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Provvedimento contraddittorio, di fatto si va verso nuovo lockdown

”Non ci aspettavamo misure così drastiche. Ci pare un provvedimento contraddittorio rispetto all’impegno del Governo di scongiurare un nuovo lockdown e garantire il più possibile le attività delle imprese. Di fatto si va verso un nuovo lockdown. Sono misure che distruggono il comparto della ristorazione e della somministrazione. Chiudere i locali alle 18 significa non aprire perché sarebbe lavorare in perdita. Sui festivi, poi, è un dramma”.

Così il segretario generale di Confesercenti Mauro Bussoni commenta con l’Adnkronos le nuove misure contenute nella bozza di Dpcm allo studio del governo.

”Se queste misure verranno confermate vogliamo sapere immediatamente quali saranno i supporti alle imprese. Chiederemo un tavolo di crisi, subito”.

Il manifesto di protesta in migliaia di bar, ristoranti e pub

“Alle 18.00 costretti a chiudere, ma avere un futuro è un nostro diritto”. È questo il messaggio del manifesto che migliaia di bar, ristoranti, pub e altre imprese della somministrazione aderenti a Fiepet Confesercenti affiggeranno domani alle 18.00 sulle proprie vetrine per protestare contro le restrizioni introdotte dal DPCM.

“Il provvedimento, di fatto, mette in stato di lockdown la somministrazione. Chiudere alle 18, significa rendere impossibile o quasi il proseguimento dell’attività. Bisogna intervenire subito o le imprese non resisteranno”, commenta Giancarlo Banchieri, Presidente di Fiepet Confesercenti.

“Il Governo deve agire: servono ristori adeguati, soluzioni per gli affitti e per il credito, meno burocrazia. E, soprattutto, è necessario che i sostegni del DL Ristori arrivino fin da subito. Non c’è più tempo da perdere: bar, ristoranti e pub sono già ai limiti dopo un anno disastroso, lo stop decretato dal D..

La presidente Patrizia De Luise: “Servono sostegni adeguati, sicuramente oltre i due miliardi di euro previsti. Soprattutto, devono essere immediati”

“Il Presidente del Consiglio ha dato disponibilità ad un incontro, in tempi brevissimi, con le categorie interessate per definire tempi e modalità dei sostegni alle imprese”.

Così la Presidente di Confesercenti Patrizia De Luise, dopo una telefonata con il Premier Giuseppe Conte.

“Abbiamo chiesto al governo di aprire un tavolo con i rappresentanti delle imprese al più presto, e abbiamo ricevuto una risposta positiva da Conte. Le nuove restrizioni avranno un forte impatto sulle attività: servono sostegni adeguati, sicuramente oltre i due miliardi di euro previsti. Soprattutto, devono essere immediati: i ritardi sperimentati durante il lockdown e nel periodo immediatamente successivo sarebbero oggi intollerabili. Confidiamo che il dialogo aperto con il governo porterà ad individuare soluzioni eque ed efficaci”.

“Bar, pub e ristoranti non saranno più in condizione di operare”

“Le misure di restrizione previste dal Dpcm avranno un impatto grave su migliaia di attività, già logorate dalla crisi innescata dalla pandemia. Le imprese hanno bisogno di sapere immediatamente quali supporti sono previsti a loro sostegni. Servono certezze immediate sul decreto ristori: abbiamo chiesto al governo un incontro urgente, per avere delle risposte”.

Così Patrizia De Luise, Presidente nazionale di Confesercenti.

“Le limitazioni colpiranno tutto il sistema delle PMI. Non solo palestre, piscine, centri benessere, sale giochi e tutta la filiera degli eventi, delle cerimonie e dello spettacolo, per cui è previsto lo stop totale; il provvedimento mette di fatto in lockdown anche la somministrazione”.

“Bar, pub e ristoranti non saranno più in condizione di operare: chiudere alle 18, quando l’attività diurna delle colazioni e dei pranzi è stata già messa in ginocchio dallo smartworking, vuole dire rendere antiecon..

La Presidente De Luise: “aiuti ad imprese devono essere contestuali a restrizioni, basta ritardi. Servono soluzioni per credito e una normativa d’emergenza sugli affitti, 70mila attività non ce la fanno più a pagare il canone”

La salute pubblica è la priorità assoluta, ma le nuove disposizioni per il contenimento del Covid-19 avranno comunque un impatto negativo sull’economia, causando un’ulteriore riduzione di circa 5,8 miliardi di euro di consumi delle famiglie. L’ennesimo colpo per commercio, turismo e somministrazione, che potrebbe causare la chiusura di altre 20mila attività, portando da 90 a 110mila le cessazioni di impresa previste quest’anno. A stimarlo è Confesercenti.

Anche uno stop relativamente ‘soft’ come quello finora annunciato, infatti, rischia di avere conseguenze difficilmente sostenibili per le imprese, non solo riducendo la spesa negli esercizi che subiscono le nuove restrizioni, ma spingendo anche le famiglie ad aumentare ulteriormente il risparmio, con una gener..

