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E’ quanto emerge da uno studio, pubblicato nel bollettino della Banca centrale europea

“Circa il 20% delle imprese italiane potrebbe essere a rischio fallimento per via della carenza di liquidità, causata dalle misure di chiusura e contenimento del virus, e in assenza di politiche di sostegno”.

E’ quanto emerge da uno studio, pubblicato nel bollettino Bce, che simula la dinamica della liquidità delle imprese nel tempo.

L’analisi, realizzata su imprese operanti nel settore privato di quattro paesi dell’area dell’euro: Germania, Spagna, Francia e Italia, mostra che la Spagna è il paese maggiormente colpito, con circa il 25% delle imprese a rischio, “ipotizzando che non vengano adottate politiche di sostegno”, viene spiegato nell’articolo.

La riunione di Presidenza Nazionale, che si terrà in modalità video conferenza, è convocata giovedì 12 novembre alle ore 14.30 per discutere i diversi punti all’ordine del giorno e l’attività istituzionale da sviluppare fino alla fine del 2020.

Alla riunione parteciperà il Segretario Generale Confesercenti, Mauro Bussoni, che illustrerà il lavoro del sistema confederale a sostegno delle imprese nell’attuale situazione di emergenza.

Focus su ricorso al Tar, Decreto Ristori e interventi a sostegno delle imprese

Ospite di Rainews24, la presidente di Confesercenti Patrizia De Luise fa il punto sul ricorso al Tar contro la chiusura dei negozi nei centri commerciali, sul decreto Ristori e la necessità di allargare la platea delle imprese beneficiarie, sulla necessità di intervenire in maniera ancora più forte a sostegno delle attività colpite dalla crisi e sull’istituzione un tavolo di confronto permanente con il governo.

IL VIDEO DELL’INTERVISTA

Grandi: “Defiscalizzazione, legge riordino professioni turistiche e stretta su abusivi”

“E’ una situazione drammatica per gli accompagnatori e le guide turistiche, con il lavoro praticamente fermo dal 23 febbraio: i fondi assegnati dal Mibact al comparto sono gravemente insufficienti. Per questo chiediamo ulteriori 60 milioni di euro per poter garantire un minimo di ristoro ai professionisti del settore”.

E’ quanto ha sottolineato Valentina Grandi, presidente Federagit, l’associazione di accompagnatori e guide turistiche di Confesercenti, nel corso dell’audizione svoltasi presso la10a Commissione Industria del Senato.

“Abbiamo inoltre fatto presente il grave ritardo con cui arriveranno le risorse finora stanziate – prosegue Grandi – mentre i pagamenti di imposte, tasse e contributi previdenziali non sono stati sospesi: è necessaria, perciò, la defiscalizzazione per il comparto, con l’equiparazione dei lavoratori autonomi professionisti con i datori di lavoro, che con i decreti rist..

Appuntamento alle 10.30 in video conferenza presso la Commissione Lavoro

Confesercenti interviene in audizione presso la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, riunita nella Sala della Regina, nell’ambito della discussione congiunta delle risoluzioni concernenti i sistemi di protezione sociale per i lavoratori.

L’intervento di Confesercenti è previsto alle 10.30 in diretta sulla webTv della Camera dei Deputati.

Saranno ascoltati i rappresentanti di Confesercenti, ANVA e Federagit

Giornata di audizioni per Confesercenti.

I primi ad essere ascoltati sono i rappresentanti di Confesercenti Nazionale: focus sul rilancio del commercio alla luce della crisi causata dall’emergenza epidemiologica. Appuntamento previsto alle 15.50 di martedì 10 novembre presso la X Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati.

A seguire, sempre sulla crisi del commercio presso la Commissione Attività produttive, l’intervento alle 17.30 di ANVA Confesercenti con particolare attenzione agli ambulanti e al commercio su aree pubbliche.

QUI la diretta delle audizioni di Confesercenti e Anva

In Senato, presso la Commissione Industria, commercio, turismo, prevista dopo le 15.00 l’audizione di Federagit Confesercenti (Federazione italiane guide turistiche, accompagnatori e interpreti) sui sistemi di sostegno e di promozione dei servizi turistici e le filiere produttive associate alla valorizzazione del terri..

