alla disciplina riguardante la cessione dei crediti fiscali, di cui all’articolo 2 del decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11.
In particolare, si prevede l’abrogazione delle norme che permettevano ancora l’uso della cessione del credito e dello sconto in fattura per i cosiddetti “bonus edilizi”, come definite all’articolo 121, comma 1, let..

Presentata la terza edizione del Festival capitolino che si terrà dal 7 al 10 Aprile. Il cuore della manifestazione sarà nell’antico quartiere ebraico, ma saranno coinvolti anche i rioni Trevi e Ripa, con oltre 20 ristoranti che proporranno menù originali a base di carciofo, tra ricette tradizionali e rivisitazioni

Torna il Festival del Carciofo Romanesco: nel centro di Roma 4 giorni all’insegna della cultura, del gusto e della salute per il fegato.
Lunedì 8 Aprile ore 11 l’inaugurazione con il Ministro Francesco Lollobrigida

Il carciofo punto di riferimento del territorio romano. Associazioni, imprese e istituzioni e operatori insieme per rilanciare un turismo di qualità con le tradizioni culinarie locali e la valorizzazione del territorio. Raccomandato il consumo per depurare il fegato

Il Festival del Carciofo Romanesco giunge alla terza edizione e accende i riflettori ancora una volta sul centro di Roma. Si parte domenica 7, ma l’inaugurazione con il taglio del nastro si tiene l..

Gli italiani spenderanno 2,5 miliardi di euro per il pranzo di Pasqua. 40 euro il budget medio a persona, cifra che sale a 50 euro per chi sceglierà un ristorante. È la stessa cifra dello scorso anno per il 56% degli italiani, il 27% spende una quota superiore, il 17% opta per un risparmio rispetto al 2023.

È quanto emerge dal tradizionale sondaggio realizzato da Ipsos per Confesercenti in occasione delle festività pasquali.

Dall’indagine risulta che il 65% degli italiani festeggerà la Pasqua con un pranzo a casa, propria o di parenti, il 12% celebrerà la ricorrenza in un ristorante, il 9% in viaggio. Seguono al 4% sia i festeggiamenti a casa di amici che quelli in un parco o comunque all’aperto.

Sulle tavole degli italiani non mancheranno le uova di cioccolato, presenti per il 68% degli italiani con una media di tre uova ciascuno, le colombe (65%), le verdure di stagione e i salumi (entrambi al 48%), carni alla brace (42%), uova sode e preparazioni della tradizione locale (36%), ag..

Secondo le stime preliminari, nel mese di marzo 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,1% su base mensile e dell’1,3% su base annua (da +0,8% del mese precedente). Queste le anticipazioni Istat sull’inflazione del mese di marzo.

L’accelerazione del tasso d’inflazione si deve principalmente – sottolinea Istat- all’attenuazione su base tendenziale della flessione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da -17,2% a -10,3%) e regolamentati (da -18,4% a -13,8%) e, in misura minore, alla crescita di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (da +3,8% a +4,4%); per contro, registrano un rallentamento i prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +4,4% a +2,6%) e dei Tabacchi (da +2,6% a +1,9%).

Nel mese di marzo – prosegue Istat – l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +2,3% a +2,4%, mentre quella al netto dei soli beni energetici decelera da +2,6% a +2..

Il rientro dell’inflazione si conferma più lungo del previsto e preoccupa, in prospettiva, il ritorno delle tensioni sugli energetici: il dato Istat, relativo alle anticipazioni dell’inflazione di marzo, mostra infatti il riaffacciarsi della problematica legata ai prezzi delle materie prime energetiche, in parte già prevista, considerando la situazione di crisi in diverse aree geografiche ampiamente legate al petrolio, innanzitutto, ma in grado di condizionare tutto l’insieme dei trasporti a livello internazionale, in particolare quelli che usano il Mediterraneo.

Così Confesercenti in una nota.

Risale dell’1,3% – dallo 0,8% di febbraio – l’indice medio, nonostante la riduzione della crescita dei prezzi dei beni alimentari, soprattutto non lavorati. Mentre si registra un aumento anche dell’inflazione di fondo e il dato medio acquisito è 0,6%.

Se da un lato, dunque, l’avvicinarsi della stagione estiva più calda limiterà, di per sé, l’impatto di alcune bollette energetiche per le tasch..

Pesano debolezza dei consumi e onda lunga inflazione
Il clima di fiducia delle imprese torna a migliorare, ma non per i negozi. Secondo le rilevazioni Istat, a marzo l’indice di fiducia delle attività del commercio tradizionale cala di quasi un punto (da 109,7 a 108,8), in netta controtendenza rispetto alla grande distribuzione, il cui indice balza in avanti di oltre 5 punti. A pesare sui negozi, una ripresa dei consumi più debole del previsto e l’onda lunga dell’inflazione, che continua a condizionare le scelte delle famiglie.
Così Confesercenti.

Un sentiment confermato dalle rilevazioni sui consumatori. La leggera flessione dell’indice rispetto al mese scorso continua a segnalare incertezza, anche perché nei primi mesi di quest’anno non ci si è avvicinati ai livelli del 2021, quando la “ripartenza” dopo lo stop imposto dal Covid aveva gonfiato le vele dell’ottimismo. Da marzo del 2022 la serie indica un sentiment delle famiglie non ottimista, statico, seppur tra alti e bassi. Una te..