L’Assessore Corsini ha ribadito l’impegno della Regione Emilia-Romagna per far sì che alle imprese dei settori penalizzati dai provvedimenti arrivino al più presto efficaci misure di sostegno

Nel corso di un incontro on-line con l’assessore regionale al Turismo e al Commercio Andrea Corsini, la Fiepet-Confesercenti E.R. (Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici), alla luce delle nuove disposizioni previste dall’ultimo Dpcm, ha avanzato alcune proposte per evitare che la già drammatica situazione del settore dei pubblici esercizi finisca in una definitiva chiusura delle saracinesche, chiedendo alla Regione di farsi portavoce di queste istanze presso il Governo.

Queste, in sintesi, le proposte: garantire in primo luogo liquidità alle imprese attraverso il ristorno per mancato incasso rapportato a tutto il 2020 e a tutto il periodo di “emergenza sanitaria”, vigilando anche sull’utilizzo dei 4 miliardi annunciati dal Presidente Conte per le imprese, da destinare direttamente a..

Il Direttore Checcaglini: “A fianco delle imprese. Una protesta legittima in piazza della Repubblica: ecco le richieste”

Una delegazione di Confesecrenti Arezzo con rappresentanti di bar, ristoranti e gli operatori di altre categorie che subiscono le conseguenze negative del Dpcm, guidata dal direttore Mario Checcaglini, si sta recando a Firenze per aderire alla protesta in programma, per questo pomeriggio, in piazza della Repubblica, alle ore 18, proprio nel momento in cui gli esercizi pubblici, con l’applicazione dell’ultimo Dpcm, sono costretti a chiudere le saracinesche e quindi a non svolgere il proprio lavoro se non per l’asporto che è comunque secondario.

“Le categorie” spiega il direttore Mario Checcaglini “non si sentono assolutamente soggetti di veicolo della diffusione del virus che, piuttosto, viaggia sui mezzi di trasporto, con gli assembramenti davanti alle scuole e in genere con gli assembramenti soprattutto dei ragazzi verso i quali mancano i necessari controlli e le ..

Il Presidente Spigno: “Le misure introdotte dal Dpcm del 24 ottobre hanno un fortissimo impatto su tutto il comparto, istituire un Tavolo di crisi per analizzare la situazione e valutare proposte e soluzioni organiche”

In considerazione delle nuove ed ulteriori restrizioni all’attività dei pubblici esercizi disposte per contenere il contagio da Covid-19, Fiepet Confesercenti chiede alle istituzioni l’apertura di un tavolo di crisi per il settore della ristorazione in senso lato.

«Le misure introdotte dal Dpcm del 24 ottobre hanno un fortissimo impatto su tutto il comparto – si legge nella lettera inviata dal presidente provinciale di Confesercenti, Massimiliano Spigno, al prefetto Carmen Perrotta, al sindaco di Genova Marco Bucci e al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti -. Richiediamo pertanto un incontro urgente al fine di istituire un tavolo di crisi del settore, nel quale analizzare la situazione e valutare proposte e soluzioni organiche, a tutela delle migliaia di impr..

Appello alle istituzioni: “Migliaia di imprese in pericolo, necessari interventi immediati. Ecco le nostre proposte: esenzioni fiscali, fondo perduto, prestito a lungo termine garantito dallo Stato, interventi sugli affitti”

Oggi pomeriggio alle 18 in Galleria Umberto I l’iniziativa dell’esposizione della locandina Fiepet-Confesercenti sulla chisura dei locali.

Un appello alle istituzioni affinché si faccia presto: lo ha lanciato questa mattina il presidente di Confesercenti, Giancarlo Banchieri durante l’incontro con il prefetto, la sindaca di Torino e il presidente della Regione. “Le nostre imprese – dice Banchieri – rischiano di non farcela, se non si interviene subito e in modo efficace: sono a rischio migliaia di aziende e di posti di lavoro. Abbiamo apprezzato il fatto che sia stato reso permanente il tavolo di crisi: la prossima riunione è già fissata per dopodomani, mercoledì. Ma è necessario l’impegno di tutti, a livello locale e nazionale. Abbiamo presentato un pacchetto di..

la Giunta di Confesercenti Emilia Romagna ha deciso una serie di iniziative che verranno realizzate nei prossimi giorni come incontri già richiesti e programmati con la Regione Emilia-Romagna, le Prefetture fino al Presidente del Consiglio Conte

Rabbia, delusione e scoramento, sono i sentimenti più diffusi fra le imprese emiliano romagnole dei settori più colpiti all’indomani dell’approvazione dell’ultimo DPCM in materia di provvedimenti anti COVID-19. È quanto emerge dalla riunione della Giunta regionale di Confesercenti Emilia-Romagna, a cui hanno partecipato i Presidenti di tutte le realtà provinciali della regione, convocatasi d’urgenza per questa mattina per esaminare i contenuti del decreto e definire le iniziative da intraprendere.

“Le cose più difficili da accettare – si legge in una nota rilasciata al termine dell’incontro – riguardano l’assoluta incoerenza del provvedimento, che non tiene conto degli investimenti fatti dalle imprese per mettere in sicurezza le attività e i ..