Le misure previste per le diverse zone

Dall’11 novembre la Provincia autonoma di Bolzano diventerà zona rossa, insieme a Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d’Aosta che già lo sono.

In zona arancione entrano invece Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria, che si affiancano cosi a Puglia e Sicilia.

Tutte le altre Regioni si collocano nella zona gialla. Ecco le misure previste per ciascuna delle tre fasce di rischio legate alla pandemia da Covid-19 ed in cui l’Italia sarà divisa fino al 3 dicembre per effetto dell’ultimo dpcm. In tutto il Paese il coprifuoco scatta alle 22.

– ZONA ROSSA: vengono applicate le misure più restrittive previste dal Dpcm. L’uscita di casa va motivata, sono chiusi bar, ristoranti, negozi, la Dad è prevista dalla seconda media in poi. E’ vietato spostarsi da un Comune all’altro, nonché uscire od entrare nella Regione. Torna l’autocertificazione anche per gli spostamenti all’interno di una città .

– ZONA ARANCIONE: I ristoranti e bar restano chiusi ..

De Luise: chiediamo immediata sospensione provvedimento, ascoltare preventivamente le imprese per evitare pasticci

I negozi dei centri commerciali devono riaprire. A chiederlo è Confesercenti, che ha depositato un ricorso al Tar del Lazio contro le chiusure obbligatorie nei week-end stabilite dal DPCM del 3 novembre 2020.

La sospensione dell’attività dei negozi nei centri commerciali nei fine settimana nelle regioni gialle – si legge nell’istanza presentata dall’associazione al tribunale amministrativo – è un provvedimento “contraddittorio” e “gravemente penalizzante”, che “non rispetta i principi di adeguatezza e proporzionalità” e che si accanisce solo ed esclusivamente su “una porzione di esercenti commerciali, scelti in modo del tutto arbitrario”, perché stabilisce la chiusura dei negozi solo sulla base della dislocazione. Negozi della stessa tipologia, all’esterno dei centri commerciali, potranno infatti rimanere aperti.

Un’iniquità evidente, nota l’associazione, visto che i c..

Il decreto ha previsto la possibilità di ottenere due ulteriori mensilità, novembre e dicembre 2020

A partire da oggi, martedì 10 novembre, sarà possibile presentare la nuova domanda di Reddito di emergenza prevista dal decreto ristori. Lo ricorda l’Inps.

Il Rem, introdotto con il decreto Rilancio, era già stato prorogato con il dl agosto che ha riconosciuto ai nuclei familiari in possesso dei requisiti la possibilità di presentare una nuova domanda per il riconoscimento di un’ulteriore mensilità (indipendentemente dall’avere già richiesto, ed eventualmente ottenuto, il precedente beneficio). Il decreto ristori ha previsto la possibilità di ottenere due ulteriori mensilità, per i mesi di novembre e dicembre 2020.

Potranno presentare la nuova domanda esclusivamente i nuclei che non hanno mai ottenuto il beneficio in precedenza (perché non hanno presentato la domanda o perché non è stato loro riconosciuto il beneficio) e i nuclei che hanno ottenuto solo il primo Rem (quello introdotto..

Il Presidente Calanca:” Con il nuovo DPCM le nostre categorie hanno ricevuto il definitivo colpo di grazia per l’esercizio delle loro professioni e questa mancanza di considerazione da parte dell’Esecutivo è uno schiaffo violento in faccia a centinaia di migliaia di iscritti e alle loro famiglie”

“Nell’ambito del Decreto Ristori il Governo ha trascurato le categorie professionali degli Agenti di Commercio, dei Consulenti finanziari, degli Agenti in Attività Finanziaria, dei Collaboratori di AAF e SMC e delle Aziende Mandanti”, commenta Mario Calanca, Presidente Provinciale FIARC, insieme agli esponenti di Anasf, Assopam, Federagenti e Fiarc.

“Con il nuovo DPCM le nostre categorie hanno ricevuto il definitivo colpo di grazia per l’esercizio delle loro professioni e questa mancanza di considerazione da parte dell’Esecutivo è uno schiaffo violento in faccia a centinaia di migliaia di iscritti e alle loro famiglie, in sofferenza da molti mesi. Le categorie che rappresentiamo costituiscon..